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moduli kyocera e altri

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  • #31
    Vorrei dire che l&#39;efficienza di un pannello è solo uno dei molteplici parametri che servono per apprezzare la producibilit&agrave;: bisognerebbe tenere in considerazione anche la superficie e il NOCT, che spesso viene trascurato...<br><br>Per esperienza personale ho notato che per ora (un anno di osservazioni) i moduli Sharp e Kyocera viaggiano pressapoco di pari passo...<br>Ora proverò un&#39;installazione con i Solarfun che mi hanno garantito avere buoni rendimenti e tutti certificati, con un prezzo più competitivo.<br><br>In realt&agrave; vi riporto un&#39;esperienza personale:<br><br>Impianto 1) 2,9 kWp di pannelli Sharp da 180 W monocristallino orientati pressapoco a sud (+5°) e inclinati a 10°, integrati nel tetto; produzione massima raggiunta 2,1 kW<br><br>Impianto 2) stessa localit&agrave;, 2,9 kW con pannelli Sharp da 162 W poli e stesso inverter, ma orientati a sud e inclinati a 30° su tetto piano; produzione max nella stessa giornata: 2,3 kW.<br><br><br>Da qui vorrei far capire come, oltre ai pannelli, è molto importante (forse + importante) la realizzazione dell&#39;impianto (posizione, cablaggio, cavi...) <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/51f9e51d5c9b697a43a121518d09ab0c.gif" alt=":P">

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    • #32
      Verissimo, allora perchè dire che una marca è meglio dell&#39;altra, che i moduli europei (assemblati) in cina sono migliori, se non si hanno dati reali su cui basare le proprie opinioni?

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      • #33
        Non sono un rivenditore, semplicemente abbiamo sceltodi utilizzare nelle installazioni prodotti tedeschi x la comprovata qualit&agrave;.<br><br>Potremmo usare prodotti a + basso costo, come quelli cinesi, per essere + competitivi sui prezzi, ma non avremmo la coscenza aposto.<br><br>Io non mi fido dei prodotti cinesi in genere.. se ne sentono di tutti i colori.<br><br>I tedeschi producono celle e moduli e poi se li installano pure sui loro tetti.<br><br>I cinesi fanno manodopera x rivendere soprattutto all&#39;estero, e di questi prodotti cinesi di serie A non ne ho ancora sentito parlare.<br><br>Chi sa nell&#39;arco dei 20 anni che sorprese.....

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        • #34
          raga io vi posso dire che l&#39;anno scorso ho avuto modo di cosnoscere i dati (visti moduli in situazione penosa&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33 dell&#39;Impianto installato sul tetto dell&#39;ENEA a Roma lungo tevere be hanno perso l&#39;8% dopo 26 anni&#33;&#33; installazione moduli enisolare del 1979&#33;&#33;<br><br>cmq per avere dati e possibile chiamare il sito di Serre (SA) dove da 12 anni e installato un impianto da 3MW ENEL forse qualche dato esce fuori&#33;&#33;&#33;<br><br>l&#39;anno passato sono stao in CINA in suntech e di cinese hanno solo il posto dove sorge la fabbrica&#33;&#33;&#33;<br><br>loro sono fichissimi mi hanno anche madato il biglietto di auguri per natele...hehehhehehehe.....
          "MAKE YOUR ENERGY!!"

          on SKYPE econtek-italy

          "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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          • #35
            Al sito enel di Serre ho chiamato diverse volte ma per un motivo o per un altro si sono sempre rifutati gentilmente di darmi informazioni... ho anche prenotato con molte difficolt&agrave; (telefonate ai vari responsabili, fax, conferme) una visita ma anche quella all&#39;ultimo momento non è stato possibile farla pare per un furto di moduli che avevano subito qualche giorno prima.... e questo o è ostruzionismo o più semplicemente menefreghismo...&#33;&#33;&#33;

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            • #36
              x taote,<br><br>Con tutto il rispetto per le tue idee e il tuo lavoro, ti vorrei chiedere da dove pensi che arrivino il tuo cell, il tuo pc, il tuo televisore e tutti gli altri prodotti tecnologici che utilizzi?<br>Forse dalla Germania?<br><br>Per quanto riguarda il basso costo, non pensi che possa derivare da una manodopera altamente qualificata, ma comunque meno costosa di quella europea?<br><br>Per avere la coscenza ancora più a posto, dovresti anche evitare di tirare l&#39;acqua al tuo mulino da questo forum.<br><br>Con rispetto.<br><br><br>

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              • #37
                x econtek<br><br>che moduli hai nel tuo impianto?<br><br>x tutti<br><br>SMA o FRONIUS?

