Mumble mumble. Te la butto li. in continuo in proporzione in hai più trasmutszione che calore? Rispetto a quella pulsante?
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Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno
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Ciao, boss, sembrerà strano, ma si ha più calore e trasmutazioni con la pulsate, anche se il perché è facile da intuire.
Hai detto che puoi fare delle analisi superficiali su un metallo?
Se SI, prova a fare una cosa molto semplice, materiale comunissimo, prendi dell'acido muriatico, lo metti in un recipiente di vetro, poi prendi due fili di rame puliti di almeno 1,5..2mm^2 uno lo immergi 4cm nell'acido e lo colleghi al meno di un alimentatore che dia almeno 30VDc e 5A l'altro filettino collegato al più lo immergi solo pochi mm 2..3, e poi dai tensione per qualche secondo, e stacchi quando il filo al meno è diventato un cono, e poi fai l'analisi, di questo.
Noterai cose molto interessanti
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Mi sono spiegato male... Volevo dire che se lavori in continuo hai x callore e. Y trasmutazione con la pulsànte hai 3 x calore e 2 y tesamutazione?. Z Io posso fare analisi infrarossa superficiale. Per xrf dovrei appoggiarmi fuori ho mezza iodea di cominciare a fare qualcosa Io penso che si inneschino fenomeni di competizione che pulaandò aggiri
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Ciao Boss si con la pulsante hai più trasmutazioni e calore, per le analisi va benissimo anche quella superficiale, si vede quasi a vista
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Test su sistemi Ni-H - recenti evidenze
Ciao a tutti,
Ritorno dopo un po' di tempo, ma c'è voluto parecchio per avere le analisi chimiche dei materiali relativi agli ultimi test. L'aspetto significativo di queste ultime verifiche sperimentali è stato l'uso di materiali di partenza ad elevato grado di purezza (ad esempio Ni 99.99%), ciò ha ridotto sensibilmente la presenza di elementi in "traccia" all'origine. Contemporaneamente è risultata più "efficace" la "produzione" di elementi a medio alto Z (intorno a 70).
Molto significative sono risultate le anomalie di leggeri quali il gruppo Na-Mg-Si-P-S-Cl e poi ancora Br - fino a 3 ordini di grandezza nei rapporti quantitativi.
Decisamente ridimensionata la produzione di Cobalto (forse proprio in connessione alla forte produzione di citati elementi leggeri, interpretabili come originati da Ni e Co ?).
Il gruppo Yb-Hf-Ta (in parte W) ha totalizzato concentrazioni % sul totale del materiale analizzato, fino al 1,3% - ciò ha determinato rapporti fra le quantità assolute calcolate dalle concentrazioni prima e dopo il test, fino a 5 ordini di grandezza!
Al di là dei numeri a molti zero che dipendono dal fatto che in partenza certi elementi sono virtualmente assenti (inferiori al ppm), quel che può essere significativo è la costanza di determinati trend. Il prossimo passo dovrebbe essere la precisa analisi delle condizioni al contorno per meglio inquadrare le varibili fisiche in gioco e le possibili fonti di "inquinamento" o errore.
saluti
Piolos
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Ciao piolos
Da quello che ho capito usi degli elettrodi in Nichel Corretto ?
In che ambiente realizzi le reazioni ?? basico acido o neutro ?
mi domandavo che % di trasmutazione avevi in termini di %
In chimica la chiamerei conversione ma non so che termine usare in tale situazione
Se come tu dici cala la % di Co rispetto ai test precedenti ( immagino che li avrai fatti solo migliorando la purezza degli elettrodi per ridurre le variabili in gioco ) ce da chiedersi ( ipotesi ) se per caso le impurezze precedentemente presenti non partecipino in qualche modo esse stesse alla reazione
Sarebbe bello. sapere o avere una idea della composizione dell eletrrodo alla partenza dei tuoi precedenti esperimenti per farci delle ipotesi
magari esasperando la presenza di tali impurezze
ps doamda d'obbligo hai analizzato anche la purezza della soluzione elettrolitica ??
Ho una mia idea se posso esprimermi
Non è che le reazioni che stiamo studiando non abbiano una qualche limitazione diffusiva che in parte viene baipassata dagli impulsi ?( vedi Lavori GabriChan )
CiaoUltima modifica di boss 77; 28-11-2011, 20:22.
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Ciao Boss, Piolos non usa l'elettrolisi usa polveri miscelate con idruri, e li comprime con una pressa, è un metodo molto interessante e è un'altra strada per ottenere trasmutazioni.
