Resta il fatto che ci sono alcune incognite per il futuro, in merito la patologia in se:
Coronavirus, in Corea del Sud 141 persone tornate positive. Oms: "Europa ancora nella tempesta". Spagna, tornano a crescere i contagi, oltre 19mila i morti. Record di vittime negli Usa: 2.569 in 24 ore - Il Fatto Quotidiano

Non capisco: la data del 25 marzo è stata decisa dal governo per obbligare le aziende più restie ma ad esempio noi a Milano dal 10 eravamo già in smart working in un'azienda, l'università completamente chiusa dal 9 (quindi dal lunedì precedente). L'altra attività in cui lavoro che è aperta al pubblico ha iniziato a fare entrare le persone scaglionate,quindi solo una alla volta su chiamata e mascherina per arrivare a chiudere totalmente il venerdì 13.
Le mense, i bar se non già chiusi venivano già poco frequentati.
Vogliamo parlare della differenza di viaggiare su treni e metropolitane dove le persone stanno ammassate come in treni bestiame rispetto ad avere treni semivuoti?
Ogni mattina verso Milano c'è una migrazione di persone da mezza Lombardia, un po' differente da chi con la sua macchinetta va nel suo ufficio sottocasa.

Però se vogliamo pensare che chiudere le aziende non sia servito a nulla dobbiamo anche darci una spiegazione di come si sia diffuso il virus così capillarmente.

volevo giusto aggiungere che due nuovi contagi del mio paesino (quindi in percentuale elevata) sono di padri di famiglia che uscivano in questi giorni solo per recarsi sul posto di lavoro.

Io, fortunatamente, posso lavorare da casa ,così come la mia compagna. Mi faccio un sacco di ore in più non riconosciute perché so di essere un privilegiato e non voglio perdere questo privilegio. E così molti dei miei colleghi tant'è che la produzione è stata più elevata in questo mese di chiusura. Chi pensa che tutti i pezzenti dipendenti dei santi imprenditori illuminati dal sacro Cuore immacolato di Maria vogliamo stare a casa a grattarsi la panza retribuiti forse dovrebbe allargare un po' la sua visione. Voglio LAVORARE da casa perché non ho nessuna voglia di finire in coda a un PS in attesa che mi ficchino due tubi in gola. O dove hanno voglia di infilarmeli



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Chi ha la possibilità di lavorare da casa, deve lavorare da casa!

Gli altri al macello. Morto un operaio se ne fa un altro, tanto c'è la coda di disoccupati e si allungherà sempre di più

Ma non possono oggettivamente farlo tutti, questo e' palese. Si puo' e si deve cercare di farlo il piu' possibile. Ma e' chiaro che non tutti possono lavorare da casa.

Siamo alle solite: è cominciata la telenovela del contributo di 2.000 euro alle imprese della Regione Campania. Il governatore ha chiarito che spetta alle aziende con codice ATECO non compreso nell'elenco allegato ai DPCM, che erano esclusi dalla chiusura. Ovviamente tra Codice Attività, Codice Ateco, Codice Atecori, Codice Camerale, Codice per attribuzione P.Iva, Ordinanze regionali varie, non si capisce niente. VIVA L'ITALIA !!

Solo quelli che lavorano al mattatoio. Vitelli e maiali non puoi mica ammazzarli da remoto in lavoro agile….

