Raffreddare i moduli con acqua: puó accelerare il degrado nel tempo? - EnergeticAmbiente.it

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Raffreddare i moduli con acqua: puó accelerare il degrado nel tempo?

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  • Raffreddare i moduli con acqua: puó accelerare il degrado nel tempo?

    C'é da aspettarsi un'accelerazione del deterioramento dei moduli (vetro, telaio, isolamento) a fronte di un continuo bagno d'acqua nel corso degli anni? Esistono analisi fatte per un periodo sufficientemente lungo?
    impianto FV 16,56 Kwp - 69 moduli Canadian Solar CS6P-240P su 3 stringhe - 1 inverter SMA Sunny Tripower 17000TL
    azimut -25° - Tilt 14° - Prov. Caltanissetta - Data allaccio 14/04/2011

  • #2
    Piuttosto,
    non permettendo di surriscaldare, ti durano di pił.
    4,42 kWp:26x170 Wp Solterra SOL170H mono
    Power One PVI 4.2 outd; Solarlog 200
    incl.16°; azimut -36° EST; Lurate Caccivio CO
    Radiografia del mio impianto on-line: http://www.luratecaccivio.org
    http://www.sonnenertrag.eu/it/lurate...201/12635.html

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    • #3
      il problema non č bagnare i pannelli, il fatto č che se lo fai con acqua normale ( quindi piena di calcare) a detta di tutti i moduli si possono usurare precocemente
      trinasolar 6,58Kw, 28 moduli da 235 W
      inverter Solar max 3000 + Solar max 4200
      Agrigento-San Leone
      Dati geografici - Lat: 37.26° Lon: 13.59°
      http://www.sonnenertrag.eu/de/agrige...023/13621.html

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      • #4
        č pił dannoso l'accumulo di guano di uccelli che č corrosivo
        49,68 kWp CT 216 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 80° est-nord-est 12° inclinazione
        50,6 kWp SSP 220 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 260° ovest-sud-ovest 12° inclinazione

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        • #5
          Originariamente inviato da solarečbello Visualizza il messaggio
          il problema non č bagnare i pannelli, il fatto č che se lo fai con acqua normale ( quindi piena di calcare) a detta di tutti i moduli si possono usurare precocemente
          Come al solito leggi i 3d ma non comprendi...non si usura un bel fico secco ma al max si riempiono di calcare
          Impianto Tot.Integrato da 4,07 kwp; 22 moduli Aleo s16 da 185w inverter SMA 4000tl-20 Orientamento: 10 pannelli -60° sud, 12 pannelli +20° sud.Tilt 18°
          Ubicazione: Pordenone

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          • #6
            Vediamo di precisare. Cosa vuol dire "bagnare"?
            a) far circolare liquido in un pannello PV, in una zona controllata e delimitata.
            b) spruzzare acqua sulla superficie del pannello.
            Poi, cosa vuol dire "acqua"?
            a) acqua potabile di acquedotto.
            b) acqua addolcita.
            c) acqua demineralizzata
            d) acqua meteorica.
            e) liquido antigelo.
            Ovviamente le risposte sono differenti per ogni ipotesi...

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            • #7
              Ho usato il termine vago "bagnare" proprio per approfondire questo aspetto in maniera esaustiva e magari alleggerire il thread che ormai ha raggiunto dimensioni astronomiche.

              Presumo che tanto piś l'acqua é povera in minerali e con PH nullo, tanto minore dovrebbe essere l'azione di degrado.

              La risposta di Platorello é sicuramente valida, ma sappiamo tutti che sia calore che acqua col tempo sono fattori entrambi di degrado.

              Il nocciolo del problema é capire QUANTO si degrada nell'ipotesi di continuo surriscaldamento e ccontinua azione dell'acqua.

              Qualcuno di voi ha giį un sistema di raffeddamento che opera da almeno 2 - 3 anni? se si, si sono riscontrati problemi vari?

              Per es:
              - fenomeni di infiltrazioni sotto il vetro,
              - deterioramento dell'isolamento tra cornice e vetro
              - formazioni di muschi/muffe
              - ossidazione del telaio
              - opacizzazione del vetro
              - inspiegabile riduzione di prducibilitį annua (anche se 2-3anni sono pochissimi)

              Il meglio sarebbe sapere se qualche ricerca di instituti di settore o universitį é giį stato condotto...
              impianto FV 16,56 Kwp - 69 moduli Canadian Solar CS6P-240P su 3 stringhe - 1 inverter SMA Sunny Tripower 17000TL
              azimut -25° - Tilt 14° - Prov. Caltanissetta - Data allaccio 14/04/2011

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              • #8
                Io potrei raffreddare il mio impianto solo con acqua potabile, installando un sistema di irrigazione con dei diffusori a spruzzo sui pannelli, senza recuperare l'acqua... ma la presenza di molto calcare nell'acqua della mia zona per ora mi ha bloccato.. L'acqua che evapora sui pannelli caldi lascia sicuramente una notevole quantita' di calcare.. che a mio parere, in un'estate ti fa diventare i pannelli quasi bianchi..
                5.640 kWp - 2 Stringhe da 12 Pannelli Amerisolar 235 Wp Poli - Inverter Power-One AURORA PVI-6000-OUTD-IT - Azimut -10° - Tilt 25° - Provincia di Napoli

