Ciao ti scrivo un riassunto sulla fusione fredda.
LA FUSIONE FREDDA
La fusione fredda è un processo fisico nel quale grazie ad un elettrolisi con molti tipi di sali sciolti in acqua è possibile ottenere la fusione nucleare controllata.
Sono possibili usare i seguenti Sali, che aumentano la conducibilità della corrente: Acido cloridrico, Acido solforico, Cloruro ferrino, Cloruro di sodio puro per lavastoviglie, Cloruro di sodio iodato da cucina, Bicarbonato di sodio, Anidride solforosa (altamente ustionante), Potassio ioduro, Solfato di manganese monoidrato, Acetato di sodio, Potassio cloruro, Sodio nitrito, Di-sodio idrogeno fosfato 7 idrato, Urina, Bario cloruro, Zinco solfato, Ferro cloruro, Supradyn multivitaminico con minerali e oligoelementi,
e tutti i tipi di elettrodi come per esempio gli elettrodi in ferro, rame, argento, e soprattutto tungsteno, con il quale la reazione è più violenta in quanto il numero atomico è molto elevato e facilita la fissione dell’atomo del tungsteno, e poi è consigliabile usarlo perché la temperatura alla quale passa dallo stato solido a quello liquido è di circa 3600 gradi centigradi, molto più elevata di altri elettrodi e quindi è possibile rendersi conto delle elevate temperature che la reazione di fusione produce.
All'anodo, nonostante non si depositi potassio, comunque si ha un affollamento di ioni potassio positivi (K+) che attendono il loro turno per potersi depositare. Questo affollamento di ioni all'anodo può essere visto come una vera e propria armatura caricata positivamente e posta a una certa distanza dall'armatura negativa (il catodo)di un condensatore fittizio. La presenza di questo condensatore fittizio aumenta notevolmente il campo elettrico locale favorendo l'innesco del plasma.
Il cloruro di potassio, secondo noi, è il migliore perchè conferisce le migliori caratteristiche al condensatore fittizio. Tuttavia puoi utilizzare qualsiasi altro sale il cui catione abbia potenziale di scarica maggiore di quello dell'idrogeno e otterrai la stessa cosa (Na, Mg ecc.). Se utilizzi un composto come H2SO4 (acido solforico) in cui il catione è H+, non avrai la formazione del condensatore fittizzio (infatti c'è solo idrogeno) e non avrai l'innesco del plasma.
L’acqua che si può utilizzare è di quattro tipi: di rubinetto, distillata, bidistillata e deuterata.
Utilizzando l’acqua di rubinetto, siccome nella reazione c’è una trasmutazione dell’elettrodo, (l’elettrodo prima costituito da atomi pesanti diventa costituito da atomi più leggeri), è possibile far apparire delle sostanze che senza il calcio ed altre sostanze sciolte nell’acqua non si sarebbero formate.
Quindi per garantire la purezza della soluzione e la scientificità dell’esperimento è meglio usare dell’acqua distillata o meglio bidistillata.
È possibile usare anche dell’acqua deuterata, ossia con al posto dell’idrogeno il deuterio, un suo isotopo.
Utilizzando l’acqua deuterata, utilizzata nell’esperimento di Flaishman e Pons si intensifica la reazione di fusione in quanto il numero atomico è più elevato.
Il baker che si può usare può anche essere il contenitore ISOLANTE della marmellata, ma è consigliabile utilizzare un baker in pyrex o in duran.
Per proteggersi dalle radiazioni prodotte è possibile mettere attorno al baker un cubo di 3 centimetri di metacrilato, un altro in plexiglass ed un altro in piombo, che può essere trovato dal gondaio.
Deve essere messo un rivelatore di radiazioni all’interno delle protezioni, collegato ad un computer speciale, (ATTENZIONE CHE IL COMPUTER NON SI ROMPA PER LE INFORMAZIONI INVIATE) ed un rilevatore di radiazioni fuori in modo da poter essere sicuri anche a 10 metri dalla cella di non essere a rischio.
In caso di pericolo di radiazioni si deve staccare immediatamente la corrente e le radiazioni cesseranno.
Quando il voltaggio sarà elevato ci saranno schizzi di acqua bollente ed è necessario essere protetti con una tuta isolante.
C’è pericolo di prendere la scossa e di morire fulminati quindi è indispensabile usare dei guanti dielettrici, ossia isolanti anche a 1000 volt.
Aumentando il voltaggio sopra i 150 volt ed un amper, (si sono arrivati anche a 10 amper) si può vedere l’innesco del plasma ad uno dei due elettrodi.
Il plasma sono degli atomi senza gli elettroni in uno stadio più rarefatto di quello aeriforme.
Il plasma in quanto costituito solo da cariche positive emette degli intensissimi campi magnetici che possono disturbare le misurazioni delle radiazioni se le strumentazioni non sono bene schermate.
