Ragazzi, stavo pensando una cosa che deriva da alcuni esperimenti che ho fatto: premetto che non me ne intendo di reazioni nucleari, so soltanto che serve una grande energia, ma questa energia, per quanto tempo deve permanere?
se creo una soluzione elettrolitica ad altissima concentrazione permetto il passaggio di una grandissima corrente, ora ipotizziamo per esempio cosa accade quando carico un condensatore: c'è un istante in cui vi è un assorbimento dell'ordine di kiloampere, e accade la stessa cosa quando lo scarico, c'è un istante in cui ho una potenza enorme, ma solo per un breve istante. Se per effettuare la fusione nucleare ho bisogno di una grandissima potenza, se applico un brevissimo impulso a 300 volt in una soluzione elettrolitica concentratissima ho fornito un'energia molto molto forte, fate una semplice prova: utilizzate un anodo molto grosso, e un catodo che è una punta di spillo nel vero senso della parola, il resto del catodo isolato con della guaina, immergete in una soluzione concentratissima dei sali che preferite, applicate i capi di un condensatore da 100uf 350 volt che avrete precedentemente caricato a 300 volt ai due elttrodi, ottenete un'esplosione che se lo fate in un barattolo di vetro lo sfondate (garantito perchè già testato, ne ho sfondati 3 con un briciolo di corrente), questa esplosione non fa muovere l'acqua ma vi sfonda il barattolo, è in grado di spostare di 3-4mm un tubo sottile 1mm posto nella pressa che normalmente per spostarlo serve una forza di 5-6 chili (fatto anche questa prova, esplosione nel tubo....). La cosa interessante è che il colore del flash di luce che ha l'esplosione è esattamnte bianco chiaro come quello della fusione fredda, evidentemente questo brevissimo impulso innesca una qualche reazione, infatti se cortocircuitate quel condensatore in aria o in acqua non ottenete la stessa esplosione.
Un'altra cosa interessante è che effettuando un circuito che ripete questi picchi di corrente in continuazione, si vedono soltanto queste esplosioni senza la minima generazone di gas, in pratica sfruttando quel piccolissimo istante non si ha elettrolisi, e quella poca corrente che si utilizza per creare questo effetto è probabilmente sfruttata tutta dalla reazione.
Quel che penso: qusto condensatore, ipotizziamo che per un nanosecondo mi offre un picco di 300 volt 10000 ampere, in quel nanosecondo ho offerto un impulso di ben 3 megawatt, e probabilmente in un nanosecondo ho creato un microscopico punto sul metallo in cui la temperatura è arrivata a qualche milione di gradi. Essendo un punto microscopico, quindi un cuneo della punta di spillo da cui parte la scarica, anche se ho raggiunto milioni di gradi non mi sarà possibile vederlo ad occhio, ma è evidente la potenza che si è generata con l'splosione che si verifica.
Detto ciò mi piacerebbe avere il vostro parere, però a chi ha la possibilità consiglio di provarlo, perchè rimarrete impressionati, sopratutto se su quel barattolo un pò rinforzato posate un peso da 800-900 grammi, lo vedrete saltare di 4-5mm, e senza che l'acqua o l'aria che si muove, cosa che non è possibile fare in un'altra condizione.
Un'analogia a questo principio c'è nel legh, quel sistema guardacaso utilizza un banco di condensatori per creare un istante di plasma con una potenza enorme, ma si parla appunto di un solo istante, e chi non mi dice a me che in quell'istante si crea appunto la fusione? e che la stessa cosa non possa avvenire in acqua? gli esperimenti di fusione fredda sono stati fatti tutti applicando una tensione continua o pulsante agli elettrodi, ma con una soluzione elttrolitica tale da non permettere il passaggio superiore a 4-500 watt, in questo modo forse succede che la barretta di tungsteno si arroventa fino al calor bianco, i momenti in cui è possibile che si verifica la fusione saranno infinitamente inferiori, un pò per via della scarsa conducibilità della soluzione che quindi non permetterebbe comunque di sfruttare un breve istante a qualche milione di watt, e un pò perchè non essendoci questa possibilità di far passare un tot di corrente che innesca la fusione, tutta quella che si da viene persa maggiormente in elettrolisi..... quel bagliore bianco che si vede nella fusione fredda è il tungsteno che si sta sciogliendo, ma con questo esperimento vedrete quel bagliore anche se usate ferro e acciaio, ma con la differenza che non vi è alcun arroventamento, perchè gli istanti che si danno sono precisi e controllati, dopo un centinaio di esplosioni potrete vedere la punta dello spillo leggermente consumata, perchè sono solo istanti, ma che generano delle esplosioni molto potenti se rapportate al briciolo di energia che state usando, e senza considerare che la parte di carica del condensatoe che si utilizza è sicuramente l'1 per 1000 della sua carica totale, perchè quando la tensione sarà calata anche solo di 10 volt quel condensatore non sarà più in grado di offrire un'amperaggio sufficiente a raggiungere il milione di watt, quindi questa esplosione accade teoricamente grazie solo forse all'1 per mille della corrente che avete utilizzato per caricare il condensatore, il resto se ne va in elettrolisi probabilmente, ma non ne sono certo perchè ripeto che non vedo uscire manco una bollicina......
