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fusione fredda elettrolitica - parte seconda

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  • #61
    saluti a tutti,
    a questo punto urge fare delle prove con acqua pesante magari miscelandola in dosi crescenti con l'acqua della soluzione.
    immagino sia di difficile reperibilità e di costo non trascurabile.
    come si può fare??
    la cosa mi stà stimolando di nuovo.

    un saluto a tutti, Ennio Vocirzio, Area51, Dandb, Quantum leap, Eroyka, Cold Fusion, Aq smith e Rabazon

    daniloz

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    • #62
      CITAZIONE (daniloz @ 22/11/2004, 18:26)
      saluti a tutti,
      a questo punto urge fare delle prove con acqua pesante magari miscelandola in dosi crescenti con l'acqua della soluzione.
      immagino sia di difficile reperibilità e di costo non trascurabile.
      come si può fare??
      la cosa mi stà stimolando di nuovo.

      un saluto a tutti, Ennio Vocirzio, Area51, Dandb, Quantum leap, Eroyka, Cold Fusion, Aq smith e Rabazon

      daniloz

      Carissimo daniloz

      Più che usare acqua pesante, sarebbe più significativo usare acqua distillata priva di deuterio, viene venduta a 200 Euro per 100 g. contiene 1/100 di deuterio rispetto all'acqua naturale, quindi ne ha un atomo ogni 640000 atomi di idrogeno.
      Se mi frulla, eseguirò anche questa prova del nove.
      Per quanto riguarda l'oro, continuo ad avere quella sensazione, perchè l'esperimento l'ho realizzato senza copricatodo, così ho creato come una colonna di frazionamento, dove i vari metalli si condensavano sull'elettrodo in ordine di temperatura di fusione, verso la punta si troverà il metallo con più alta temperatura di fusione, in questo caso dopo il tungsteno, viene il renio, poi l'osmio, il tantalio, l'iridio, l'afnio, platino, ORO, lantanio.
      Ora nella foto la punta è a destra, e come potete vedere, il color giallo è quasi il più alto, quindi io dico che non è casuale questa combinazione.

      Saluti

      Renzo Mondaini (Ravenna)

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      • #63
        caro remond,
        da questo ...post
        si parla di un prezzo di un litro di D2O intorno alle vecchie 450.000 lire.
        si dovrebbe ottenere nessuna reazione senza D e una reazione più vigorosa con +D.
        il problema che più mi preoccupa è comunque il consumo degli elettrodi e non credo sia facilmente risolvibile.


        ciao

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        • #64
          Per Remond :Caro Renzo
          Il discorso della temperatura è sicuramente da prendere in considerazione........per le considerazioni sul colore....bhu nulla è impossibile.Ti dico questo anche perchè ho ottenuto anchio la tua stessa cosa.
          Tornando al presunto "oro" vorrei che tu provassi a fare il l'esperimento con un catodo nuovo di W Puro.Quindi dovrai usare solo e solamente il catodo con il K2CO3...poi ne prendi un altro vergine sempre puro e provi col Na2CO3.In nessun caso dovrai confondere gli elettrodi.Come terza prova prendi il primo che hai utilizzato con il potassio e prova stavolta col sodio.Nel primo caso otterrai il rosso, nel secondo il blu ,nel terzo avrai il dorato, per reazione W+K2Co3+Na2Co3.

          Per la disposizione dovuta al fattore di fusione da te giustamente accennata è probabile che ci sia qualche "microscopica"parte d'oro....
          Ma dimentichiamoci che quelle visibili gialle siano delle scaglie preziose...

          Ti abbraccio
          Fernando

          Ps.Cmq complimenti vivissimi per tutto quello che fai e per il tempo che dedichi alla sperimentazione .

          Ciao

          Edited by Area51 - 22/11/2004, 22:11

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          • #65
            CITAZIONE (daniloz @ 22/11/2004, 20:32)
            caro remond,
            da questo ...post
            si parla di un prezzo di un litro di D2O intorno alle vecchie 450.000 lire.
            si dovrebbe ottenere nessuna reazione senza D e una reazione più vigorosa con +D.
            il problema che più mi preoccupa è comunque il consumo degli elettrodi e non credo sia facilmente risolvibile.


            ciao

            graffite?

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            • #66
              CITAZIONE (Area51 @ 22/11/2004, 22:08)
              Per Remond :Caro Renzo
              Il discorso della temperatura è sicuramente da prendere in considerazione........per le considerazioni sul colore....bhu nulla è impossibile.Ti dico questo anche perchè ho ottenuto anchio la tua stessa cosa.
              Tornando al presunto "oro" vorrei che tu provassi a fare il l'esperimento con un catodo nuovo di W Puro.Quindi dovrai usare solo e solamente il catodo con il K2CO3...poi ne prendi un altro vergine sempre puro e provi col Na2CO3.In nessun caso dovrai confondere gli elettrodi.Come terza prova prendi il primo che hai utilizzato con il potassio e prova stavolta col sodio.Nel primo caso otterrai il rosso, nel secondo il blu ,nel terzo avrai il dorato, per reazione W+K2Co3+Na2Co3.

