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Caldaia Multi Heat baxi impressioni

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  • Caldaia Multi Heat baxi impressioni

    Chi di Voi può darmi delle indicazioni sul funzionamento, tecnica e resa di una caldaia multi heat paragonata alle classiche caldaie policombustibili Italiane ?

  • #2
    La Multiheat è prodotta dalla danese HS Tarm, che in italia è distribuita, oltre che dalla Baxi, anche dalla Lohe. E' un'ottima caldaie, che ha poco che a spartire con le policombustibili tipo marina, a partire dal prezzo ovviamente. Chiaramente ha rese molto più alte ed emissioni inferiori.
    Quot homines tot sententiae

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    • #3
      Sarei curioso di vedere una fiamma prodotta dalla BAXI sviluppata utilizzando i prodotti Italiani , sansa, cippato , pellet.Brucia tutto e bene. Ha forse abbattitori sui fumi ?Mi sembra di vedere che i fumi fanno un solo giro prima Di andare in canna fumaria confermate ?

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      • #4
        Scresan è utilizzatore più che soddisfatto di una multiheat, leggiti alcuni suoi post per farti un'idea (comunque penso che appena passa di qui risponderà).

        Si tratta di una caldaia sicuramente di qualità, ma ormai un po' vetusta sotto alcuni aspetti: i controlli elettronici sono relativamente rudimentali, niente automatismi per accensione, pulizia e caricamento del serbatoio... dal punto di vista del combustibile è più flessibile di una tedesca a pellet e meno cara di una a cippato, però il prezzo di listino (circa 7000€ mi pare) secondo me non è giustificato...

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        • #5
          Mi chiedo com'è possibile che abbia basse emissioni (e -303-5 classe 5)con giri fumo minori rispetto alle marine nostrane . Ci sono iTurbolatori si ma bastano? Che dite ?

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          • #6
            Non è solo questione di giri fumi (che poi il numero di giri è un parametro "indicativo"), molto dipende dalla gestione della ombustione. Per quanto non modernissima la baxi ha dei sistemi relativamente avanzati per controllare la combustione (le versioni a legna hanno anche la sonda lambda, non so la multiheat) ed in generale è una caldaia meno rustica delle marine italiane.

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            • #7
              Ciao caldo, l' etichetta della mia multiheat dice "prodotta nel 2006) e per quei tempi era una signora caldaia! Lo è ancora come sostanza, meno come optional! Nel senso che è predisposta per la sonda lambda (manca solo la sonda, ha giè l' elettronica a bordo) ma non ha:

              1- accensione automatica
              2- pulizia braciere automatica
              3- pulizia tubi di scambio automatica
              4- valvola stellare rompifiamma
              5- centralina con funzionalità pid
              6- è soffiata e non aspirata

              Insomma è una caldaia concepita diversi anni fa!

              In compenso

              1-brucia qualsiasi cosa sia trito, ma che abbia un' umidità inferiore al 30%
              2-ha dei turbolatori primitivi!
              3-ha una centralina elettronica bistadio semplice ma molto funzionale (si impostano sia i tempi di attivazione della coclea che i tempi di caricamento, nei due stadi)
              4-ha tre giri di fumo, con tubi di scambio classici orizzontali
              5-braciere in acciaio inox immerso in acqua, con preriscaldo dell' aria immessa
              6-zona di combustione a tunnel in materiale ceramico ad alta turbolenza, che raggiunge temperature incredibili (la ceramica brilla!)
              7-pulizia semplice grazie ai grossi portelli di accesso (5 min di lavoro)
              8-magazzino pellet fornito di serie da 600 lt di capienza

              Quest'anno le ho affiancato una caldaia a fiamma rovesciata e praticamente non l'ho mai accesa.

              Le ho anche già comprato un "cervello nuovo", una nuova centralina di controllo (la biocontrol) che installerò appena ho del tempo, e che credo darà nuova vita anche alla mia buona e vecchia Multiheat!

              P.S.: ha bruciato per 3-4 anni circa 150 qli/anno di materiali vari:

              a- pellet di corteccia con il 5% di sabbia
              b- cereali con insetti vivi e qualche muffa!
              c- vinaccia essiccata e-o soli vinaccioli (che sono una bomba atomica di calorie!)
              d- cippato (solo se perfettamente uniforme, altrimenti tende a incastrarsi sulla caldaia e-o fare ponte nel serbatoio, dato che non ho l' apposito scuotitore)

              f- pellet certificato solo a Natale e...... nei giorni di festa!!

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              • #8
                Io rifletto sul fatto che oggi una caldaia BAXI multi.... Ha una certificazioneIn classe 5 che altre caldaie simili non hanno; le polveri in uscita canna Fumaria non spariscono nel nulla senza un particolare tipo Di abbattimento; come fa una caldaia con un singolo giro di fumoa raggiungere gli obbiettivi molto restrittivi imposti dalla norma? Turbolatori si ma non bastano!

