Hola All!
Siamo ancora fermissimi riguardo la rivelazione di neutroni con mezzi fotografici perche'
NON sappiamo ancora dove reperire l' oro e il solfuro di zinco ( e poi perche' ci siamo messi
a giocare con la cella pressurizzata e la cosa ci ha portato via del preziosissimo tempo )
Nel frattempo pero' la mia sperimentazione con i RAGGI X e' andata avanti per direttissima,
ormai sono riuscito ad ottenere risultati incredibili in termini di definizione e chiarezza delle
radiografie amatoriali realizzati, ho provato anche una nuova pellicola ed un nuovo reagente
di sviluppo, quindi posto il mio ultimo risultato ottenuto su questo gruppo nella speranza di
contagiarvi questa stranissima passione! :B:
Vi e' mai capitato di avere sottomano una di quelle minuscole chiavette USB che vengono
gestite come un vero e proprio hard-disk rimovibile/tascabile?
Se la risposta e' affermativa, probabilmente vi sarete chiesti piu' di una volta cosa ci sara' mai
all' interno e come e' possibile che ci riescano a cacciare dentro tutta quella roba!!
Volete sapere cosa c'e' dentro??? presto detto, presto fatto.............. :-)
Preciso che la chiavetta in questione misura 67 x 16 x 8 mm ( quindi e' PICCOLISSIMA ),
dalla radiografia ( che purtroppo e' mostrata incompleta, l' ingranditore usato per ingigantire
l' immagine dalla pellicola originale alla copia su carta fotografica supportava solo il formato
60x60mm quindi e' stato necessario segare un pezzo di "radio" ) salta subito all' occhio che
la stessa contiene un integrato VQFP che si preoccupa di convertire i segnali seriali bilanciati
della USB in segnali paralleli provvisti anche di clock e segnali di controllo da dare in pasto
al secondo integratone, una memoria flash-EEPROM da 1GB
Nel bailamme della "radio" riesco a riconoscere anche un quarzo o oscillatore in contenitore a
4 piedini necessario per clockare l' integrato convertitore ( in alto a sinistra rispetto al VQFP )
e un regolatore di tensione lineare a tre piedini ( in alto a destra, parzialmente sovrapposto
ad uno dei pin della USB ) oltre che ai soliti condensatori di bypass ceramici e resistenze varie
( tutte in case 0603 ) ed un paio di condensatori al tantalio in case A
il tutto e' montato su un bel pezzetto di circuito stampato a 4 strati con fori metallizati.
Manca il LED, che starebbe di sotto ( ma che NON e' visibile in questa "radio" per il problema
gia' citato delle dimensioni dell' ingranditore fotografico )
Si nota invece la grandissima dimensione del silicio all' interno della memoria flash, la cui
larghezza e' nella media ma la cui lunghezza e' decisamente elevata.
Questa radiografia amatoriale e' stata fatta utilizzando il mio tubo radiografico da dentista
ad alta risoluzione ( con lente in berillio ) alimentato con il mio universal IGBT oscillator
seguito da una bobina di automobile il tempo di esposizione e' stato 10 minuti a 30cm,
il supporto sensibile utilizzato era un ritaglio di pellicola bianconero ILFORD HP5 Plus 400
in formato 120 sviluppato con XTOL per 10 minuti a 22 C° quindi ingrandito su carta
fotografica in maniera tradizionale.
Questa radiografia e' stata fatta nella camera oscura del Ns elettrofilo-fotoamatore Gianluca
alias Fotovale, che sono andato a trovare nel weekend! :-)
Buone radiografie a tutti! :-)
Attached Image
Siamo ancora fermissimi riguardo la rivelazione di neutroni con mezzi fotografici perche'
NON sappiamo ancora dove reperire l' oro e il solfuro di zinco ( e poi perche' ci siamo messi
a giocare con la cella pressurizzata e la cosa ci ha portato via del preziosissimo tempo )
Nel frattempo pero' la mia sperimentazione con i RAGGI X e' andata avanti per direttissima,
ormai sono riuscito ad ottenere risultati incredibili in termini di definizione e chiarezza delle
radiografie amatoriali realizzati, ho provato anche una nuova pellicola ed un nuovo reagente
di sviluppo, quindi posto il mio ultimo risultato ottenuto su questo gruppo nella speranza di
contagiarvi questa stranissima passione! :B:
Vi e' mai capitato di avere sottomano una di quelle minuscole chiavette USB che vengono
gestite come un vero e proprio hard-disk rimovibile/tascabile?
Se la risposta e' affermativa, probabilmente vi sarete chiesti piu' di una volta cosa ci sara' mai
all' interno e come e' possibile che ci riescano a cacciare dentro tutta quella roba!!
Volete sapere cosa c'e' dentro??? presto detto, presto fatto.............. :-)
Preciso che la chiavetta in questione misura 67 x 16 x 8 mm ( quindi e' PICCOLISSIMA ),
dalla radiografia ( che purtroppo e' mostrata incompleta, l' ingranditore usato per ingigantire
l' immagine dalla pellicola originale alla copia su carta fotografica supportava solo il formato
60x60mm quindi e' stato necessario segare un pezzo di "radio" ) salta subito all' occhio che
la stessa contiene un integrato VQFP che si preoccupa di convertire i segnali seriali bilanciati
della USB in segnali paralleli provvisti anche di clock e segnali di controllo da dare in pasto
al secondo integratone, una memoria flash-EEPROM da 1GB
Nel bailamme della "radio" riesco a riconoscere anche un quarzo o oscillatore in contenitore a
4 piedini necessario per clockare l' integrato convertitore ( in alto a sinistra rispetto al VQFP )
e un regolatore di tensione lineare a tre piedini ( in alto a destra, parzialmente sovrapposto
ad uno dei pin della USB ) oltre che ai soliti condensatori di bypass ceramici e resistenze varie
( tutte in case 0603 ) ed un paio di condensatori al tantalio in case A
il tutto e' montato su un bel pezzetto di circuito stampato a 4 strati con fori metallizati.
Manca il LED, che starebbe di sotto ( ma che NON e' visibile in questa "radio" per il problema
gia' citato delle dimensioni dell' ingranditore fotografico )
Si nota invece la grandissima dimensione del silicio all' interno della memoria flash, la cui
larghezza e' nella media ma la cui lunghezza e' decisamente elevata.
Questa radiografia amatoriale e' stata fatta utilizzando il mio tubo radiografico da dentista
ad alta risoluzione ( con lente in berillio ) alimentato con il mio universal IGBT oscillator
seguito da una bobina di automobile il tempo di esposizione e' stato 10 minuti a 30cm,
il supporto sensibile utilizzato era un ritaglio di pellicola bianconero ILFORD HP5 Plus 400
in formato 120 sviluppato con XTOL per 10 minuti a 22 C° quindi ingrandito su carta
fotografica in maniera tradizionale.
Questa radiografia e' stata fatta nella camera oscura del Ns elettrofilo-fotoamatore Gianluca
alias Fotovale, che sono andato a trovare nel weekend! :-)
Buone radiografie a tutti! :-)
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