Il virus si è diffuso a macchia d'olio nei primi giorni e in alcune realtà regionali ben precise.
Tu puoi lavorare da casa e ti han messo in smartworking. Ottima cosa. Ma questo NON cambia la REALTA'!
Sono i dati matematici che giustificano o smentiscono (a posteriori) le scelte. Chiudere ogni attività che portasse affollamento e far passare in smartworking chiunque potesse farlo ha evidenziato un crollo dei nuovi contagiati dopo 14 giorni evidente ed innegabile. La chiusura delle aziende non strategiche realizzato il 25 marzo... NO! E' matematica, non opinioni!
Altri paesi hanno proceduto al blocco civile, anche più tempestivamente, ed hanno controllato molto meglio dell'Italia. Sono pochi quelli che hanno davvero bloccato le attività e al momento non ci sono evidenze di questo grandissimo vantaggio. Anzi, molti stanno riaprendo e di corsa.
Poi... sono opinioni! A mio parere chi blatera di "operai mandati al macello" e pretende sempre che gli altri desiderino le aperture senza misure di sicurezza farà pagare un prezzo altissimo a molti lavoratori.
Sui mezzi pubblici sono d'accordo. Sono il vero punto debole. Le lavorazioni nelle aziende possono rispettare facilmente distanziamenti, mascherine. guanti (anche se questi in realtà o sono usati bene o servono a nulla. Non è una malattia a trasmissione sanguigna dove devi riparare la cute!), ma se poi ammassi la gente nei vagoni crei un grave problema.
Ma la soluzione NON può essere "teniamo chiuso e freghiamocene"! Una volta stabilità che siamo arrivati al picco e la curva ha iniziato la discesa (e ci siamo arrivati e l'abbiamo pure superata) e gli indici R0 scendono sotto l'1 bisogna correre a far ripartire il motore economico! Che NON sono le librerie e i bar! E' inu0tile che ad ogni santa occasione ci ripetano che "non si può pensare al liberi tutti!"! Chissenefrega del "liberi tutti"!! Teniamo la gente in lockdown fino a giugno! Si esce SOLO con un appuntamento confermato e registrato su app in un negozio, banca, studio professionale o per fare la spesa! O per portare giu il cane, fare jogging... attività del tutto innocue se fatte in solitario.
Ma le aziende o riaprono nei prossimi giorni o quando potranno riaprire avranno perso metà del fatturato dell'anno e licenzieranno! Nel turismo è già ora quasi certo che tutti gli stagionali salteranno un anno.
Io allargo tutte le visioni che credete, ma se hai meno di 50 anni e mi ripeti, come fanno tanti, la vignetta del "vacci tu a rischiare di trovarti con due tubi in gola"... non potrò che pensare cosa penso! Dici così perchè sei a casa retribuito. In smartworking contando sul fatto che comunque, a casa o quando sarà sicuro in azienda il tuo posto lo manterrai!
Per molti altri, purtroppo, NON sarà così!
La previsione per la disoccupazione in USA è di oltre 20 milioni di posti di lavoro persi con un balzo dal 3,5% del 2019 a un previsto 13% ed oltre che per gli USA è inaudito! E non hanno attuato alcuna serrata generalizzata!
Da noi ci si illude che ci sia un diverso stato sociale. Sono PALLE! Lo stato sociale contro la disoccupazione è MIGLIORE negli USA (hanno sussidi di disoccupazione generalizzati). Da noi si è sempre contato sullo scaricare sul Cuore immacolato di Maria aziendale! Ma se le aziende andassero in vera difficoltà... non ci sarebbe legge o norma che tenga! Non c'è la possibilità di dire "no, non licenzi" a chi non può pagare gli stipendi! Non illudiamoci!
Io mi auguro (sinceramente) di avere torto e che la prudenza, per me eccessiva e assurda, che blocca ora moltissime lavorazioni che non rappresenterebbero un pericolo sia invece alla fine dei fatti comprovata essere stata utilissima!! Me lo auguro e VE lo auguro!
Per ora NON c'è alcuna prova che sia stato così!

Ci sono anche quelli che lavorano nelle fabbriche in cui il distanziamento sociale non è possibile.

Ma infatti le cose stanno migliorando e nei prossimi giorni molte aziende riapriranno sicuramente.
Ci vorrà anche una buona macchina statale di controlli affinché i furbetti facciamo rispettare le misure di sicurezza. E chi vorrebbero anche i controllori sui controllori visto che i controllori potrebbero anche accettare qualche regalino per non guardare oltre il portone


Eh sì, come no. Con 1/3 della popolazione sotto la soglia di povertà gli Stati Uniti dimostrano di avere un grandioso stato sociale

Ho detto uno stato sociale che protegge meglio la DISOCCUPAZIONE che il nostro!
Non è certo il modello sociale cooperativo di esempio per aiutare i poveri, ma proprio la libertà assoluta di licenziamento delle aziende americane ha negli anni obbligato a prevedere un sistema di sussidio che in realtà è molto funzionale. Seppure a breve termine. Tanto negli USA la perdita di lavoro è (era...) spessissimo temporanea e un altro lavoro facile da trovare.
Da noi NON è così! Come strumenti ci sono la CIG e il RdC. Ma sono entrambi molto limitati e complicati. La mentalità tipica italiana è quella del "ci deve pensare l'azeinda". Ma stavolta le aziende semplicemente NON ci potranno pensare.
Quindi, si confermo! Negli USA, sul breve-medio termine, i dipendenti sono messi meglio che da noi. E te ne accorgerai.

