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Biocontrol: Il Ritorno!

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  • Biocontrol: Il Ritorno!

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    Finalmente sono arrivate!!!

    Ho deciso di "provare" a sostituire i sistemi di controllo delle mie due caldaie:

    1- una multiheat baxi
    2- una maga slovacca sconosciuta.

    La prima è già munita di centralina di controllo, elettronica, ma non ha assolutamente regolazioni di tipo PID, solo un sistema a regolazioni fisse a due potenze (alta e bassa) + il mantenimento. Funziona discretamente, fatto salvo materiali molto umidi, e materiali con molta cenere, come gli scarti delle lavorazioni dei cereali e la vinaccia.

    La seconda, be... che dire ha solo un semplice termostato on off. In questi giorni con legna molto secca ho rischiato di fondere perfino il refrattario, dato che il termostato ferma la ventola solo al raggiungimento della temperatura, fregandosene dei fumi, delle temperature del refrattario ......

    Inizierò con la seconda, per evitare il peggio. Ho quasi finito i ciocchi molto grossi, e mi è rimasta molto legna sottile (5-10 cm di diametro) e molto secca. Nel frattempo mi riscaldo con la multiheat, come ho fatto ormai da qualche anno.

    Chiaramente è tutto da inventare (parametri) e vediamo un po' se riesco anche a divertirmi ....... nell' impostare il tutto.
    La ditta costruttrice (nella persona del tecnico che segue queste schede) è veramente molto gentile e disponibile a darmi una mano, nel caso incontrassi dei problemi che non riuscirò a risolvere, anche se, come al solito, ho delle idee che voglio provare con delle regolazioni un po' alternative a quelle classiche!!. No, non sono mie, ma percepite quando avevo frequentato una specie di corso alla hargassner in austria, tramite l' università di Salisburgo, un po' di anni fa, quando le sonde lambda erano ancora agli albori, e per le regolazioni fini delle caldaie si utilizzavano solo le sonde termiche.

    Vedremo... coma va. Vi terro' informati, come al solito!

  • #2
    In questi giorni ho preso confidenza con la scheda, anzi con tutte e due!

    Le ho collegate alla rete di casa, tramite un powerline (che in seguito mi servirà per estendere la rete lan tramite i cavi elettrici fino alla sala termica, 150 mt di linea!! e funziona!), ed ho configurato le varie pw e indirizzi lan per poterle gestire tramite computer.

    Le belle notizie sono:

    1- funzionano, anche in contemporanea.
    2- le schermate del programma di gestione e configurazioni sono abbastanza semplici, con uno splendido schema per la gestione dei PID
    3- ci sono degli schemi tipo delle caldaie che visualizzano tutti i valori delle sonde

    Le brutte, per ora sono:

    1- il programma gestisce una scheda alla volta, quindi per avere tutte due sotto controllo bisogna avviare due sessioni del prog.
    2- non hanno un web serve integrato, sarebbe stato il massimo, per gestirle tramite il fonino con il browser
    3- gli schemi non sono personalizzabili
    4- Non si puo' modificare il nome della scheda, e mi secca perché ne ho due ed è facile confondersi...

    Presto ci saranno delle novità:

    1- un editor per poter personalizzare gli schemi
    2- alcuni aggiornamenti e miglioramenti del sw di gestione (essendo programmabile è in continua evoluzione!)
    3- sta per uscire o è già uscita una nuova versione semplificata della scheda piu' economica, con una porta usb per la programmazione ed il controllo da pc, ma senza rete lan.

    Alla prossima!!!!!

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    • #3
      Ciao,
      io la sto usando da 3 anni su una Tatano MK 25 Cereali e son veramente contento, va meravigliosamente. Ti puoi divertire ugualmente facendo prove con il suo software e gestire i vari parametri. Acquisto azzeccato, per me. trismegisto2001

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      • #4
        Si ricordo! E come credi che sia venuto a conoscenza della scheda?? Proprio qui, su questo magnifico forum!!! Grazie 1000!!!

