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Schema cella al plasma

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  • Schema cella al plasma

    Schema...

    http://mio.discoremoto.virgilio.it/liuville/
    File:cellaplasmajpeg








    Cio' che si vede nella foto allegata,( fotoplasmajpeg)è un radio-ricevitore in Onde Corte per ascoltare gli aeroplani militari.Dai,scherzo,ovvviamente è lo schema elettrico della cella al plasma.L'ho riprodotto al minimo dei componenti,lo schema iniziale era infatti molto,ma molto piu' complesso,non mi andava di incasinare le idee a tutti.Come si nota dall'immagine,D5 è il ponte diodi,a valle del trasformatore/variac. C2 è il classico elettrolitico di livellamento.L1 e L2 sono rispettivamente Anodo e Catodo,qui raffigurati come induttanze variabili.Variabili in quanto,nella cella accesa, si alterano morfologicamente col trascorrere dei secondi:chi conosce le 'striplines'e le induttanze generiche capirà di sicuro; R2 rappresenta invece un carico, variabile anch'esso,ed è la resistenza che la soluzione ionica presenta tra anodo e catodo,ossia le inutili correnti disperse che generano calore qua e la'per effetto joule.D1, D2,D3, D4 e Gap 1 rappresentano poi l'elettrolisi:a tensioni superiori a 1.2 Volt,D3 e D4 conducono e il Gap elettrolitico ha inizio,liberando ossigeno e idrogeno.Se pero' nella cella invertiamo le polarità dell'alimentazione,condurranno stavolta D1 e D2,e il Gap elettrolitico avrà inizio,pertanto, a tensioni superiori a -1.2 Volt. R1 rappresenta la resistenza degli ioni che si trovano quasi in linea retta tra anodo e catodo.Ossia rappresenta gli ioni che piu' risentono dell'effetto plasma,gli fanno da guida e sono maggiormente stressati dalla conduzione in alta tensione.Poi c'è C1: si parla spesso dell'Effetto Condensatore,attribuendolo sempre a anodo e catodo,che hanno in mezzo un liquido elettrolitico.Da misure fatte a capacimetro(banali forse)ho trovato invece che: la punta del catodo rappresenta un armatura del condensatore,mentre POCHISSIME particelle di soluzione in prossimità del catodo rappresentano l'altra armatura.Tutti conosciamo i condensatori:hanno due armature,separate dal dielettrico.Nel caso di C1,il dielettrico è il vuoto,ossia l'esiguo spazio di vuoto esistente tra la punta del catodo e le pochissime particelle di liquido vicino.Non meravigliatevi,tra un atomo e l'altro esiste sempre il vuoto:tra catodo e liquido il vuoto c'è ed è notevole,anche se non sembra ....C1 è dunque un condensatore costituito da un 'puntino' di tungsteno,e da una piccola porzione di soluzione con ioni.E' un condensatore asimmetrico.Microscopico.A questo punto,un occhio esperto riconoscerà subito dallo schema che L1,R1,C1,L2 altro non sono che una rete RLC.O,andando alla larga,l'intera cella è l'esatta riproduzione dei quarzi usati in elettronica(Xtal).I quarzi oscillano,ossia a un'esatta frequenza di risonanza si 'allargano' e si 'restringono' fisicamente.Facciamo una prova,provando a fornire tensione alla cella.Per convenzione,la corrente scorre in L1,poi scorre in R1,poi arriva a C1(che si carica),e infine scorre in L2.Cosa farà C1,adesso?Il catodo è immobile,meccanicamente rigido,l'acqua salina no,è fluida.Le cariche che si formano sulle armature danno origine ad un campo elettrico localizzato tra le medesime,che si manifesta con una forza attrattiva dell'una sull'altra.L'armatura formata da poche particelle di acqua ionica si avvicina immediatamente all'armatura della punta del catodo(l'armatura positiva è attratta dall'armatura negativa).Piu' si avvicina,e piu' è attratta con forza.Alla fine le armature si toccano o quasi,e il potenziale accumulato si scarica sulla punta del catodo,istantaneamente,e inizia l'arroventamento.Ora il condensatore è scarico.Ma si carica di nuovo,visto che la corrente elettrica continua a fluire costantemente tramite R1.L'armatura + è attratta nuovamente dall'armatura -, e il catodo,in frazioni di secondo,scarica dopo scarica, sale sempre piu' di temperatura,fino a raggiungere il famigerato calor bianco.C1 è dunque il plasma,che oscilla,accendendosi e spegnendosi,caricandosi e scaricandosi,in un'alternanza continua di cariche positive e cariche negative.Come un quarzo,o quasi.Il plasma ha dunque una sua frequenza di risonanza,che,purtroppo,varia istante per istante,visto che la cella ha parametri elettronici che si modificano di continuo.Oltre alla frequenza di risonanza,esistono ovviamente anche le armoniche,sia inferiori,che superiori.Che so,magari il plasma oscilla sulla frequenza del colore verde,e emette armoniche ultraviolette,rosse,blu, sui 22Mhz,e sui 3 Ghz.Armoniche notevoli,mixate,che generano il tipico colore bianco pallido.E l'effetto termoionico?L'effetto termoionico,(inteso come emissione catodica di elettroni che va a sommarsi agli elettroni erogati dall'alimentatore),cessa di aumentare quando le cariche negative si pareggiano con le cariche positive emesse dall'anodo.Nasce infatti il cosiddetto 'saturation effect',e ,pur aumentando la tensione del variac,il plasma resta identico,e