Ad esempio?
Non diciamo sciocchezze, per pietà! Il distanziamento è un'operazione che ogni azienda può fare e che faranno. Molto meglio riorganizzarsi ora che rischiare di restare chiusi!
Mi auguro però che i controlli per una volta siano davvero PESANTI per tutti! Se l'azienda non fornisce i DPI è giusto che venga sanzionata o chiusa! MA se il lavoratore non usa i DPI perchè "la mascherina tiene caldo" o altre furbate... le sanzioni devono essere anche verso gli operai! E molto pesanti! O presto assisteremo alla solita "sagra del più furbo".


Parlando di USA è interessante una analisi economica sulla fine dell'era pre-virus. Globalizzazione "selvaggia" compresa! (It’s the End of the World Economy as We Know It - The New York Times)

"La Federal Reserve americana ha aperto linee di scambio con 14 banche centrali estere - che consente loro di pompare dollari nei loro sistemi bancari nazionali - e ha avviato un nuovo programma che consente ad altri paesi di ottenere dollari impegnando i buoni del Tesoro come garanzia. Queste mosse stanno contribuendo a garantire che una carenza globale di dollari non paralizzi l'economia mondiale. I funzionari europei sono stati riluttanti ad adottare misure per rendere l'euro più centrale nel sistema monetario mondiale, come l'emissione di obbligazioni garantite congiuntamente dai paesi della zona euro. E la Cina, semmai, è stata riluttante a rifare il proprio sistema finanziario in modi che potrebbero consentire al renminbi di diventare più cruciale per il commercio mondiale, come consentire flussi di capitali liberi dentro e fuori la valuta."
In sostanza persino gli americani si stanno accorgendo che i miopi falchi europei rischiano di far perdere all'euro la possibilità di diventare una moneta di riferimento nella prossima tempesta mondiale!
Mentre loro gongolano perchè stanno già predispondendo le cosa per proteggere il dollaro.

Ci sono anche quelli che lavorano nelle fabbriche dove il distanziamento sociale è possibile.

Si, si spera. Intanto molte aziende stanno già licenziando (almeno dalle mie parti, regione che l'anno scorso ha registrato il più alto tasso di crescita del PIL +3%).

Quelle sono le aziende che si spera non vedano neanche un centesimo di contributo pubblico.

dove i preso questo numero privo di ogni minimo fondamento ?mi è bastato leggere sul link che proponi questa idiozia
a decrescita è elogio dell’ozio, della lentezza e della durata; rispetto del passato; consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all’effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione. La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio.è una tesi .......
supportala

Mal che vada se ne andranno in Polonia con buona pace di sindacati ed (ex) operai disoccupati.

Certo, lo faranno forse. Ma vuoi scommettere che prima di farlo si papperanno lo stesso un bel gruzzoletto di soldi pubblici?
Non è mica una novità...

Guarda WuWei, ti riporto la mia realtà:
- Ente P.A. con servizi essenziali (se mi leggi avrai capito +/- di cosa parlo)
- 16 dipendenti effettivi + 5 di cooperativa
- 2 sedi distaccate di cui una (la mia) molto ampia ma mai al livello di un officina e tanto meno di una fabbrica, l'altra invece con 3 uffici mooolto piccoli
- essendo servizi essenziali non abbiamo mai chiuso neppure 1/2 giornata ma abbiamo semplicemente ridotto l'organico con turnazione su ferie (pregresse) o permessi in modo da avere il solo personale essenziale in servizio
- nessuno di noi ha attivato sistemi di home o smart working
- seppur dotati di D.P.I. (semplici mascherine chirurgiche) non ne abbiamo praticamente mai fatto uso se non nei rari (il 90% avveniva telefonicamente) contatti diretti con l'utenza.... in ufficio si gira senza limitandoci a ad evitare "contatti stretti" (essendo 3 uomini e 18 donne .... è una faticaccia :-)
Il risultato di ciò è che l'unico collega che si è ammalato è stato quello che, grazie a parecchie ferie non godute, ha fatto nel ultimo mese solo 3 giorni di lavoro, praticamente non l'abbiamo mai visto... ovvio che nessuno di noi è stato messo in quarantena preventiva
Se questo è andare al macello....

Ww, di quale contributo pubblico parli? Io vedo solo un' autostrada verso l' indebitamento, almeno da parte dello stato, non so le singole regioni cosa stiano congettando. Se devo scegliere tra fare debiti per pagare salari a chi non ha nulla da fare, causa crollo verticale delle vendite, e chiudere bottega, io chiudo bottega, sicuro come il sole. I debiti vanno ripagati, quindi li sottoscrive solo chi ha prospettive di poterli ripagare.