              Per la disposizione dovuta al fattore di fusione da te giustamente accennata è probabile che ci sia qualche "microscopica"parte d'oro....
              Ma dimentichiamoci che quelle visibili gialle siano delle scaglie preziose...

              Ti abbraccio
              Fernando

              Ps.Cmq complimenti vivissimi per tutto quello che fai e per il tempo che dedichi alla sperimentazione .

              Ciao

              lasciamo le sentenze alle analisi, di gente che parla per convinzione ci sono già i vari accademici e bastano!

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              • #67
                CITAZIONE (remond @ 22/11/2004, 19:46)
                CITAZIONE (daniloz @ 22/11/2004, 18:26)
                saluti a tutti,
                a questo punto urge fare delle prove con acqua pesante magari miscelandola in dosi crescenti con l'acqua della soluzione.
                immagino sia di difficile reperibilità e di costo non trascurabile.
                come si può fare??
                la cosa mi stà stimolando di nuovo.

                un saluto a tutti, Ennio Vocirzio, Area51, Dandb, Quantum leap, Eroyka, Cold Fusion, Aq smith e Rabazon

                daniloz

                Carissimo daniloz

                Più che usare acqua pesante, sarebbe più significativo usare acqua distillata priva di deuterio, viene venduta a 200 Euro per 100 g. contiene 1/100 di deuterio rispetto all'acqua naturale, quindi ne ha un atomo ogni 640000 atomi di idrogeno.
                Se mi frulla, eseguirò anche questa prova del nove.
                Per quanto riguarda l'oro, continuo ad avere quella sensazione, perchè l'esperimento l'ho realizzato senza copricatodo, così ho creato come una colonna di frazionamento, dove i vari metalli si condensavano sull'elettrodo in ordine di temperatura di fusione, verso la punta si troverà il metallo con più alta temperatura di fusione, in questo caso dopo il tungsteno, viene il renio, poi l'osmio, il tantalio, l'iridio, l'afnio, platino, ORO, lantanio.
                Ora nella foto la punta è a destra, e come potete vedere, il color giallo è quasi il più alto, quindi io dico che non è casuale questa combinazione.

                Saluti

                Renzo Mondaini (Ravenna)

                Ciao Renzo,
                sono d'accordo con te, utilizzando una soluzione titolata e quindi conoscendo la molarità è possibile calcolare l'energia che verrà rilasciata (conoscendo la reazione ovviamente).

                La cosa più interessante è che con questo sitema non si devono calcolare anche le ulteriori variabili date dalla cella, non ci sono elettrodi, solo una pompa e una girante.

                Forse non sapete che nel giugno del 1998 Eugene Mallove ha svolto dei test sul brevetto di Eugene Perkins "Stati Uniti # 4.424.797 E" "La caldaia cinetica"

                Sia la cella elettrolitica sia la pompa idrosonica sono due strade interessanti che dimostrano l'esistenza del fenomeno chiamato fusione fredda, esiste però una differenza sostanziale, la pompa è già prodotta in serie e viene venduta da circa 13 anni (da sei mesi in Italia) la cella elettrolitica no, la devi costruire.

                Complimenti per il lavoro che stai svolgendo.

                Un saluto a tutti
                Armando

                Edited by Armando de Para - 23/11/2004, 11:28

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                • #68
                  CITAZIONE (Armando de Para @ 22/11/2004, 17:59)
                  CITAZIONE (remond @ 28/10/2004, 01:10)

                  La seconda banda di frequenza leggermente più bassa in ampiezza si trova fra 300 e 350 MHz; siccome sono anche appassionato di radioastronomia, ho consultato il libro “Radioastronomia Amatoriale” di Flavio Falcinelli editrice Il Rostro, il quale riporta delle righe spettrali di alcuni atomi e molecole tra cui le più interessanti sono:
                  Idrogeno neutro                f =  1420,405752 MHz
                  Deuterio                            f =  327,384349 MHZ
                  Radicale ossidrilico OH   f =  1612,231 MHz
                                                                 1665,401 MHz
                                                                 1667,358 MHz
                                                                 1720,533 MHz
                  Acqua H2O                      f =  21,42 GHz
                  Ora a parte l’ultima riga, che sarebbe fuori portata dello strumento, ho notato solo quella del deuterio, questo stà a significare che non sono gli ioni H+ dell’acqua ad entrare in reazione ma bensì gli ioni D+ contenuti nell’acqua stessa, sebbene in una proporzione di 1 a 6400.

                  Ciao ragazzi,
                  sono tornato con delle novità, leggendo quanto scritto da Remond posso confermare che con un'altra reazione legata alla fusione fredda entra in gioco il deuterio.

                  Non so se avete mai sentito parlare della pompa idrosonica, comunque questa pompa sfrutta il principio della cavitazione per creare delle microbolle di plasma che implodono rilasciando calore, in questo modo sono state costruite delle caldaie elettriche ad altissima efficienza, 300% circa.

                  Ho avuto modo di visionare queste pompe, sono stati fatti innumerevoli test, quello che inizialmente sembrava essere un fatto strano, è stato spiegato dalla diversa concentrazione in acqua del deuterio che da zona a zona cambia, cambiando di conseguenza la resa energetica.

