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Consigli funzionamento ottimale LPA Duo Matic

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  • Consigli funzionamento ottimale LPA Duo Matic

    Salve a tutti e scusate se apro il mio primo post così... è più di un mese che leggo questo forum per capire di più sul mondo delle caldaie a biomassa e oggi posso solo dirvi grazie.Mia suocera ha voluto a tutti i costi installare nella sua abitazione una caldaia a biomassa così è iniziata una vera odissea. La ditta interpellata ha eseguito i lavori ed a ottobre ha installato una CTM; dopo un mese ventola bruciata, catrame a non finire e manuale utente inesistente. Ho chiamato più volte la ditta produttrice ma non ho mai ricevuto nulla; la ditta che ha effettuato i lavori anche loro non avevano il manuale per "i comuni mortali" come me. Alla fine, visto il cattivo funzionamento e assistenza zero, abbiamo sostituito la caldaia con quella in oggetto dell'Arca, aggiungendo il modulo pellet.Premesso quanto sopra, la caldaia è totalmente differente e va molto meglio.... ma non come vorrei io.1 - Come posso regolare al meglio l'aria primaria e secondaria? L'unica cosa che ho saputo fare è quella di tenere la temperatura dei fumi nel range stabilito dalla fabbrica, cioè 150-180. La caldaia è impostata a 75 gradi ma poche volte arriva facilmente a questa temperatura con l'impianto del riscaldamento in funzione. La ditta che l'ha montata non mi ha convinto molto sul settaggio della caldaia, soprattutto la parte tecnica della stessa (vorrei farvi vedere il cablaggio dei cavi elettrici all'interno! Un macellaio li avrebbe sistemati meglio); dice che devo aumentare l'aria primaria per dare più potenza e che l'aria secondaria non serve a nulla. Questa cosa non mi ha convinto molto e mi sono reso conto che questa loro impostazione faceva aumentare a più di 180 gradi i fumi senza un raggiungimento della temperatura impostata. Poi lasciamo perdere che il tecnico non sapeva dell'esistenza di due piccoli fori alla fine del bocchettone della conclea che andavano chiusi; così mia suocera ha bruciato in 15gg un sacco di legna a vuoto... era arrivata al punto di non volerla più e di pagare solo i soldi dell'impianto;2 - i termosifoni in alcune stanze della casa non riscaldano perfettamente, cioè la parte finale rimane fredda, soprattutto in basso. In quelli dall'alluminio tolgo un po' di aria e risolvo il problema ma quelli in ghisa esce solo acqua e rimane così. La ditta ha cambiato la pompa con una più grande ma non vedo migliorie e il problema rimane;3 - ho chiesto alla ditta, prima del montaggio, se il puffer serviva... Beh, mi hanno detto che non mi serviva. Chissà perché l'Arca invece mi ha detto il contrario sottolineando "fortemente consigliato". Ora vedo solo mia suocera giocare con il termostato disabilitando i termosifoni quando gli serve l'acqua calda e abbassando la temperatura ambiente.... mah!;4 - Pulizia e manutenzione. Premetto che mia suocera forse era convinta che bastava mettere la legna e basta... Io gli dico che tutti i giorni deve togliere la cenere, che una volta a settimana togliere quella dalle porte laterali e una volta al mese ventola ecc. ecc.... Una battaglia persa. Ieri ho fatto io quella mensile e ho seguito il manuale: ma lo scovolino nella versione a pellet serve? Ho avuto questo attrezzo ma quando sono arrivato alla ventola non ho visto i buchi da pulire e c'è la manovella laterale per questo. Accetto qualsiasi consiglio per la manutenzione della caldaia anche sui barrotti e la loro conservazione ottimale.Per ora non mi viene in mente più nulla. So solo che è uno stress... mia suocera ha speso un sacco di soldi e vorrei aiutarla.... magari c'è la posso fare grazie a voi e vi ringrazio in anticipo. Magari Turbogen potrebbe darmi una mano. Grazie ancora e scusate se sono stato un po' lungo e forse impreciso.(Scusate ma ho scritto questo post con l'ipad e vedo dall'anteprima che non viene impaginato)

  • #2
    I problemi con le biomasse possono essere moltissimi, in quanto se l' impianto dov'è collegata la caldaia non ha le caratteristiche adatte, anche la caldaia alla fine soccombe! ed inizia a sporcarsi, a riempire di fuliggine la canna fumaria, alla fine è un cane che si morde la coda!

    Ma vista la prima esperienza, perché non vi siete attivati in tempo, chiedendo info in giro, prima di lanciarvi in una nuova deludente avventura?

    Le caldaia a legna andrebbero sempre abbinate ad un puffer, poi più o meno capiente, dipende, ma almeno un minimo, per poter gestire ad esempio l' acs al mattino, a caldaia spenta, o perché la domenica si vuole rimanere a letto un po' di piu' senza correre in sala termica a caricare la caldaia alle 7 dl mattino.....