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        • #5
          Ciao scresan. Era da un po di tempo che mi chiedevo
          se fosse in commercio una centralina programmabile,
          e da inizio dicembre avevo incominciato a intravedere qualcosa.
          Anche questa Biocontrol sembra interessante.
          Volevo chiedere. Si possono impostare variazioni anche in base all'ora?
          Ad esempio, si può fare in modo che la mattina controlli la temperatura
          nella parte bassa del puffer e tenga la caldaia a legna in mantenimento,
          per poi fare accumulo nel pomeriggio portando la parte bassa del puffer a 55-65°?
          Allego una grafico di temperatura ideale come la penso io.
          Tra le 6 e le 8 di mattina dovrebbe tenere la parte bassa del puffer a circa 40°,
          la pompa nella caldaia a legna dovrebbe intervenire solo quando si superano i 70°
          in questo modo i pochi interventi della pompa non mischiano la stratificazione.
          Mentre dopo le ore 16 si inizia a fare accumulo,
          dalle 23 alle 6 mantenimento sui 60°.
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          • #6
            Ciao HP90, non credo che si possa fare con la biocontrol! Quello che chiedi (non tutto) io lo faccio con una centralina della resol (deltasol E o M). Vai sul loro sito, e prova a scaricarti i manuali (www.resol.de).

            La biocontrol è una scheda di controllo per caldaie. Lo scopo principale è quello di ottimizzare la resa termica delle stesse e di gestire tutti i meccanismi di pulizia, accensione, e quant'altro. Infatti i controlli sono concentrati gran parte sulla gestione della combustione (aria primaria, secondaria, depressione della camera di combustione, aspirazione fumi, temperatura braciere e scarico fumi, gestione della sonda lambda).

            Credo che quello che tu ritieni ottimizzazione della gestione puffer, non corrisponda alla massima resa della caldaia. Se hai una caldaia a fiamma rovesciata, il mantenimento non è il massimo. Se invece hai una caldaia a pellet/cereali, qualche cosa si potrebbe fare con il timer di accensione della caldaia, ma la temperatura dell' acqua non credo sia "variabile" in base alle ore del giorno.

            Con la deltasol invece si puo' ottimizzare tutto il sistema, compreso il solare, ritardando l' intervento della caldaia alle 16'00 del pomeriggio, se ce n'è bisogno (temperatura del puffer troppo bassa, ad esempio).

            In conclusione potresti risolvere con le centraline resol, che hanno decine di timer settimanali impostabili per ogni funzione programmata. Quello che manca è un manuale all' altezza, infatti sebbene la logica di programmazione sia semplice, poi le impostazioni pratiche sono davvero cervellotiche, e ci vuole un po' di tempo per capirle (almeno è quanto mi è successo!!)
            Ultima modifica di scresan; 17-12-2012, 00:23.

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            • #7
              Finito!! Installata sulla caldaiaccia slovacca a fiamma rovesciata!!

              ... solo il montaggio fisico e quasi tutti i collegamenti elettrici (mi manca un swich per la manopola che apre il camino in diretta).

              Ho iniziato alle 18.00, finito ora, quasi le 2 di notte!

              1- smontato la vecchia centralina
              2- alzato il mantello per passare le nuove sonde e cavi vari
              3- riposizionato il tutto, con aggiunta di una cassetta in plastica per contenere la biocontrol: fresa ed un po' di pazienza e mi è venuto un bel lavoro, non una cosa perfetta, ma molto solida e funzionale.
              4- collegato tutte le sonde, pompe (devo fare delle prove, forse separo l' avvio del circolatore della caldaia da quello dello scambiatore a piastre....)
              5- verifica e test degli ingressi e delle uscite.

              Domani dedicherò il pomeriggio alla configurazione e programmazione della biocontrol, e poi all' accensione della "locomotiva slovacca"! e postero' alcune foto del lavoro ..... speriamo non mi esploda tutto!!!!!!!!!!!!

              Notte a tutti.

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              • #8
                L'ho fatto con un LOGO della Siemens, dovevo installare un sistema di gestione inviolabile da un utente qualsiasi ed un logo senza neanche il display ha risolto tutto,ma mi pare ecessivo per una caldaia a legna, sarà che ho potenza in eccesso, ma gestendo con un semplice termostato digitale da pannello o barra din (termoregolatore) installato nel quadro ho risolto in un altra situazione ed é piu pratico,con un termostato calssico gestisco la temperatura minima di accensione automatica dei circolatori e col termostato fumi regolo la caldaia. (aria comburente)
                Invece il monitoraggio da web browser la vedo una soluzione oramai indispensabile specialmente con impianti evoluti con più fonti di calore, a livello economico si può usare sitemi basati su ARDUINO al posto dei PLC che sono costosi, è anche piu facile.
                Ciao

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                • #9
                  Incredibile!!!!!!!!!!!!!!!!