                  La prova del nove è stata fatta utilizzando concentrazioni titolate di deuterio.

                  Chiederò a Roy di poter aprire un nuovo argomento di discussione a tal proposito.

                  Ciao a tutti

                  Armando





                  caro armando,
                  conoscevo gia' la pompa e mi ha impressionato il fatto che il funzionamento sia riconducibile alla ff.
                  io sapevo che si poteva usare anche olio ma adesso tu asserisci che il rendimento dipende dalla
                  concentrazione di deuterio........!!!!

                  apri sicuramente un 3D perche' la cosa e' interessante e ci saranno sicuramente molte domande.

                  se le conosci e le hai provate facci avere + notizie possibili, tipo caratteristiche di funzionamento, portata
                  e temperatura acqua, consumo elettrico, costi, manutenzione ecc....

                  ciao

                  daniloz

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                  • #69

                    Sono io che faccio la prima domanda ad Armando....a proposito, felice di conoscerti.

                    Mi fai capire meglio quello che stai dicendo ?
                    Hai le prove certe che gli effetti energetici della pompa idrosonica dipendono proprio dal deuterio contenuto nell'acqua ?
                    In tal caso mi fai la cortesia di farmi conoscere i link dove potrei leggere queste informazioni con piu' in dettaglio ?

                    Ti ringrazio in anticipo per tutto l'aiuto che potrai darmi, per certe cose che sto facendo in questo periodo, quello che tu mi dici mi mi interessa particolarmente.

                    Saluto te e e gli altri amici del forum con estrema cordialita'

                    Commenta


                    • #70
                      hei non sapevo la vendessero anche in italia tempo fa volevo costruirla ma nessuno ha accettato di aiutarmi e quindi ho dovuto abbandonare cmq qunto costa una per riscaldarci una casa da 150 metri quadri? e soprattutto quanti watt di elettricita?

                      Edited by ag_smith - 23/11/2004, 22:07

                      Commenta


                      • #71
                        CITAZIONE (Ennio Vocirzio @ 22/11/2004, 11:12)

                        Comunque, mio caro amico ti potrei suggerire una prova chimica che permette di togliersi ogni dubbio. Si tratta della prova chiamata “Porpora di Cassio” che serve a identificare (in macroanalisi) l’oro con una certa sicurezza. Se vuoi posso fornirti la procedura dettagliata.

                        Caro Ennio Vocirzio

                        Io sento nel cuore che sei Grande,
                        sento inoltre che sei costantemente all'Opera,
                        credo di non essere degno neanche di essere un tuo discepolo,
                        comunque sono qui a chiederti se per cortesia puoi comunicare in questa discussione la procedura della "Porpora di Cassio" per individuare la presenza di tracce d'oro, credo interessi a tutti gli sperimentatori come me.

                        Un ringraziamento anticipato

                        Renzo Mondaini (Ravenna)

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                        • #72
                          CITAZIONE (remond @ 24/11/2004, 07:30)

                          Io sento nel cuore che sei Grande,
                          sento inoltre che sei costantemente all'Opera,
                          credo di non essere degno neanche di essere un tuo discepolo,

                          Renzo Mondaini (Ravenna)

                          penso di non sbagliare affermando che e' una sensazione che accomuna
                          tutti noi del forum.

                          ma veniamo alla domanda...
                          nessuno ha mai pensato di usare acqua pesante nella pompa idrosonica?
                          saluti a tutti

                          daniloz

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                          • #73
                            dear remond,
                            sono convinto che otterrai degli ottimi risultati e accenderi il plasma anche con l'acqua impoverita da deuterio
                            il deuterio entra certamente nella faccenda, ma la quantità iniziale nella reazione potrebbe essere non importante
                            potrebbe.. quindi è da verificare...dati diversi potrebbero essere molto importanti

                            il deuterio ha importanza durante la fase di plasma,non prima non dopo,e nella fase di plasma non influisce molto la diversa concentrazione iniziale,
                            per influire dovremmo andare a concentrazioni simili a quelle in catodi di palladio...ed è un'altra storia

                            forse,e solo forse potrebbe dare una maggiore velocità di accansione del plasma una maggiore concentrazione
                            uno sperimentalista arrabbiato comr te dovrebbe trovare le soluzioni ai quesiti
                            at salut
                            rabazon

                            Commenta


                            • #74
                              una domanda mi potete dare il link per acquistare la pompa idrosonica?

                              Commenta


                              • #75
                                altra domanda usando la pompa idrosonica la concentrazione di deuterio nell'acqua diminuisce o mi sbaglio?
                                ma allora non sarebbe molto utile per i riscaldamenti ma piu per l'acqua sanitaria che ha un ricambio continuo
                                ma si dovrebbe trovare pero' il modo di ricambiare l'acqua dei termosifoni in continuazione ma senza perdita di calore
                                ma come si potrebbe fare?

                                Commenta


                                • #76
                                  CITAZIONE (Ennio Vocirzio @ 23/11/2004, 17:26)
                                  Sono io che faccio la prima domanda ad Armando....a proposito, felice di conoscerti.

