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Resoconti sperimentali

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  • #61
    dopo aver letto le discussioni volevo parlare con voi di alcuni dubbi che ho:


    RIsultati sperimentali dei ricercatori:

    Il fenomeno e' noto da anni, i brevetti lo dimostrano,
    mi piacerebbe sapere quali sono i risultati delle decine di gruppi che lavorano in ambito di ricerca ufficiale e come reperire documentazione (preoceedings, presentazioni e documentazione sulle prove)
    in merito al cambiamento delle condizioni al contorno delle prove


    Dubbi sulla reazione nucleare:

    in diversi forum si mette in dubbio il fatto che la reazione di fusione,
    nel filmato della presentazione pubblica di Albano Terme di vede il grafico prodotto con lo spettrometro di massa
    (che dimostra che il tungsteno e' trasmutato in nuclei a lui vicini nella tavola degli elementi a causa di reazioni nucleari)
    ma la stessa analisi spettrografica ha evidenziato un aumento spiccato della riga dell'elio?
    Per quanto riguarda Deuterio e Trizio, se se ne formano di deuterio qualche traccia dovrebbe rimanere.
    La presenza di elio in eccesso e' una prova che andrebbe a corroborare le ipotesi che avvenga una fusione H,
    Un sito americano, negando la fusione, dice avviene una reazione particolare che libera energia (hydrine reaction??? mai sentita nominare)
    Vedere un'analisi spettrografica con la riga dell'elio che cresce da prima a dopo li convicerebbe.


    Ipotesi della scarica nel gas:

    Sono rimasto affascinato dal fenomeno capacitivo e mi sono chiesto:
    Non eà possibile che che le armature formate da ioni K+ (o Na++) da un lato
    e superficie del catodo che dovrebbero essere separate da ioni H+ e idrogeno nascente possano originare un fenomeno di scarica nel gas, come nelle lampade omonime?
    Secondo me con la scarica nel gas la corrente dovrebbe essere molto piu' alta...

    Reazioni di trasmutazione:

    Per quanto riguarda la reazioni W -> Rh
    sviluppano energia o la assorbono?
    Perche' se la assorbono il calore prodotto in eccesso deve provenire da qualche altra reazione => fusione


    La corrente e le altre variabili al contorno:

    la corrente che scorre dal punto di vista del fenomeno della formazione del plasma
    e' un effetto collaterale che vorremmo poter ridurre e tenere bassa.
    Perche'?
    1) prima di tutto perche' consuma potenza (meno corrente con la stessa tensione aumenterebbe già il rendimento)
    2) la corrente che passa e' quella che causa l'elettrolisi e consuma 2H+ e O--,
    oltre ad avere effetti Joule e sulla composizione della soluzione asportando atomi dall' anodo.

    Vale la pena provare a ridurre le concentrazioni di soluto e vedere se il plasma si innesca ancora e se i quantitativi termici di extra calore sono affetti dalla concentrazione.

    Occorrerebbe fare un po' di prove per tracciare curve Calore vs Corrente, Calore vs Tensione, Calore vs concentazione
    Amperometri e voltmetri con acquisizione su PC sarebbero una manna.
    Costruire un calorimetro non e' facile, un termometro in ambiente coibentato e con un modello sufficientemente preciso potrebbe andare bene
    (se il calore generato e' molto anche se non ho un calorimetro precisissimo, va bene lo stesso)




    Grazie per qualunque commento, correzione, suggerimento e spunto.

    Pomate

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    • #62
      Caro amico, benvenuto fra noi ,
      le tue domande sono molto interessanti ed aprono una serie incredibile di spunti, tuttavia, da alcune di esse si evince che fai un po' di confusione fra la nostra cella e la cella Pons-Fleischmann fatta col palladio e l'acqua pesante.
      Nella nostra cella NON si ha fusione di idrogeno e di conseguenza non si genera elio. Le reazioni nucleari che avvengono sono del tipo "cattura elettronica". A tal proposito ti invito a visionare la nostra ultima relazione raggiungibile dalla home page di progettomeg.it (o raggiungibile direttamente da http://www.progettomeg.it/all/relazione10.04.pdf ) in essa è spiegato tutto il funzionamento con sufficiente dettaglio.
      Nella relazione è spiegato anche il modo in cui il plasma si mantiene anche senza assorbire corrente dall'alimentazione, e come esso si stabilizzi grazie all'emissione termoionica del materiale catodico. Inoltre in essa è spiegato il meccanismo trasmutativo che porta il W (tungsteno) ---> Re (renio) fino a osmio, tulio, erbio, itterbio, oro. (Rh è il simbolo del rodio, che non è stato mai rilevato).