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Ciao Boss, cosa intendi per effetti diffusi?
Ti posso dire che la cose cambiano di molto se pulsi ed usi un elettrolita basico o acido, pulso a frequenze basse in pratica raddrizzo la sinusoide di una trasformatore con un ponte a diodi.
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Io penso che nel processo della trasmutazione lo stadio limitante la cinetica del processo non sia le / le reazionedi trasmutazione ma piuttosto uno dei meccanismi o premeccanismi che determinano il verificarsi delle condizione necessarie affinché la lern avvenga .Tra i fenomeni potenzialmnte imputabili ci sono fenomeni di adsorbimento sull elettrodo,fenomeni di movimento delle cariche ecc.il movimneto delle cariche in soluzione e la sua concnetrazione all interfase dipendono dall elettrolita infatti è noto che la velocità " di migrazioned" H+e' diversa da OH- in soluzioneUltima modifica di boss 77; 29-11-2011, 07:15.
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Ciao Boss, si è vero nell'elettrolisi ci sono molti fattori secondari e di sicuro non è la via per produrre quantità utili di energia, ma personalmente credo sia una via obbligatoria per cercare di capire cosa succede nei processi di fusione fredda.
Già lavorando sulle diverse superfici esposte all'elettrolita si capiscono molte cose, ad esempio che si deve superare un limite di densità di flusso di corrente per avere dei fenomeni interessanti.
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Infatti spesso l' interfaccia tra le fasi(in questo caso) sollido liquido e' fondamentale.bisogna capire se il blocco cinetico alla reazione sia tra il liquido e l interfase nell interfase o piuttosto non ci sia anche una reazione parassita inversa alimentata fai prodotti della lenr, in questi giorni sto cercando di capire come imbastire se una serie di prove per identificare la natura del fattore limitante la ciunetica del processo se come dici la forma della superficie incide vuol dire che tra interfase e elettrodo ce molto da lavorare .se i sottoprodotti della reazione inibiscono la lenr bisogna trovare il modo di eliminarli sottraendoli dal sistema si può fare ma va analizzato prima che elementi si formanoUltima modifica di boss 77; 30-11-2011, 13:39.
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Ciao Boss, credo che pensare di poter prevedere tutte le interazioni che ci sono, quando fai delle prove del genere è davvero difficile, e probabilmente qualcosa scappa sempre, e solo le analisi alla fine fanno capire cosa è successo.
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sono d'accordo la mioa idea è quella di valutare cambiando una alla volta alcuni aspetti che solitamente sono i parametri chiave della cinetica di una reazione a stadi
in sostanza vorrei valutare
dipendenza attivita degli ioni
dipendenza dalla concentrazione degli ioni
dalla natura degli ioni
dipendenza dalla superficie dell 'elettrodo in termini di area di contatto
eventuale incidenza di sottoprodotti che potrebbero agire da avvelenatori del processo
infatti come dicevo a mio avviso la reazione è molto veloce è il suo sostentamento ed il suo innesco che per me sono problematici
ovviamente prima bisogna innescarla
è importante capire se esistono limitazioni diffusive in seno alla soluzione ecc
se ci sono limitazioni al trasferimneto di massa all interno dello starto che ha gia reagito
la scelta dei modelli non manca e come dici tu BISOGnA DARSI DA FARE
scusa la divagazione ma mi sapresti indicare come reperire una alimetatore che realizzi cio che mi hai suggerito di fare
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Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggiopulso a frequenze basse in pratica raddrizzo la sinusoide di una trasformatore con un ponte a diodi.
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Construzione reattore tipo e-cat
Salve a tutti ho scoperto solo oggi questo bellissimo blog ... complimenti
per la competenza.
Da anni mi interesso di LERN ed in particolare ho seguito
da molto vicino la vicenda di Rossi (non cito Focardi poiché egli non
ha concorso alla realizzazione dell’E-Cat se non per la schermatura).
Non è questa la sede per entrare in particolari non tecnici perciò passo
subito al motivo del mio post.
Vorrei porre all’attenzione del blog la mia idea di realizzare un esperimento
(tipo Rossi) seguendo le indicazioni scaturite da Internet, nonché da una mia esperienza diretta,
avendo assistito alle dimostrazioni di Rossi.
Per cui ho realizzato un cuore in acciaio inox AISI 316L di cubatura 48 cm3
(con una apertura in alto per l’introduzione del nichel in polvere e
dell’Idrogeno).