    Anche un sistema anticondensa per la caldaia è consigliabile, altrimenti con l' arrivo continuo di acqua fredda la condensa diventa un vero problema!. Poi bisogna verificare almeno che :

    1- bruci legna secca, non tagliata 2 mesi prima!
    2- la canna fumaria abbia un tiraggio minimo garantito
    3- una certa procedura di accensione, con legna piccola e secca sotto a formare le braci e fuoco ben avviato, prima di riempire il magazzino
    4- per me è indispensabile un sistema anticondensa (magari la centralina gestisce la temperatura di ritorno della caldaia tramite termostato, portalo almeno a 60 gradi)
    5- meglio lavorare in alto con le temperature (tara la caldaia a 80 gradi!)
    6- sui radiatori tutti caldi (quelli vicini) vanno chiuse un po' le valvole inferiori (diminuire la portata dell' acqua ) ed aperte su quelli freddi. Per darti un' idea prima stringi tutta la valvola a chiudere, poi apri 2,5 giri su tutti, poi ancora 1 giro su quelli che rimangono freddi
    7-........

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    • #3
      Grazie mille scresan per il tuo intervento. La caldaia è installata al coperto; la canna fumaria è stata fatta con tubi di zinco credo da 160. Dalla caldaia all'esterno un metro circa di tubo coibentato orizzontale (quel che basta per bucare il muro) per poi salire in verticale per 6 metri non coibentato e alla base il tappo anticondensa. So che nell'impianto è stata messa la valvola anticondensa e se ricordo bene è settata a 53 gradi. Per quanto riguarda l'esperienza negativa hai perfettamente ragione ma io sono intervenuto a cose fatte con la prima caldaia. Dopo ho iniziato a cercare info su internet e ho iniziato a capire qualcosa anche dal vostro forum; io in genere, soprattutto per investimenti importanti come questi, avrei letto di tutto. Così ho letto del puffer e della sua funzione ma ancora ho dei dubbi, cioè qual è la differenza tra puffer e bollitore? Il puffer serve solo per i riscaldamenti o anche per l'acs? Comunque io volevo farlo mettere ma la ditta ha detto a mia suocera che non serviva e alla fine i soldi sono i suoi... magari poi gli dirò "te l'avevo detto" Per i punti da 1 a 3 mi sembra che ci sono ora perché ho capito e spiegato a casa. Al punto 4 non credo che si possa fare da centralina ma direttamente dalla valvola... Comunque leggerò meglio il manuale; la pompa invece è impostata a 50 gradi. Punto 5, per ora, con questa caldaia, non vedo condensa. Punto 6, moooolto interessante, lo farò presto e ti dirò. Per ora un grazie di cuore.

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      • #4
        Non c'è di che!! Ma in questo forum è "d'obbligo" dare una mano a chi cerca aiuto!! Tutti o quasi abbiamo iniziato a frequentare il forum per curiosità o per necessità!

        1- non capisco perché la canna fumaria è stata coibentata dentro, ed i 6 mt fuori no! La condensa delle caldaie a biomassa, nelle canne fumarie è molto insidiosa: pian piano tende a ridurre il diametro con forti incrostazioni. Inoltre i fumi quando fa molto freddo, perdendo calore per strada, tendono ad appesantirsi e la canna fumaria perde di tiraggio. Spero che non sia un problema.

        2- hai un solo circolatore sulla caldaia (fra caldaia e valvola anticondensa?) oppure c'è n'è uno anche per il circuito di riscaldamento (fra caldaia e radiatori)?

        3- il puffer contiene acqua tecnica (quella che va nei termosifoni e nella caldaia), il bollitore contiene acqua potabile che viene riscaldata tramite un serpentino dove passa, appunto, l' acqua tecnica. Il puffer accumula calore in surplus dalla caldaia e lo cede in un secondo momento ai termosifoni. Il bollitore accumula acqua sanitaria calda (acs), che rimane utilizzabile per molte ore (anche dopo 2-3 giorni) ed a caldaia spenta. (tipo in estate accendi la caldaia riscaldi 300 lt di bollitore e l' acqua ti basta per 1 o 2 giorni)...

        4- prova a disegnare uno schema dell' impianto, inserendo la caldaia, la VA, i collettori dei termosifoni, i circolatori presenti, i termostati ambiente e quello che attivano, etc

        Più dati posti, più semplice sarà aiutarti da parte di tutti!

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        • #5
          Grazie ancora Scresan. Per il punto 1 sinceramente non lo so... questo succede quando ti affidi a ditte che credi sappiano fare il loro lavoro; comunque mi hai aperto gli occhi. Punto 2 e 4 non saprei, credo uno; comunque ho fatto delle foto dell'impianto: https://www.dropbox.com/s/n452n29zlm...%2001%2027.jpg -- https://www.dropbox.com/s/z4rfceksg0...%2002%2040.jpg --. Per quanto riguarda la valvola anticondensa e che potrai vedere nelle foto, è della Caleffi.... Con uno specchio ho visto sotto il tappo e ahimè, c'è scritto 45 gradi! Il bello e che gli avevo chiesto in merito e mi avevano detto 54! Uff! Magari al contrario! Altra cosa che sono riuscito a capire è la valvola di ritegno marca Europa con su scritto DN32 PN18. Per il termostato ambiente, è marca Seitron; ti linko la foto: https://www.dropbox.com/s/rd1nmli3l3...%2050%2024.jpg -- Per ora sto cercando di settare i termosifoni come mi hai suggerito tu... Grazie mille e auguri di buon anno.

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