provate, e fatemi sapere cosa ne pensate, ne vale la pena.......
se creo una soluzione elettrolitica ad altissima concentrazione permetto il passaggio di una grandissima corrente, ora ipotizziamo per esempio cosa accade quando carico un condensatore: c'è un istante in cui vi è un assorbimento dell'ordine di kiloampere, e accade la stessa cosa quando lo scarico, c'è un istante in cui ho una potenza enorme, ma solo per un breve istante. Se per effettuare la fusione nucleare ho bisogno di una grandissima potenza, se applico un brevissimo impulso a 300 volt in una soluzione elettrolitica concentratissima ho fornito un'energia molto molto forte, fate una semplice prova: utilizzate un anodo molto grosso, e un catodo che è una punta di spillo nel vero senso della parola, il resto del catodo isolato con della guaina, immergete in una soluzione concentratissima dei sali che preferite, applicate i capi di un condensatore da 100uf 350 volt che avrete precedentemente caricato a 300 volt ai due elttrodi, ottenete un'esplosione che se lo fate in un barattolo di vetro lo sfondate (garantito perchè già testato, ne ho sfondati 3 con un briciolo di corrente), questa esplosione non fa muovere l'acqua ma vi sfonda il barattolo, è in grado di spostare di 3-4mm un tubo sottile 1mm posto nella pressa che normalmente per spostarlo serve una forza di 5-6 chili (fatto anche questa prova, esplosione nel tubo....). La cosa interessante è che il colore del flash di luce che ha l'esplosione è esattamnte bianco chiaro come quello della fusione fredda, evidentemente questo brevissimo impulso innesca una qualche reazione, infatti se cortocircuitate quel condensatore in aria o in acqua non ottenete la stessa esplosione.
Un'altra cosa interessante è che effettuando un circuito che ripete questi picchi di corrente in continuazione, si vedono soltanto queste esplosioni senza la minima generazone di gas, in pratica sfruttando quel piccolissimo istante non si ha elettrolisi, e quella poca corrente che si utilizza per creare questo effetto è probabilmente sfruttata tutta dalla reazione.
Quel che penso: qusto condensatore, ipotizziamo che per un nanosecondo mi offre un picco di 300 volt 10000 ampere, in quel nanosecondo ho offerto un impulso di ben 3 megawatt, e probabilmente in un nanosecondo ho creato un microscopico punto sul metallo in cui la temperatura è arrivata a qualche milione di gradi. Essendo un punto microscopico, quindi un cuneo della punta di spillo da cui parte la scarica, anche se ho raggiunto milioni di gradi non mi sarà possibile vederlo ad occhio, ma è evidente la potenza che si è generata con l'splosione che si verifica.
Detto ciò mi piacerebbe avere il vostro parere, però a chi ha la possibilità consiglio di provarlo, perchè rimarrete impressionati, sopratutto se su quel barattolo un pò rinforzato posate un peso da 800-900 grammi, lo vedrete saltare di 4-5mm, e senza che l'acqua o l'aria che si muove, cosa che non è possibile fare in un'altra condizione.
Un'analogia a questo principio c'è nel legh, quel sistema guardacaso utilizza un banco di condensatori per creare un istante di plasma con una potenza enorme, ma si parla appunto di un solo istante, e chi non mi dice a me che in quell'istante si crea appunto la fusione? e che la stessa cosa non possa avvenire in acqua? gli esperimenti di fusione fredda sono stati fatti tutti applicando una tensione continua o pulsante agli elettrodi, ma con una soluzione elttrolitica tale da non permettere il passaggio superiore a 4-500 watt, in questo modo forse succede che la barretta di tungsteno si arroventa fino al calor bianco, i momenti in cui è possibile che si verifica la fusione saranno infinitamente inferiori, un pò per via della scarsa conducibilità della soluzione che quindi non permetterebbe comunque di sfruttare un breve istante a qualche milione di watt, e un pò perchè non essendoci questa possibilità di far passare un tot di corrente che innesca la fusione, tutta quella che si da viene persa maggiormente in elettrolisi..... quel bagliore bianco che si vede nella fusione fredda è il tungsteno che si sta sciogliendo, ma con questo esperimento vedrete quel bagliore anche se usate ferro e acciaio, ma con la differenza che non vi è alcun arroventamento, perchè gli istanti che si danno sono precisi e controllati, dopo un centinaio di esplosioni potrete vedere la punta dello spillo leggermente consumata, perchè sono solo istanti, ma che generano delle esplosioni molto potenti se rapportate al briciolo di energia che state usando, e senza considerare che la parte di carica del condensatoe che si utilizza è sicuramente l'1 per 1000 della sua carica totale, perchè quando la tensione sarà calata anche solo di 10 volt quel condensatore non sarà più in grado di offrire un'amperaggio sufficiente a raggiungere il milione di watt, quindi questa esplosione accade teoricamente grazie solo forse all'1 per mille della corrente che avete utilizzato per caricare il condensatore, il resto se ne va in elettrolisi probabilmente, ma non ne sono certo perchè ripeto che non vedo uscire manco una bollicina......
provate, e fatemi sapere cosa ne pensate, ne vale la pena.......
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