Temporaneamente butto giù due righe nel tentativo di dare un inizio di risposta alle molteplici domande sulla questione..
Uno dei sistemi più semplici per convertire una tensione (& corrente) consiste nell'uso di un "trasformatore" (rif. http://www.energeticambiente.it/elet...formatori.html ).
In regime di tensione (rif. http://www.energeticambiente.it/unit...-corrente.html ) alternata AC (rif. plausibile http://www.energeticambiente.it/elet...-corrente.html ) ciò è abbastanza semplice: basta un trasformatore da collegare con il primario alla tensione disponibile e su cui prelevare a secondario la tensione voluta. Il trafo di norma prende il nome di elevatore (o sinonimo) se a secondario si ha V > di V a primario, viceversa riduttore, in discesa o altri sinonimi.
Esempi da 220Vac a 18Vac... da 110Vac a 220Vac, ecc. ecc.
Caso particolare è il trafo così detto 1 a 1, che non trasforma la tensione.. ma effettua un isolamento galvanico (fino a un certo punto...) tra primario e secondario....
Tutte queste operazioni possono essere effettuate anche con autotrasformatori se non è necessario l'isolamento galvanico (quindi no 1:1 !)
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In regime di tensione continua (DC [a volte CC]) le cose sono un po diverse. Non mi risulta esistere un oggetto vero e proprio (statico/allo stato solido) che può operare semplicemente una trasforazione da es. 12Vcc a 24Vcc...
In passato si ricorreva a sistemi elettromeccanici quale motore elettrico a "primario" ..calettato (collegato sull'asse) a una dinamo come "secondario".. sistema ingombrante.. pesante.... rumoroso...ecc.
Analizzando questo "primitivo" sistema si vede come dentro il motore in continua avvenga in realtà una trasformazione meccanica in alternata ad opera del collettore + spazzole (non parlo di motori ultima generazione)...idem nella dinamo...
Probabilmente questo ha portato in passato a costruire degli aggeggi meccanici.. molto simili ad un incrocio tra un rele e una "vecchia" intermittenza per gli indicatori di direzione sui veicoli... in pratica un oggetto "vibrante" che operava delle interruzioni sulla tensione/corrente DC... trasformandola in qualcosa di pulsato/alternato...
..insomma/morale per operare una conversione in DC bisogna "transitare" per uno stato AC...
Bene... una volta ottenuto uno stato AC (dopo...) come si può fare una conversione (es di tensione)?
Ci sono vari modi... vediamo per una elevazione...
..un sistema semplice (si fa per dire..+ che altro come comprensione..talvolta calcolo..) consiste nell'uso di condensatori (rif. http://www.energeticambiente.it/elet...densatore.html ), "serbatoi" che possono essere caricati in un certo istante.. e poi posti ad esempio in serie alla tensione originaria... un po come riempire un secchio dal rubinetto disponibile poi portarlo al piano di sopra, rovesciandolo in una vasca (condensatore più grande di livellamento in uscita..) .. o in un altro secchio che qualcun altro porterà al piano ancora superiore....
..insomma questa analogia in passato ha dato un nome ad esempio ad un intergato della Philips.. chiamato appunto "brigata dei secchi"....
Un altro ..distribuito...esempio di questa applicazione sono gli stadi moltiplicatori (duplicatori, triplicatori, ecc.) presenti ad es. in molti (ormai vecchi) TV per contribuire a generare l'alta tensione EAT necessaria al tubo catodico... costituiti praticamente da celle elementari ripetute di condensatori (secchio/vasca) e diodi (rif. http://www.energeticambiente.it/elet...a-b-diodo.html ), che fanno lo "sporco lavoro" di portare un singolo secchio da un piano al successivo ... il tutto a partire da una "alternata" disponibile... o generata da continua!
Altro sistema consiste nell'utilizzo al posto di condensatori, che operano sul livello di tensione, di induttanze (rif. http://www.energeticambiente.it/elet...nduttanza.html ).... che operano invece sulla corrente!
In pratica invece di "caricare" una tensione nel condensatore/secchio da portare ... "di la"... si carica una corrente in una induttanza!
Ci sarà anche qui un sistema che collegherà per un certo tempo l'induttanza alla tensione primaria/rubinetto... per poi scollegarla. Un altro sistema metterà in comunicazione l'induttanza con la parte secondaria.
Quale è la differenza sostanziale nell'.....immagazzinamento induttivo, rispetto quello capacitivo?
Nel secondo dobbiamo trasformare una tensione con un componente che ragiona nello stesso modo (tensione)...è difficile stivare nel secchio un "livello" maggiore di quello disponibile dal rubinetto... tramite casi particolari (es uso di pompe, della pressione, ecc.) l'acqua non sale mai uscendo liberamente da quest'ultimo...
Tanto più la tensione voluta è elevata.. tante più catene di secchi (es stadi moltiplicatori...) ci vorranno!
Viceversa con un sistema induttivo basta un singolo elemento per fare grandi salti... in virtù del fatto che questo elemento ragiona in corrente.. mentre noi stiamo operando sulla tensione! (perchè-> dopo...)
Un esempio conosciuto (in passato, ormai) è la classica "bobina" di accensione sui veicoli...con un solo oggetto si passa dai 12V canonici presenti nell'impianto a svariate decine di migliaia verso le candele d'accensione!