                                  Mi fai capire meglio quello che stai dicendo ?
                                  Hai le prove certe che gli effetti energetici della pompa idrosonica dipendono proprio dal deuterio contenuto nell'acqua ?
                                  In tal caso mi fai la cortesia di farmi conoscere i link dove potrei leggere queste informazioni con piu' in dettaglio ?

                                  Ti ringrazio in anticipo per tutto l'aiuto che potrai darmi, per certe cose che sto facendo in questo periodo, quello che tu mi dici mi mi interessa particolarmente.

                                  Saluto te e e gli altri amici del forum con estrema cordialita'

                                  Felice di conoscerti ENNIO,
                                  sono certo che le cose che ho scritto sono interessanti, come sono certo che i link che potrei riportare non ti servirebbero a nulla, sono scritti in una lingua incomprensibile, il cinese.
                                  Non che io sappia il cinese, ma ho la fortuna di avere una vicina di casa che insegna il cinese il russo e l'inglese, altre lingue non le ho ancora provate

                                  Battute a parte sono sicuro che è il deuterio che interviene nella reazione, non perchè lo dico io (anche se lo immaginavo da diversi anni), ma semplicemente perchè ho scoperto che in molte facoltà universitarie la cosa è nota da molto tempo (esistono più di 400 brevetti e le prime pubblicazioni risalgono agli anni 50).

                                  Quello che posso fare per aiutarti è aprire un 3d nuovo non appena Eroyca mi darà il permesso (non ho mai tempo di sentirlo, speriamo mi legga....), ho molto materiale già tradotto e una parte la posso sicuramente pubblicare (ho chiesto le autorizzazioni), un'altra parte è ancora da tradurre, ma ho paura che la vicina di casa mi chieda il conto he he...

                                  Nell'attesa di quanto sopra inserisco i test effettuati da Mallove e il recentissimo articolo di 5 pagine pubblicato nel Washington post, questo articolo ufficializza una volte per tutte la fusione fredda, ma non solo, va molto, molto oltre....

                                  Spero che te la cavi con l'inglese, eventualmente qualcuno del forum provvederà sicuramente a tradurlo per tutti, penso sia indispensabile.

                                  Un saluto a tutti
                                  A presto
                                  Armando

                                  Download attachment
                                  Warming_Up_to_Cold_Fusion.doc ( Number of downloads: 31 )

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                                  • #77
                                    Ecco l'altro allegato, i test di Mallove sulla pompa idrosonica...

                                    Ciao
                                    Armando

                                    Edited by Armando de Para - 24/11/2004, 20:18

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                                    • #78
                                      Carissimi ricercatori e studiosi