      Dai un'occhiata al nostro report e fammi sapere... mi aspetto una scorpacciata di dubbi e perplessità. Siamo tutti alla ricerca di nuove soluzioni e tutti sono indispensabili .

      Ciao ciao
      ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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      • #63
        Per Quantum: Ti ho inviato oggi il materiale che tu sai....
        stavolta con assicurata.....tra tre quattro giorni ti arriverà sicuramente
        saluti
        Fernando

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        • #64
          Per Quantum Leap:Ciao,
          il convertitore A/D e quasi pronto......ci saranno otto ingressi liberi per acquisire dati....verrei sapere adesso cosa acquisire...Tensione,Ampere,Temp soluzione,Lux e poi?
          Ti dico questo perchè devo sviluppare il programma in visual basic...ah..per ottenere il calcolo delle calorie/joule della cella col programma; che formula devo usare ? Penso che sia diversa da quella sul calcolo della massa di soluzione evaporata!?
          Nel pacco che ti ho inviato ho messo un foglio con i dati relativi ai vari catodi.
          Nella foga della spedizione ho dimenticato di scrivere il tipo di anodo utilizzato al relativo catodo..
          I catodi sono stati numerati. Per il 2 e il 3 sono stati utilizzati anodi in W puro da 2,4mm, mentre per il primo , il numero 1 ho utilizzato un anodo in accaio da 8mm...
          Volevo sagnalarti queste cose perche penso che siano importanti per eventuali esami al S.E.M

          Ti abraccio
          Fernando
          Ps. Nel caso eventuali problemi postali, ti invierò il jpg dell'assicurata.....cosi effettuiamo la ricerca da entrami le parti..
          ciao

          Edited by Area51 - 20/10/2004, 23:25

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          • #65
            Ciao e buona sperimentazione a tutti ,
            complimenti ad Area51 per il lavoro fatto finora : ho ricevuto i tuoi elettrodi e sono davvero moooolto interessanti . Sabato li controlleremo in maniera più rigorosa, anche se, ti avviso da ora, sarà molto difficile riuscire a farli analizzare tramite il SEM. Il contatto che avevamo e, grazie al quale abbiamo avuto i nostri riscontri, non è più disponibile da luglio. Ci stiamo muovendo, anche grazie ad alcuni amici del forum, per riuscire a superare questo grosso ostacolo che rischia di farci invalidare gli esperimenti. Un contatto lo abbiamo. Non appena si concretizza questa possibilità sarai il primo a giovarne. Incrociamo le dita.

            Riguardo i trasduttori da connettere alla scheda di acquisizione, potresti interfacciare il Geiger, un pirometro (per gli infrarossi), ovviamente limitandoti a quanto hai disponibile o facilmente reperibile.
            La misura dell'energia in uscita non è stata automatizzata: al termine di ogni test, controlliamo il deltaT, misuriamo con cura l'acqua evaporata e otteniamo il dato. Una misura automatica potrebbe essere fatta ponendo la cella su una bilancia interfacciata al sistema, prelevarne il peso all'inizio e alla fine del test, prelevare il delta T e, tramite la formula che ti ho già fornito, ottenere automaticamente il valore di energia in uscita . Un po' laborioso da realizzare ma... ci sono stati ostacoli più difficili e, finora, li hai tranquillamente superati quindi...

            Per tutti : da questo sito www.iccf11.org/index2.htm si accede alla pagina degli abstracts dei partecipanti all' ICCF-11 che si terrà a Marsiglia dal 31 ottobre al 5 novembre (ci siamo anche noi!!!)

            Grazie a tutti!!!

            Ciao ciao


            Edited by eroyka - 21/10/2004, 14:22
            ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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            • #66
              Grandiosi ragazzi!!!

              I miei più sinceri complimenti ed il più ampio supporto per voi.

              Specifico, per tutti, che la loro presenza è evidenziata alla pagina 31 dell'abstract.

