Gasolio dalla biomassa e dai rifiuti solidi urbani - EnergeticAmbiente.it

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Gasolio dalla biomassa e dai rifiuti solidi urbani

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  • #31
    Sono d'accordo Gordini , anche se non li ho mai provati, che questi combustibili funzionino nei motori endotermici.

    Certo, possono avere qualche problema in più rispetto a quelli di raffinazione del brent ,come presenza di particelle solide o troppo zolfo, ma funzionano.

    La cosa che mi lascia dei dubbi è la redditività e l'ammortamento, parliamo di produrre combustibili di basso pregio, con qualità inferiori a quelli già presenti sul mercato con impianti dai costi elevatissimi.

    Però questo è l'ambiente, e l'ambiente è spesso così, ogni cosa si proponga, è sempre un debito

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    • #32
      Originariamente inviato da fragiba Visualizza il messaggio
      sono forse questi?

      ALPHAKAT

      In Italia si chiama VUZETA

      Originariamente inviato da Guglielmo Garritano Visualizza il messaggio
      ..........Ho chiesto di poter comunicare i nomi della società dententrice del brevetto e per motivi di opportunità, tra cui privacy; mi è stato fatto divieto assoluto.....
      Detto questo voglio far rilevare che qualcuno di voi mi ha quasi rimproverato il fatto che, alla fine, non è che avessi postato niente di nuovo, anzi, si affermava che erano cose risapute.
      Ciao
      Il fatto che esiste un brevetto tutela la società da tutti i punti di vista. Inoltre il brevetto è pubblico dopo 18 mesi sul sito del WIPO se hanno fatto estensione mondiale oppure su quello dell'EPO se si sono limitati all'europa.
      Senza polemica ma mi sembra una di quelle storie del tipo "lancio il sasso e nascondo la mano"
      Ultima modifica di nll; 26-06-2011, 21:13. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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      • #33
        Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
        ora il gasolio dalle gomme o plastiche, hanno caratteristiche simili, ma un problema uguale, particelle che forano i filtri e distruggono il sistema di iniezione in poco tempo, per il resto è come la benzina da usare, saluti
        I pneumatici e la magggior parte delle materie plastiche di colore nero contengono in percentuali più o meno grandi un prodotto che per le raffinerie è una bestia "nera" "il nero fumo". Ammesso e non concesso che esistano impianti che grazie a trattamenti termici e processi catalitici riescano a ottenere una parziale " liquefazione " degli idrocarburi che compongono questi materiali ( non è il caso della legna , carta e quant'altro citano i venditori di elisir da fiera) la carica di nero fumo rimane in sospensione nella fase liquida . Eliminarla richiederebbe i processi tipici delle raffinerie in cui fanno lievitare i costi di raffinazione - depurazione e la quantità di acque nere , acque " grigie " da depurare . Gli effetti che le particelle ( tecnicamente sono PM 10 ) di carbonio in sospensione , determinano sugli impianti di alimentazione dei motori sono quelli citati da Gordini , tanto che è oramai opinione di chiunque abbia cercato scientificamente applicazione industriale a questi liquidi , che la loro destinazione senza ulteriori trattamenti sia la combustione in caldaia , meglio ancora l'alimentazione dei forni da cementeria . Oggi le cementerie bruciano CDR e pneumatici macinati e si fanno pagare per bruciarli , ergo , l'olio di pneumatici non vale nulla

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        • #34
          Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
          Oggi le cementerie bruciano CDR e pneumatici macinati e si fanno pagare per bruciarli , ergo , l'olio di pneumatici non vale nulla
          Condivido in pieno come dice Sulzer che spesso i prodotti liquidi della pirolisi di rifiuti hanno bassissimo valore commerciale, è una delle ragioni per cui la Metalrecuperiha chiuso

          Riguardo i cementifici Sulzer, oramai stanno diventando i veri inceneritori di rifiuti

          tra

          CDR
          Pneumatici triturati
          e d'ora in poi fanghi di depurazione essiccati (già sperimentato con successo con opportuna percentuale a Merone) nella produzione del clinker

          stanno diventando i veri smaltitori dei rifiuti in Italia

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          • #35
            Forse a ragione , il forno del clinker grazie alle reazioni chimiche , alle componenti del cemento e alle temperature che si raggiungono durante la cottura è probabilmente il miglior sistema di abbattimento gratuito messo a disposizione dalle industrie in questo momento ( senza che per questo si debba esagerare e aggiungere anche i PVC nel CDR) . I sistemi di abbattimento delle polveri messi in atto negli ultimi anni a valle della cottura e della macinazione completano un quadro complessivo molto diverso dalla immagine di fabbriche della silicosi che davano una volta le cementerie .
            Vorrei aggiungere che tutti questi combustibili alternativi ( compresi i fanghi essicati ) sostituiscono enormi quantità di petcoke petrolifero in cui si annidavano grosse quantità di nickel e vanadio ( oltre a zolfo, cloro , e altre amenità) che abbiamo respirato per decenni e adesso le raffinerie recuperano in maniera più proficua.
            Ultima modifica di nll; 26-06-2011, 21:14. Motivo: Corretto errore di battitura su segnalazione dell'utente

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            • #36
              Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
              ....e d'ora in poi fanghi di depurazione essiccati (già sperimentato con successo con opportuna percentuale a Merone) nella produzione del clinker

              stanno diventando i veri smaltitori dei rifiuti in Italia
              I fanghi di depurazione hanno una umidità media del 75% o un secco del 25% se preferisci; per essiccarli occorre un sacco di calore, da dove viene preso questo ultimo?