                  Quello che si riesce a fare con una caldaia slovacca da 800 euro e la biocontrol!!

                  Ecco come sono riuscito a sistemarla:

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                  ed ecco la schermata in funzionamento a caldaia avviata:

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                  Premetto che per ora ho utilizzato i parametri di default per quanto riguarda i valori che regolano i PID della ventola.

                  E' stata installata con le sonde base (temp. caldaia e fumi) e regola semplicemente la ventola dell' aria primaria e secondaria.

                  Ho aggiustato un po' di valori per dare la min e massima potenza della ventola, la potenza in fase di accensione e produzione delle braci prima di caricare di legna la caldaia.

                  In 1 ora la caldaia si era stabilizzata, e vi garantisco che la resa, rispetto a prima, è notevolmente aumentata.
                  Per darvi un' idea del funzionamento, quando la legna inizia a fare ponte, e poi cade immediatamente sul braciere, prima con il semplice termosatto mi mandava la temperatura fumi alle stelle, ed il calore se ne andava dal camino. Anche il raggiungimento della temperatura della caldaia era violento, ed assistevo spesso ad degli on off- assurdi.

                  Ora tutto avviene in maniera regolare, e la fiamma della caldaia a massima potenza diventa quasi blu, sembra un fornello a gpl!

                  La ventola non si ferma e questo fa in modo che le pareti della caldaia rimangano belle asciutte, anche con legna non certo speciale.

                  Ora vorrei installare la sonda per il focolare e la ventola per l' aria secondaria, separata da quella primaria.

                  L'aria secondaria sarà regolata tenendo conto delle temperature del refrattario. Il tecnico della biocontrol, mi ha detto che mi aiuterà nell' impresa!

                  ... vedremo fin dove arrivo!!

                  P.S.: Ciao buran001, anch'io ero partito con quell' idea. Mi sono preso un plc della crouzet millenium3 con entrate ed uscite analogiche e digitali (ci sono le funzioni per utilizzare le pt1000 etc), ed alla fine ...... mi sono fatto un bell' albero di Natale con una cinquantina di giochi luce! La biocontrol ha già tutto predisposto, ed è molto facile fare delle prove, mentre i plc sono tuti da inventare, ed il sistema PID non era alla mia portata per la sua programmazione!

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                  • #10
                    ... in progress!!!

                    In questi giorni, fra prove e nuove regolazioni, una dei risultati significativi è sicuramente quello di un buon 25% di resa in piu' della caldaia!! (cariole pesate e numero di carichi, 30 giorni circa di esperienza!)

                    La regolazione continua dell' aria comburente, ed il controllo della temperatura fumi (270 gradi max), impediscono quei "colpi" di calore incontrollato (temperatura fumi anche di 400 gradi!!) che c'erano prima con il semplice termostato.

                    Fatti due conti, se consumassi i 150-200 qli all' anno di legna (dedotto dai 150 qli anno di triti che consumo normalmente con la vecchia Multiheat) avro' un risparmio minimo di 30 qli all' anno.

                    Scheda quasi! ripagata già al primo anno!!

                    Proseguo con le modifiche:

                    1-rendere lineari i grafici della temperatura caldaia e scarico fumi.

                    Questo pomeriggio ho cercato di dedicare un po di tempo per stabilizzare il funzionamento della slovacca!. Volevo fare in modo che il grafico della temperatura caldaia e dello scarico fumi che la biocontrol rileva e visualizza (e non è poco!!), fosse il piu' possibile lineare, segno di ottimizzazione della combustione e di conseguenza della resa.

                    Ebbene, mi sono reso conto, che al contrario di prima, con il semplice termostato on-off, ora con la combustione gestita dalla biocontrol, i circolatori non avevano una portata sufficiente a per trasferire il calore prodotto al puffer.
                    Per rendere lineari i grafici ho dovuto mettere tutti e due i circolatori a potenza 3 (massima) sia per quello della caldaia (tendeva ad arrivare ad un DT fra entrata ed uscita vicino ai 20 gradi) che quello verso il puffer, altrimenti non riusciva a smaltire tutta la potenza, e l' entrata in caldaia tendeva ad oltrepassare i 72-75 gradi.