                                      Voglio mettervi al corrente di una scoperta che ho fatto domenica mattina, ho voluto misurare come varia il potenziale nei vari punti dell’elettrolita, mentre aumentavo tensione per la fusione fredda.
                                      Ho preso un voltmetro a lancetta per limitare l’influenza dei disturbi elettromagnetici generati; per stare dalla parte del sicuro, ho collegato al voltmetro un filtro antidisturbi smontato da un alimentatore di computer guasto, era composto da due bobine toroidali, una a trasformatore e quattro condensatori,di cui due collegati assieme e siccome erano collegati a massa, io vi ho saldato un filo e l’ho collegato alla presa di terra dell’impianto elettrico, così qualsiasi disturbo sarebbe stato eliminato.
                                      Come sonda ho utilizzato un filo isolato che non ho spellato, ma lo ho lasciato reciso, così avevo solo un punto ristretto a contatto con il liquido.
                                      Ho fatto misure sia riferendomi al catodo che all’anodo, per controprova; ora mi viene in mente che un amico in una discussione, aveva consigliato di usare un anodo circolare che circondasse il catodo; voglio ora dire a questo amico, di cui non ricordo il nome, che tutto l’elettrolita ha lo stesso potenziale elettrico in ogni punto del beaker, come fosse un bagno di mercurio che circonda gli elettrodi.
                                      Ho notato che aumentando la tensione da zero, il liquido ha circa lo stesso potenziale del catodo, quindi prendendo in prestito la teoria degli amici campani, Dattilo, Cirillo e Iorio, il condensatore si forma all’anodo; cioè il punto dove si concentra tutta la differenza di potenziale è attorno all’anodo, nel raggio inferiore al millimetro, questo condensatore lascia passare molta corrente, anche fino a 10 ampere.
                                      Aumentando la tensione si raggiunge un punto in cui la situazione si ribalta bruscamente, questa tensione può variare dai 100 ai 200 volt, dipende dalla temperatura, dalla concentrazione e dalla sostanza disciolta nella soluzione.
                                      Questo ribaltamento riguarda il potenziale di tutto l’elettrolita che si porta tutto quanto a potenziale vicino a quello dell’anodo, la corrente contemporaneamente si riduce drasticamente anche sotto l’ampere ed il condensatore si sposta attorno al catodo, a distanza sempre inferiore al millimetro.
                                      In quel preciso istante del ribaltamento del condensatore, si ha l’emissione elettromagnetica, ancora prima della comparsa di lucciole di luce sul catodo; aumentando ulteriormente la tensione si ha il “preplasma”, chiamo così la comparsa di lucciole luminose sul catodo, l’emissione elettromagnetica è massima dai 50 ai 150 MHz, si ha un secondo picco centrato sui 327,384349MHz, quello del deuterio come ho già segnalato; poi l’emissione decresce di intensità fino a 800 MHz, con un terzo picco a
                                      533 MHz, a me sconosciuto; si notano poi impulsi di bassa intensità fino a 2 GHz.
                                      Aumentando la tensione a 300 volt e più, si ha la formazione di plasma attorno al catodo, conseguentemente aumentano le emissione nel campo delle microonde, fino ai 5 GHz, oltre è calma piatta, l’ho potuto riscontrare con un secondo analizzatore di spettro più moderno, con campo di misura fino a 26,93 GHz.
                                      Con questo analizzatore di spettro ho potuto appurare, che non vi è nemmeno l’emissione della riga spettrale dell’acqua, 21,42 GHz; ho inoltre usato anche una soluzione di acido formico, il quale ha una riga di emissione a 1,66 GHz, di cui naturalmente non ho trovato traccia.
                                      Ora vi mostro uno schizzo che ho realizzato per illustrarvi meglio la scoperta, sulla sinistra si vede raffigurato il vaso dall’alto, al cento vi ho affondato il catodo “K” ed all’estremità sinistra l’anodo “A”; porto la tensione Vak a 80 volt, ho collegato il terminale positivo del voltmetro all’anodo “A” e con l’altro terminale composto dal filo reciso l'ho immerso nei punti contrassegnati dalle lettere B-C-D-E-F-G-H-I, trovando che le misure voltmetriche sono quasi identiche e cioè 70 volt, con differenze da un punto all’altro di poche unità, in questa fase il condensatore ipotetico si è formato all’anodo.
                                      Alzando la tensione Vak si nota ad un certo punto un repentino calo di corrente, sintomo che qualche cosa è cambiato, infatti immergendo la sonda del voltmetro ho notato che in tutti i punti la tensione è sempre la stessa ma più bassa, usando elettrodi di rame, ho notato la tensione più bassa fra anodo ed elettrolita, circa 5 volt.
                                      Quello che mi stupisce è che ho trovato differenza di potenziale fra i punti “K” ed “E” dove in linea teorica non circola corrente, perché la corrente degli ioni circola fra “K” ed “A”.
                                      Questo contraddice la legge di Ohm; chiedo aiuto agli sperimentatori ad eseguire una misura analoga, ed ai teorici di spiegarmi il fenomeno.

                                      Auguri di fruttuosi esperimenti e di buone teorie

                                      Renzo Mondaini (Ravenna)

                                      Edited by remond - 24/11/2004, 22:22

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                                      • #79
                                        caro armando, stavo leggendo il report da te postato sui test sulla pompa idrosonica... sei sicuro ke ti riferissi a questo documento x quel che riguarda l'uso di acqua deuterata e calore in eccesso? in effetti nel documento si riferisce di una serie di test che hanno verificato la presenza di un cop<1 per la pompa idrosonica (anke se lasciano qualke dubbio per i fenomeni locali di cavitazione) e nn ho trovato nessun riferimento ad acqua pesante ?! forse nella lettura rapida mi è sfuggito qualcosa! facci sapere, il legame col deuterio è un importante aspetto soprattutto per il possibile legame degli esperimenti in acqua leggera e quelli diffusi nella letteratura in D2O... in bocca al lupo per le traduzioni dal cinese! mantienici aggiornati,
                                        fabio

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                                        • #80
                                          Per remond :
                                          Stupefacente.......veramente complimenti.... .
                                          In effetti il discorso del deuterio può essere un ipotesi ed è da tenere in cosiderazione
                                          Volevo invece chiarire il discorso della differenza di potenziale tra k ed e.
                                          Come ben sappiamo prima dell' innesco del plasma c'è il processo di elettrolisi e per via della temperatura relativamente bassa si ha una corrente molto alta.
                                          Man mano che la differenza di potenziale viene alzata la temperatura per effetto joule sale ed anche la conducibilità termica :quindi la tempetura sale e gli ampere scendono.
                                          Arrivati nel punto critico 90volt per 0.5M k2cO3 si innesca lo strano fenomeno del plasma totalmente estraneo al processo di elettrolisi.
                                          La differenza di poteziale fra k- e sostanziale per il mantenimento del plasma...ma completamente estraneo ad esso...
                                          Il discorso sul processo ionico da te accennato e perfetto , solo che devi tener conto anche ,che il plasma per esistere ha bisogno di un supporto minimo di energia.
                                          Quindi se fra k ed e,vi è il processo plasmatico, o "pioggia"degli ioni per essere mantenuto in vita, ha bisogno del normale processo di elettrolisi,che avviene nel copricatodo dove il plasma è assente e dove K e in conduzione con tutta la soluzione

                                          Un Saluto a tutti
                                          Area51

                                          Edited by Area51 - 24/11/2004, 23:55

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                                          • #81
                                            CITAZIONE (Area51 @ 24/11/2004, 23:50)

                                            Volevo invece chiarire il discorso della differenza di potenziale tra k ed e.
                                            Come ben sappiamo  prima dell' innesco del plasma c'è il processo di elettrolisi  e per via della temperatura relativamente bassa si ha una corrente molto  alta.
                                            Man mano che la differenza di potenziale viene alzata la temperatura per effetto joule  sale ed anche la conducibilità termica :quindi la tempetura sale e gli ampere scendono.
                                            Arrivati nel punto critico 90volt  per 0.5M k2cO3 si innesca lo strano fenomeno del plasma totalmente estraneo al processo di elettrolisi.