Il plasma è confinato dall’elettrodo, ma a volte si producono delle bolle di vapore che allontanano la soluzione dall’elettrodo ed è necessario inserire un copri elettrodo a pelo d’acqua con un po’ di soluzione che non diventi plasma e che mantenga l’elettricità.
Per avere un innesco del plasma migliore è necessario aumentare il voltaggio gradualmente con un VARIAC.
Appena il plasma si innescherà si vedrà una luce e si sentirà un rumore come di mitragliatrice.
Misurando l’energia emessa: calore radiazioni, espansione del liquido ed altre è stato calcolato che l’energia emessa sia almeno 120% di quella immessa.
Una teoria spiega l’eccesso dell’energia in uscita, dopo l’innesco del plasma gli elettroni ed i protoni si scontrano producendo neutroni, alcuni dei quali non risentendo della forza attrattiva e repulsiva dei protoni e degli elettroni riescono ad entrare facilmente nel nucleo degli atomi dell’elettrodo nel quale è innescato il plasma.
Gli atomi dell’elettrodo aumentano il numero atomico, diventano instabili e si spezzano non perdendo neutroni, ma scindendosi in due e liberando una grande quantità di energia, sotto forma di radiazioni e calore.
L’elettrodo dopo l’innesco del plasma fonde e cade sotto al baker in gocce tranne il tungsteno che si elettrocorrode, (una barra cilindrica ha formato l’estremità a punta).
Alcuni hanno spiegato questo fenomeno dicendo che era il passaggio di corrente a determinare l’aumento della temperatura, ma questo è stato negato dalla prova che nella fusione fredda passiva passava la stessa quantità di corrente ma gli elettrodi rimanevano freddi, e il plasma non si innescava.
Esistono due tipi di fusione fredda: quella attiva e passiva.
A seconda che si immerga prima un elettrodo o poi un altro si ha un tipo di fusione diversa.
C’è chi dice che mettendo un voltaggio molto elevato sia possibile ottenere l’innesco del plasma anche nella fusione fredda passiva ma non è stato ancora provato.
Come ho precedentemente detto la fusione fredda produce una trasmutazione dell’elettrodo ed è stato dimostrato che è possibile anche ottenere l’oro granulato, per il quale ci sono molte teorie sul modo in cui gli antichi lo ottenessero.
Non si sa ancora come sia possibile che durante l’elettrolisi si inneschi il plasma e si producano neutroni.
LA FUSIONE FREDDA
La fusione fredda è un processo fisico nel quale grazie ad un elettrolisi con molti tipi di sali sciolti in acqua è possibile ottenere la fusione nucleare controllata.
Sono possibili usare i seguenti Sali, che aumentano la conducibilità della corrente: Acido cloridrico, Acido solforico, Cloruro ferrino, Cloruro di sodio puro per lavastoviglie, Cloruro di sodio iodato da cucina, Bicarbonato di sodio, Anidride solforosa (altamente ustionante), Potassio ioduro, Solfato di manganese monoidrato, Acetato di sodio, Potassio cloruro, Sodio nitrito, Di-sodio idrogeno fosfato 7 idrato, Urina, Bario cloruro, Zinco solfato, Ferro cloruro, Supradyn multivitaminico con minerali e oligoelementi,
e tutti i tipi di elettrodi come per esempio gli elettrodi in ferro, rame, argento, e soprattutto tungsteno, con il quale la reazione è più violenta in quanto il numero atomico è molto elevato e facilita la fissione dell’atomo del tungsteno, e poi è consigliabile usarlo perché la temperatura alla quale passa dallo stato solido a quello liquido è di circa 3600 gradi centigradi, molto più elevata di altri elettrodi e quindi è possibile rendersi conto delle elevate temperature che la reazione di fusione produce.
All'anodo, nonostante non si depositi potassio, comunque si ha un affollamento di ioni potassio positivi (K+) che attendono il loro turno per potersi depositare. Questo affollamento di ioni all'anodo può essere visto come una vera e propria armatura caricata positivamente e posta a una certa distanza dall'armatura negativa (il catodo)di un condensatore fittizio. La presenza di questo condensatore fittizio aumenta notevolmente il campo elettrico locale favorendo l'innesco del plasma.
Il cloruro di potassio, secondo noi, è il migliore perchè conferisce le migliori caratteristiche al condensatore fittizio. Tuttavia puoi utilizzare qualsiasi altro sale il cui catione abbia potenziale di scarica maggiore di quello dell'idrogeno e otterrai la stessa cosa (Na, Mg ecc.). Se utilizzi un composto come H2SO4 (acido solforico) in cui il catione è H+, non avrai la formazione del condensatore fittizzio (infatti c'è solo idrogeno) e non avrai l'innesco del plasma.