                    Questo mi fa pensare che prima, con il solo termostato, la caldaia non riusciva a raggiungere nemmeno la potenza di targa, oppure, (confrontando i tempi per riscaldare i due puffer con la multiheat da 25 kw che ha una resa fissa e costante), che la regolazione PID della biocontrol e la conseguente ottimizzazione, abbia di fatto aumentato la potenzialità della caldaia oltre i 29 kw dichiarati!!!!

                    Ora mi manca la gestione dell' aria secondaria di prossima realizzazione!!!! e il meccanismo di pulizia dei fasci tubieri automatizzato. In testa i progetti ci sono già. Spero di trovare le coclee del diametro dei tubi-fumi ........ vedremo dopo le feste, tutto a controllo

                    Biocontrol!!

                    Ecco la schermata con i valori PID:

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                    Ecco la fiamma corrispondente (potenza circa del 60 %)

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                    Alla prossima!!!!!
                    Ultima modifica di nll; 29-12-2012, 10:21. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                    • #11
                      mi fai quasi venir voglia di farmi il regalo della befana......
                      Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                      cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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                      • #12
                        Questa mattina, con figli e moglie a dormire dopo l' abbuffata di ieri!!! Ho dedicato un po' di tempo ancora alla Biocontrol!!!

                        In precedenza ho lavorato sui valori di regolazione del PID, tre in tutto, senza andare a modificarne altri. In questi giorni, pero', mi sono riletto per bene il manuale (sulle regolazioni dei PID ha delle imprecisioni, dato che spesso si confondono i PID ventole con i PID coclee, domani chiamo la intech e lo faccio presente!).
                        Di preciso, dopo un po' di prove, ho regolato lo 0 (zero) della velocità della ventola, cosa che prima non avevo fatto. Senza questa regolazione la centralina faceva ballare la potenza della ventola comburente in continuazione, rendendo difficile le regolazioni PID.
                        Nel mio caso il valore va impostato a 23, in questo modo quando la regolazione PID=zero, corrisponde perfettamente alla ventola che appena si muove!.
                        Un' ulteriore settaggio è stato quello di ridurre a 2 gradi la isteresi dei termostati.
                        Ho perfezionato anche la fase di accensione e la regolazione delle temperature dello scarico. Ora l' accensione dura per 25 min, poi passa alla stabilizzazione della fiamma per 15 min, e poi, raggiunta la temperatura di 150 gradi sullo scarico, la centralina va in regolazione PID.

                        Ora la caldaia l' accendo con gli stecchini, a respiro della canna fumaria aperto e portello basso aperto. Quando la temperatura fumi passa i 100 gradi, carico 1/3 della legna (dopo 10 min circa dall' accensione), chiudo il portello basso, quello alto ed il respiro ed attivo la centralina in fase di accensione. Questa immette quella poca aria che spinge la fiamma ancora gialla e fredda verso il basso, senza pero' spegnerla. Dopo 10-15 minuti posso tranquillamente caricare pieno il magazzino e la biocontrol fa il resto!.

                        Quando la caldaia è a pieno regime, ora si avvicina velocemente ai 78-79 gradi, poi rallenta fino a 80, per stabilizzarsi sui 81-83 (setup temp. caldaia è di 82 gradi). La ventola ora funziona al massimo al 55% (piena potenza PID), e raggiunta la temperatura balla sul 30-35 %.

                        La resa è aumentata di molto! Forse ancora piu' di quanto credevo. Prima la ventola lavorava al 100% una sproporzione! molto oltre il necessario, ed il calore finiva nella canna fumaria, invece che in casa!!!

                        Povero Babbo Natale, quest'anno la fuori è rimasto piu' al freddo del solito!!!

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                        • #13
                          Originariamente inviato da scresan
                          Ora mi manca la gestione dell' aria secondaria di prossima realizzazione!!!! e il meccanismo di pulizia dei fasci tubieri automatizzato. In testa i progetti ci sono già. Spero di trovare le coclee del diametro dei tubi-fumi .....
                          Coclee...? Intendi realizzarli alla "Gilles"?