la corrente di termo-elettroni irradiati dal catodo si stabilizza.C1 avrà stesso numero di cariche negative su un'armatura,e stesso numero di cariche positive sull'altra armatura.Una volta innescato,il plasma è spinto al massimo,non cambia,al suo interno si hanno cariche positive identiche alle cariche negative,in equilibrio numerico,come nell'atomo stabile;nell'atomo,gli elettroni ruotano su orbite circolari o ellittiche,in C1 gli elettroni saltano attraverso il vuoto.C'è da dire che il plasma,al pari di un quarzo,ha una sua potenza limite,e impiega un pochino per iniziare l'oscillazione:raggiunta l'oscillazione,la mantiene,richiedendo meno energia per oscillare,in quanto è in risonanza perenne(si puo' quindi addirittura diminuire la tensione del variac,senza che si notino cambiamenti dei flussi luminosi.Il plasma ha dunque dimensioni microscopiche,sembra grandicello,ma è solo un effetto di emissione luminosa quasi sferica,oltrechè di tipo rifrattiva.Un esempio ci è dato dalle comuni lampadine,in cui un sottile filamento,una volta acceso, ci sembra centinaia di volte piu' grosso....Dall'elettrologia,si sa che qualsiasi cosa si venga a trovare tra le due armature cariche di un condensatore,subirà l'effetto dielettrico:il forte campo elettrico di C1 produce delle deformazioni notevolissime sulla materia,soprattutto in sinergia con le alte temperature.Se un atomo di idrogeno va a finire,casualmente, dentro le due armature di C1,sarà disintegrato in piu' parti:il suo elettrone andrà sull'armatura con carica+ e il suo protone andrà sull'armatura con carica -,liberando piu' energia di quella che si impiega per disintegrarlo.E' probabile che l'eccesso di calore avvenga a seguito della distruzione di atomi dell'idrogeno.Sarebbe interessante insufflare grossi dosi di idrogeno verso C1,per accertarsi di quanto cambi il rendimento della cella.Se tra le armature va invece a finirci un atomo di ossigeno,o di tungsteno,o qualsiasi altro elemento,i suoi elettroni andranno sull'armatura+, i protoni sull'armatura-,e i neutroni saranno probabilmente espulsi appena le armature si contraggono,in quanto,pur se privi di carica,conservano comunque una loro massa.Massa che puo' andare a finire dove capita,dando magari origine a trasmutazioni,o forse,compressa, potrebbe scindersi in particelle piu' piccole e energetiche,rendendo difficile l'individuazione strumentale.E gli ioni? Gli ioni,mi perdoneranno i fisici,non servono a nulla:svolgono solo il ruolo di 'fili elettrici',facendo spostare le cariche degli elettroni nell'acqua:sono utili solo quelli in prossimità del catodo,in quanto compongono la microscopica ossatura dell'armatura positiva.Invertendo le polarità dell'alimentatore,non dovrebbe formarsi alcun plasma,in quanto C1 ha difficoltà a nascere.Se proprio C1 dovesse nascere,dovrebbe stavolta trovarsi non piu' vicino al catodo,bensi' vicino all'anodo.Sfortuna vuole che la condizione affinchè un plasma oscilli regolarmente è che esso abbia identico numero di cariche positive e negative.Ma l'anodo,viste le sue dimensioni, tende a emettere nel liquido una quantità enorme di elettroni,e piu' si scalda,piu' ne emette per effetto termoionico.La manciata di cariche positive, che fuoriescono stavolta dal piccolo catodo, raggiungendo il condensatore sull'anodo, è troppo esigua,e non si riesce a bilanciare la fuga di elettroni anodici.Il rapporto armature è infatti 5:1,e cresce con la temperatura termoemissiva anodica(6:1,7:1,8:1,etc. etc.)....Stavolta si puo' aumentare la tensione fin quanto si vuole,la corrente aumenta, il plasma non ha mai modo di formarsi sull'anodo,non formandosi la cella non raggiunge l'impedenza tipica,ma resta su valori resistivi: si incrementa solo l'elettrolisi e l'evaporazione.La cella,con polarità invertite,non produce nulla.C1 ,o plasma,è dunque un condensatore asimmetrico,con un'armatura (-) puntiforme(catodo)e con l'altra armatura ionica (+) che lo avvolge semi-sfericamente.Quanto esposto sullo schema elettrico,per chi vuole farsi giusto un'idea,è comunque verificabile su testi che trattano l'argomento dei campi di forza nella armature dei condensatori,nonchè nei circuiti RLC e nell'effetto termoionico di tubi a vuoto e affini,non ho ritenuto opportuno allegare formule di alcun tipo in quanto desideroso,per adesso, di ulteriori conferme tecniche.Da un 'esame delle armoniche del plasma,è possibile risalire alla sua frequenza di risonanza ,semplicemente valutandone l'ampiezza e studiando il grafico delle lunghezze d'onda.Anche se il plasma ,un po' come fanno i quarzi,oscilla con continui slittamenti di frequenza dovuti alle variazioni dei parametri fisici,rendendo difficile la sua misura di risonanza reale.Come ultima cosa, Ant1 e Ant2 rappresentano i bracci di un ipotetico dipolo,ovverossia i due cavi elettrici fungono da antenne del sistema.C3 è un condensatore di fuga,elimina parecchi radio-disturbi,e accorda il dipolo in un certo range di R.F.Lo schema elettrico della cella dovrebbe,in teoria,essere questo,ma ognuno puo' suggerire modifiche,prendetelo come spunto per migliorarlo.