                                            Carissimo Area51

                                            Quando dico che la corrente cala bruscamente dico "BRUSCAMENTE" e non è un effetto di crescita di temperatura, perchè avviene a 20°C come a 90°C.

                                            Poi ti dirò che il plasma avviene anche se immergi il catodo per 1 cm senza copricatodo.

                                            Comunque prima che ve lo dicessi, credo di non sbagliare nell'affermare che nessuno immaginava che NON vi fosse un gradiente di tensione nell'elettrolita, ma che questo si comporta come un metallo. anzi si comporta più stranamente di un metallo, in quanto in un bagno di mercurio non troveremmo mai una tensione fra "K" ed "E".

                                            Pensate gente, pensate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

                                            Renzo Mondaini (Ravenna)

                                            Edited by remond - 25/11/2004, 07:40

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                                            • #82
                                              Caro Remond,
                                              Non credere che io sia cosi esperto di principi ed opere, non ritenermi assolutamente un saggio oppure un buon conoscitore delle leggi fisiche, anzi, tu non immagini l’entita’ della mia profonda ignoranza. Tuttavia mi sento onorato mettere a disposizione quel poco che conosco sugli argomenti che stiamo tirando in ballo. Anzi, esorto eventualmente qualcuno che conosce l’argomento a darci altri consigli. Il fatto di aiutarti o di aiutare gli altri mi fa sentire piu’ felice.
                                              Non esiste migliore virtu’ di quella di servire il tuo prossimo.

                                              Per quanto riguarda il metodo chiamato “porpora di Cassio” per rilevare tracce di oro ecco qui la procedura. In letteratura si legge che il metodo puo’ rilevare fino a 2 ppm di oro sciolto in soluzione. Io ritengo invece (per esperienze mie personali), che potremo ritenere il metodo buono per soluzioni contenenti almeno 10 ppm di oro. Inoltre e’ molto importante che nella soluzione da analizzare sia assente il titanio che interferisce con la stessa colorazione.

                                              Si prendono 0,2 g di cloruro di stagno SnCl2 e si sciolgono in 20 ml d’acqua distillata contenuta per esempio in un beker. A questa soluzione si aggiungono 5 ml di acido cloridrico (HCl) 37% e si fa decantare aspettando almeno 20 minuti. Dopo aver atteso questo tempo si raccoglie (per esempio con una siringa) la sola parte limpida della soluzione e la si conserva in una bottiglia scura. A questo punto abbiamo realizzato il reattivo.

                                              Per effettuare il saggio, si prende una piccola provetta e si mettono almeno 2 ml della soluzione da provare. Si introducono poi alcune gocce del reattivo, esempio 4 o 5 goccie e si attende 5 o 10 minuti.
                                              In alcuni casi, un attesa maggiore contribuirà ad avere piu’ certezza del risultato analitico, infatti, la presenza di oro sarà determinata da una precipitazione colloidale color rosso porpora (appunto porpora di cassio) che tenderà ad aumentare di intensità nel tempo.
                                              Purtroppo in questo momento non mi trovo nel mio laboratorio per cui potro’ allegare solo successivamente una foto molto chiara come esempio di una provetta contenente un campione che ha dato esito positivo alla prova alla porpora di cassio.

                                              Caro Remond, nella speranza di essere riuscito ad essere efficace, saluto te con estremo affetto e nello stesso tempo saluto tutti gli altri amici del forum.

                                              Un abbraccio avvolgente attorno ai vostri cuori

                                              P.S. Attenzione all'acido cloridrico 37%

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                                              • #83
                                                CITAZIONE (Ennio Vocirzio @ 25/11/2004, 15:27)
                                                Caro Remond,
                                                Non credere che io sia cosi esperto di principi ed opere, non ritenermi assolutamente un saggio oppure un buon conoscitore delle leggi fisiche, anzi,  tu non immagini l’entita’ della mia profonda ignoranza. Tuttavia mi sento onorato mettere a disposizione quel poco che conosco sugli argomenti che stiamo tirando in ballo. Anzi, esorto eventualmente qualcuno che conosce l’argomento a darci altri consigli.  Il fatto di aiutarti o di aiutare gli altri mi fa sentire piu’ felice.
                                                Non esiste migliore virtu’ di quella di servire il tuo prossimo.