              Un grossissimo abbraccio dal vostro sempre vicino
              Roy
              Essere realisti e fare l'impossibile

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              • #67
                Per Quantum Leap:
                Grazie per le informazioni su i trasduttori.Sai, sono veramente felice che il pacco vi sia arrivato, e avere un vostro riscontro è ancor più gratificante.
                Tra i trasduttori, hai nominato il pirometro per gli infrarossi...
                Puo essere realizzato? Ho bisogna per forza come il geiger acquistarlo?Io ad es. ho realizzato il luxometro con una foto resistenza adegutamente modificata..
                Poi,oltre alla realizzazione pratica, sempre che sia possibile,
                volevo sapere la collocazione e magari anche la funzione svolta dal pirometro.... Sul pc cosa dovrebbe apparire?


                Grazie di tutto
                e un saluto atutti Voi
                Fernando (Area51)

                Edited by Area51 - 21/10/2004, 16:04

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                • #68
                  Cari amici salve a tutti ,
                  un salutone e un abbraccio a Roy senza il cui aiuto non avremmo mai raggiunto questo nostro piccolo successo... ancora più piccolo se confrontato col suo ultimo, realmente strabiliante, successo ( GRANDE!!!)

                  Per ARea51: il pirometro lo puoi assemblare ricavandolo (come abbiamo fatto noi) da uno di quei strumenti che misurano la temperatura a distanza (in realtà sono dei rilevatori di infrarossi) sistemandolo e interfacciandolo al pc. Il pirometro è un misuratore di emissione infrarossa.

                  Ciao a tutti

                  ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                  • #69
                    Ciao a tutti. E' da un po' che cerco di costruire il reattore, ma ci sono alcune cose che non vanno: ad esempio come faccio a "fermare" la porcellana sul pezzo di W? Utilizzando solamente un alimentatore da 300V dc senza un variac riesco comunque a formare il plasma? C'è qualche aspetto negativo?
                    Vi ringrazio in anticipo per le risposte....
                    ciao pelle

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                    • #70
                      Complimenti innanzi tutto al forum, ho letto tutto o quasi, documenti compresi, per ora non ho letto quelli in inglese.
                      Il complimento più grande per l'impegno non solo nel cercare d'aiutare tutti compreso questo nostro mondo un po' malaticcio... Ma soprattutto per l'impegno nell'elevare l'umanità, ho sentito che quasi tutti su questo forum sono primariamente interessati al sapere e a diffonderlo, forse più importante degli oggetti realizzabili col saper.
                      Non vorrei annoiarvi! premetto, Da quando sono fortuitamente finito in questo forum ho letto e letto spero di ricordare tutto e anche se per ora non prevedo sperimentazione pratica causa tremenda mancanza di tempo.
                      Vengo al dunque del perchè scrivo, mi sono fatto delle osservazioni e vi vorrei porre quelle a cui non ho dato risposta o che producono solo domande :-)

                      Pratiche:
                      1: Ho letto che dei fenomeni osservati sul catodo, pensando a possibili spiegazioni, ho osservato solo catodi verticali e cilindrici, altra storia per gli anodi, ho inteso che si usi la barretta di W per saldare a TIG per ovvia reperibilità, ma per quanto riguarda la posa verticale, c'è una ragione che non ho letto o capito? Mi pare che nessuno abbia provato ad utilizzare configurazioni differenti.

                      2: La misura dell'energia prodotta sembra essere il passo più ostico, ho letto di miglioramenti nei sensori e nelle procedure di calcoli per l'energia evaporata e altro. Domando quindi, non sarebbe possibile o più semplice all'atto pratico costruire un reattore "chiuso" ossia nel quale ogni prodotto debba restare all'interno?
                      Ovvero: mantenere all'interno tutta o la maggior parte dell'energia in modo che si possa misurare tutta l'energia sotto forma di calore, ricombinare i gas d'elettrolisi, anche se la quantità d'idrogeno sarà inferiore dell'ossigeno, raffreddare o semplicemente contenere il vapore prodotto, schermare le emissioni radianti, luce e calore, con un reattore costruito o in ceramica o in metallo o in pirex rivestito o altro. Isolandolo termicamente per non permettere perdite. Se d'altra parte ho scartato idee come forare il catodo per permettere il passaggio d'un flusso di refrigerante, questa ipoteri dal lato pratico sembrerebbe più semplificativa, si che complicherebbe l'osservazione per verificare l'innesco ma mi sembrano più problemi pratici, come mettere una VALVOLA PER CHE NON ESPLODA, rispetto al gravoso problema di analizzare il problema in tante parti, notandone la difficoltà.
                      NOTA: vule essere un'idea e non il suggerimento per qualcuno di far dei danni con esplosioni involontarie.