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                • #38
                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sar @ 29/8/2007, 08:57)</div><div id="quote" align="left">x taote,<br><br>Con tutto il rispetto per le tue idee e il tuo lavoro, ti vorrei chiedere da dove pensi che arrivino il tuo cell, il tuo pc, il tuo televisore e tutti gli altri prodotti tecnologici che utilizzi?<br>Forse dalla Germania?<br><br>Per quanto riguarda il basso costo, non pensi che possa derivare da una manodopera altamente qualificata, ma comunque meno costosa di quella europea?<br><br>Per avere la coscenza ancora più a posto, dovresti anche evitare di tirare l&#39;acqua al tuo mulino da questo forum.<br><br>Con rispetto.</div></div><br>Con tutto i rispetto x i Cinesi, che hanno una cultura millenaria che mi affascina molto, devo dire che da quando la gran parte delle aziende occidentali ha delocalizzato la produzione nel loro paese, così come in altri dell&#39;Asia, la qualit&agrave; dei prodotti è scesa molto, e sono sempre + prodotti &#39;a tempo determinato&#39;, probailmnte è anche una esigenza di mercato.<br>Se qualcuno ha in casa un televisore o una macchiafotografica di 15-20 anni fa, prodotti in Europa o in Giappone, sa che funzionano ancora benissimo. La stessa cosa se avete un vecchio PC Olivetti (qualcuno ancora ce l&#39;ha?).<br><br>Per fortuna qualcosa viene ancora prodotto in casa Europa. Quello dei giocattoli è solo uno dei molti casi che verranno fuori. Qualcuno di voi ha in casa un giocattolo Mattel di 15 anni fa? si staccano i pezzi? no&#33;<br><br>X quanto riguarda la manodopera, che sia altamente qualificata, è da dimostrare, che sia a basso costo è sicuro. Poi che ci siano delle eccellenze anche in Cina non lo escludo.<br><br>La coscienza a posto ce l&#39;ho, faccio considerazioni personali su mercati globalizzati che delocalizzano tutto il lavoro x ridurre le spese, riducendo così anche gli investimenti e l&#39;occupazione nei nostri paesi del Vecchio Continente.<br>E siccome da un momento all&#39;altro potremmo decidere di rifornirci di pannelli prodotti in Cina, non obbligandoci nessuno a comprare dalla Germania, la nostra è una scelta qualitativa ben precisa, che faccio presente e di cui si va fieri.<br>Non è x tirar l&#39;acqua al mulino, ma è x mettere i puntini sulle i.<br><br>con rispetto<br><br>saluti

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                  • #39
                    Fintantonchè non esce la norma per valutare la reale potenza espressa in condizione operative dei moduli è fondamentale conoscere 1) coefficienti di temperatura 2) NOCT 3) Tensione massima di isolamento<br>Oltre a questi dati, che molti produttori taroccano, si deve valutare il cuore del modulo, ovvero la cella. Al di l&agrave; dei picchi o dei singoli casi, bisogna valutare la costanza qualitativa dei produttori (anche se come ti dicono in banca &quot;questo non ti garantisce rese analoghe per il futuro&quot . A livello di celle non c&#39;è molto da dire: Q-Cells ha un ottimo prodotto e largamente diffuso. Photovoltech è forse il produttore migliore in assoluto principalmente grazie al fatto che è una spin-off di IMEC (uno dei migliori centri al mondo per le celle c-Si) ma con una produzione molto minore di Q-Cells. I cinesi hanno buoni prodotti ma a spot.

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                    • #40
                      Tutto quello che dite sulla qualit&agrave; dei moduli dei maggiori produttori europei e non, potrebbe anche essere vero, ma non riesco a capire su quali basi lo affermate.<br><br>Mi spiego meglio, se volessi un consigli sull&#39;acquisto di un&#39;auto, andrei da qualche amico che la possiede da qualche anno e gli farei 1000 domande, quanto consuma, se ha avuto problemi meccanici, elettronici, di stabilit&agrave; ecc. dopodichè in base alla sua esperienza pratica e non teorica, prendo una decisione.<br><br><br>Allo stesso modo se qualcuno chiede un consiglio su quale modulo fotovoltaico installare sul proprio tetto non si dovrebbero dare consigli ( sharp - sanyo - kyocera ecc.), senza avere dati reali e soprattutto confronti reali tra vari impianti con diversi moduli, dove si possa confrontare la produzione, durata, affidabilit&agrave;.<br><br>Sarebbe meglio dire che per il momento non esistono dati per un confronto e che tutti i moduli dei primi 10 produttori mondiali sono uguali fino a prova contraria. Credo&#33;<br><br><br>

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                      • #41
                        Partendo dal particolare sul FV, io facevo un discorso più in generale.<br><br>Un confronto empirico si potr&agrave; fare tra 10-20 anni sui risultati dei diversi impianti e moduli.<br><br>Il mio discorso è deduttivo.<br><br>Ho gi&agrave; detto che chi produce e poi usa gli stessi prodotti x le proprie applicazioni (come i tedeschi) mi ispira fiducia, a differenza di chi partecipa ad una parte della produzione xchè costa di meno e poi rivende all&#39;estero.<br><br>Quanti kwp pro capite sono installati in Cina? e sprattutto di quelli prodotti in Cina?

