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La budellona

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  • La budellona

    Ho acquistato e messo in fuzione la Budellona : una vecchia caldaia anni 80 mai usata e ancora nuova, 500 euro su subito (presa al volo), Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1985409 poi ho sventrato una vecchia caldaia istantanea recuperato il serbatoio di accumulo e la uso come acs, collegando lo scabiatore al circuito termosifoi Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1985410.
    In pratica ho collegato la serpentina acs della caldaia come circuito secondario per i ternosifoni e in parallelo il serbatoio acs recuperato, ho una caldaia istantanea in casa che uso come acs in estate, ho lascito l'accumuolo per collegare il vaso di espansione aperto che vedete sopra. Allora la mia domanda è : avendo questi parametri cioè andata e ritorno con un delta di 15° circa e una temperatura termo di 60°, ho un buon rendimento ? oppure si puo tirare ancora qualche grado di delta sull' andata/ritorno, magari modulando la velocita dello scambiatore.Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1985411 Anche se la temperatura interna segna 100° è perche ho la sonda a contatto con il metallo, l'acqua dentro non arriva a 90°altrimento sarebbe in ebollizione.

  • #2
    Ottimo, non ti resta che redigere la Di.co. e libretto di impianto

    Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk
    Quot homines tot sententiae

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    • #3
      Come noterai è in una vecchia stalla e per giunta c'è anche un estintore, vorrei sapere i parametri mandata e ritorno sono corretti?

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      • #4
        Complimenti per l'artigianalità , ma dubito che sia tutto a norma , comunque se è nella stalla ..........

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        • #5
          Avendo a disposizione pochi euro ed essendo una seconda casa, ho voluto fare un impianto artigianale, lo ho testato anche in ebollizione bloccando il circolatore per 1/2 ora e tutto è andato bene, lo sfiato da 1" ha fatto il suo sporco lavoro. La casa riscaldata è di 12 ambienti abbastanza grandi, in totale 200mq, la caldaia è una 60kw e a lavori compiuti ho calcolato una spesa di 7/800 euro, ben lontani dai 5000 o piu di una fiamma inversa. Ho anche costruito la canna fumaria in monoblocchi di argilla espansa con un tirafumi eolico, per il vento forte che spesso mi faceva risacca nella caldaia, l'ambiente è super erato e non è assolutamente domestico, ormai va da un anno e mi stavo chiedendo come ottimizzare la circolazione e sopratutto vorrei avere un riscontro sui parametri e su vantaggi/svantaggi di un aumento/diminuzione della velocità sul circolatore.


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          • #6
            Originariamente inviato da alaska Visualizza il messaggio
            ...e per giunta c'è anche un estintore...
            Ah beh, con l’estintore siamo tutti più tranquilli!
            Ma secondo te, gli aspetti come il giusto dimensionamento, le norme impiantistiche e di prodotto, le sicurezze dell’installazione, le caratteristiche del locale tecnico, le dichiarazioni di conformità, la denuncia all’Inail per impianto sopra ai 35 kW, le ore passate dai tecnici a scrivere le norme, le ore passate dagli installatori ad imparare e a seguire i corsi obbligatori di aggiornamento ecc sono tutte cose inutili e di secondaria importanza?
            Un 3d come questo andrebbe immediatamente chiuso e intitolato “le cose da non fare”. Spero che questa casa sia distante da altre, almeno non metti a rischio altre persone. Ti faccio una domanda: la vita tua e delle persone che ti stanno vicino vale 7-800 euro? Tanto c’è un estintore…