                      Teorica:
                      3: Mi pare che nessuno abbia suggerito o intentato simulazioni compiuterizzate, so che nella chimica è un metodo utilizzato quello di creare modelli, rappresentazioni e simulazioni in modo da poter meglio comprendere i comportamenti fondamentali della materia, non so nulla per quanto riguarda simulazioni dell'atomo, questa osservazione per quanto riguarda il comportamento del condensatore virtuale che dovrebbe essere il campo di contenimento del plasma. C'è una motivazione teorica o è solo per problemi praticorealizzativi che non si utilizza questo tipo di aiuto? se qualcuno avesse modelli da provare ho un cluster piccolo piccolo inutilizzato che dovrei usare per renderizzazione parallela ma causa tempo tiranno non uso quasi mai.

                      Spero vivamente di non aver creato SPAM! Rinnovo i complimenti per l'impegno e per la filosofia seguita.

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                      • #71
                        Per pelle!!!:
                        Caro sperimentatore,
                        i problemi che tu hai rilevato sono facilmente risolvibili....
                        La questione della ceramica e dell' elettrodo si piu rimediare inserendo un pezzettino tubo da 2cm di lunghezza in Pvc flessibile all'estemità superiore del fusibile.Poi ti dovrai procurare uno spezzone di cavo per antenna ed utilizzare solo la parte interna(quella che avvolge il filo di rame rigido); avrai così un piccolo tubicino, nel quale inserirai il Wolframio2,4mm(tig).A sua volta quest'ultimo, verrà inserito in modo concentrico nel tubo di pvc sul catodo;il tutto verra ben serrato con delle fascette in nylon stringi cavo, che potrai acquistare presso la ferrementa della tua zona.In questo modo il tungsteno sarà ben bloccato in modo centrato nel suo copricatodo.
                        Per quanto riguarda il Variac pur essendo importantissimo non è essenziale per la produzione del plasma.
                        Puoi utilizzare un normale trasformatore da 5 Ampere di spunto ,quindi uno da 3 ampere nomimale va piu che bene .....pero occhio alla tensione!!!!!! Mi hai scritto che vuoi utilizzare 300 Vcc fissi...sono un po troppi.Non potendo variare la tensione avresti un impulso troppo brusco che comporterebbe l'instaibilità plasmatica. .Quindi io ti consiglio di trovare un trasformatore da 3 ampere con un secondario da 160V Alternati che dovrai raddrizzare con buon ponte raddrizzatore da 10 ampere 400 Volt ulteriormente livellare con dei **condesatori elettrolitici ( 8 condensatori da 100uF 400Volt messi in parallelo ti daranno una capacita totale di 800 uF con un carico massimo di 400Volt dopo il ponte).
                        Cosi ai terminali d'uscita dovrai rilevare da 160 Volt alternati del tuo trasformatore una tensione di lavoro continua e ben livellata di 223Volt.Questo valore ti permettera di innescare il plasma lo stesso evitando l'instabilità dovuta all' eccessiva tensione. Un cosiglio nella fase di pre innesco il trsformatore fa molto soot sforzo, quin di tieni d'occhio gli ampere e spegni immediatemente se vedi che la corrente supera il valore di picco de 5 ampere.In questa prefase la corrente scendera gradualmente man mano che la soluzione per effetto joule si riscalderà sino al punto di innesco.Per evitare questa latenza di tempo per salvaguardare la durata del trasformatore fai cosi: Riscalda la soluzione su un fornello falla arrivare ad inizio ebollizione ed travasala nella cella inserisci gli elettrodi e dai ON....Vedrai che il plasma si mostrerà subito nel suo splendore...
                        Spero essere stato esauriente.....e ti invito ad una felice Sperimentazione.....A proposito hai inteposto fra te e la cella una protezione di plexiglass dello spessore di 3CM ?E' importatissimo farlo... anzi vitale... ..la protezone per i neutroni è la cosa più importante .. ...Un'ultima cosa.Dopo che sperimenti non avvicinarti al reattore subito per vedere che cosa è succeso agli elettrodi, aspetta una 30 min,questo per un eventuale emissione gamma da parte dell'elettrodo.

