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solare drain back

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  • solare drain back

    Solare termico drain back.
    Sono propenso ad installare ca. 12 m2 di pannelli con bollitore ( sanicube solaris 538/16/16).
    A ciò aggiungo la caldaia a condensazione ed una idrostufa a pellets nel soggiorno (ca. 24Kw).
    L’abitazione è in montagna a 1000 m s.l.m. a NORD di BG, su due piani (50 + 50 m2; oltre a
    taverna e sottotetto in cui installerò il SANICUBE e caldaia).
    Il riscaldamento è realizzato con termosifoni dimensionati per Delta t=30°C.
    L’intenzione è di far funzionare prevalentemente la idrostufa e nei periodi di maggior freddo solo la caldaia a metano.
    Chiedo :
    1. il sanicube solaris 538/16/16 è il bollitore più appropriato ?
    2. come impostare la logica del sistema (ACS e Riscaldamento) per ottimizzare al meglio il solare termico, soprattutto quando l’abitazione non è presenziata ?
    Ringrazio delle risposte.
    Pietro.

  • #2
    ti propongo alcune riflessioni dalla mia esperienza con la GSU 520 ma non ho un'opinione precisa su quanto richiedi.
    La produzione di ACS oltre i 40 gradi deve essere limitata ai soli giorni in cui sarai presente in casa e, se vuoi un miglioramento della resa solare, limitando gli orari d'inverno a mattino e sera; nelle altre ore, se soleggiate, dovresti garantire il massimo trasferimento di calore verso l'abitazione senza accumularlo; pertanto, l'accumulo da 300 o da 500 non è influente (nel primo caso minor volano termico -va in temperatura prima e cessa prima il suo contributo); al mattino, dopo l'uso dell'ACS, dovresti garantire lo svuotamento verso il riscaldamento per favorire l'effetto del sole.

    oltre a quanto proponi dovresti installare una centralina di controllo complessa con le seguenti caratteristiche.
    CASA DISABITATATA
    - La centralina dovrebbe misurare la temperatura del solare; se il solare è sopra una certa temperatura (>20°, >25°), trasferire TUTTO verso l'abitazione, senza alcun limite superiore; sotto tale temperatura, blocco del trasferimento dal solare.
    - nel caso la temperatura in casa scenda sotto i 5°, 10°... e il solare non sia sufficiente, la centralina dovrebbe dare il consenso alla caldaia a gas per mantenere la temperatura minima.

    In questo modo spremeresti tutto il possibile dal solare e il meno possibile dalla caldaia.
    Non ho idea se esista una centralina così ma se non dovesse esistere... potremo progettare la nostra CENTRALINA IDEALE.

    CASA ABITATA
    devi verificare quanto tempo impiega per andare a circa 20° partendo da basse temperature... in modo da non dover soffrire il freddo nelle prime ore di ogni periodo di permanenza.

    Accumulo
    non ho idea di altri accumuli ma la struttura tra la GSU e il "tuo" è la stessa e mi sembra ben coibentato. Se trasferisci il calore verso l'interno, non avrai mai l'accumulo ad alta temperatura e la perdita sarà minima.
    Ricorda che i tubi dell'accumulo che escono dall'alto è opportuno che scendano fino a terra prima di ripartire verso gli impianti, per effettuare una sorta di "sifone termico" ed evitare che l'accumulo disperda il calore se non vuoi.

    N° pannelli.
    Con le modifiche effettuate al mio impianto (speso meno di 20 euro, vedi Il mio solare termico con integrazione riscaldamento ) ho visto che i 5 pannelli massimi consigliati da Rotex potrebbero salire di numero, magari 6 pannelli (o due blocchi da 3 pannelli, in parallelo ma, forse, con pompe e controlli diversi).

    I dati li trovi nell'articolo postato e anche alcune soluzioni. Fammi sapere la tua opinione.
    ciao
    Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
    FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
    Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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    • #3
      Grazie Dinor
      al solito sei molto solerte. E' da tempo che leggo i tuoi messaggi e conosco la tua esperienza. sai com'è : tra il dire ed il fare ... . Preciso che il mio impianto sarà supervisionato da un Termotecnico che mi indirizzerà sulla strada giusta. Però l'esperienza diretta sul campo è tutta un'altra cosa perchè si tocca con mano la realtà che spesso non è quella che che credevamo. vengo al dunque : allego, se riesco, la logica di funzionamento dell'impianto che sto definendo, perchè possa valutarlo e dirmi se, sulla base della tua esperienza, è realistico.
      grazie. Ciao.
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