Ho comprato una resistenza a cartuccia (W 200) con termocoppia (tipo J)
e l’ho piazzata al centro del cuore in acciaio.
Ho infine realizzato la parte idraulica (non ancora terminata) che permetterà
di convogliare l’acqua sul cuore, per ottenere del vapore.
Ritengo di poter iniziare gli esperimenti tra circa due settimane.
Nel frattempo faccio a “voce alta” il punto della situazione.
Per esempio ho delle certezze e delle perplessità sulle metodologie e
materiali per la realizzazione dell’E-Cat.
CERTEZZE: Uso di polvere di Nichel di dimensioni intorno ai 6 micrometri (non nano polveri).
Uso di Idrogeno puro. L’idrogeno che reagisce con il Nichel non deve essere nella
forma biatomica, ma monoatomica (infatti il Nichel per diventare Rame deve
assorbire un solo protone).
Al bando ogni applicazione in cella o usando cilindri o lamine
di Nichel, Rossi non ha seguito questa strada; quindi usare solo polveri “asciutte”.
PERPLESSITA’: Rossi e collaboratori hanno sempre parlato di una cubatura del cuore
del reattore di 50 cm3, mai io guardando la parte esterna del medesimo mi sono
reso conto che la cubatura deve essere inferiore (ma volendo seguire Rossi il mio reattore
avrà una cubatura vicino ai 50 cm3 .
Come posso ottenere Idrogeno monoatomico dal momento che se anche scindo
la molecola dello stesso dopo neanche mezzo secondo si è ricomposta in
molecole biatomiche. Forse il famoso catalizzatore ha lo scopo di scindere
la molecola dell’Idrogeno e mantenere lo stesso in forma monoatomica sino a che esso non viene
a “contatto” col Nichel.
E ancora che tipo di trattamento Rossi fa alle polveri di Nichel prima di versarle
nel reattore.
Infine Rossi dice che il Nichel in commercio ha una percentuale molto elevata di Isotopi
non “utili” per produrre il tipo di Rame che alla fine si ottiene dopo la trasmutazione.
Ma per avere un Nichel con una alta percentuale dell’isotopo, ad esempio, 64 occorre
mettere in atto delle metodiche costosissime e Rossi ha sempre detto che il suo E-Cat con
la sua carica, costano “pochissimo”.
Per ora penso che basti altrimenti mi dilungo troppo.
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@Pierloschi, Con una tensione continua si ottiene un plasma elettrolitico stabile.
@Righi, Complimenti per la sperimentazione, nelle polveri analizzate del reattore di Rossi si trova anche una certa percentuale di ferro, circa il 10% anche se non è chiaro se è il risultato di un decadimento del nichel, o se è stato aggiunto come catalizzatore, forse perché ha una elettronegatività molto alta a confronto del nichel e può servire insieme alla temperatura a scindere l'idrogeno per formare quello monoatomico.
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Grazie GabriChan.
Ho letto da qualche parte che un sistema per dissociare le molecole di H2 è la depressione. Cioè abbassando la pressione la molecola H2 si scinde. E' vera questa cosa? Eventualmente, sarebbe utilizzabile? Anche se poi non andrebbe d'accordo con l'innalzamento della temperatura....
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Ciao pierlosky se può aiutarti tieni presente che un espansione isoentalpica a partire dalla temperatura ambiente scalda idrogeno non lo raffredda questo avviene poiché idrogeno ha una temperatura di joule thomson bassa. I gas reali infatti possono a differenza dei gas ideali espandendosi sia raffreddarsi che scaldarsi, a scaldarsi. sonò solo idrogeno e pochi altri.Ultima modifica di boss 77; 13-12-2011, 20:28.
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Originariamente inviato da boss 77 Visualizza il messaggioa scaldarsi. sonò idrogeno e pochi altri.
Questo cambia tutto.... nell'apparato di Rossi, magari la resistenza non è una resistenza, dato che l'idrogeno ha questa proprietà quindi invece di scaldare, basta creare depressione e magari è realmente un generatore di frequenze (di che tipo?). Dai filmati si capisce se sta abbassando la pressione interna del reattore?