                        **Dopo l'ultimo condensatore primi dei teminali d'uscita inserisci sempre in parallelo una restenza da 2 o 5 Watt 330Kohm.Questo è fondamentele per la sicurezza.I condensatori potrebbero rimanere carichi.L' accidentale contatto con i terminali d'uscita con questa carica potrebbe essere MORTALE.. ..Fai la massima ATTENZIONE!!!!!!!


                        Un saluto a tutti Voi
                        AREA51

                        Ps.Per Quantum: Ciao,avete esaminato i Catodi?

                        Ciao

                        Edited by Area51 - 25/10/2004, 01:18

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                        • #72
                          Grazie mille area 51!!!
                          Cmq credo di utilizzare un alimentatore da 3A e 160V continui, senza usando i condensatori in quanto già continua...
                          Ma ii fatti cambiano usando l'alternata???
                          Ciao a tutti. Pelle

                          Commenta


                          • #73
                            Cari amici ciao e buona sperimentazione a tutti ,
                            benvenuto a pelle e a jkroby e bentrovato ad Area ...
                            innanzitutto x Area: le conformazioni cristalline dei depositi superficiali dei tuoi elettrodi, rassomigliano moltissimo alle nostre, tuttavia c'è un piccolo dubbio circa l'elettrolita: hai sempre usato carbonato di potassio o l'hai alternato con quello di sodio?
                            Fammi sapere. Fra breve ti arriverà qualcosina.

                            x pelle: poichè il fenomeno prevede la formazione di un campo elettrico stabile che mantiene in piedi le armature di un condensatore virtuale, con l'alternata le cose cambiano sicuramente. Ti consiglio ti prendere prima dimestichezza col fenomeno... e poi ci divertiamo insieme a torturarlo.

                            x jkroby: 1) la geometria dell'elettrodo è molto importante, tuttavia, non è sostanziale nella formazione del plasma. Potrebbe tuttavia avere degli effetti sull'efficacia dell'azione del plasma... vale la pena provare
                            2) se avessimo a disposizione un laboratorio super-attrezzato (soprattutto nei dispositivi di sicurezza), sicuramente la prima cosa che avremmo fatto sarebbe stata quella di chiudere la cella. Per ora ci dobbiamo accontentare di quello che abbiamo. Il futuro sicuramente ci sorriderà...
                            3) anche se la simulazione totale è ancora lontana, le prime relazioni matematiche riguardanti la cella ci sono. Quando tutto il quadro sarà armonizzato, sicuramente prepareremo qualcosa.
                            Fammi sapere tutti i suggerimenti, i dubbi, le perplessità che ti vengono in mente. Ne abbiamo bisogno

                            Ciao ciao
                            ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

                            Commenta


                            • #74
                              Per Pelle:
                              Se hai un rifornimento in continua gia bello e pronto va bene...
                              Per curiosità che tipo di alimentatore è?..a che cosa serviva?
                              I condensatori di tank purtroppo sono essensiali per la formanzione del plasma......ammeno che, ammesso che ci siano nel tuo alimentatore, avrai bisogno di un minimo di 450Uf totali.Per chiarezza i condensatori hanno fuzione di serbatoio non servono per raddrizzare la tensione a quello ci persa il ponte raddrizzatore. Un esempio: come gia sai, da un trasformatore preleviamo una tensione alternata. La nostra cella, ha bisogno di corrente continua ,quindi, usando un ponte raddrizzatore ruscusciamo a raddrizzarla...Questo pero' non basta infatti se controlliamo la tensione dopo il ponte con un tester non si avrà un valore costante ma "pulsante".
                              Avrai una tensione continua ma variabile. Per questo si mettono i condensatori, dei veri e propri recipienti,che accumulano la corrente dando un valore livellato e costante.
                              La nostra cella bisogno di queste piccole accortezze...quindi omettere questi comporterebbe un mancato funzionamento del sistema...
                              Un consiglio siccome vedo che fai un po di confusione su alcuni concetti quando assembli l'alimentazione fatti dare una mano da qualcuno che mastichi un po meglio di te di elettronica......Fammi sapere se ci sono altri problemi


                              Area51

                              Commenta


                              • #75
                                Per quantum:Si ho alternato le soluzioni.... .
                                Questo ha comportato dei problemi ?
                                Fammi sapere?
                                Grazie tanto per la visione degli elettrodi.....e per l'ingrediente...