    Edited by OggettoVolanteIdentificato - 5/12/2005, 20:29

  • #2
    OTTIMO LAVORO!!!!!!!!!

    Continua Così!!!

    a presto
    Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )

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    • #3
      Ovi,

      ehi ehi, quando ti ci metti sul serio fai le cose in grande...sei un megalomane w00t.gif comunque non sono esperto di elettronica e a malapena riesco a capire il tuo schema.Secondo me è perfetto così, passa alla realizzazione e facci sapere.

      P.S.:aspetto notizie sull'alluminio.

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      • #4
        CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 19/11/2005, 02:53)
        Schema...

        http://mio.discoremoto.virgilio.it/liuville/
        File:cellaplasmajpeg








        Cio' che si vede nella foto allegata,( fotoplasmajpeg)è un radio-ricevitore in Onde Corte per ascoltare gli aeroplani militari.Dai,scherzo,ovvviamente è lo schema elettrico della cella al plasma.L'ho riprodotto al minimo dei componenti,lo schema iniziale era infatti molto,ma molto piu' complesso,non mi andava di incasinare le idee a tutti.Come si nota dall'immagine,D5 è il ponte diodi,a valle del trasformatore/variac. C2 è il classico elettrolitico di livellamento.L1 e L2 sono rispettivamente Anodo e Catodo,qui raffigurati come induttanze variabili.Variabili in quanto,nella cella accesa, si alterano morfologicamente col trascorrere dei secondi:chi conosce le 'striplines'e le induttanze generiche capirà di sicuro; R2 rappresenta invece un carico, variabile anch'esso,ed è la resistenza che la soluzione ionica presenta tra anodo e catodo,ossia le inutili correnti disperse che generano calore qua e la'per effetto joule.D1, D2 e Gap 1 rappresentano poi l'elettrolisi:a tensioni superiori a 1.2 Volt,D1 e D2 conducono e il Gap elettrolitico ha inizio,liberando ossigeno e idrogeno.Se pero' nella cella invertiamo le polarità dell'alimentazione,condurranno stavolta D3 e D4,e il Gap elettrolitico avrà inizio,pertanto, a tensioni superiori a -1.2 Volt. R1 rappresenta la resistenza degli ioni che si trovano quasi in linea retta tra anodo e catodo.Ossia rappresenta gli ioni che piu' risentono dell'effetto plasma,gli fanno da guida e sono maggiormente stressati dalla conduzione in alta tensione.Poi c'è C1: si parla spesso dell'Effetto Condensatore,attribuendolo sempre a anodo e catodo,che hanno in mezzo un liquido elettrolitico.Da misure fatte a capacimetro(banali forse)ho trovato invece che: la punta del catodo rappresenta un armatura del condensatore,mentre POCHISSIME particelle di soluzione in prossimità del catodo rappresentano l'altra armatura.Tutti conosciamo i condensatori:hanno due armature,separate dal dielettrico.Nel caso di C1,il dielettrico è il vuoto,ossia l'esiguo spazio di vuoto esistente tra la punta del catodo e le pochissime particelle di liquido vicino.Non meravigliatevi,tra un atomo e l'altro esiste sempre il vuoto:tra catodo e liquido il vuoto c'è ed è notevole,anche se non sembra ....C1 è dunque un condensatore costituito da un 'puntino' di tungsteno,e da una piccola porzione di soluzione con ioni.E' un condensatore asimmetrico.Microscopico.A questo punto,un occhio esperto riconoscerà subito dallo schema che L1,R1,C1,L2 altro non sono che una rete RLC.O,andando alla larga,l'intera cella è l'esatta riproduzione dei quarzi usati in elettronica(Xtal).I quarzi oscillano,ossia a un'esatta frequenza di risonanza si 'allargano' e si 'restringono' fisicamente.Facciamo una prova,provando a fornire tensione