Uno dei sistemi più semplici per convertire una tensione (& corrente) consiste nell'uso di un "trasformatore" (rif. http://www.energeticambiente.it/elet...formatori.html ).
In regime di tensione (rif. http://www.energeticambiente.it/unit...-corrente.html ) alternata AC (rif. plausibile http://www.energeticambiente.it/elet...-corrente.html ) ciò è abbastanza semplice: basta un trasformatore da collegare con il primario alla tensione disponibile e su cui prelevare a secondario la tensione voluta. Il trafo di norma prende il nome di elevatore (o sinonimo) se a secondario si ha V > di V a primario, viceversa riduttore, in discesa o altri sinonimi.
Esempi da 220Vac a 18Vac... da 110Vac a 220Vac, ecc. ecc.
Caso particolare è il trafo così detto 1 a 1, che non trasforma la tensione.. ma effettua un isolamento galvanico (fino a un certo punto...) tra primario e secondario....
Tutte queste operazioni possono essere effettuate anche con autotrasformatori se non è necessario l'isolamento galvanico (quindi no 1:1 !)
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In regime di tensione continua (DC [a volte CC]) le cose sono un po diverse. Non mi risulta esistere un oggetto vero e proprio (statico/allo stato solido) che può operare semplicemente una trasforazione da es. 12Vcc a 24Vcc...
In passato si ricorreva a sistemi elettromeccanici quale motore elettrico a "primario" ..calettato (collegato sull'asse) a una dinamo come "secondario".. sistema ingombrante.. pesante.... rumoroso...ecc.
Analizzando questo "primitivo" sistema si vede come dentro il motore in continua avvenga in realtà una trasformazione meccanica in alternata ad opera del collettore + spazzole (non parlo di motori ultima generazione)...idem nella dinamo...
Probabilmente questo ha portato in passato a costruire degli aggeggi meccanici.. molto simili ad un incrocio tra un rele e una "vecchia" intermittenza per gli indicatori di direzione sui veicoli... in pratica un oggetto "vibrante" che operava delle interruzioni sulla tensione/corrente DC... trasformandola in qualcosa di pulsato/alternato...
..insomma/morale per operare una conversione in DC bisogna "transitare" per uno stato AC...
Bene... una volta ottenuto uno stato AC (dopo...) come si può fare una conversione (es di tensione)?
Ci sono vari modi... vediamo per una elevazione...
..un sistema semplice (si fa per dire..+ che altro come comprensione..talvolta calcolo..) consiste nell'uso di condensatori (rif. http://www.energeticambiente.it/elet...densatore.html ), "serbatoi" che possono essere caricati in un certo istante.. e poi posti ad esempio in serie alla tensione originaria... un po come riempire un secchio dal rubinetto disponibile poi portarlo al piano di sopra, rovesciandolo in una vasca (condensatore più grande di livellamento in uscita..) .. o in un altro secchio che qualcun altro porterà al piano ancora superiore....
..insomma questa analogia in passato ha dato un nome ad esempio ad un intergato della Philips.. chiamato appunto "brigata dei secchi"....
Un altro ..distribuito...esempio di questa applicazione sono gli stadi moltiplicatori (duplicatori, triplicatori, ecc.) presenti ad es. in molti (ormai vecchi) TV per contribuire a generare l'alta tensione EAT necessaria al tubo catodico... costituiti praticamente da celle elementari ripetute di condensatori (secchio/vasca) e diodi (rif. http://www.energeticambiente.it/elet...a-b-diodo.html ), che fanno lo "sporco lavoro" di portare un singolo secchio da un piano al successivo ... il tutto a partire da una "alternata" disponibile... o generata da continua!
Altro sistema consiste nell'utilizzo al posto di condensatori, che operano sul livello di tensione, di induttanze (rif. http://www.energeticambiente.it/elet...nduttanza.html ).... che operano invece sulla corrente!
In pratica invece di "caricare" una tensione nel condensatore/secchio da portare ... "di la"... si carica una corrente in una induttanza!
Ci sarà anche qui un sistema che collegherà per un certo tempo l'induttanza alla tensione primaria/rubinetto... per poi scollegarla. Un altro sistema metterà in comunicazione l'induttanza con la parte secondaria.
Quale è la differenza sostanziale nell'.....immagazzinamento induttivo, rispetto quello capacitivo?
Nel secondo dobbiamo trasformare una tensione con un componente che ragiona nello stesso modo (tensione)...è difficile stivare nel secchio un "livello" maggiore di quello disponibile dal rubinetto... tramite casi particolari (es uso di pompe, della pressione, ecc.) l'acqua non sale mai uscendo liberamente da quest'ultimo...
Tanto più la tensione voluta è elevata.. tante più catene di secchi (es stadi moltiplicatori...) ci vorranno!
Viceversa con un sistema induttivo basta un singolo elemento per fare grandi salti... in virtù del fatto che questo elemento ragiona in corrente.. mentre noi stiamo operando sulla tensione! (perchè-> dopo...)
Un esempio conosciuto (in passato, ormai) è la classica "bobina" di accensione sui veicoli...con un solo oggetto si passa dai 12V canonici presenti nell'impianto a svariate decine di migliaia verso le candele d'accensione!
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