                                Fernando

                                Edited by Area51 - 25/10/2004, 17:19

                                Commenta


                                • #76
                                  Rispondo a IKROBY
                                  Mio caro amico, che tu sia il benvenuto nel nostro regno della pratica sperimentale e della ragion pura, rispondo, io per adesso ma, mi auguro che altri amici piu’ competenti possano quanto prima pronunziarsi sui tuoi interessanti quesiti. Per quanto riguarda la pratica sperimentale e’ giusto quello che tu dici, ma, come hai compreso il fenomeno viene studiato da pochi mesi. Certamente sono in accordo con te per quanto riguarda un calorimetro chiuso, pero’ devi sapere che la maggior parte dei giovani sperimentatori che popolano questo forum praticano queste prove nei loro garage quindi e’ veramente pericoloso lavorare in condizioni di pressioni diverse da quella atmosferica. Su questo forum si cerca di comprendere meglio il fenomeno nei suoi aspetti qualitativi e quantitativi e ognuno di noi illustra i propri dati e i fenomeni che via via si scoprono. Sono molto contento del tuo intervento e lo ritengo importante infondo questo nostro forum e’ una Brain Storming dal quale, certamente lentamente nel tempo potra’ emergere quanto prima la comprensione di questi arcani meravigliosi.
                                  Per quanto riguarda la possibilita’ di simulare il fenomeno al calcolatore la ritengo una cosa impossibile. Le strutture intime del nucleo degli atomi sono ancora sconosciute. Forse questo potra’ essere fatto solo dopo aver stabilito un nuovo modello di nucleo e cercando di codificarlo nel modo piu’ appropriato in un programma di simulazione. Ma la maggior parte di noi brancola nel buio su queste conoscenze. Anzi io ritengo personalmente che nessuno ha ancora compreso esattamente come funziona la parte centrale di un atomo. Comunque sono estremamente felice di aver parlato con te, fatti sentire.
                                  A presto
                                  Un saluto a tutti gli amici

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                                  • #77
                                    Salve a tutti. Ringrazio in particolare Quantum Leap e Ennio Vocirzio per la risposta sul tungsteno. Scusate se continuo a fare domande, spero un giorno o l'altro di dare anche qualche risposta. Tanti auguri per la vostra missione di Marsiglia!!! Coldfusion

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                                    • #78

                                      Salve cold fusion,
                                      Anchio voglio profondere a Quantum Leap e al suo caro amico le mie più vive congratulazioni sul loro intervento a Marsiglia.

                                      Auguri di cuore amici miei.

                                      Poi vi chiamo anche a telefono.

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                                      • #79
                                        Per Ennio:Caro Ennio sono felice che sei tornanto......Sai Quantum ha analizzato miei Catodi.Quello che c'e sopra e molto simile a quello che hanno rilevato nei loro esperimenti ....

                                        un abbaccio Fernando

                                        Edited by Area51 - 30/6/2005, 19:24

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                                        • #80

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                                          Meraviglioso......quello che dici e' molto interessante. Devi sapere che gli amici di Caserta hanno verificato una correlazione fra la quntatita' di prodotto rosso che si verifica nella zona catodica e le trasmutazioni. Su questo l'amico Quantum Leap potra' certamente essere piu' chiaro di me. Normalmente la cella quando produce il materiale rosso, produce anche forti scariche elettromagnetiche. Loro ritengono che questo sia uno dei segnali che confermano le trasmutazioni che si verificano nel tungsteno. Se, sul tuo catodo si e' prodotta una colorazione, ma, soprattutto, se questa colorazione e' rossa e molto probabile (attenzione ho detto molto probabile) che si siano verificate trasmutazioni.

                                          Complimenti per il tuo lavoro,....ma stai molto attento sempre.

                                          Ricorda...devi leggere sempre di piu'.