                Scresan scusa tu hai per caso un video della combustione della tua multi BAXI?Lo puoi postare ?
                Ultima modifica di Zanna91; 03-02-2013, 14:06. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente.

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                • #9
                  I sistemi per abbattere l'inquinamento delle caldaie non sono paragonabili a quelli delle auto (con catalizzatori e filtri vari...), i giri di fumi servono più che altro ad aumentare l'efficienza (recuperando più calore). Non so quanto particolato si recuperi con i turbolatori... bene o male la porcheria che hai prodotto con la fiamma finisce in aria.

                  Quel che conta (a quanto pare) è soprattutto una combustione pulita, che generalmente vuol dire alte temperature e controllo accurato dei parametri quali aria primaria e secondaria etc. Le caldaie italiane hanno controlli piuttosto rudimentali (aria primaria secondaria sono spesso manuali... quasi mai sonda lambda e non so quanto e come controllino la T fumi). Inoltre il fatto che siano soffiate o a tiraggio naturale (e mai aspirate) probabilmente non permette di raggiungere alte temperature e/o di controllare accuratamente la combustione.

                  Va detto poi che i produttori di caldaie onnivore (almeno fino ad'ora), destinando i loro prodotti al mercato nostrano o a situazioni ancora meno esigenti in termini "ecologici", avevano probabilmente meno interesse ad ottenere certificazioni avanzate per l'efficienza delle proprie caldaie (e comunque la classe 5 esiste solo dal 2012).

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                  • #10
                    How to Start and Clean a HS-Tarm (Baxi) Multi-Heat Pellet Boiler - YouTube

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                    • #11
                      Mi chiedo ma se durante la combustione entra della cenere dai fori passaggio aria , la stessa può essere tolta con facilità; durante il mantenimento la brace non tende ad avvicinarsi alla tramoggia (mi sembra di capire che viene portato avanti molto materiale per volta quindi molta brace - calore davanti alla punta della coclea).
                      Che mi dite a riguardo ?

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                      • #12
                        Ciao caldo, per quanto riguarda la multiheat ti posso garantire che:

                        1- non entra cenere nei fori di passaggio aria, in quanto la ventola soffia abbastanza forte (ti ricordo che è soffiata)
                        2- la brace rimane nel braciere. Unico momento che puo' dare problemi è quando finiscono i triti e rimanendo la solita polvere nel canale di alimentazione, di sezione quadrata, il fuoco pian piano tende ad andare verso il magazzino, ma viene spento tramite rilascio di acqua da apposita valvola di sicurezza collegata ad un piccolo serbatoio con semprepieno (mi è successo 3-4 volte, con certi pellet-segatura di occasione che avevo comprato)
                        3- sulla punta della colclea ho installato un prisma in ghisa come rompicrosta quando brucio cereali, ed effettivamente ogni 2 anni devo sostituirlo perché si disintegra, ma la coclea rimane perfetta.

                        Ti ricordo che la caldaia rimane sempre accesa, la mia anche per mesi. La pulizia la faccio con la caldaia al minimo, a scapito di un po' di povere, ma tanto l'ho sistemata in una sala termica distante una 50ina di metri da casa abbastanza spartana!

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                        • #13
                          Riesci a postare delle foto del bracere e/o coclea di questa caldaia ?

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                          • #14
                            Ho solo questa! Quest'anno ho acceso la slovacca a fiamma rovesciata, e la multiheat è rimasta "al freddo!".

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                            • #15
                              quello che si vede nell'immagine e' pellet ! quando si brucia nocciolino sara' uguale ??

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                              • #16
                                .. direi di si fino ad umidità del 30% si riesce a bruciare un po' di tutto, regolando i tempi e l' aria.

                                Con materiale piu' umido, cala drasticamente la potenzialità della caldaia: infatti per permettere al materiale di asciugarsi lungo il canale-crogiolo si deve abbassare l' immissione di materiale e quindi l' aria di combustione, in modo da aumentare il tempo di permanenza nel canale.

                                Ho bruciato senza problemi:

                                1- pellet di corteccia (quello che vedi, 5% circa di ceneri!)
                                2- cereali di scarto dei magazzini, con umidità del 15-20 %
                                3- vinaccia essiccata all' aria con umidità del 20-30% (combustione piu' lenta)
                                4- cippato di legna (funziona se di pezzatura omogenea e non polveroso)

                                Secondo me il risultato migliore con i cereali, mais in primis. Unico neo, una volta al giorno (ogni 150 kg circa) bisogna rimuovere il sasso di ceneri fuse che si forma nel crogiolo.

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