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vaso aperto

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  • vaso aperto

    Buongiorno a tutti
    abito in una casa da contadini che ha mantenuto intatta la sua struttura fin dalla sua costruzuine nel dopoguerra,
    La casa è su 2 piani ovvero il piano terra e il primo piano.
    Al piano terra c'è la zona giorno e al primo la zona notte e il bagno.
    Nel sottotetto c'è ancora il carico in cemento che forniva acqua a bassa pressione per lo scaldabagno a legna.
    Al piano terra c'è un camino ad angolo che pur funzionando benissimo scalda solo nelle immediate vicinanze e se è spento risucchia tutto quel po' di caldo emesso dal termosifone.
    Circa 35 anni fa fu installato il termosifone e la caldaia fu messa sopra la cantina ad un'altezza intermedia fra i due piani abitati.
    Dalla caldaia a metano l'acqua di mandata si biforca in due tubi in parallelo fra di loro e uno va al collettore del piano terra mentre l'altro sale fino al sottotetto dove c'è il collettore che fornisce acqua calda ai termosifoni del primo piano.
    Già questo fatto di fornire IN PARALLELO l'acqua calda ai 2 piani comporta che la maggior parte di acqua calda prenda in maniera naturale la via del primo piano a scapito del piano terra e pur consumando molto gas abbiamo normalmente molto freddo con la temperatura normalmente mai suerioire a 16° di giorno e di notte anche sotto i 10° e per fare 18° nella zona giorno si deve accendere il camino...
    Abbiamo pertanto deciso di installare un termocamino a legna (in quanto abbiamo la legna) e per chiarire un po' le idee siamo stati a Verona in fiera a vedere il salone "progetto fuoco".
    Facendo la somma di quanto ascoltato in fiera noi dovremmo demolire la cappa del vecchio camino e sulla sua piattaforma dovremmo installare un termocamino a "VASO APERRTO".
    Il motivo di questa scelta deriverebbe dal fatto che è più semplice da installare e da gestire. nonchè più economico nella realizzazione impiantistica.
    La vecchaia caldaia a metano secondo tutti gli esperti sarebbe da lasciare in loco e servirebbe a far circolare l'acqua e in emergenza riprenderebbe il suo servizio da solo o in congiunzione col termocamino.
    Non ci interessa invece l'acqua calde per i rubinetti.
    Considerando che il camino è in un angolo del piano terra per congiungerla con l'impianto del termosifone l'unica strada è quella di fare una tagliola nel muro parallela alla canna canna fumaria e portare 4 tubi nel sottotetto fino al CENTRO di esso dove risiede il collettore e la vasca del carico dell'acqua.
    2 tubi andrebbero ad alimentare i circuiti di mandata e di ritorno del vecchio impianto mentre altri 2 servirebbero a mantenere carico di acqua il "circuito aperto" affinche il termocamino non rimanga mai senz'acqua...
    Quello che per desso è poco chiaro è:
    Cosa si deve installare esattamente nel sottotetto per fare il circuito apperto?
    E' sufficiente il vecchio carico dell'acqua per fornire sfogo ad un eccesso termico del termocano e relativo reintegro di acqua fredda.
    OCCORRE Lo scambiatore di calore ? e se si dove si deve installare e in che cosa consiste?
    Io vi ringrazio per una prima risposta chiarificatrice.

  • #2
    purtroppo sei un po inesperto e devi partire dal "niente"...... inizziamo con il discorso vaso aperto..... NON è obbligatorio , ma si tratta di una sicurezza , ed è evitabile con oppurtune valvole...... certo è sicuro, ma ad esempio esistono camini che hanno il vaso aperto "incorporato" gia con scambiatori.... non è necessario arrivare al "sottotetto"....... per il resto i discorsi sono lunghi... ed io mi trovo male a scrivere..... se vuoi skype o ti passo il mio tel in privato , così ci passiamo una sera.........
    Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
    cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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    • #3
      fidati di giuggiolo che fa il c...lo a MC GIVER... è capace di creare dal nulla una centrale nucleare.