                                                Carissimo Ennio Vocirzio

                                                Sono felicissimo che tu fornisci un po di tue conoscenze, frutto di studi in vari campi, anche a noi, che così con poco sforzo ne possiamo usufruire; questo ci aiuterà a fare un ulteriore passo avanti nella Conoscenza senza sprecare energie in cose già scoperte da altri.
                                                Bisogna comunque non dare neanche "perle ai porci".
                                                Ti chiedo inoltre se con la prova della porpora di cassio si può, per immersione del catodo nel reattivo, vedere se il giallo depositato è oro?

                                                Contraccambio l'abbraccio di cuore a te, e a tutti quelli che seguono con interesse e cuore aperto queste discussioni.

                                                Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                Edited by remond - 25/11/2004, 17:31

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                                                • #84
                                                  Caro Remond,

                                                  Per quanto riguarda il tuo ultimo quesito ti dico subito che devi prima provvedere a generare in qualche modo una soluzione da testare, ottenendo la stessa in questo modo: Bisogna fare sciogliere la maggior parte della sostanza gialla in una provettina. E' questo e' infatti il problema piu' difficile. Comunque, supponendo che si tratta di oro dovresti scioglierlo dall'elettrodo tramite una soluzione debolmente concentrata di acqua reggia (3 parti di HCl e una parte di HNO3). Fatto questo dovresti aggiungere HCl e far evaporare in un matraccio a fuoco lento fino a quasi a secchezza (sotto cappa ovviamente) (e attento agli spruzzi mi raccomando) via via riprendendo con altro HCl. E continuando in questo modo un paio di volte. Questa tecnica tende ad eliminare HNO3 ed ad avere una soluzione solo di HCl e oro (??). In poche parole se c'e' oro ci sara' cloruro di oro facilmente riconoscibile con il test alla porpora di cassio.

                                                  Per quando riguarda invece una tua comunicazione precedente ti dico con molta soddisfazione:

                                                  E’ veramente molto interessante il tuo esperimento di misura o check-up del campo elettrico della soluzione elettrolitica. So che anche gli amici di Caserta lo hanno effettuato e credo, (vorrei essere piu’ sicuro) che abbiano avuto il tuo stesso risultato. Poi mi faro dire da loro meglio questo fatto. Intanto c’e’ da costatare che hai lavorato in modo abbastanza preciso e i risultati ottenuti sono giusti. Ricordo di aver visto un grafico relativo agli esperimenti Casertani che mostrava come la soluzione della cella riportava circa 5 ohm di impedenza nella fase di plasma. Guarda caso, in un certo qual modo corrispondente con i valori da te verificati.
                                                  Per quanto riguarda invece il fenomeno che si presenta dietro al catodo, non ti preoccupare, e’ un fatto facilmente spiegabile. La corrente ionica si propaga in un corpo conduttore tridimensionale attraverso percorsi multipli chiamati “filetti di corrente”. Questi filetti sono presenti piu’ o meno in tutto il liquido anche se il gradiente di potenziale e’ molto piu’ elevato in prossimita’ dell’area centrale fra catodo e anodo. Quindi tu misuri una caduta di tensione su un filetto di corrente trasverso. Stai tranquillo e fidati di me. Quando ero bambino (molti anni fa) mettevo delle anguille nella vasca da bagno con un po di sale e le povere bestiole si contorcevano (ovviamente in modo lieve e non pericoloso) quando io dall’estremita’ opposta calavo due conduttori connessi ad una batteria militare da 60 V. In quel caso il filetto di corrente era pronunciatamene parabolico.
                                                  Comunque complimenti vivissimi, stai comprendendo in maniera molto ampia il funzionamento del processo e stai aiutando tutti noi.


                                                  Un saluto affettuoso per te mio caro amico.

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                                                  • #85
                                                    Caro Remond,
                                                    complimenti per le misure e per le tue ultime osservazioni. Stai facendo un ottimo lavoro e, veramente, i tuoi ultimi approcci al problema sono estremamene interessanti. Misurazioni dirette sul gradiente di tensione attorno agli elettrodi, ne abbiamo fatte anche noi e, dalle tue constatazioni, capisco che c'è qualcosa di diverso. Riguardo le misure dei potenziali nelle soluzioni elettrolitiche ti esorto a rifare la misura in questo modo: un morsetto del voltmetro lo tieni sull'anodo mentre all'altro morsetto (la sonda) gli fai "esplorare" i vari punti della soluzione. In condizioni elettrolitiche "normali" (senza plasma) dovresti misurare un gradiente di tensione. Anche nel punto E, in quanto il campo elettrico avvolge tutto l'anodo e non solo il lato che si affaccia sul catodo.
                                                    A plasma innescato, così come hai misurato anche tu, la soluzione si comporta come un ottimo conduttore (come un filo di rame ad esempio) per cui, misurandone la caduta di tensione fra due suoi punti, avrai valori molto bassi (e su questo le tue misure danno piena conferma). Il paragone col bagno di mercurio calza perfettamente, nel senso che la soluzione diventa conduttiva quasi come il mercurio, ed è limitata dalla sola impedenza di plasma.
                                                    Quello che non ho capito è cosa tu intenda come RIBALTAMENTO del condensatore. Ti chiedo a tal proposito di essere più chiaro .

