Buonasera a tutti,
capito da questa parti dopo molto tempo passato a leggere, poiché mi appresto a ristrutturare casa approfittando della nuova possibilità del superbonus.
Abito nel Valdarno fiorentino, in una vecchia casa costruita da un trisavolo attorno al 1870.
La casa si compone di 2 appartamenti in parte sovrapposti ed appoggiati contro un balzo. La mia parte è su 2 piani da circa 60 m2 l’uno, tutta in pietra (galestro ed alberese prevalentemente), con mura spesse ma vecchie di un secolo. Qualche anno fa abbiamo migliorato il tetto, con dei pannelli (isocoppo) gia coibentati, applicati su una base di panconcello da 3 cm. Adesso, approfittando del nuovo decreto (che ci pare ancora troppo bello) vorremmo passare a migliorare tutto il resto.
Siamo abbastanza convinti riguardo alla scelta di un cappotto termico in fibra di legno, e alla sostituzione degli infissi che attualmente non hanno neppure il doppio vetro, ma tutto il resto è abbastanza confuso.
Al momento l’impianto di riscaldamento consiste in una stufa a metano da 24.000, radiatori in alluminio e da un camino a legna ammodernato con un inserto della Nordica. In realtà non usiamo moltissimo il riscaldamento perché non siamo freddolosi, ma un minimo nei mesi più freddi è necessario.
Il fotovoltaico è un sogno da almeno un decennio, ed adesso che esiste una possibilità concreta mi piacerebbe sfruttarlo meglio possibile, sia per l’elettricità che per il riscaldamento. Peccato che per quanto l’orientamento del tetto sia buono (sud-est), la superficie non sia moltissima.
Climaticamente la nostra zona non è più molto fredda; un decennio fa avevamo inverni in cui la temperatura scendeva sotto zero spesso, ma ormai questa cosa non esiste quasi più, e le ghiacciate nell’intera stagione invernale son rare. Fortunatamente nessuno di noi soffre molto il freddo.
In inverno in realtà, che è il periodo in cui il caldo serve di più, è spesso nuvoloso e piove, non vorrei trovarmi a spendere più di corrente elettrica che di gas.
Mi sono letta mille cose nel tentativo di prendere una decisione consapevole (perché in passato alcuni ‘tecnici’ mi hanno fatto prendere scelte sbagliate) ma non riesco a venire a capo delle innumerevoli alternative commerciali. Al momento so che molte delle offerte in giro prevedono la pompa di calore, ma con i radiatori non sono certa faccia al caso mio. Avrei anche una cantina all'interno della casa, sarebbe possibile installarla lì?
Ho letto pareri molto discordanti riguardo al solare termico sovradimensionato +fotovoltaico (solar calor e similari) ed inoltre anche per questo non ritengo di avere abbastanza superficie.
Mi sembra invece molto interessante il discorso dei pannelli ibridi con collettori piani ad alta concentrazione, ma non ne conosco i prezzi, ne so con certezza se il decreto ne coprirebbe le spese.
Su quale soluzione mi consigliate di orientarmi?
Lo so, ho fatto molte domande, forse anche inappropriate, ma per quanto abbia cercato di documentarmi ho le idee molto confuse. Se qualcuno di voi è in grado di darmi una mano e aiutarmi a capire meglio gli sarò infinitamente grata.
Grazie ancora
capito da questa parti dopo molto tempo passato a leggere, poiché mi appresto a ristrutturare casa approfittando della nuova possibilità del superbonus.
Abito nel Valdarno fiorentino, in una vecchia casa costruita da un trisavolo attorno al 1870.
La casa si compone di 2 appartamenti in parte sovrapposti ed appoggiati contro un balzo. La mia parte è su 2 piani da circa 60 m2 l’uno, tutta in pietra (galestro ed alberese prevalentemente), con mura spesse ma vecchie di un secolo. Qualche anno fa abbiamo migliorato il tetto, con dei pannelli (isocoppo) gia coibentati, applicati su una base di panconcello da 3 cm. Adesso, approfittando del nuovo decreto (che ci pare ancora troppo bello) vorremmo passare a migliorare tutto il resto.
Siamo abbastanza convinti riguardo alla scelta di un cappotto termico in fibra di legno, e alla sostituzione degli infissi che attualmente non hanno neppure il doppio vetro, ma tutto il resto è abbastanza confuso.
Al momento l’impianto di riscaldamento consiste in una stufa a metano da 24.000, radiatori in alluminio e da un camino a legna ammodernato con un inserto della Nordica. In realtà non usiamo moltissimo il riscaldamento perché non siamo freddolosi, ma un minimo nei mesi più freddi è necessario.
Il fotovoltaico è un sogno da almeno un decennio, ed adesso che esiste una possibilità concreta mi piacerebbe sfruttarlo meglio possibile, sia per l’elettricità che per il riscaldamento. Peccato che per quanto l’orientamento del tetto sia buono (sud-est), la superficie non sia moltissima.
Climaticamente la nostra zona non è più molto fredda; un decennio fa avevamo inverni in cui la temperatura scendeva sotto zero spesso, ma ormai questa cosa non esiste quasi più, e le ghiacciate nell’intera stagione invernale son rare. Fortunatamente nessuno di noi soffre molto il freddo.
In inverno in realtà, che è il periodo in cui il caldo serve di più, è spesso nuvoloso e piove, non vorrei trovarmi a spendere più di corrente elettrica che di gas.
Mi sono letta mille cose nel tentativo di prendere una decisione consapevole (perché in passato alcuni ‘tecnici’ mi hanno fatto prendere scelte sbagliate) ma non riesco a venire a capo delle innumerevoli alternative commerciali. Al momento so che molte delle offerte in giro prevedono la pompa di calore, ma con i radiatori non sono certa faccia al caso mio. Avrei anche una cantina all'interno della casa, sarebbe possibile installarla lì?
Ho letto pareri molto discordanti riguardo al solare termico sovradimensionato +fotovoltaico (solar calor e similari) ed inoltre anche per questo non ritengo di avere abbastanza superficie.
Mi sembra invece molto interessante il discorso dei pannelli ibridi con collettori piani ad alta concentrazione, ma non ne conosco i prezzi, ne so con certezza se il decreto ne coprirebbe le spese.
Su quale soluzione mi consigliate di orientarmi?
Lo so, ho fatto molte domande, forse anche inappropriate, ma per quanto abbia cercato di documentarmi ho le idee molto confuse. Se qualcuno di voi è in grado di darmi una mano e aiutarmi a capire meglio gli sarò infinitamente grata.
Grazie ancora
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