Mi piace pensare che la capacità di distinguere le cose sia un sinonimo di intelligenza. A questa capacità poi, noi tutti aggiungiamo l'INTERPRETAZIONE, la valutazione e su questa costruiamo molte sterili diatribe; anche su questo forum.
Spesso ho attaccato le idee di Franco Battaglia con questo suo radicalismo alla rovescia che tanto infastidisce...
Non mi piace il suo modo di INTERPRETARE il mondo ed allora sono qui a pro****e un altro:
L'UOMO consuma la natura così come consuma la benzina della sua macchina.
Per la macchina, per le dimensioni di una FIAT Croma, tutto è più semplice; quando la benzina finisce ci si ferma dal distributore.
Per i grandi numeri, quelli che hanno a che vedere con il MONDO, le società umane ma non con il sistema solare o le galassie: le cose sono un poco diverse.
Le realtà devono esser valutate in termini relativi; la CROMA è relativa ad un piccolo universo, le società umane ad un altro, i mondi e i sistemi solari ad un altro ancora.
Sarebbe sbagliato considerare le meccaniche dell'universo per aggiustare un automobile; così come è sbagliato pensare alle meccaniche del sistema solare, ai meccanismi macro temporali che le guidano, quando parliamo del modo in cui l'uomo vive consumando la natura.
Quando parliamo dell'uomo e delle sue società in relazione alla natura dobbiamo riferirci ad archi temporali relativi ad una, massimo due generazioni.
Su questo arco temporale l'UOMO, e le sue società, negli ultimi 100 anni hanno avuto e continuano ad avere un impatto molto importante sulla natura; questo impatto è tale che nel 1987 si è cominciato a parlare di SOSTENIBILITA' AMBIENTALE delle società umane.
La SOSTENIBILITA' dello sviluppo richiede, quindi, modi di interpretare le cose con un limite al ragionamento riferibile all'uomo in se e al suo PERSONALISSIMO modo di compromettere gli equilibri naturali; non all'universo e alle sue infinite trasformazioni.
I CONSUMI dell'UOMO stanno diminuendo in modo sostanziale la capacità di autorigenerazione della natura.
Questo è semplice da vedere. Basta osservare il mare dove da piccoli andavamo a fare il bagno. Basta osservare i prati in cui da piccoli giocavamo e che oggi sono "catrame e cemento" (da Celentano anni '60).
Edited by FernandoFast - 21/3/2008, 15:32
Spesso ho attaccato le idee di Franco Battaglia con questo suo radicalismo alla rovescia che tanto infastidisce...
Non mi piace il suo modo di INTERPRETARE il mondo ed allora sono qui a pro****e un altro:
L'UOMO consuma la natura così come consuma la benzina della sua macchina.
Per la macchina, per le dimensioni di una FIAT Croma, tutto è più semplice; quando la benzina finisce ci si ferma dal distributore.
Per i grandi numeri, quelli che hanno a che vedere con il MONDO, le società umane ma non con il sistema solare o le galassie: le cose sono un poco diverse.
Le realtà devono esser valutate in termini relativi; la CROMA è relativa ad un piccolo universo, le società umane ad un altro, i mondi e i sistemi solari ad un altro ancora.
Sarebbe sbagliato considerare le meccaniche dell'universo per aggiustare un automobile; così come è sbagliato pensare alle meccaniche del sistema solare, ai meccanismi macro temporali che le guidano, quando parliamo del modo in cui l'uomo vive consumando la natura.
Quando parliamo dell'uomo e delle sue società in relazione alla natura dobbiamo riferirci ad archi temporali relativi ad una, massimo due generazioni.
Su questo arco temporale l'UOMO, e le sue società, negli ultimi 100 anni hanno avuto e continuano ad avere un impatto molto importante sulla natura; questo impatto è tale che nel 1987 si è cominciato a parlare di SOSTENIBILITA' AMBIENTALE delle società umane.
La SOSTENIBILITA' dello sviluppo richiede, quindi, modi di interpretare le cose con un limite al ragionamento riferibile all'uomo in se e al suo PERSONALISSIMO modo di compromettere gli equilibri naturali; non all'universo e alle sue infinite trasformazioni.
I CONSUMI dell'UOMO stanno diminuendo in modo sostanziale la capacità di autorigenerazione della natura.
Questo è semplice da vedere. Basta osservare il mare dove da piccoli andavamo a fare il bagno. Basta osservare i prati in cui da piccoli giocavamo e che oggi sono "catrame e cemento" (da Celentano anni '60).
Edited by FernandoFast - 21/3/2008, 15:32
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