                                                    Riguardo l'importanza della presenza del deuterio nell'acqua, molti indizi portano a intuire che sia una ottima pista da seguire .
                                                    Ti allego un disegno su come connettere i morsetti per la misura (per te e per gli altri)
                                                    NB con "D" ho indicato l'anodo, con "SV" la sonda voltmetrica (da spostare di volta in volta), con "SA" il catodo



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                                                    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                                    • #86
                                                      CITAZIONE (Quantum Leap @ 25/11/2004, 19:15)
                                                      Caro Remond,

                                                      Quello che non ho capito è cosa tu intenda come RIBALTAMENTO del condensatore. Ti chiedo a tal proposito di essere più chiaro   .


                                                      Carissimo Quantum Leap

                                                      Dalle mie misurazioni ho notato che un liquido elettrolita ha quasi resistenza zero in tutte le condizioni ed a tutte le temperature, sia con plasma che senza.
                                                      Ha il medesimo potenziale in tutti i punti anche quelli dove non dovrebbe scorrere corrente.
                                                      Per inversione del condensatore, intendo questo:
                                                      se pongo un terminale del voltmetro sull'anodo, e prendo questo come riferimento, aumento tensione, fornisco 10 volt fra anodo e catodo, immergo la sonda voltmetrica in vari punti dell'elettrolita e trovo 10 volt ovunque, vuole dire che si è formato un condensatore sull'anodo, chiaro! Perchè il liquido ha lo stesso potenziale del catodo, da cui si deduce che la tensione catodo-liquido=zero volt, mentre la tensione anodo-liquido=10 volt, allora fra anodo e liquido vi è un condensatore, io mi sono avvicinato fino ad un millimetro dall'anodo, misuravo sempre 10 volt.
                                                      Ora aumento, 50 volt fra anodo e catodo, ho tensione anodo-liquido=50 volt, tensione catodo-liquido=0 volt, ancora condensatore all'anodo.
                                                      Poi arrivati ad esempio 80 volt fra anodo e catodo, misuro tensione anodo-liquido=60 volt, tensione catodo-liquido=20 volt, il condensatore comincia anche a formarsi al catodo, per arrivare ad esempio con tensione anodo-catodo = 300 volt mi trovo con tensione anodo-liquido=30 volt e tensione catodo-liquido=270 volt.
                                                      Ora si può capire che il condensatore, cioè dove si affrontano maggiormente cariche positive di fronte a cariche negative si trova ora ubicato al catodo dove si affrontano 270 volt, mentre all'anodo si affrontano solo 30 volt.
                                                      In un esperimento con bicarbonato di sodio ho raggiunto una condizione particolare in cui si alternava il plasma all'anodo con il plasma al catodo, variando di poco il variac, naturalmente il plasma all'anodo era appena percettibile;
                                                      era bellissimo vedere questo balletto, non sò dirvi le condizioni esatte, perchè ho variato più volte concentrazione a caso, (succede sempre così) e non avevo termometro a bagno.
                                                      Comunque voglio precisare ancora una volta che quando dico ad esempio tensione anodo-liquido, intendo che in qualsiasi punto del vaso affondo la sonda voltmetriva, ho la medesima lettura, ripeto, sembra che il liquido abbia resistenza zero a qualsiasi temperatura ed anche senza plasma, perchè inizio gli esperimenti a 18°C e li termino ad acqua bollente.
                                                      Ditemi se c'è ancora qualche cosa che non è chiara ed io volentieri ve la rispiego.
                                                      A tutti i nuovi amici che si affacciano a questa discussione invito a scaricare i miei video sugli esperimenti di fusione fredda al seguente sito:

                                                      http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond

                                                      Vi saluto cordialmente ed un grazie grande grande ad Ennio Vocirzio per i consigli.

                                                      Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                      Edited by remond - 26/11/2004, 00:50

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                                                      • #87
                                                        ciao a tutti,
                                                        per remond:
                                                        un piccolo consiglio per quanto riguarda il passaggio in soluzione dell'oro dal catodo usando l'acqua regia:
                                                        1) cerca di applicare l'acqua regia entro i primi minuti dopo ke hai mescolato i due acidi; la soluzione è molto volatile e il suo potere di attacco nei confronti dell' oro degrada piuttosto velocemente..
                                                        2) può darsi che sia necessario effettuare una leggera abrasione sulla zona del catodo in questione, durante le sua immersione; ho infatti constatato che a differenza di altri metalli l'oro fatica a passare in soluzione anke se immerso in acqua regia..
                                                        in bocca al lupo e continua così

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                                                        • #88
                                                          derar remond,
                                                          invio disegnino del possibile effetto condensatore attorno al catodo e
                                                          quello che potrebbe succedere

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                                                          • #89
                                                            dear remond
                                                            invio altra immagine effetto condensatore

                                                            saluti a tutti gli amici del forum


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                                                            • #90
                                                              dera remond,
                                                              hai fatto un gran lavoro sull'effetto condensatore elettrolitico
                                                              gli schemini riguardano la cattura di elettroni in protoni di idrogeno a fiormare neutroni
                                                              le tue misure dell'weffetto e del deuterio sono molto significative

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