Il magnetotermico "scatta". Può dipendere dal trasformatore di isolamento? - EnergeticAmbiente.it

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Il magnetotermico "scatta". Può dipendere dal trasformatore di isolamento?

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  • #61
    Allora, il problema degli scatti intempestivi dei magnetotermici è dato probabilmente da una scelta non idonea del tipo di magnetotermico utilizzato in quanto si è in presenza di trafo di isolamento che ha una propria corrente di inserzione che può essere da 10 a 15 volte la corrente nominale, e quindi con un magnetotermico con curva C si entrerebbe nella zona di intervento dello sganciatore magnetico. Controlla le specifiche dei trafo di isolamento, il dato della loro corrente di inserzione viene dichiarato dal costruttore, a quel punto ti fai i tuoi conti, con le misure che hai fatto che sembrano confermare questa ipotesi. In genere quando si hanno a che fare con trafo la scelta dell'interruttore di protezione è più orientata su uno con curva D con curva di intervento che parte da 10In in su proprio per evitare questi scatti intempestivi.

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    • #62
      Salve, leggo solo ora questa discussione... In presenza di carichi induttivi quali posso essere i trasformatori, l'uso di interruttori magnetici con curva di intervento di tipo C è sempre sconsigliata, preferendo curve di intervento di tipo D.
      Comunque dalle misure effettuate si evince un accentuato squilibrio di corrente sulle tre fasi, sicuramente dovuti alla asimmetria dei carichi utente collegati (in BT) sul tuo stesso trasformatore a palo. Tali asimmetrie provocano una circolazione di corrente anche sulla linea del neutro. In condizioni ordinarie (inverter a regime) i valori delle correnti restano nel campo di non intervento dell'interruttore ma, nel caso di riarmo dell'impianto, la corrente di inserzione del trafo provoca degli assorbimenti di corrente (ancora asimmetrici!) ben più elevati di quelli a regime (solitamente dalle 10 alle 13 volte) che possono causare l'intervento dello sganciatore magnetico.
      Se ho ben capito, a volte l'interruttore scatta anche senza il verificarsi di nessun riarmo, ma lo fa solo nelle ore a scarso irraggiamento...
      Potrebbe accadere che l'arresto o la diminuzione della generazione di corrente da parte di uno o più inverter, provochi uno squilibrio transitorio che genera un assorbimento al primario del trafo il cui valore supera il campo di non intervento dell'interruttore.
      Escluderei problemi legati alla generazione di forti armoniche da parte degli inverter che causerebbero in primis il surriscaldamento del trasformatore.
      In ogni caso provvederei alla sostituzione degli interruttori magnetotermici con modelli a curva di intervento di tipo D.
      Saluti e auguri di buone feste.
      "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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      • #63
        Originariamente inviato da mipe Visualizza il messaggio
        sul neutro ho misurato picchi anche pari a 437.
        Quindi secondo voi questa "corrente di spunto" potrebbe essere in grado di causare l'apertura del magnetotermico?
        partiamo dal fatto che alla messa in tensione del trasformatore il suo nucleo, che inizialmente è "scarico", deve "caricarsi" (magnetizzazione allo spunto). Questo processo richiama dalla rete una corrente n-volte la nominale, e questo n-volte dipende dalla potenza nominale del trasformatore. Altro parametro è il tempo che impiega il tempo t che impiega il trafo a magnetizzarzi, e questop tempo t dipende anch'esso dalla potenza del trafo.

        Altra cosa fondamentale di cui tener conto è che la magnetizzazione non è lineare, ma presenta la classica isteresi dovuta alla saturazione del nucleo.
        La corrente è fortemente distorta (armoniche), ecco perchè sul neutro ti trovi correnti più alte.

        Per gli scatti intempestivi, visto che il trasformatore ha una potenza di 50 kVA, secondo la CEI 11-35 la corrente di inserzione vale (per i trasformatori in olio, ma consideriamo buone per fare due conti della serva) 15 volte la In e per un tempo di 0,1 s.
        La corrente nominale del trasformatore è di 75A circa, quindi allo spunto hai teoricamente una corrente massima di picco di 1.125A per un tempo di 0,1 s.
        L'interruttore corretto da scegliere quindi è quello che non interviene per quel valore di picco massimo teorico in quel tempo t.

        Questa problematica comunque è quella della messa in tensione..se il trasformatore è "acceso" e l'interruttore scatta, di sicuro non è per questo problema.

        viceversa, è invece questo il motivo per cui hai delle difficoltà alla messa in tensione (quando alzi si riabbassa subito).

        Ma hai provato a lasciare il neutro al primario staccato per vedere almeno come va??
        Per avere la diagnosi precisa bisognerebbe avere uno strumentino da lasciare li e studiare lo storico...

        ciao
        6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
        9.670 kWh nel 2013
        (1611 kWh/kWp)
        9.590 kWh nel 2014 (1598 kWh/kWp)

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        • #64
          MaPPaZZo i tuoi interventi sono sempre puntuali e preziosi.

          Il grafico da me postato al #56 andrebbe quindi bene oppure la linea situata al valore 10In dovrebbe essere spostata più a destra su valori I > 15In ?
          Ultima modifica di sischo; 03-01-2013, 06:29.

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          • #65
            Originariamente inviato da sischo Visualizza il messaggio
            MaPPaZZo i tuoi interventi sono sempre puntuali e preziosi.

            Il grafico da me postato al #56 andrebbe quindi bene oppure la linea situata al valore 10In dovrebbe essere spostata più a destra su valori I > 15In ?
            grazie sischo..
            per la domanda: se per te la In dell'interruttore è uguale alla In del trafo, allora si, ma le curve sono quasi sempre standard (a meno di quelli regolabili per alte correnti) , quindi l'unico parametro su cui "giocare" è la In.

            Visto che di solito la In dell'interruttore è maggiore della Ib dell'utilizzatore (la In del trafo in questo caso), se vuoi utilizzare un carva D (il cui intervento magnetico è nel "peggiore" dei casi 10In) , basta scegliere un interruttore per cui 10 volte la sua In sia almeno pari a 15 la In del trafo, ovvero:

            15*75/10 = 112,5 A

            quindi con un 125A (curva D) sei a posto.
            Ultima modifica di MaPPaZZo; 04-01-2013, 04:52.
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            • #66
              Non ho capito come hai calcolato il valore di 112,5 A.
              75 A è la corrente nel trafo (quindi In nel nostro caso) e perchè hai moltiplicato per 15 e diviso per 10?
              Non avresti solamente dovuto calcolare 15*75 A?

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              • #67
                15*75 è la corrente di picco=1125A

                questi 1125A possono però essere al massimo 10 In dell'interruttore, quindi la In minima è 1125/10=112,5

                ti torna?

                buongiorno
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                • #68
                  Si si, ora è più chiaro.
                  Grazie mille!

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