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                          • #14
                            Spero di trovare appunto delle coclee della misura dei tubi (per capirci, la lama attorcigliata senza l' anima a tubo interna solita). Provero' all' inizio con degli spessori piu' fini 2mm. Prima le appendo saldando all' estremità un tondino, con funzione di turbolatori. Poi se resistono mi inventero' un meccanismo per scuoterle, se riesco, collegato all' attuale sistema di apertura della bocchetta fumi superiore (quella che si apre prima di caricare la legna nel magazzino della caldaia). In questo modo ad ogni apertura, puliro' i tubi di scambio della caldaia.

                            Mio fratello è dell' idea di motorizzare il tutto, facendolo controllare dalla biocontrol. Vediamo, lui è un appassionato "saldatore e fabbro", se mi aiuta tutto sarà piu' facile!!!!

                            Per ora la cosa piu' complicata sara' integrare la seconda ventola per l' aria secondaria, sotto l' attuale cofano, e modificare la camera di immissione aria attuale.....

                            Commenta


                            • #15
                              Ah ok, quindi dei normali turbolatori elicoidali che vengono scossi verticalmente... la Gilles usa coclee vere e proprie come dei turbolatori, e per fare la pulizia le fa "girare" (o almeno così mi è parso di capire...).

                              Auguri (per le feste e per la caldaia...)

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                              • #16
                                Oggi altre prove e nuove impostazioni! per poter bruciare anche partite di legna un po' piu' umida del solito.

                                Premetto che la biocontrol che mi hanno mandato, gestisce piu' ricette, di serie 2 già preimpostate. Oggi ho voluto provare a bruciare della legna umida, credo appena sotto il 30% di umidità. In realtà in una caldaia a fiammarovescita questo non è possibile, poi con qualche trucco si fanno i miracoli. Non ho inventato niente! Il trucco che intendo è quello di sistemare un primo strato di legna perfettamente secca, la solita fine per accendere la caldaia e sopra almeno tre ciocchi (10-15 cm di spessore) secchi. Poi una volta che la caldaia è in fase di stabilizzazione della fiamma, caricare il resto della legna, quella umida.

                                Le impostazioni principali sono state :

                                1- sistema anticondensa tarato a 70-72 gradi (+ 10 gradi)
                                2- legna umida caricata a caldaia in temperatura (80 gradi)
                                3- aumentati i tempi di accensione (+ 15 min) stabilizzazione (+15 min)
                                4- diminuita la potenza massima PID del 20 %
                                5- diminuito il primo valore PID (proporzionale) di 5

                                Praticamente in questo modo si attiva una fase di essicamento della legna in corrispondenza dei tempi di accensione e stabilizzazione (tot 45 min circa) ed alzando la temperatura anticondensa si limita il piu' possibile la formazione di condensa nel magazzino legna della caldaia. Ad essere precisi si evita la condensa, a scapito di una riduzione della potenza della caldaia e tempi di riscaldamento del sistema certamente piu' lunghi.

                                Inoltre riducendo la spinta della ventola, il fuoco tende a salite nel magazzino soprattutto nella parte centrale dove vi è l' immissione di aria primaria ma solo nella fase iniziale di accensione, dopo quando la caldaia va a piena potenza la situazione torna alla normalità C'è da dire che a quel punto è necessario l' intervento diretto per risistemare la legna all' interno del magazzino. Una volta che metà del magazzino è pieno di legna semibruciata, si puo' ricaricare tutto e lasciare la caldaia fino a fine carico.

                                Immagino che caldaie piu' blasonate non abbiano problemi anche con la legna un po' umida, ma la mia "locomotiva slovacca" con un piccolo aiutino ed insieme alla Biocontrol, riesca a fare quasi dei miracoli!

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                                • #17
                                  Eccomi di nuovo! Oggi avevo un po' di tempo e il mio solito fratellone a disposizione!!

                                  Ho riacceso dopo credo un mese la multiheat, e spento la slovacca!!