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            • #7
              Scusa ma in questo forum c'è gente che fa biodiesel con metanolo dentro una lavatrice, oppure gente che libera raggi x senza schermature, di cosa ti stai scandalizzando, capisco che il tempo speso per la sicurezza dagli addetti ai lavori sia ben investito. Dove posso mi concedo qualche licenza, in realta la casa la uso poco e volendo potrei anche tenere la caldaia istantanea ( installata da un professionista) senza troppi problemi di consumi, ma visto che a me piace smanettare e usare mani e testa dove posso faccio di mio. Poi ci tengo a precisare che tutto il lavoro fatto dai professionisti e indispensabile e utile a prevnire incidenti anche gravi ed è giusto che venga ben pagato, non sono un criminale che gira con la bombola del gpl installata da zio pasquale nel baule dell'auto. Ho una stalla nella quale entro solo io, ho un vaso aperto collaudato oltre ogni limite massimo di carico di legna, secondo la tua coscienza è sicuro ? oppure mi devo studiare 400 pagine di norme ispsel . Ci tengo a precisare che tutti i miei dipendenti hanno fatto diversi corsi, rigorosamente on line e patrocinati da inutili agenzie, sulla sicurezza, tanto per dire che alle volte le norme di igiene e sicurezza vengono diluite nella miriade di cavilli legali che hanno il solo scopo di far buttare soldi alla gente che vuole rientrare nelle norme di legge.

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              • #8
                Capisco che ti piace il fai da te e ben venga lo spirito di inventiva tuttavia è la tua seconda casa , magari vissuta poco con vicino una stalla magari vuota , son affari tuoi , quello che cerco di dirti forse una idrostufa o un tc qualcosa da mettere che sia certificato dalla ditta costruttrice magari usufruendo del c.t 2.0 e con tutte le sicurezze del caso , hai ragione che la spesa è stata irrisoria e ti piace farlo , scelte personali , però avrei valutato anche il fattore resa della caldaia e anche l'inquinamento , lo so mi dirai in giro c'è di peggio , ma visto che si cerca di ridurre i generatori inquinanti e favorire l'acquisto di nuovi con alte rese e minor inquinamento è come sistemare il motore ad un auto euro 0 che non fa 10 km/lt ( escluse quelle storiche).

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                • #9
                  Infatti appena ho registrato i parametri dei consumi vorrei capire da un esperto se il redimento è accettabile, per il discorso inquinamento penso che la legna dal punto di vista dell eemissioni, a parita di quantità di legna bruciata sia uguale per tutte le caldaie, poi c'e' sempre da considerare la densita abitativa della zona. se un mio vicino di casa, in città, avesse una caldaia del genere, in una zona servita da metano, gli tappo la canna fumaria e lo faccio morire per il monossido e se non muore gli mando i vigili, in quanto le biomasse da mè sono vietate per ordinanza comunale per tutti i giorni di sforamento soglie(quasi tutto l'inverno). Su in montagna dove ho la casa, vanno tutti a legna/pellet, l'aria si riempe di aromi di legna bruciata e cio nonostante si respira decisamente meglio, in fondo non facciamo altro che reintrodurre carbonio assorbito dalla pianta nell'arco della sua vita e considerato che brucerò meno di due quintali di legna/anno e ho un bosco di tre ettari, io sono a posto con la questione inquinamento.

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                  • #10
                    tornando in topic, mi pare che la caldaia abbia anche un serpentino di sicurezza, l hai usato ?
                    40/45kw sono parecchi , hai anche un puffer ?
                    Hai la valvola anticondensa ?

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                    • #11
                      Originariamente inviato da alaska Visualizza il messaggio
                      .. in questo forum c'è gente che fa biodiesel con metanolo dentro una lavatrice, oppure gente che libera raggi x senza schermature..
                      Frequento solo alcune sezioni del forum e dove posso metto in guardia dal correre inutili rischi, ed è quello che ho fatto con te, spero che ti sia gradito.