Mmmmh... La vedo dura stavolta! Al massimo otterranno prestiti agevolati. L'era del fondo perduto è andata!

Mi riferivo a fabbriche e cantieri. Avevo anche esasperato il concetto, lo ammetto.
Resta il fatto che artigiani e operai già in condizioni normali di lavoro sono quelli che vedono il maggior numero di morti e infortuni sul lavoro in assoluto. E sono anche la categoria più vessata.

Dici che le grosse aziende non riceveranno niente dallo stato?

Può darsi.
Ti dirò che secondo me se lo stato indirizzasse consistenti agevolazioni per sostenere le piccole e le micro imprese esistenti e soprattutto per la nascita di una moltitudine di nuove in forma individuale o cooperativa, sarebbe un bene per tutti. Tanto le grosse aziende licenzieranno ugualmente no? Ci si avvicinerebbe pure all'economia blu che piace a bright.

Scusami Top, ma non avevo visto la tua risposta...
Mi riallaccio all'esperienza di lupino, simile per certi aspetti a quella di un dipendente che conosco bene, terrorizzato dal virus. Ha praticamente preso tutte le ferie e i permessi residui pur di restare a casa dai primi di Marzo. Una decina di giorni è stato contagiato dalla moglie! I suoi colleghi invece stanno continuando a recarsi regolarmente al lavoro e in salute.
Ovvio che questo episodio non è assolutamente la regola, ma supporre che lavorare in fabbrica equivale ad una carneficina è forse un tantinello esagerato, non pensate?!?

Idem, anche per il mio collega il contagio arriva probabilmente dalla moglie.... che lavora in un RSA

Le grosse aziende licenzieranno, o non confermeranno, o non assumeranno, in funzione del calo della domanda dei prodotti che lavorano. Molte piccole imprese, faranno lo stesso, tante altre falliranno... Ricorda comunque che molte piccole imprese ruotano intorno a quelle grandi e che se una piccola impresa da da mangiare a 50 famiglie, una grossa ne da da mangiare a 5000. Agli stessi salari medi! Meglio avere 50 disoccupati o 5050?!? Meglio averne zero, ovvio!

Si atomax, ma io ho detto una cosa diversa.
Ho proposto che lo stato metta in atto un cambio di paradigma e questa è l'occasione migliore per farlo.
Sarà dura, ovvio. Ma sarà dura in qualsiasi caso.
Cosa è stato fino a ieri lo sappiamo già. La decisione è tra scegliere un futuro che ricalca le orme del passato o un futuro più azzardato ma diverso.

Cercando di evitare la polemica, ti invito a considerare bene le risposte che ti hanno dato altri.
Su questo invece sono abbastanza d'accordo. Perlomeno sulla linea che porta a privilegiare la piccola e piccolissima impresa nella protezione.
Non credo che ci sarà sta moltitudine di nascite di imprese cooperative e l'agognato "cambio di paradigma", ma vabbè... limitiamoci all'idea di fondo!
Purtroppo il grande bazooka sfoderato da Conte... in realtà è un po' una "sola". Hanno ragione molti.
I soldi li tirano fuori le banche. Foraggiate dalla BCE. Lo stato italiano non ha risorse per farlo. E le banche... ti PRESTANO i soldi! Che poi dovrai risarcire! Certo, c'è un congruo preammortamento. Certo gli interessi sono bassi... ma chi è già indebitato si indebiterà ancora di più!
D'altronde non vedo molta scelta. Anche così questa liquidità potrebbe non essere sufficiente. Nel mio caso l'accesso al finanziamento fino al 25% del fatturato comporterebbe un ambaradan tale che ho rinunciato. Mi farò bastare i 25.000€ "facili" che magari sembrano tanti a chi prende 1500€ netti al mese, ma sono una miseria per molte attività.
Non credo che le grandi aziende licenzieranno molto più dei piccoli. Paradossalmente molte hanno possibilità di ristrutturazione e hanno un potere contrattuale, sfoderando il famigerato "ricatto occupazionale", ben maggiore delle piccole.
A mio parere sarà proprio nel campo della piccola e piccolissima impresa la strage. Le grandi e le medie si possono autofinanziare tagliando pagamenti e ordini alle piccole aziende. Queste ok che si indebiteranno, ma dopo qualche mese o c'è una ripresa netta o cominceranno a fare i conti di quanto riescono a pagare con le entrate a cui arriveranno.
Il prestito di 25000€ significa che dopo due anni avrai una rata ulteriore di 550€ da pagare per 4 anni. Non detraibile dalle tasse, che a quel punto saranno tornate fameliche! Pensi davvero che un imprenditore con un po' di cervello utilizzerà quei fondi per garantire il puntuale pagamento di circa 2400€ di stipendi e contributi al mese a chi ne riceve solo 1200€??
Auguroni!
Tanto per dire... due dipendenti di livello nemmeno tanto elevato come sopra costano circa 56.000€ all'anno eh!! In realtà anche 60.000€ se conteggiamo la quota TFR! Fatevi due conti di cosa ci fa l'imprenditore con i 25.000€...Ci compra da vivere PER SE'! A me pare ovvio che in panorama di crollo delle entrate... la maggior parte dei piccoli tornerà a far da sè, liberandosi di carichi enormi che rischiano di farli fallire! Un dipendente, se le cose tornano ad andare sei sempre in tempo a riassumerlo o a sostituirlo magari con uno più giovane. Ma i debiti per affitto, bollette, tasse arretrate ti portano a fondo.