                                  Come vi avevo anticipato volevo installare la seconda ventola, per l' aria secondaria, sulla slovacca, insieme alla sonda per il crogiolo in refrattario. Ebbene, ci sono riuscito, con qualche modifica:

                                  1- ho diviso in due con una lamierino le 2 zone di immissione aria nel carter frontale della caldaia
                                  2- praticato un foro nella parte corrispondente all' aria secondaria ed attraverso delle linguette sono riuscito a fissare la turbina per l' aria secondaria
                                  3- collegamenti elettrici con la biocontrol li avevo già fatti a suo tempo
                                  4- ora mi manca la modifica del carter esterno, protettivo, ma intanto vado così per le prove!..

                                  Ecco com'è venuto il lavoro!


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                                  5- modificato il lato interno del portello superiore di carico della legna: ho inserito un deflettore che spinge l' aria primaria verso la parte alta del magazzino legna invece che verso il centro come in origine. Con la legna un po' umida, prima , si formava un "buco" centrale che dal portello di carico arrivava alla fessura di gasificazione, e la legna tendeva a fare ponte.
                                  Ora, stessa legna, sembra vada alla grande!!!! Non ho fatto la foto, mi spiace, sarà per la prossima!.

                                  Poi giu' di regolazioni con la biocontrol. Per semplificarmi la vita!! intanto ho fatto lavorare la scheda in bistadio, invece che pid, perché è molto piu' semplice ottenere i valori dell' aria primaria, secondaria ad alta potenza ed a bassa potenza. Una volta stabiliti i due limiti, introdurro' quei valori nel sistema PID della scheda, per poi affinare il tutto.

                                  Per ora gestisco 2 ricette, legna umida (di bosco, tagliata 1 anno fa, e sopaccata in ciocchi al coperto) e legna secca (ritagli di faggio di fabbrica e legna secca di bosco di 2 anni).

                                  Il lavoro richiede ore a guardare la caldaia e piccole modifiche !! Ma il grosso è fatto.

                                  Ora mi mancano i turbolatori ed il meccanismo automatico (se ci riesco!) di pulizia azionato dalla solita Biocontrol!

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                                  • #18
                                    Complimenti!
                                    Ti piache il controllo proporzionale integrativo derivato!!!

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                                    • #19
                                      Ti ringrazio! Per ora sto lavorando sul bistadio, per trovare i limiti di funzionamento della caldaia...... senza fondere i tubi di scarico!!

                                      La biocontrol comunque ha una logica molto semplice da capire, escluse certe scelte! ma spero nelle evoluzioni del fw!

                                      Sistemare i parametri invece è abbastanza complesso, per la varietà della legna caricata, il tiraggio del camino (sto pensando ad una valvola equilibratrice).

                                      Quando avro' tutti i parametri limite, passerò al PID!!!

                                      Spero sia la metodologia giusta.

                                      Ben accetti consigli e dritte!!! Grazie.

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                                      • #20
                                        Complimenti per il gran lavoro fatto!
                                        Questa scheda potrebbe essere interessante anche per la mia Unirossi e quindi vorrei fari qualche domanda.
                                        Nella prima foto si vedono 5 sonde (sembrano termocoppie) c'è anche la sonda lamda?

                                        Come viene gestita la fase di spegnimento a fine carica? Ti faccio questa domanda perchè trovo sia il peggior difetto della mia caldaia: Il ventilatore ed il termovar continuano a girare fintanto che la temperatura dell'acqua in caldaia non scende a 60°.

                                        La tua caldaia mi sembra di vedere che ha il ventilatore in spinta (ora due) la mia invece è aspirata e quindi non avrei modo di separare in continuo i flussi di aria primaria e secondaria a meno di non fare modifiche meccaniche tali da poter aprire e chiudere i flussi con dei servomotori.
                                        Infine vorrei chiederti quanto costa

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                                        • #21
                                          Io la regolazione PID non la uso, in certi casi non é tutto oro quello che luccica, va bene per gestire miscelatrici motorizzate o certi tipi di caldaia adatte a tele funzione,é utile solo se si può variare senza problemi la velocità in continuo, io posso solo fare on /off e non modulare in automativo, (manualmente si) a patto di usare un inverter per l'aspiratore fumi che é trifase,ho un isteresi di 0.5° poi a volte lo alzo al massimo a 1° (volano di ben 4000 litri) sono curioso del costo, ho fatto esperimenti con sonde lambda automobilistiche, ma ho avuto un po di delusione, sinceramente ho notato poco gli effetti...