alla cella.Per convenzione,la corrente scorre in L1,poi scorre in R1,poi arriva a C1(che si carica),e infine scorre in L2.Cosa farà C1,adesso?Il catodo è immobile,meccanicamente rigido,l'acqua salina no,è fluida.Le cariche che si formano sulle armature danno origine ad un campo elettrico localizzato tra le medesime,che si manifesta con una forza attrattiva dell'una sull'altra.L'armatura formata da poche particelle di acqua ionica si avvicina immediatamente all'armatura della punta del catodo(l'armatura positiva è attratta dall'armatura negativa).Piu' si avvicina,e piu' è attratta con forza.Alla fine le armature si toccano o quasi,e il potenziale accumulato si scarica sulla punta del catodo,istantaneamente,e inizia l'arroventamento.Ora il condensatore è scarico.Ma si carica di nuovo,visto che la corrente elettrica continua a fluire costantemente tramite R1.L'armatura + è attratta nuovamente dall'armatura -, e il catodo,in frazioni di secondo,scarica dopo scarica, sale sempre piu' di temperatura,fino a raggiungere il famigerato calor bianco.C1 è dunque il plasma,che oscilla,accendendosi e spegnendosi,caricandosi e scaricandosi,in un'alternanza continua di cariche positive e cariche negative.Come un quarzo,o quasi.Il plasma ha dunque una sua frequenza di risonanza,che,purtroppo,varia istante per istante,visto che la cella ha parametri elettronici che si modificano di continuo.Oltre alla frequenza di risonanza,esistono ovviamente anche le armoniche,sia inferiori,che superiori.Che so,magari il plasma oscilla sulla frequenza del colore verde,e emette armoniche ultraviolette,rosse,blu, sui 22Mhz,e sui 3 Ghz.Armoniche notevoli,mixate,che generano il tipico colore bianco pallido.E l'effetto termoionico?L'effetto termoionico,(inteso come emissione catodica di elettroni che va a sommarsi agli elettroni erogati dall'alimentatore),cessa di aumentare quando le cariche negative si pareggiano con le cariche positive emesse dall'anodo.Nasce infatti il cosiddetto 'saturation effect',e ,pur aumentando la tensione del variac,il plasma resta identico,e la corrente di termo-elettroni irradiati dal catodo si stabilizza.C1 avrà stesso numero di cariche negative su un'armatura,e stesso numero di cariche positive sull'altra armatura.Una volta innescato,il plasma è spinto al massimo,non cambia,al suo interno si hanno cariche positive identiche alle cariche negative,in equilibrio numerico,come nell'atomo stabile;nell'atomo,gli elettroni ruotano su orbite circolari o ellittiche,in C1 gli elettroni saltano attraverso il vuoto.C'è da dire che il plasma,al pari di un quarzo,ha una sua potenza limite,e impiega un pochino per iniziare l'oscillazione:raggiunta l'oscillazione,la mantiene,richiedendo meno energia per oscillare,in quanto è in risonanza perenne(si puo' quindi addirittura diminuire la tensione del variac,senza che si notino cambiamenti dei flussi luminosi.Il plasma ha dunque dimensioni microscopiche,sembra grandicello,ma è solo un effetto di emissione luminosa quasi sferica,oltrechè di tipo rifrattiva.Un esempio ci è dato dalle comuni lampadine,in cui un sottile filamento,una volta acceso, ci sembra centinaia di volte piu' grosso....Dall'elettrologia,si sa che qualsiasi cosa si venga a trovare tra le due armature cariche di un condensatore,subirà l'effetto dielettrico:il forte campo elettrico di C1 produce delle deformazioni notevolissime sulla materia,soprattutto in sinergia con le alte temperature.Se un atomo di idrogeno va a finire,casualmente, dentro le due armature di C1,sarà disintegrato in piu' parti:il suo elettrone andrà