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                                          • #81
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                                            x Area: sui tuoi elettrodi, l'alternanza fra l'utilizzo dei due elettroliti la si evince dai caratteristici depositi che questi presentano. Il "rosso" (composto di potassio,tungsteno e ossigeno) è dato dal K2CO3, il "blu" (composto di sodio, tungsteno e ossigeno) è dato dall'NHCO3.
                                            x Ennio: bentrovato e bentornato, caro amico. La comparazione fra disturbi elettromagnetici, produzione di "roba rossa" e fenomeni nucleari, è uno spunto molto interessante e un'ipotesi che, se verificata, ci darebbe la possibilità di capire, in maniera INCONFUTABILE il comportamento del plasma; tuttavia ancora non siamo sicuri che tale cocomitanza di eventi esista. Ancora non abbiamo la assoluta certezza. A tal proposito stiamo ancora facendo dei raffronti, tuttavia, se hai fatto qualche esperimento che ci "accorci" il tragitto sperimentale, fammi sapere. .

                                            Ciao ciao
                                            ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                            • #82
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                                              Ho visto il Dvd di Grottamare è veramente molto bello specialmente la vostra parte.
                                              E' grazie alla dimostrazione da Voi fatta sono riuscito a capire l'errore che ho sempre fatto con la cella.
                                              Come dice il proverbio la fretta fa i figli cechi..
                                              Ineffetti l'errore sta proprio nell'innesco.Io ho sempre fatto innescare il plasma troppo rapidamente con temperature troppo basse e tensioni troppo alte.Quindi es. se innescavo le prime "scintille" a 140 volt arrivavo a manetta con in plasma non ancora acceso totalmente.Solo adesso capisco cosa volevi dire "fai innescare il plasma lentamente ".Altro fattore importantissimo e la temperatura.
                                              Quindi recapitoliamo:
                                              Preriscaldo la soluzione sino a 73 gradi con un resitenza per acquari,poi succesivamente aziono il variac lentamente sino ad arrivare sugli 80 volt tenendo d'occhio gli ampere e arrestandomi nel caso questi oltrepassino i 6 ampere .
                                              man mano la temp. aumenta e gli ampere scendono.
                                              intorno agli 80 volt 4 ampere si dovrebbe intravedere il plasma.
                                              Quesito:Volevo sapere se mi potevi scrivere le soglie es.
                                              1-a 80volt 4ampere temp 80 °------->prime scintille sul catodo
                                              2-quando es la temp sale 83 ° o la corrente...portare da 80 a 100volt.....e cosi via sino ad arrivare a 330 volt cc per ottenere "il sole in un bicchiere d'acqua "
                                              In sostanza scrivere i passaggi da fare a secondo della tensione corrente e temperatura........
                                              Sono sicuro che sbagliavo in questo....e ringrazio Voi di avermi fatto capire....alla fine c'e l'ho fatta....

                                              Ps. Aspetto tue notizie per quanto riguarda la demo
                                              Nb.scusa se quello che scritto e un po ingarbugliato ma sono stanchissimo e non connetto piu.Buonanotte
                                              Ciao Vi abbraccio

                                              Fernando

                                              Edited by Area51 - 17/11/2004, 00:33

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                                              • #83
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                                                http://www.wavetheory.it/ita/Cap19.htm (in fondo)

                                                sto leggendo il libro, una volta finito vi farò il resoconto, sembra collegare assieme magnegas, fusione fredda, spin e tutte le stranezza incomprese dalla fisica

                                                le demo:

                                                http//www.wavetheory.it/ita/TOC3D.exe
                                                http//www.wavetheory.it/ita/Doppler.exe

                                                http//www.wavetheory.it/ita/Evolvente3D.exe

                                                http//www.wavetheory.it/ita/EvolvOriz.exe

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                                                • #84
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                                                  Guarda che cosa ho trovato?!Cosi sembrerà molto simile al vostro coprielettrodo sul sito di Naudin ....
                                                  Userò i tig da 2mm puri, perchè quelli da 2,4mm proprio non entrano.Nella foto ho accostato i due elettrodi solo per una visione d'insieme.Non gli ho incollati ......ancora non ho capito con cosa devo farlo, visto che epossidica con 100 gradi già della soluzione si scioglie e cede.....con cosa gli avete incollati Voi?
                                                  Il sistema del cavo per antenna tv, l'ho usato e ottimo per serrare....ma quando salgo troppo col variac dopo un po si fonde e il copri scivola giu'....a voi succede?
                                                  Caro amico/i scusa se vi/ti rompo sempre le...bip....ma voglio a tutti i costi replicare il vostro piccolo trionfo....per dimostrare che è possibile ,rispettate le condizioni fondamentali,replicare non l'esperimento di Mizuno e Ohmori.......ma accendere" il vero sole"quello di Iorio, Dattilo e Cirillo....