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                        • #42
                          Per rispondere alle tue ultime domande, ho fatto un po di copia incolla.<br><br>Tengo a precisare che non sono filo cinese, ma penso che non dobbiamo confondere il cinesino che vende abbigliamento o giochini nei negozi del centro, con la realt&agrave; tecnologica e industriale ormai affermata e in continua crescita che c&#39;è in cina. Forse il nostro problema è quello di crederci migliori &#33;<br><br>Rapporto Solar Plaza: boom imminente dell&#39;industria fotovoltaica in Cina<br><br>L&#39;industria cinese del settore fotovoltaico punta a quadruplicare il suo volume di affari nei prossimi cinque anni e potrebbe arrivare a dominare il mercato mondiale nel giro di pochi anni. Sono queste le previsioni contenute nel rapporto di Solar Plaza, azienda del settore che opera in molti Paesi del mondo, intitolato &quot;The Chinese PV Market and Industry&quot; - il mercato e l&#39;industria fotovoltaica in Cina.<br>Nel dossier si legge che la crescita del mercato cinese è gi&agrave; iniziata e sta muovendo i suoi primi passi, tanto che la produzione e l&#39;esportazione, sia del silicio sia delle celle e dei moduli, è cresciuta tra il 50 e il 100% nel 2005.<br>L&#39;attuale capacit&agrave; delle imprese cinesi di produrre celle e moduli fotovoltaici rappresenta il 20% della capacit&agrave; mondiale, quando solo cinque anni fa era l&#39;1%, senza dimenticare che il Paese asiatico è la terza nazione al mondo per produzione di celle solari. Secondo le previsioni delle 20 aziende presenti in Cina e che fabbricano celle solari, tale capacit&agrave; produttiva raggiunger&agrave; gli 820 megawatt (MW) nel 2006.<br>Attualmente la Cina conta su 75 MW di potenza fotovoltaica istallata e nel gennaio del 2005 il Governo centrale ha approvato una legge per lo sviluppo delle fonti rinnovabili che entrer&agrave; in vigore quest&#39;anno e che prevede un obiettivo di 450 MW fotovoltaici al 2010.<br>Sono circa 7 milioni i cinesi che non hanno accesso all&#39;elettricit&agrave;, tanto che il Governo di Pechino ha varato un programma che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici per 20mila abitazioni, assieme all&#39;iniziativa &quot;100mila tetti solari&quot; per la citt&agrave; di Shangai.<br>Il rapporto ritiene che &quot;l&#39;enorme potenziale per le applicazioni solari fotovoltaiche nel settore domestico, favorito da idonee condizioni di radiazione solare e da un&#39;industria del settore in netta crescita, crea le basi perché la Cina possa diventare leader mondiale nel mercato del fotovoltaico&quot;.<br><br>Progetto fotovoltaico faraonico in Cina<br>29 Novembre 2006<br>Verr&agrave; costruita in 5 anni nel deserto del Gobi la più grande centrale fotovoltaica al mondo: una potenza di 100 MW per un investimento di 800 milioni di dollari.<br><br>L’agenzia di stampa cinese &quot;Xinhua&quot; ha annunciato che la Cina costruir&agrave; la più grande centrale fotovoltaica al mondo per una potenza di 100 MW. L’investimento è di 800 milioni di dollari e saranno necessari 5 anni di lavoro.<br><br><br><br>Verr&agrave; realizzata nella citt&agrave; di Dunhuang, &quot;la citt&agrave; dell&#39;Oasi&quot;, nella parte nord-est deI Gansu (deserto del Gobi), una tappa per le carovane che un tempo percorrevano la vecchia via della seta.<br><br><br><br>Al momento, le due più grandi centrali FV al mondo sono in Germania: quella di Lipsia con una potenza di 5 MW (33.500 moduli) e quella di Arnstein, vicino a Wuerzburg, con una potenza di 12 MW; è in costruzione in Portogallo un impianto da 11 MW di potenza con l’utilizzo di 52 mila moduli.<br><br><br>