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              • #37
                Non è la discussione sui fanghi, ma quella su come ottenere gasolio da biomasse

                Premesso questo, senza scrivere troppo (si potrebbero scrivere 30 pagine sull'argomento)farò una sintesi

                La tendenza attuale è quella di costruire grossi essiccatori cui conferire i fanghi prodotti in tutta la provincia o quasi, o comunque in un gruppo importante di comuni.
                La taglia di queste unità va dalle 10 alle 20 mila tonnellate di centrifugato (20-25% di ss) l'anno.

                Veniamo alla fonte di energia, nonostante la scelta sia uno scempio termodinamico, ed uno schiaffo al buon senso, spesso vengono alimentati a gas naturale (usare un combustibile fossile pregiato e pulito come il GN per seccare fanghi è pura idiozia), come si è fatto in Trentino finora, lo faranno al depuratore di Pavia (15000 tonn/a), Lucca, ecc...

                Ci sono alcune realtà virtuose, al depuratore di PC esempio, che è vicino al termovalorizzatore di RSU, è stato installato un essiccatore di fanghi che usa i fumi a bassa temperatura dell'inceneritore adiacente.

                Secondo me dovrebbero fare sempre così, trovare accordi coi termovalorizzatori o le centrali termoelettriche di zona (non esiste provincia che non abbia almeno una di queste unità), costruirci un essiccatore funzionante a fumi esausti e portarci i fanghi da essiccare.

                Un'altra soluzione che a me piace particolarmente, è quella di costruire grossi digestori anaerobici, cui conferire i fanghi ispessiti miscelati al Forsu (circa il 3% di solido), il calore prodotto dalle centrali termico, viene usato per essiccare, la frazione solida uscente.
                Il digestato secco (igienizzato grazie alla termofilia del reattore) è un ottimo ammendante per il florovivaismo (da vendere nei supermercati ad esempio)
                L'ultima è una scelta valida solo per i reflui civili.

                Vorrei concludere dicendo che condivido Sulzer, al giorno d'oggi, tra gli impianti già presenti, conferire i fanghi essiccati ai cementifici, soprattutto quando non utilizzabili in agricoltura per la presenza d'inquinanti, rappresenta ciò di più ecologico ed economico esista.

                Non solo limito l'emissione degli inquinanti, sostituendo i fanghi a residui di raffineria, ma le ceneri invece di diventare un fastidioso residuo (i termovalorizzatori di fanghi dedicati, producono per circa il 25% del secco) vengono inglobate nel clinker e quindi non ho più rifiuti solidi da smaltire.

                Speriamo però che i cementifici non si mettano a fare cartello, ma dubito... ad alcuni convegni dicono essere già prontia ritirare i fanghi secchi a soli 95 €/tonn

                Tutto questo, nell'attesa di depuratori che producano pochi fanghi (reattori a membrane)
                Ultima modifica di Mauro1980; 20-06-2011, 14:37.

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                • #38
                  Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                  Non è la discussione sui fanghi, ma quella su come ottenere gasolio da biomasse


                  La tendenza attuale è quella di costruire grossi essiccatori cui conferire i fanghi prodotti in tutta la provincia o quasi, o comunque in un gruppo importante di comuni.
                  Pensavo che in trentino i fanghi venissero smaltiti insieme alle 40.000 tonnellate annue di organico che portano qui in veneto.

                  Essiccare a gas è una boiata. Si consuma energia per poi fornire
                  energia a un altro processo in misura minore.
                  Sicuramente per una provincia ricca come Trento o Bolzano avrebbe le risorse per soluzioni sofisticate (e magari costose) ma qui mi sembra sia più che altro nascondere la cenere sotto il tappeto.

                  Nei cementi non si possono utilizzare più di tanti pneumatici o residui anche perchè i rapporti nel clincker devono sottostare a certi ranges ed elementi quali lo zolfo non sono graditi (in quanto indeboliscono il cemento finale una volta applicato); Alcalini come potassio e sodio danno fastidio perchè creano efflorescenze sul cemento applicato etc etc...

                  Sempre meglio che metterlo in discarica dirai... e concordo anche io ma soluzioni come tu dici tipo MBT, biodigestori ed altro si presterebbero meglio e il biogas prodotto lo potresti comunque usare nei cementifici una volta purificato da H2S e NH3.

                  Non a caso a Trento mi risulta ci sia in corso una querelle su plasma, biodigestori ed altre tecnologie più o meno nuove in sostituzione del progettato inceneritore, fortemente voluto da certe lobbies, e che comunque nascerebbe vecchio prima ancora di cominciare a funzionare.

                  Quanto ai reattori a membrane hai qualche riferimento (almeno sulle applicationi per la depurazione acque)
                  Grazie

                  Originariamente inviato da Sulzer1
                  Vorrei aggiungere che tutti questi combustibili alternativi ( compresi i fanghi essicati ) sostituiscono enormi quantità di petcoke petrolifero in cui si annidavano grosse quantità di nickel e vanadio ( oltre a zolfo, cloro , e altre amenità) che abbiamo respirato per decenni e adesso le raffinerie recuperano in maniera più proficua.
                  Come detto prima bisogna sempre vedere che non comportino problemi alla composizione del cemento che ha dei range di tolleranza
                  Ultima modifica di nll; 26-06-2011, 21:21. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                  • #39
                    La qualità del cemento è tutelata da un sistema di qualità che oramai rende difficile la produzione di un legante al di fuori degli standard. Da almeno 70 anni il passaggio alla produzione di miscele artificiali ( una volta si cuoceva una pietra che conteneva tutti i componenti del prodotto finale ) permette di correggere la formulazione in funzione di ciò che si aggiunge e si toglie ....
                    Comunque PVC e altre sostanze è meglio non bruciarle mai....

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                    • #40
                      Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                      Comunque PVC e altre sostanze è meglio non bruciarle mai....
                      Concordo pienamente... sempre meglio operare con la testa

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