Il tuo messaggio è OT , cosa centra la terra piatta ? Semmai è la tua testa piatta …
certo ….il mio messaggio è OT .
a questo punto mi chiedo quanti suoi messaggi ( suoi ….di experimentator ) siano IN TEMA con la discussione aperta da Mario !
magari saremmo rimasti in tema ,spiegando perché ci sono dei limiti legislativi riguardanti la TEMPERATURA DI SCARICO delle acque di raffreddamento delle centrali o delle industrie !?!?
bhe …. visto che lei NON lo sa ( altrimenti l'avrebbe accennato) ….. glielo spiego in due righe
i limiti di temperatura degli scarichi industriali sono dettati da precise norme , per la salvaguardia della flora e fauna acquatica .
temperature troppo elevate determinano una quantità di ossigeno disciolto troppo bassa ( visto che la solubilità di un gas in acqua è inversamente proporzionale alla sua temperatura , legge di Henry) e quindi creano effetti devastanti sugli equilibri acquatici !!
ovviamente questo discorso è fortemente legato al riscaldamento globale ANTROPICO , ma lei sfortunatamente non crede all'effetto serra antropico !!!
saluti cordiali dal MISERO tecnico
più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza
Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!
aggiungo la legge di riferimento per scarichi industriali in corpi idrici superficiali
Per i corsi d'acqua la variazione massima tra temperature medie di qualsiasi sezione del corso d'acqua a monte e a valle del punto di immissione non deve superare i 3 °C. Su almeno metà di qualsiasi sezione a valle tale variazione non deve superare 1 °C. Per i laghi la temperatura dello scarico non deve superare i 30°C e l'incremento di temperatura del corpo recipiente non deve in nessun caso superare i 3 °C oltre 50 metri di distanza dal punto di immissione. Per i canali artificiali, il massimo valore medio della temperatura dell'acqua di qualsiasi sezione non deve superare i 35 °C, la condizione suddetta è subordinata all'assenso del soggetto che gestisce il canale. Per il mare e per le zone di foce di corsi d'acqua non significativi, la temperatura dello scarico non deve superare i 35 °C e l'incremento di temperatura del corpo recipiente non deve in nessun caso superare i 3 °C oltre i 1000 metri di distanza dal punto di immissione. Deve inoltre essere assicurata la compatibilità ambientale dello scarico con il corpo recipiente ed evitata la formazione di barriere termiche alla foce dei fiumi.
cordialmente
Francy
più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza
Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!
Quindi il problema della temperatura non è l'incapacità del sistema di raffreddare adeguatamente i reattori ma la necessità di mantenere entro certi limiti la temperatura delle acque di scarico? Ma progettare le torri di raffreddamento adeguandole a queste evenienze era troppo difficile? .... ma magari ho detto io una caxxata?!?
Solo raramente si usano le torri di raffreddamento nel nucleare (scuola americana). Di solito si raffredda direttamente lo scambiatore con acqua di fiume. Per esempio, se guardi, nessuna centrale italiane aveva le torrri di raffreddamento...
In ogni caso, anche i sistemi con le torri avrebbero difficoltà in estate: se condensi a 45 gradi e ne hai 42 di temperatura esterna...
<Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov
L'africa è stata la culla della civiltà quando l'uomo non conosceva ancora l'uso del fuoco per scaldarsi in inverno .
Teoria vecchia e di moda per le questioni odierne, in particolare tra i radical chic, ma per nulla suffragata. Teoria come tante altre.
[SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]
Commenta