                                          Una centralina cosi può gestire tutto compreso le coclee di caricamento,sono curioso del costo ?

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                                          • #22
                                            Ti consiglio di scaricare il manuale e gli schemi di collegamento da qui

                                            Biocontrol Manuali

                                            e ti farai un' idea precisa delle molteplici funzioni.

                                            No non c'è la sonda lambda, ma la scheda la gestisce tramite PID .....la prendero' in seguito, costa circa 120-150 euro, modello della bosch

                                            Lo spegnimento lo gestisce tramite la sonda fumi: se sono freddi tenta con 1-2-3 accensioni (tutto è programmabile, tempi, nr e temperature) poi va in spegnimento delle varie parti, pompe etc.

                                            Per la seconda questione, non è detto che sia peggio: la ventola di aspirazione viene gestita direttamente dalla biocontrol tramite triac di potenza. L' aria primaria e secondaria puoi benissimo gestirla a mano in base alla tipologia di legna che carichi. A tal proposito ti consiglio di scaricare il manuale delle caldaie a fiamma rovesciata della edilkamin (scarica powerplus da qui http://www.edilkamin.it/it/schede_tecniche.aspx ) che spiega bene e semplicemente come lavorare sulle arie per un' ottima combustione!!
                                            La biocontrol non gestisce servomotori se non tramite hw aggiuntivo ... credo!

                                            Il costo di listino e di circa 500 euro + iva, pero' la ditta tratta molto bene i "frequentatori" del forum ! Contattali, come ho fatto io, e spiega che sei venuto a conoscenza della scheda sul forum. Sono molto disponibili e gentili, sebbene lavorino esclusivamente con grosse forniture a molteplici ditte, ovviamente che rimarchiano la scheda.

                                            In piu' ora stanno uscendo con una versione piu' semplificata (non è gestibile tramite lan, ma solo via usb) ed ha meno ingressi ed uscite, ma mi hanno detto molto piu' economica!

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                                            • #23
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                                              più che farne una piu piccola io ne farei una più grande con display a colori e touch programmabile a piacere (icone ecc) e maggiori ingressi analogici tipo PT 100/1000 per rilevare le classiche 2 temperature di minima e massima in vari punti del'impianto,come di mandata e ritorno solare,caldaia,puffer1,puffer2 o bollitore,pre e post eventuale scambiatore,uscita ACS temperatura esterna e interna locale caldaia,casa ecc
                                              ciao

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                                              • #24
                                                Per essere precisi, è gestibile tramite lan, non tramite browser in quanto non ha il webserver integrato. Il responsabile della intech si è giustificato ... ma onestamente non ricordo come!! Il mio problema era che avevo 2 schede da gestire in contemporanea, ed il programma ne fa girare una sola alla volta. Mi hanno suggerito di aprire 2 programmi e settare le 2 schede con ip diversi sulla rete, ed infatti funziona tutto.

                                                Da quanto ho capito è piu' semplice modificare il programma di controllo rispetto al fw della scheda. Anche in questo caso mi hnno spiegato che la sicurezza in questo campo non è un gioco, infatti la scheda era nata per impianti di tipo industriale per caldaie a vapore, olio diatermico etc.
                                                Ad esempio certi parametri sono protetti da pw a livello di programmatore, e li si puo' modificare solo da pannello.

                                                Per me che sono un incallito smanettone, è un bellissimo "giocattolo" per le mie caldaie.

                                                Appena posso sostituisco anche la scheda sulla biocontrol, e vedremo i risultati.

                                                Sto pensando alla sonda lambda, ma ancora non sono riuscito a capire bene quanto risente delle temperature di lavoro e della cenere che nelle mie caldaia senza filtri sullo scarico abbonda!