sull'armatura con carica+ e il suo protone andrà sull'armatura con carica -,liberando piu' energia di quella che si impiega per disintegrarlo.E' probabile che l'eccesso di calore avvenga a seguito della distruzione di atomi dell'idrogeno.Sarebbe interessante insufflare grossi dosi di idrogeno verso C1,per accertarsi di quanto cambi il rendimento della cella.Se tra le armature va invece a finirci un atomo di ossigeno,o di tungsteno,o qualsiasi altro elemento,i suoi elettroni andranno sull'armatura+, i protoni sull'armatura-,e i neutroni saranno probabilmente espulsi appena le armature si contraggono,in quanto,pur se privi di carica,conservano comunque una loro massa.Massa che puo' andare a finire dove capita,dando magari origine a trasmutazioni,o forse,compressa, potrebbe scindersi in particelle piu' piccole e energetiche,rendendo difficile l'individuazione strumentale.E gli ioni? Gli ioni,mi perdoneranno i fisici,non servono a nulla:svolgono solo il ruolo di 'fili elettrici',facendo spostare le cariche degli elettroni nell'acqua:sono utili solo quelli in prossimità del catodo,in quanto compongono la microscopica ossatura dell'armatura positiva.Invertendo le polarità dell'alimentatore,non dovrebbe formarsi alcun plasma,in quanto C1 ha difficoltà a nascere.Se proprio C1 dovesse nascere,dovrebbe stavolta trovarsi non piu' vicino al catodo,bensi' vicino all'anodo.Sfortuna vuole che la condizione affinchè un plasma oscilli regolarmente è che esso abbia identico numero di cariche positive e negative.Ma l'anodo,viste le sue dimensioni, tende a emettere nel liquido una quantità enorme di elettroni,e piu' si scalda,piu' ne emette per effetto termoionico.La manciata di cariche positive, che fuoriescono stavolta dal piccolo catodo, raggiungendo il condensatore sull'anodo, è troppo esigua,e non si riesce a bilanciare la fuga di elettroni anodici.Il rapporto armature è infatti 5:1,e cresce con la temperatura termoemissiva anodica(6:1,7:1,8:1,etc. etc.)....Stavolta si puo' aumentare la tensione fin quanto si vuole,la corrente aumenta, il plasma non ha mai modo di formarsi sull'anodo,non formandosi la cella non raggiunge l'impedenza tipica,ma resta su valori resistivi: si incrementa solo l'elettrolisi e l'evaporazione.La cella,con polarità invertite,non produce nulla.C1 ,o plasma,è dunque un condensatore asimmetrico,con un'armatura (-) puntiforme(catodo)e con l'altra armatura ionica (+) che lo avvolge semi-sfericamente.Quanto esposto sullo schema elettrico,per chi vuole farsi giusto un'idea,è comunque verificabile su testi che trattano l'argomento dei campi di forza nella armature dei condensatori,nonchè nei circuiti RLC e nell'effetto termoionico di tubi a vuoto e affini,non ho ritenuto opportuno allegare formule di alcun tipo in quanto desideroso,per adesso, di ulteriori conferme tecniche.Da un 'esame delle armoniche del plasma,è possibile risalire alla sua frequenza di risonanza ,semplicemente valutandone l'ampiezza e studiando il grafico delle lunghezze d'onda.Anche se il plasma ,un po' come fanno i quarzi,oscilla con continui slittamenti di frequenza dovuti alle variazioni dei parametri fisici,rendendo difficile la sua misura di risonanza reale.Come ultima cosa, Ant1 e Ant2 rappresentano i bracci di un ipotetico dipolo,ovverossia i due cavi elettrici fungono da antenne del sistema.C3 è un condensatore di fuga,elimina parecchi radio-disturbi,e accorda il dipolo in un certo range di R.F.Lo schema elettrico della cella dovrebbe,in teoria,essere questo,ma ognuno puo' suggerire modifiche,prendetelo come spunto per migliorarlo.

