Ciao a tutti
Probabilmente la domanda sarà un pò off topic, ma riguarda prevalentemente un risparmio di energia.
Vorrei creare, partendo dal nulla, una serie di doppi vetri. La funzione che andranno a svolgere è una teca in vetro che ospiterà un rettile. Ma potrebbe anche essere applicato ad una finestra.
Avevo intenzione di procedere in questo modo:
passo 1 - due vetri di ugual dimensione (nel mio caso, uno dei due deve essere un tantino più piccolo).
passo 2 - Costruire diverse dime per generare, con del silicone, delle barrette quadrate, che fungeranno da guarnizione. La dimensione di tali barrette dovrebbero essere di (lunghezza vetro) x 1cm x 1cm
passo 3 - Una volta seccato il silicone, spalmare (su un solo lato della guarnizione) un film di silicone ed applicare la guarnizione ad un solo vetro. Stessa procedura per tutti i lati del vetro, facendo attenzione a sigillare bene gli angoli.
passo 4 - Una volta seccato il silicone, spalmare (sul lato opposto al precedente) un film di silicone e poggiare su di esso il secondo vetro.
Tecnicamente in questo modo si avrà una camera a chiusura stagna. Però al suo interno è presente aria, che genererà sicuramente condensa con la differenza di temperatura. Per ovviare a questo problema, spiego di seguito cosa ho in mente:
I doppi vetri che vengono costruiti "in fabbrica", hanno al loro interno un gas. Tale gas è l'argon. E' inerte e viene immesso per togliere aria e residui di umidità. Correggetemi se sbaglio.
Detto questo, alcune saldatrici (quelle che si usano per saldare il ferro), adoperano un tipo di gas per aiutare il processo di fusione del ferro. Il gas in questione è proprio l'argon.
Se alla bombola di argon, riuscissi a collegare un riduttore di pressione, un tubo ed uno spillo che fungerà da "iniettore", potrei praticare due fori sufficienti a:
- far entrare lo spillo iniettore dell'argon da una parte.
- far uscire l'aria presente nella camera stagna, dall'altra.
Una volta terminato il processo di "argonatura" XD hihi tali fori, verranno richiusi con silicone.
Non ricordo però, se l'argon è più pesante o più leggero dell'aria, quindi avrei un dubbio sul dove praticare i fori.
Credete che possa funzionare?!?
Probabilmente la domanda sarà un pò off topic, ma riguarda prevalentemente un risparmio di energia.
Vorrei creare, partendo dal nulla, una serie di doppi vetri. La funzione che andranno a svolgere è una teca in vetro che ospiterà un rettile. Ma potrebbe anche essere applicato ad una finestra.
Avevo intenzione di procedere in questo modo:
passo 1 - due vetri di ugual dimensione (nel mio caso, uno dei due deve essere un tantino più piccolo).
passo 2 - Costruire diverse dime per generare, con del silicone, delle barrette quadrate, che fungeranno da guarnizione. La dimensione di tali barrette dovrebbero essere di (lunghezza vetro) x 1cm x 1cm
passo 3 - Una volta seccato il silicone, spalmare (su un solo lato della guarnizione) un film di silicone ed applicare la guarnizione ad un solo vetro. Stessa procedura per tutti i lati del vetro, facendo attenzione a sigillare bene gli angoli.
passo 4 - Una volta seccato il silicone, spalmare (sul lato opposto al precedente) un film di silicone e poggiare su di esso il secondo vetro.
Tecnicamente in questo modo si avrà una camera a chiusura stagna. Però al suo interno è presente aria, che genererà sicuramente condensa con la differenza di temperatura. Per ovviare a questo problema, spiego di seguito cosa ho in mente:
I doppi vetri che vengono costruiti "in fabbrica", hanno al loro interno un gas. Tale gas è l'argon. E' inerte e viene immesso per togliere aria e residui di umidità. Correggetemi se sbaglio.
Detto questo, alcune saldatrici (quelle che si usano per saldare il ferro), adoperano un tipo di gas per aiutare il processo di fusione del ferro. Il gas in questione è proprio l'argon.
Se alla bombola di argon, riuscissi a collegare un riduttore di pressione, un tubo ed uno spillo che fungerà da "iniettore", potrei praticare due fori sufficienti a:
- far entrare lo spillo iniettore dell'argon da una parte.
- far uscire l'aria presente nella camera stagna, dall'altra.
Una volta terminato il processo di "argonatura" XD hihi tali fori, verranno richiusi con silicone.
Non ricordo però, se l'argon è più pesante o più leggero dell'aria, quindi avrei un dubbio sul dove praticare i fori.
Credete che possa funzionare?!?
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