                      Originariamente inviato da alaska Visualizza il messaggio
                      …in realta la casa la uso poco
                      Poco o tanto, gli impianti vanno fatti a regola d’arte IMHO

                      Originariamente inviato da alaska Visualizza il messaggio
                      oppure mi devo studiare 400 pagine di norme ispsel ...
                      Secondo me sì, in ogni caso ci sono i tecnici che lo fanno di professione. In realtà non sono 400 pagine, sono una cinquantina delle quali una ventina ti dovrebbero interessare.
                      https://appsricercascientifica.inail...one%202009.pdf

                      Originariamente inviato da alaska Visualizza il messaggio
                      …Ci tengo a precisare che tutti i miei dipendenti hanno fatto diversi corsi, rigorosamente on line e patrocinati da inutili agenzie, sulla sicurezza, tanto per dire che alle volte le norme di igiene e sicurezza vengono diluite nella miriade di cavilli legali che hanno il solo scopo di far buttare soldi alla gente che vuole rientrare nelle norme di legge.
                      A mio parere sbagli approccio e mentalità: non sono cose inutili. Queste norme sulla sicurezza hanno ridotto negli anni gli infortuni e i morti (non ho la statistica a portata di mano, l’ho vista ad un corso). Rimane ancora tanto da fare, pensa che ogni giorno circa due persone in Italia non tornano a casa dal lavoro.

                      Originariamente inviato da alaska Visualizza il messaggio
                      …penso che la legna dal punto di vista dell eemissioni, a parita di quantità di legna bruciata sia uguale per tutte le caldaie, …in fondo non facciamo altro che reintrodurre carbonio assorbito dalla pianta nell'arco della sua vita...
                      No, non è solo una questione puramente matematica legata al carbonio. Le emissioni dipendono dalla qualità e completezza della combustione, che deriva da molti fattori: geometria della camera di combustione, turbolenza, temperature, tempo, modulazione, cicli di accensione ecc. Se valesse quanto hai detto, allora non esisterebbero sul mercato le caldaie a fiamma rovescia con centraline e mille altre diavolerie per ottimizzarne la combustione, né ti chiederebbero il puffer per la legna, né (alcuni) i costruttori te lo consiglierebbero anche sul pellet.
                      Quello che sto cercando di dirti è che il fai da te per alcune cose è meglio evitarlo nel modo più assoluto.
                      R.

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                      • #12
                        la serpentina era uno scambiatore acs in origine, la valvola anticondensa non serve come anche il puffer, perchè la caldaia scalde direttamente l'accumulo è come una boschetti gigante, o meglio il puffer lo metterò per aumentare l'autonomia notturna ma per ora bastano i 300 litri della caldaia stessa. per aumentare possibili avarie ho installato una valvola 3bar sul retro per scongiurare possibili gealte del tubo di sfiato sul vaso aperto, la serpentina acs la uso come scambiatore collegato ai termosifoni, il tutto comandato da un termostato che parte a 50°, in piu ho messo un anodo da 50cm e un manometro per rilevare eventali aumenti di pressione. per ora lo scambiatore a fascio tubiero è bello pulito e non mostra alcun sedimento di condensa.

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                        • #13
                          Poco o tanto, gli impianti vanno fatti a regola d’arte IMHO

                          Sono daccordo infatti la mia è un applicazione in un ambiente non domestico e diciamo cosi" per dare sfogo alla mia creatività"

                          Secondo me sì, in ogni caso ci sono i tecnici che lo fanno di professione. In realtà non sono 400 pagine, sono una cinquantina delle quali una ventina ti dovrebbero interessare.
                          https://appsricercascientifica.inail...one%202009.pdf


                          ti stupirai ma se ho nominato ispsel è perche ho gia dato una sbirciata.

                          A mio parere sbagli approccio e mentalità: non sono cose inutili. Queste norme sulla sicurezza hanno ridotto negli anni gli infortuni e i morti (non ho la statistica a portata di mano, l’ho vista ad un corso). Rimane ancora tanto da fare, pensa che ogni giorno circa due persone in Italia non tornano a casa dal lavoro.

                          Su questo sono daccordo in parte e nell afattispecie ti chiedo che differenza c' tra un corso pratico di muletto per magazzinieri per esempio e un corso on line per apprendisti? il primo è utile e serve all'operatore il secondo è inutile e serve alle agenzie e a far perdere tempo e soldi.