L’acqua che si può utilizzare è di quattro tipi: di rubinetto, distillata, bidistillata e deuterata.
Utilizzando l’acqua di rubinetto, siccome nella reazione c’è una trasmutazione dell’elettrodo, (l’elettrodo prima costituito da atomi pesanti diventa costituito da atomi più leggeri), è possibile far apparire delle sostanze che senza il calcio ed altre sostanze sciolte nell’acqua non si sarebbero formate.
Quindi per garantire la purezza della soluzione e la scientificità dell’esperimento è meglio usare dell’acqua distillata o meglio bidistillata.
È possibile usare anche dell’acqua deuterata, ossia con al posto dell’idrogeno il deuterio, un suo isotopo.
Utilizzando l’acqua deuterata, utilizzata nell’esperimento di Flaishman e Pons si intensifica la reazione di fusione in quanto il numero atomico è più elevato.
Il baker che si può usare può anche essere il contenitore ISOLANTE della marmellata, ma è consigliabile utilizzare un baker in pyrex o in duran.
Per proteggersi dalle radiazioni prodotte è possibile mettere attorno al baker un cubo di 3 centimetri di metacrilato, un altro in plexiglass ed un altro in piombo, che può essere trovato dal gondaio.
Deve essere messo un rivelatore di radiazioni all’interno delle protezioni, collegato ad un computer speciale, (ATTENZIONE CHE IL COMPUTER NON SI ROMPA PER LE INFORMAZIONI INVIATE) ed un rilevatore di radiazioni fuori in modo da poter essere sicuri anche a 10 metri dalla cella di non essere a rischio.
In caso di pericolo di radiazioni si deve staccare immediatamente la corrente e le radiazioni cesseranno.
Quando il voltaggio sarà elevato ci saranno schizzi di acqua bollente ed è necessario essere protetti con una tuta isolante.
C’è pericolo di prendere la scossa e di morire fulminati quindi è indispensabile usare dei guanti dielettrici, ossia isolanti anche a 1000 volt.
Aumentando il voltaggio sopra i 150 volt ed un amper, (si sono arrivati anche a 10 amper) si può vedere l’innesco del plasma ad uno dei due elettrodi.
Il plasma sono degli atomi senza gli elettroni in uno stadio più rarefatto di quello aeriforme.
Il plasma in quanto costituito solo da cariche positive emette degli intensissimi campi magnetici che possono disturbare le misurazioni delle radiazioni se le strumentazioni non sono bene schermate.
Il plasma è confinato dall’elettrodo, ma a volte si producono delle bolle di vapore che allontanano la soluzione dall’elettrodo ed è necessario inserire un copri elettrodo a pelo d’acqua con un po’ di soluzione che non diventi plasma e che mantenga l’elettricità.
Per avere un innesco del plasma migliore è necessario aumentare il voltaggio gradualmente con un VARIAC.
Appena il plasma si innescherà si vedrà una luce e si sentirà un rumore come di mitragliatrice.
Misurando l’energia emessa: calore radiazioni, espansione del liquido ed altre è stato calcolato che l’energia emessa sia almeno 120% di quella immessa.
Una teoria spiega l’eccesso dell’energia in uscita, dopo l’innesco del plasma gli elettroni ed i protoni si scontrano producendo neutroni, alcuni dei quali non risentendo della forza attrattiva e repulsiva dei protoni e degli elettroni riescono ad entrare facilmente nel nucleo degli atomi dell’elettrodo nel quale è innescato il plasma.
Gli atomi dell’elettrodo aumentano il numero atomico, diventano instabili e si spezzano non perdendo neutroni, ma scindendosi in due e liberando una grande quantità di energia, sotto forma di radiazioni e calore.
L’elettrodo dopo l’innesco del plasma fonde e cade sotto al baker in gocce tranne il tungsteno che si elettrocorrode, (una barra cilindrica ha formato l’estremità a punta).
Alcuni hanno spiegato questo fenomeno dicendo che era il passaggio di corrente a determinare l’aumento della temperatura, ma questo è stato negato dalla prova che nella fusione fredda passiva passava la stessa quantità di corrente ma gli elettrodi rimanevano freddi, e il plasma non si innescava.
Esistono due tipi di fusione fredda: quella attiva e passiva.
A seconda che si immerga prima un elettrodo o poi un altro si ha un tipo di fusione diversa.
C’è chi dice che mettendo un voltaggio molto elevato sia possibile ottenere l’innesco del plasma anche nella fusione fredda passiva ma non è stato ancora provato.
Come ho precedentemente detto la fusione fredda produce una trasmutazione dell’elettrodo ed è stato dimostrato che è possibile anche ottenere l’oro granulato, per il quale ci sono molte teorie sul modo in cui gli antichi lo ottenessero.
Non si sa ancora come sia possibile che durante l’elettrolisi si inneschi il plasma e si producano neutroni.
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