        lo schema non mi sembra granche chiaro il simbolo delle zampette di gallina cosa sono Antenne ???
        magari ti chiederei una cortesia troppo grande se mi dessi anche una lista componenti ad esempio D1 D2 ecc diodi tipo
        es 1n4007

        ti ringrazio e scusa se sono un po troppo pignolo

        pensavo (non so se dico una tavanata) utilizzare come catodo un cilindro con pistone e all'interno tramite valvolina facciamo passare dell acqua in maniera da trasformare energia termica in energia meccnica
        tipo motore a vapore utilizzate nelle vecchie locomotive a vapore




        Salutandoti con la mia testa sotto i tuoi piedi (e ti puoi anche muovere)

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        • #5
          Lo schema utilizza la simbologia di componenti elettronici adoperata a livello mondiale.Le caratteristiche fisiche delle parti che costituiscono la cella è stata convertita in componenti elettronici,al fine di intuire cosa avviene a livello di correnti e tensioni.Le 'zampe di galline' le conosco,ma solo nei mercati thailandesi di pollame: a quali ti riferisci? I diodi definiscono solo la caduta di tensione a 1.2 Volt: a tensioni superiori,ha luogo l'effetto elettrolitico di anodo e catodo.Non hanno percio' una sigla commerciale ( ad es. 1n4007),bensì raffigurano la rottura-scissione della molecola dell'acqua.Il sistema a pistone con ingresso acqua ionizzata darebbe luogo alla distruzione meccanica del pistone-catodo in tempi brevissimi.Le temperature motori sono nell'intorno dei 600,700 gradi: qui ,adoperando il tungsteno non toriato,si raggiungono, a detta di molti ,3000 C° circa.Forse qualcosa si potrebbe tentare con le ceramiche,ma sono elettricamente isolanti.