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                • #9
                  L'unico vero sistema di raffreddamento dei pannelli, che oltretutto fa anche aumentare iil rendimento degli stessi a valori astronomici, č il sistema PVT - in pratica uno scambiatore di calore associato al pannello PV in cui circola acqua, o molto meglio antigelo; il calore viene recuperato in uno scambiatore, o meglio in una pompa di calore. L'efficienza passa dal 13 - 14 % del PV a 25 °C a un 50 % complessivo, ottenendo acqua calda.
                  Non siamo a livello dei pannelli termici, ma se si vuole acqua a 40 °C o gił di li (riscaldamento a pannelli radianti) č tutto grasso che cola.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da UbUb Visualizza il messaggio
                    .... L'efficienza passa dal 13 - 14 % del PV a 25 °C a un 50 % complessivo, ottenendo acqua calda.....
                    Per favore, spiega meglio questa affermazione.... rendimenti del 50% non si ottengono nemmeno in laboratorio con celle a concentrazione
                    aggiornamento del mio file sui costi storici dell'elettricitą a gennaio 2022
                    https://www.energeticambiente.it/for...01#post2184501

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                    • #11
                      Chiariamo : stiamo parlando di conversione della radianza in energia utilizzabile totale . Se tu hai un normale policristallino, ottieni un rendimento elettrico del 13 %. Il restante 87 %, date alcune perdite per irraggiamento e conduzione (circa 25 %), lo hai in forma termica - diciamo 62 %. Questo non č totalmente disponibile a temperature utili, ovviamente : circa la metą se ne va per varie ragioni di pura fisica. Ti resta comunque (aggiungendo il 13 % elettrico) appunto un 50 % di energia utilizzabile, di cui la parte termica č usabile a temperature tra i 40 e i 60 °C - guarda caso, quello che ti serve per un riscaldamento a pannelli radianti.
                      Poi aggiungi pompe di calore o quello che vuoi e tiri su le temperature, ma questo č un altro discorso.
                      Nella pratica, un rendimento complessivo del 50 - 55 % (ripeto, pari a 500 - 550 W/m2 totali con radianza 1000) non č eccezionale, a temperature del liquido (o del gas, si puņ scaldare anche l'aria) intorno ai 40 °C.
                      Chiaro? I sistemi sottovuoto, a concentrazione o altro non c'entrano nulla.

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                      • #12
                        Dimenticavo. Un vantaggio collaterale č dato dal maggior rendimento PV dovuto appunto al raffreddamento delle celle. Il 13 % PV č vero a 25 °C, ma te lo sogni ai 70 °C che le celle raggiungono con una buona radianza. Ieri sul mio pilota (a Pavia) avevo 42 °C ai pannelli PVT; il rendimento PV presumibilmente era 13.9 + ((25-42)*0.425) = 6.7 %. A 70 °C sarebbe stato quasi zero.

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                        • #13
                          Personalmente credo che i moduli "dovrebbero" essere stati costruiti per sopportare l'acqua, almeno per la durata di garanzia.
                          E mi viene logico pensare che l'acqua piovana non ha alcuna controindicazione!
                          Quello a cui presterei attenzione sono gli shock termici a cui vengono esposti i moduli con l'acqua che li va a raffreddare (sia il vetro che le saldature interne).
                          Quindi eviterei sistemi di raffreddamento che buttino sui moduli gran quantitą di acqua ma userei per esempio gocciolatori (come ho fatto io).
                          Altro discorso invece č usare acqua diversa da quella piovana (es. acqua di pozzo) che potrebbe avere componenti chimiche che magari possono far qualche danno. Sono ignorante in materia e pertanto meglio che risponda che ha competenze in chimica.

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                          • #14
                            Lo Shock termico si potrebbe evitare semplicemente facendo partire il raffreddamento (l'acqua) prima che i pannelli raggiungano temperature troppo elevate, installanto degli interruttori azionati da sensori termici..
                            5.640 kWp - 2 Stringhe da 12 Pannelli Amerisolar 235 Wp Poli - Inverter Power-One AURORA PVI-6000-OUTD-IT - Azimut -10° - Tilt 25° - Provincia di Napoli

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                            • #15
                              Originariamente inviato da UbUb Visualizza il messaggio
                              Chiariamo : stiamo parlando di conversione della radianza in energia utilizzabile ...... un rendimento complessivo del 50 - 55 % (ripeto, pari a 500 - 550 W/m2 totali con radianza 1000) non č eccezionale, a temperature del liquido (o del gas, si puņ scaldare anche l'aria) intorno ai 40 °C.
                              Chiaro? I sistemi sottovuoto, a concentrazione o altro non c'entrano nulla.
                              Ho capito, il rendimento del 50% era riferito al rendimento eletrtico+termico, allora č tutto chiaro, non avevo capito io.

                              saluti
                              aggiornamento del mio file sui costi storici dell'elettricitą a gennaio 2022
                              https://www.energeticambiente.it/for...01#post2184501

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