      P.S. io ho uno di quei termocamini col vaso aperto incorporato. Molto pratico. Senza andare al tetto lo allacci in parallelo alla mandata e al ritorno della caldaia a gas. Stop. Semplice. SICURO (..al top..) e A NORMA perchè di fatto l'acqua nel termocamino NON E' la stessa della caldaia e così i circuiti risultano DISACCOPIATI e di conseguenza le potenze del camino e della caldaia NON si sommano come vuole la legge.

      ma ci sono altri modi.... il mio camino è solo UNO di quelli
      inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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      • #4
        Il camino che vogliamo installare è questo:
        LaNordica-Extraflame | Scheda prodotto
        che in fiara a Verona ci è stato offerto a 1.700 €uro iva compresa
        Giunti a casa abbiamo chiamato i 3 rivenditori di zona nell'area di 30 km. attorno a casa nostra e il prezzo che ci fanno è effettiavemente quello ma + IVA mentre a Vicenza confermano IVA compresa.
        I 2 rivenditori che fanno anche il montaggio ci chiedono montato oltre 5.000 €uro.
        Al che ci siamo sentiti sempre meno sicuri di installare il termocamino anche perchè occorre troppo tempo per ammortizzarli..
        Di contro se l'acquistiamo a vicenza e ce l'andiamo a prendere o ce lo facciamo spedire e ce lo facciamo montare ad un nostro idraulico appena andato in pensione cosa cambia?
        A caonti fatti spemderemmo poco più della metà dei preventivi ma mia moglie teme che decada la garanzia
        Voi cosa dite?
        Grazie

        PS
        giuggiolo0107 mi daresti il tuo cellulare con un messaggio privato??

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        • #5
          se si rompe, chi ti fa poi l'assitenza?
          se la monta uno in pensione, come fai a montarlo a norma con certificazione?
          la garanzia la fa la casa madre, ma se si rompe chi viene a farti il lavoro di garanzia?
          bah..... il valore di un bene non è solo il peso in ferro.
          riscaldamento a biomassa e PDC
          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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          • #6
            Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
            se si rompe, chi ti fa poi l'assitenza?
            se la monta uno in pensione, come fai a montarlo a norma con certificazione?
            la garanzia la fa la casa madre, ma se si rompe chi viene a farti il lavoro di garanzia?
            bah..... il valore di un bene non è solo il peso in ferro.
            è quello che dice mia moglie ma anche per lei 5.000 €uro + IVA sono 5.000 €uro + iva.
            di cui 2500 di accessoti e manod'opera di 2 giorni e 2500 di camino e tubazioni e se chi lo mette su certificato ha 60 anni e va in pensione chi lo grantisce poi dopo?
            Non so davvero se mettere un termocamino da 5000 €uro + IVA sia meglio che consumare annualmente 2500 €uro di metano.......
            Per me non conviene.....
            Per voi C'è una convenienza a quel prezzo considerando anche che ogni anno costa 750 €uro di legna da aggiungere all'ammortizzamaneto del termocamino?
            Ultima modifica di jomla; 27-03-2012, 17:23.

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            • #7
              se ogni anno hai un risparmio di 1250 euro, vuol dire che il 4 anni te lo ripaghi, no?
              i conti in tasca tua puoi farli solo te.
              se non hai problemi di soldi, vai a metano; se vuoi risparmiare cambia...
              P.S.: anche la caldaia a metano prima o dopo dovrai cambiarla, quindi il costo del camino sarà quello che ti hanno detto meno la caldaia a metano che un domani dovrai cambiare.
              riscaldamento a biomassa e PDC
              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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              • #8
                Originariamente inviato da jomla Visualizza il messaggio
                Non so davvero se mettere un termocamino da 5000 €uro + IVA sia meglio che consumare annualmente 2500 €uro di metano.......
                Per me non conviene.....
                Per voi C'è una convenienza a quel prezzo considerando anche che ogni anno costa 750 €uro di legna da aggiungere all'ammortizzamaneto del termocamino?

                come ti ha detto Nord Est CHIARAMENTE te lo ripaghi VELOCEMENTE con il risparmio che ne deriva. Anche perchè puà durare 20 anni, se non gli fai fare condensa acida all'interno... quindi...

                Io spendevo più di te e l'ho fatto. E sono stato contento.
                Dopo 5 anni di lavoro, però, siccome bruciavo dai 120 ai 140 quintali di legna mi sono UN PO' STUFATO di fare ercolino: prima metti la legna a posto dal cortile in cantina. poi tutti i giorni prendila e portala in casa (al ritmo anche più di 100 kg al dì quando fa freddo)...

                Insomma. Il camino lo tengo per le mezze stagioni, che va con un filo "di gas" (ho fatto la battuta) e il grosso lo faccio fare ad una caldaia a pellet. Che tra l'altro me ne basta LA META' (sono ora ad aver consumato 6 tonnellate contro le 12 di legna che avrei già fatto fuori col camino)

                ma io sono pigro...

                Insomma, prima capisci che utente sei, quante ore lavori, quanto tua moglie detesta polvere e insetti che la legna gli porterebbe in casa, e POI scegli la biomassa giusta. Che comunque risparmi rispetto al gas.
                inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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