Sono anch'io abbastanza d'accordo con la tua analisi.
È proprio per questo che vorrei ci fosse il coraggio di cambiare completamente il paradigma dalle fondamenta. Tra poco potremmo arrivare al tiro di dadi perché qualsiasi scelta economica non darà certezze di risultato. Tanto vale tentare strade nuove.

Cosa proponi, in concreto? Prima di rispondere, considera che lo Stato di denaro non-ne-ha. Nemmeno per garantire i prestiti concessi dalle banche, perchè a questo (alle garanzie) provvede la CDP, che però ha in pancia 400 miliardi di risparmio PRIVATO. Dettaglio non da poco.

Eh... belle parole.. a parole!
Nella realtà possiamo concordare su diversi aspetti:
1) Servirà una decisa azione di assistenza! Sussidi generalizzati, nessuno abbandonato!
2) Servirà per qualche tempo una forma di "economia parallela", fatta di servizi gratuiti, prodotti calmierati, volontariato.
3) Servirà una decisa virata per riportare in Italia il controllo di diverse produzioni. Questo creerà anche più occasioni di lavoro, di basso livello non illudiamoci, ma concreto.
4) Servirà un intervento statale continuo e capillare.
Ma NON concorderemo su altri aspetti:
5) Servirà una ulteriore e pesante azione "turbo-liberista" per permettere alle aziende di ristrutturarsi e ripartire. Chi verrà espulso DEVE contare sul supporto assistenziale DELLO STATO! Non sul guinzaglio alle aziende. O ci ritroveremo col solo guinzaglio in mano.
6) Servirà una riforma profonda e pesante della fiscalità e soprattutto parafiscalità contributiva! Se non si prendono decisioni coraggiose (e fastidiose) si rischia di vedere crollare un pilastro dello stato sociale.
7) Servirà una spending review ben più importante delle proposte di Cottarelli. Si deve bloccare ogni spreco. Comunque sia garantito. Da dove partiamo? I viaggi aerei diventeranno molto più rari per moltissime persone! Cominciamo a liberarci delle baracche ri-nazionalizzate svendendole anche a peso!
8) Servirà riportare nel circuito dell'economia produttiva gran parte dei risparmi ora tesaurizzati da molti italiani. Non è detto si possa fare solo con patrimoniali o contributi forzosi di solidarietà! Si può fare anche offrendo forme di investimento lucrativo, ad es. legando ai bond emessi i finanziamenti alle imprese. Se l'economia riparte... il bond frutta in proporzione.

La cassa depositi e prestiti a emanato un fondo di 1 miliardo di euro ma la richiesta era per 1,9 miliardi l'1,5% per 5 anni e al 2% per 7 anni, solo per banche e il 17% estere.
Se lo stato fa un btp a 30 anni al 3% di cui il 12,5 % lo recupera per tasse credete che non troverà investitori? Io ,svuoterei il salvadanaio.
Poi sarà lo stato che presterà i soldi alle aziende creando una leva di capitali certi di 10 volte l'offerta, dopo tutto l'italia a sempre pagato.
I soldi andranno nelle tasche dei piccoli investitori che spenderanno in italia non avendo la forza delle grandi banche nel far sparire i soldi al'estero.
Le banche anno in pancia i nostri soldi allo 0% più le spese di gestione -0,2% proporrei di svuotare un po la loro pancia e riempirla agli italiani