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                                                • #25
                                                  Ciao,
                                                  un po che non bazzico nel furum, vedo che i lavori proseguono e le sperimentazioni anche!
                                                  Ho visto tempo fa un impianto all'estero su una caldaia 2Mw D'Alessandro con biocontrol, praticamente controllava dai silos esterni che contenevano gusci e sansa, alla distribuzione dell'energia termica con le valvole miscelatrici.
                                                  Non è solo una scheda che fa andare la caldaia, ma gestisce tutta la centrale termica e la contabilizzazione dell'energia con strumenti Mbus, mi hanno fatto vedere il software per PC ed è molto completo per la parte tecnica, da migliorare nella parte grafica.
                                                  Sul software era possibile vedere i livelli dei silos, il funzionamneto della caldaia, rendimento allo scambiatore, tutti i motori addirittura quelli controllati da inverter si vedeva frequenza ed assorbimento in remoto sul PC, le valvole miscelatrici 8 in tutto distribuivano acqua calda per tutta la serra a temperature varie, in più faceva anche da centralina climatica e calcolava la temperatura di miscelazione e della caldaia in funzione della temperatura esterna.
                                                  Le 8 zone avevano i contatori di energia ed era possibile vedere il consumo di ogni serra, un impianto completo sotto tutti i punti di vista.
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                                                  • #26
                                                    Ciao Bio, fa moltissime cose, ma non tutte! Nel senso che è predisposta, ma ad esempio per la gestione delle zone climatiche si devono aggiungere dei pezzi hw!

                                                    Invece per la caldaia, il silos e magazzino triti, pulizia tubi fumi, braciere, scarico cenere, gestione del solare (semplificata, non a livello, ad esempio, delle resol!), cicli di accensione, pulizia e spegnimento braciere, temperature varie .... c'è già tutto a bordo scheda.

                                                    Mancano, per me, per completarla, e per le piccole caldaie che non utilizzano gli inverter trifase sulle ventole, ancora un paio di uscite a triac conj controllo potenza e i conseguenti menu' di gestione. Uno ad esempio la gestione dell' anticondensa della caldaia, tramite circolatore di ricircolo a regolazione dei giri!

                                                    Devo dire che per gli smanettoni, è la scheda dei desideri !!!!

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                                      ...Mancano, per me, per completarla, e per le piccole caldaie che non utilizzano gli inverter trifase sulle ventole, ancora un paio di uscite a triac conj controllo potenza e i conseguenti menu' di gestione...
                                                      Quindi come fai a far girare un motore monofase del ventilatore ad un regime inferiore?

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                                                      • #28
                                                        ... ne ha di fatto solo 2! + 2 uscite 0-10 volts o mA non ricordo per controllare altri 2 motori tramite inverter.

                                                        Per una piccola caldaia sarebbe stato opportuno avere direttamente 4 triac per regolare 4 fra:

                                                        1- ventola aria primaria
                                                        2- ventola aria secondaria
                                                        3- aspiratore fumi
                                                        4- circolatore di ricircolo con funzione anticondensa.

                                                        .. intendevo questo!

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Ok quindi ha 2 uscite a triac per la modulazione di due motori ed altre due a 0-10 mA
                                                          Queste ultime due potrebbero essere sfruttate per 2 servomotori che aprano e chiudano le saracinesche dell'aria primaria e secondaria?
                                                          Mentre una delle due a triac potrebbe modulare il ventilatore (in aspirazione)

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                                                          • #30
                                                            Questa sera ultimi ritocchi alla slovacca!

                                                            Ho ri-smontato tutta la parte anteriore, dove ho installato la seconda ventola per :

                                                            1- sigillare con del silicone acetico la paratia che ho utilizzato per dividere il vano aria in due parti, quella superiore per l' aria primaria e quella inferiore per la secondaria. La semplice lamella metalliva piegata a V non era certo ermetica. Ora con un filo di silicone si!

                                                            2- ho sistemato una piccola portella (fatta con foglio di inox sottile ) dietro la ventola dell' aria secondaria munita di contrappeso in modo che quando la caldaia va in mantenimento e la ventola della secondaria si ferma, non entra aria nel refrattario a causa del naturale tiraggio della canna fumaria. In questo modo mantengo una elevata temperatura anche del refrattario di gasificazione, e la ripartenza quando la caldaia torna in "normale" è immediata.
                                                            Unico problema, ho esagerato con il contrappeso..... e appena posso devo rismontare tutto per togliere 2 delle tre rondelle che formano il peso........

                                                            Il peso troppo elevato, pur assicurando una perfetta tenuta dell' aria, mi ha ridotto troppo il range di regolazione dell' aria secondaria tramite le impostazioni della biocontrol.

                                                            Ora la fiamma riesco a controllarla molto meglio in potenza tramite la primaria e poi accorciandola appena sopra il fondo del braciere regolando la secondaria......

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