                          No, non è solo una questione puramente matematica legata al carbonio. Le emissioni dipendono dalla qualità e completezza della combustione, che deriva da molti fattori: geometria della camera di combustione, turbolenza, temperature, tempo, modulazione, cicli di accensione ecc. Se valesse quanto hai detto, allora non esisterebbero sul mercato le caldaie a fiamma rovescia con centraline e mille altre diavolerie per ottimizzarne la combustione, né ti chiederebbero il puffer per la legna, né (alcuni) i costruttori te lo consiglierebbero anche sul pellet.
                          Quello che sto cercando di dirti è che il fai da te per alcune cose è meglio evitarlo nel modo più assoluto.
                          R.[/QUOTE]

                          La scienza della combustione mi risulta abbastanza sconosciuta, ma, ne so abbastanza per dire che le fiamma inversa servono per modulare meglio la potenza infatti c'è una ventola che regola l'immissione di comburente e so che hanno un rendimento attorno al 95 % a scapito di un piccolo consumo elettrico, in ogno caso rimane il problema del carbonio, che a prescidere dal rendimento viene emesso in ambiente, altrimenti avremmo come prodotto di scarto del carbone e non cenere. Poi hanno il grosso vantaggio della tramoggia e al contempo il grosso svantaggio dell acondensa, ma questo è altra storia. per quanto riguarda il puffer penso che non esistono caldaie a legna che ne possano fare a meno, aparte quella come ho io che di fatto è un puffer con scambio sul fascio tubiero, altrimentoi avrebbero un'inerzia termica irrisoria e oltre che pericoloso sarebbe anche insensato.

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                          • #14
                            Complimenti da parte mia anche per lo spirito ecologico della budellona!
                            Immagino che il risparmio anche nel tuo caso vada prima dell'ambiente ....
                            F.

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                            • #15
                              La Budellona non è sicuramente a norma ma sono d'accordo con Alaska che in Italia a furia di norme e regole la libertà individuale è andata inesorabilmente compromessa ed il buon senso è finito morto ed ammazzato.
                              Vedi l'impossibilità di abbattere un tavolato in casa propria senza fare una scia, spostare un metro cubo di terra nel proprio terreno senza rischiare una denuncia penale etc etc.
                              Io sarei dell'idea che a casa propria uno è libero di fare quello che vuole a patto di assumersi l'intera responsabilità di quello che si fa.

                              Sulla famigerata legge 626 sono ancora d'accordo con Alsaska si parte con delle buone intenzioni e si finisce con gli sprechi, come ad esempio costringere i datori di lavoro a fare i corsi come responsabili della sicurezza, corsi che sono costati soldi e tempo per poi pochi anni dopo cambiare le norme e dire che malgrado i corsi fatti i datori di lavoro non potevano essere più anche responsabili della sicurezza.

                              Alaska, il mio consiglio , norme o non norme, è di rivolgerti comunque a qualcuno di competente che possa valutare se quello che andrai a realizzare possa comportare degli elementi di rischio sia nel progetto che nella realizzazione.
                              Caldaia Lazar Smartfire 22kw , sonda lambda,240 lt serbatoio pellet, modulo Econet300 , Puffer Galmet multiinox 600 lt, Collettori solari Ksg21.

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                              • #16
                                La pirobudellona 1.0 complice la notte insonne e i sensi di colpa per il troppo inquinamento arrecato dalla ormai osoleta budellona, inciampando in un bidone di olio vuoto mi sono illuminato e ho creato con poca fatica la pirobudellona 1.0 brucia da un ora con qualche pezzettino di legna chissa quante calorie ci ho prodotto, poi domani griglio con il carbone prodottohttps://m.youtube.com/watch?v=bT6MckumX1A

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da GIBRUN Visualizza il messaggio
                                  , comunque se è nella stalla ..........
                                  Giusto, alla fine della normativa UNI 10683:2012 e anche del D.M. 37/08 lo scrivono chiaramente: ' Le stalle sono da considerarsi territorio internazionale ed extra UE, pertanto le suddette normative non valgono'.
                                  Quot homines tot sententiae

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