                                                  Ciao
                                                  CLICCA QUI PER FOTO
                                                  Fernando

                                                  Edited by Area51 - 17/11/2004, 22:28

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                                                  • #85
                                                    Caro area, stai facendo un ottimo lavoro .
                                                    Man mano che si prende dimestichezza con l'esperimento, ci si rende conto che abbiamo a che fare con qualcosa di delcato, che va seguito .
                                                    Riguardo quella serie di dati che mi hai chiesto, purtroppo, non abbiamo mai realizzato tabelle o riportato dati, tuttavia, importante, prima di superare i 90 Volt, attendere che la temperatura sfiori i 90°C. Solo a quel punto puoi essere certo che la corrente si mantiene bassa e il plasma viaggia stabile.
                                                    Riguardo il coprielettrodo, noi utilizziamo dei distanziali di plastica autocostruiti, stretti con fascette (parte superiore), mentre per tenere uniti i tubicini ceramici, utilizziamo la resina epossidica su un sostanzioso strato di teflon . La facciamo asciugare per più giorni e comunque, dopo 500 secondi circa, bisogna riassemlare il tutto perchè si distaccano le parti. Abbiamo esattamente i tuoi stessi problemi.

                                                    Ciao ciao.


                                                    PS interessante il link di einstein e tesla...
                                                    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                                    • #86
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                                                      Volevo dirti, che intorno hai 85volt, ho gia qualche scarica sul catodo gialla per via del sodio (purtroppo il potassio l'ho finito ma domani mi arriva l'altro)......che faccio mi mantengo su quella tensione,sino a quando il termometro non segna 90?O un po prima?
                                                      Dopo questa condizione posso alzare linearmente o devo fare qualche altra sosta prima di arrivare a "manetta" ?
                                                      Un'ultima cosa, quanto devo esporre il catodo alla reazione?
                                                      Il rapporto fra anodo e catodo nella soluzione quale è?

                                                      E anche questa sera le domande te le ho fatte ........
                                                      Un abbraccio
                                                      Fernando
                                                      Ps. Sicuramente sarete super-impegnati....ma per la dimostrazione a Taranto fate uno sforzo ....dai...Vi aspettiamo a braccia aperte.
                                                      Nb.Ti ho inviato il mio numero di cell. lo hai ricevuto?
                                                      *Ed Ennio che fine ha fatto...ti sei sentito ultimamente con lui.?...salutamelo mi raccomando
                                                      Ciao

                                                      Edited by Area51 - 30/6/2005, 19:27

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                                                      • #87
                                                        Visto che la velocità di reazione sembra essere legata all'emissione di elettroni per effetto termoionico,
                                                        aumentando la temperatura del catodo si potrebbe aumentare la velocità di reazione.
                                                        Secondo voi, quando il plasma e' innescato (ed il catodo e' magari termicamente piu' isolato dalla soluzione acquosa)
                                                        un ulteriore riscaldamento del catodo, operato elettricamente, velocizza e controlla la reazione?

                                                        Grazie per i vostri commenti

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                                                        • #88
                                                          Ciao a tutti, ricercatori e investiganti,
                                                          x Area: Più alta è la temperatura meglio è perchè migliore è la conducibilità. Il limite imposto dall'utilizzo dell'acqua è 100°C.
                                                          Riguardo l'esposizione della superficie catodica, per un elettrodo da 2,4mm noi ne esponiamo una lunghezza da 1 a 2 cm. Riguardo la rampa di salita tieni presente che, superare i 250 Volt fa fondere il catodo (da 2,4mm) quindi, repentina o no, la manovra va fatta tenendo presente che su un catodo in fusione è più difficile ottenere depositi trasmutativi che, più facilmente, si disperdono in soluzione.

                                                          x pomate: hai ragione. Tuttavia, un ulteriore riscaldamento del catodo ne provoca la fusione.. quindi è difficile. Se si utilizza il carbonio- grafite (punto di fusione più alto), questo, essendo meno compatto del tungsteno e più friabile, si "sbriciola" facilmente. Per aumentare l'emissione si potrebbe giocare sulle superfici esposte, o "incanalare" il plasma con qualche mezzo.

                                                          Ciao ciao


                                                          PS dal seguente link è possibile scaricare facilmente due nostri video. Naudin C'è anche una foto di noi con Naudin (quello al centro).
                                                          ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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