Sembra che solo alle stringhe connesse con invertere Santerno sia possibile collegare il sistema di antifurto, sempre della Santerno, che legge l'impedenza della stringa e ne segnale l'alterazione con l'apertura di un contatto pulito da portare ad una centrale di allarme.<br>Qualcuno conosce il suo principio di funzionamento? c'è per caso in giro uno schema elettronico di qualcosa di simile per realizzarlo in proprio?<br><br>Saluti
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Io ho realizzato un sistema d'allarme mio.<br><br>sto sviluppando un robottino da guardia. (ancora non è pronto)<br><br>Ho un sistema d'allarme con telecamere e riconoscimeto intelligente dell'immaggine.<br><br>Penso che lo presenterò all'incontro di parma.<br><br>Se ti interessano gli allarmi mettiti in contatto con me.
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Anche a me piacerebbe capire come funziona. Staccando l'inverter è abbastanza facile misurare la continuità del circuito, basta iniettarci una corrente e poi misurare la tensione.<br>Senza staccare l'inverter, o con l'inverter in servizio non saprei, bisognerebbe sapere almeno l'impedenza d'ingresso....<br>
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Sinceramente non conosco bene il sistema di antifurto ideato da Santerno, ad ogni modo basandosi sulla lettura dell'impedenza caratteristica dei cavi mi permetto di sollevare qualche dubbio.<br>L'impedenza dei cavi può variare per svariati motivi tra cui presenza di giunti, cavo danneggiato o anche a causa di una posa dei cavi non perfettamente a regola d'arte (mi riferisco ai "gomiti" sul cavo), però sottolineo ancora che non conosco nello specifico il reale funzionamento.<br>Mi è capitato di collaborare per qualche mese con il CESI di Milano nel campo della diagnostica cavi di MT ed il metodo utilizzato si basava proprio sulla riflettometria (analisi dell'impedenza caratteristica dei cavi).<br>Cordiali saluti,<br><br>Antonio Vincenti
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riflettometria? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1eacedbe4e631c6c0c9a78fa68045301.gif" alt=":wacko:"> Penso che quà basti misurare la tensione di soglia del diodo in conduzione, di notte la corrente che inietti passa tutta nei diodi di bypass. Fai una taratura iniziale, se ti discosti toppo o ti hanno messo in corto la stringa o ti hanno aperto il circuito.<br>Però questo funziona se stacchi l'inverter dalla stringa, se rimane collegato ti falsa tutto...bisogna almeno conoscere l'impedenza d'ingresso.<br><br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (giorgio demurtas @ 16/2/2008, 12:32)</div><div id="quote" align="left">riflettometria? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/9d789028c263da6945bfa99fdf5543c9.gif" alt=":wacko:"></div></div><br>Si, visto che si faceva riferimento all'analisi dell'impedenza caratteristica del cavo, l'unico metodo che conosco e che viene sfruttato p.e. dal CESI si basa proprio sulla riflettometria! <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/40f9196a4b60cee6eb5a8cf4ab1be392.gif" alt=""><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (giorgio demurtas @ 16/2/2008, 12:32)</div><div id="quote" align="left">Penso che quà basti misurare la tensione di soglia del diodo in conduzione, di notte la corrente che inietti passa tutta nei diodi di bypass. Fai una taratura iniziale, se ti discosti toppo o ti hanno messo in corto la stringa o ti hanno aperto il circuito.</div></div><br>uhmm... e se "by-passassi" il modulo prima di fregartelo??? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d6687b92750f1af85627c83519d4db72.gif" alt="<_<"><br>
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