Scusate, ma non sono riuscito ad aprire il file pdf di Remond.
Per quanto riguarda precipitati e colorazioni "strane", occorre considerare che in determinate condizioni di pH (indice di acidità o alcalinità i prodotti dell'elettrolisi anodico e catodico, se mescolati, provocano precipitati perfettamente spiegabili senza ricorrere alla "trasmutazione", ma semplicemente all'idrolisi. Non sono un elettrochimico, ma ho sperimentato io stesso, come esperimento didattico, ad elettrolizzare una soluzione di cloriro sodico con due elettrodi di rame, ottenendo un precipitato verde azzurro che poi è diventato giallastro.
Si spiega facilmente così: al catodo migra lo ione sodio, che però non si scarica, e al suo posto si libera idrogeno, lasciando un eccesso di ossidrilioni (alcali). All'anodo micra lo ione cloro, che se l'intensità di corrente è moderata attacca il rame e forma cloruro rameico (o rameoso e poi subito rameico). Terminata l'elettrolisi e agitando gli ioni rame si combinano con gli ioni ossidrile per formare idrossido rameico azzurro che dopo un po' perde acqua o subisce altre reazioni per dare il composto giallastro (ossicloruro?). Tutto ciò nei limiti della chimica classica, interessante e forse non del tutto noto, almeno a me, ma non certo dovuto a trasmutazioni. A correnti forti avvengono altre reazioni, non tutto il cloro ce la fa ad attaccare il rame e in parte si libera reagendo con gli ioni ossidrile per dare ioni ipoclorito, che a sua volta può reagire con gli ioni rame etc.
In breve, per distinguere i veri miracoli, isoliamoli dalla normalità, anche se sconosciuta.
Salvatore
Per quanto riguarda precipitati e colorazioni "strane", occorre considerare che in determinate condizioni di pH (indice di acidità o alcalinità i prodotti dell'elettrolisi anodico e catodico, se mescolati, provocano precipitati perfettamente spiegabili senza ricorrere alla "trasmutazione", ma semplicemente all'idrolisi. Non sono un elettrochimico, ma ho sperimentato io stesso, come esperimento didattico, ad elettrolizzare una soluzione di cloriro sodico con due elettrodi di rame, ottenendo un precipitato verde azzurro che poi è diventato giallastro.
Si spiega facilmente così: al catodo migra lo ione sodio, che però non si scarica, e al suo posto si libera idrogeno, lasciando un eccesso di ossidrilioni (alcali). All'anodo micra lo ione cloro, che se l'intensità di corrente è moderata attacca il rame e forma cloruro rameico (o rameoso e poi subito rameico). Terminata l'elettrolisi e agitando gli ioni rame si combinano con gli ioni ossidrile per formare idrossido rameico azzurro che dopo un po' perde acqua o subisce altre reazioni per dare il composto giallastro (ossicloruro?). Tutto ciò nei limiti della chimica classica, interessante e forse non del tutto noto, almeno a me, ma non certo dovuto a trasmutazioni. A correnti forti avvengono altre reazioni, non tutto il cloro ce la fa ad attaccare il rame e in parte si libera reagendo con gli ioni ossidrile per dare ioni ipoclorito, che a sua volta può reagire con gli ioni rame etc.
In breve, per distinguere i veri miracoli, isoliamoli dalla normalità, anche se sconosciuta.
Salvatore
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