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rossi focardi ,possibile soluzione del mistero
a mio parere in parte il gattone è copiato da questo esperimento del famoso e sparito (da molto non posta novità jean louis naudin )aggiungendo al polvere di nickel e riprogettandolo secondo me è tutto in parte qui e con l aggiunhta della polvere di carbone al nickel ,possibile nessuno ci abbia pensato?potrebbe anche essere del tutto questo progetto ricopiato e senza nessun nichel ,la ricombinazione ottimizzata di h piu h con 600 watt di radiofrequenze darebbe un grande calore compatibile con il telegattone del nostro caro amico rossi
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link del progetto
The Moller's Atomic Hydrogen Generator questo il link del progetto di qualche anno fa,in parte russo quindo forse niente di nuovo solo vekkie tecnologie sconosciute finalmente in commercio.
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Io la butto lì Rossi faceva petrolio sintetico e guardate qui cosa vengono utilizzati come catalizzatori !!!
Processo Fischer-Tropsch - Wikipedia
A dire la verità perché nessuno si mette a fare benzina sintetica con i prezzi del petrolio attuali potrebbe esser conveniente !
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Alcune considerazioni (utili a chi vuole fare qualche esperimento).
- L'idrogeno atomico non dovrebbe essere strettamente necessario, visto che la molecola di H2 si scinde sponteneamente durante il processo di adsorbimento sul Ni (come su altri metalli). In ogni caso per creare idrogeno atomico è sufficiente usare un filmaneto incandescente, possibilmente di tungsteno (praticamente una lampadina aperta!). Se la reazione funziona come dicono produce raggi gamma, che producono a loro volta la ionizzazione dell'idrogeno.
- Sembrerebbe che la tamperatura della polvere debba essere maggiore di circa 200°C (un pò meno), e non deve scendere sotto, altrimenti la reazione si spegne. Per questo motivo è inutile e dannoso usare nelle fasi iniziali degli esperimenti l'acqua di raffreddamento: si rischia di non vedere mai un eccesso energetico, perchè la cella dissipa troppo.
- Per iniziare le reazioni sono necessarie condizioni impulsive di non-equilibrio (di qualsiasi genere, dalle vibrazioni, alle variazioni di pressione o temperatura agli impulsi elettromagnetici).
- In prima approssimazione non sono necessari catalizzatori di alcun genere, ne polveri particolari: Piantelli & Focardi hanno ottenuto buoni risultati anche con banali barrette di Ni pure.
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Considerazioni
Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggioAlcune considerazioni (utili a chi vuole fare qualche esperimento).
- L'idrogeno atomico non dovrebbe essere strettamente necessario, visto che la molecola di H2 si scinde sponteneamente durante il processo di adsorbimento sul Ni (come su altri metalli). In ogni caso per creare idrogeno atomico è sufficiente usare un filamento incandescente, possibilmente di tungsteno (praticamente una lampadina aperta!). Se la reazione funziona come dicono produce raggi gamma, che producono a loro volta la ionizzazione dell'idrogeno.
nel processo di adsorbimento nel Nichel, potresti essere più esaustivo ?
Invece credo che sia molto dura piazzare un filamento incondescente all'interno di un reattore,
in particolar modo quello di Rossi.
Non so se il catalizzatore sia indispensabile ... certo è che Piantelli ha ottenuto risultati irrisori
con le sue barrette.Ultima modifica di Quantum Leap; 16-12-2011, 12:55.
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ricombinazione di idrogeno può rivaleggiare la presunta fusione? e se fosse possibile anche il reattore jovion
tempo fa lessi della possibilità che una matrice di fori nanometrici schermasse per effetto casimir monoatomi di idrogeno cambiando i loro livelli energetici a spese dell energia di punto zero...e se fosse questo il segreto? e se anche la contemporanea diseccitazzione di moltitudini di atomi di h ,desse anche un impulso alla trasmutazione di parte del nickel? se non fosse affatto fusione nucleare? la natura avrebbe sbagliato a fare le stelle ? enormi masse e temperature ? io non credo
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=jovion%20corporation&source=web&cd=4&ved=0CD4QFjAD&url=http%3A%2F%2Fwww.energyharvestingjournal.com%2 Farticles%2Fjovion-corporation-patents-00001268.asp&ei=mEDqTqGGNNDDtAbHg4HLBw&usg=AFQjCNGcXxmtu3cvFIkKW5rst8w2ncXZQg
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Righi, leggi quà:
CNR: Il grafene stropicciato che cattura l'idrogeno - Le Scienze
Forse abbiamo trovato il catalizzatore di Rossi!
Il grafene cattura l'idrogeno in forma atomica, lo accumula e poi lo rilascia a comando,
probabilmente con un aumento della temperatura
poi fonde col nickel......
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