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          • #6
            ti ringrazio della esaudiente risposta tuttavia mi sembra..che anche con 3000 gradi se il cilindro e' come quello delle auto sportive (elaborate) ovvero sopporta temperature abbastanza simili a quelle enunciate credo si possa solo provare per vedere il risultato utilizzando delle ceramiche ma solo nei punti di alte temperature
            inoltre raffreddando ad (acqua o olio ecc) si limiterebbe il problema delle alte temperature

            --una ultima cosa sarebbe opportuno schermare esperimento con del piombo onde evitare rischi di radiazioni ionizzanti si liberano neutroni e tenere il sistema piu' isolato possibile

            credo sia giunto il momento di cominciare a fare qualcosa di piu' affidabile e soprattutto utilizzare questi esperimenti per far 'girare' qualcosa

            io a fisica I e chimica ho preso 20 quindi non mi dilungo troppo perche sono abbastanza ignorante in materia
            ma in elettronica mi sento un po' piu' preparato in quanto se nello schema mi fai dei simboli di Antenna (le zampe di galline) io penso che quello sia un radioricevitore non voglio essere polemico ma solo cercare di darvi quel poco di conoscenze che ho....io sto attrezzando un laboratorio di facolta'dove collaboro per poter ripetere l'esperimento e dare il piu' possibile evidenza a quello che voi state facendo



            il solito peccatore con la testa sotto i vostri piedi e voi potete anche muovervi
            Marco.S

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            • #7
              Bene.Innanzitutto auguri per il laboratorio che stai approntando.Quanto ai simboli di antenne, il plasma è considerato un generatore,ai cui capi sono collegati anodo+cavo elettrico e catodo+ cavo elettrico.E' dunque un sistema oscillante dotato di antenna dipolare emissiva.Non è un ricevitore,bensi' un trasmettitore:buona parte della radiofrequenza è assorbita dalla soluzione salina,il resto è emesso via etere grazie ai prolungamenti dei cavi,e si irradia anche nell'impianto domestico.A seconda della frequenza emessa, è possibile persino che salti il salvavita (differenziale),il quale rileva l'R.F. trasmessa per mezzo di onde convogliate.Tra l'altro, ai tempi di Marconi,si sfruttava proprio l'arco elettrico/plasma ai capi di due carboncini e si irradiava il tutto grazie a antenne filari,anche se la stabilità in ampiezza e frequenza era molto ingarbugliata:era utile solo per il fatto che si irradiavano centinaia di watt con poca spesa,accordando l'antenna semplicemente tagliandola a un tot di metri (lambda wink.gif ) .Per ciò che riguarda lo sfruttamento della cella tramite motori raffreddati,è da non farsi assolutamente: l'elemento catodico/pistone deve restare a migliaia di gradi,se si vuole mantenere l'emissione termoelettronica catodica.Gli elettroni 'strappati' via dal catodo sono necessari al mantenimento del plasma vero e proprio,in quanto equilibrano le cariche positive(che son numerosissime e accerchiano il catodo).Si puo' immaginare il catodo come un gigante che combatte 100 cinesi incazzati neri,che raffigurano l'anodo.Egli è circondato,ma la sua mole gli permette di difendersi e non soccombere.Se i cinesi aumentano,o il gigante è piccolo,la lotta è impari,e una delle due squadre soccombe.L'esempio è ridicolo,ma è scelto solo per spiegare in termini semplici l'equilibrio delle cariche nel plasma.Diverso è il caso che tu voglia sfruttare il calore dell'acqua,ma non potendo questa superare i 100 gradi circa(salinità a parte),si sarebbe costretti a realizzare una cella sotto pressione.E la pressione diverrebbe notevole,a mano mano che sale la temperatura. P.S. hai mai aperto una pentola a pressione? Il minestrone esplode e si spiaccica a soffitto! E siamo solo a 120 gradi tongue.gif

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              • #8
                Ciao ovi,

                a che punto sei colla parte elettronica?intendo di realizzazione...

                p.s.:novità sull'alluminio liquido?

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                • #9
                  Ciao,caro.Macchè,sull'alluminio son fermo.Per la cella,sto facendo solo verifiche in lab,usando altissimi voltaggi (10kVolt) e rilevamenti di come si comportano gli ioni dell'aria.Mi interessa verificare lo spostamento degli ioni-ossigeno/azoto quando sono spinti dall'alta tensione applicata a catodi di diversa forma.In pratica,sto valutando l'effetto punta,e accorgendomi che non è possibile spostare il plasma lontano dal catodo,anche se qualche ricercatore ci prova usando flussi magnetici o elettrostatici.Ottengo ozono molto spesso,ma non so che farmene de sta' molecola tongue.gif

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