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                          • #43
                            Bene, seguirò con attenzione l&#39;evoluzione dell&#39;industria FV in Cina, e se i loro prodotti avranno risultati buoni potrò anche ravvedermi <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f77420ae72fea913373a6172009966ff.gif" alt=""><br><br>Cmq la Mattel di cui parlavo è un colosso mondiale dei giocattoli che fattura centinaia di milioni di dollari all&#39;anno. Non è commercializzata dal cinesino all&#39;angolo ma ovunque.<br><br>Ma da quando produce in Cina, i giocattoli sono fatti male e ora ne hanno ritirato 9.000.000 di pezzi perchè PERICOLOSI <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/3d4430f4bb838ca8cfc97ab82f3e9cf2.gif" alt=":">

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                            • #44
                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (taote @ 29/8/2007, 16:44)</div><div id="quote" align="left">Bene, seguirò con attenzione l&#39;evoluzione dell&#39;industria FV in Cina, e se i loro prodotti avranno risultati buoni potrò anche ravvedermi <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/bba39855e4ad9fe8ef24dec8c96341be.gif" alt=""><br><br>Cmq la Mattel di cui parlavo è un colosso mondiale dei giocattoli che fattura centinaia di milioni di dollari all&#39;anno. Non è commercializzata dal cinesino all&#39;angolo ma ovunque.<br><br>Ma da quando produce in Cina, i giocattoli sono fatti male e ora ne hanno ritirato 9.000.000 di pezzi perchè PERICOLOSI <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/10d755d9b06b2799cab3e67b0e4fac0b.gif" alt=":"></div></div><br>E quindi chi è il responsabile, la cina o il colosso mondiale che fattura milioni di dollari?<br><br>E poi per quanto riguarda i moduli o le celle i materiali sono pochi e sempre quelli, certo, la prova del fuoco è la produzione di energia e se quella è al di sopra delle aspettative e se la tolleranza è +-3% io credo che ci si possa fidare anche dei cinesi.<br><br><br>

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                              • #45
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sar @ 29/8/2007, 16:56)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (taote @ 29/8/2007, 16:44)</div><div id="quote" align="left">Bene, seguirò con attenzione l&#39;evoluzione dell&#39;industria FV in Cina, e se i loro prodotti avranno risultati buoni potrò anche ravvedermi <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b6b05a632706b29205358390e2f666b7.gif" alt=""><br><br>Cmq la Mattel di cui parlavo è un colosso mondiale dei giocattoli che fattura centinaia di milioni di dollari all&#39;anno. Non è commercializzata dal cinesino all&#39;angolo ma ovunque.<br><br>Ma da quando produce in Cina, i giocattoli sono fatti male e ora ne hanno ritirato 9.000.000 di pezzi perchè PERICOLOSI <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a10f094b0be95482e61de99dc9a55435.gif" alt=":"></div></div><br>E quindi chi è il responsabile, la cina o il colosso mondiale che fattura milioni di dollari?<br><br>E poi per quanto riguarda i moduli o le celle i materiali sono pochi e sempre quelli, certo, la prova del fuoco è la produzione di energia e se quella è al di sopra delle aspettative e se la tolleranza è +-3% io credo che ci si possa fidare anche dei cinesi.</div></div><br>Bhe x me la colpa è principalmente di chi delocalizza la produzione in Cina, ma i cinesi a quanto pare non rispettano gli standard qualitativi.

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                                • #46
                                  <a href="?t=3139136#entry39034748" target="_blank">http://energierinnovabili.forumcommunity.n...6#entry39034 748</a><br><br>A questo link potrete trovare una puntuale analisi delle qualit&agrave; tecniche e dei diversi dati da valutare per scegliere un produttore
                                  Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

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                                  • #47
                                    E&#39; molto interessante, e x questo lo copio qui.<br><br>Mi conferma che è meglio affidarsi a materia prima (celle) di comprovat&agrave; qualit&agrave; e a moduli con certificazioni europee.<br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">prima di tutto velo darvi le mie scuse anticipate per la mia padronanza pessima della lingua italiana. sono di madre lingua tedesca anche se di origine italiana.<br><br>volevo fare una annotazione sugli panelli fotovoltaici cinesi. sono buoni o non, e come sono quelli di altra provenienza?<br><br>lavoro su questo settore da qualche tempo ormai trattando la matteria prima , polysilicon, ingots, wafers and cells per la produzione di moduli fotovoltaici. conosco bene i principali marchi mondiali di moduli pv, molti di loro sono nostri clienti. credo di essere molto generoso quando dico che oggi almeno il 80% della produzione mondiale di moduli photovoltaici vengono prodotti in china su base OEM. non importa se il marchio sia sharp, sanyo, kyocera, conergy, solwarwold, schueco, RWE Schott etc. tutti vorebbero produrre in cina il piu possible, ma anche il mercato cinese ha i suoi limiti di capacita produttive. alcuni dei grandi marchi pertanto vanno anche in India.<br>A mio parere personale oggi solo il 20%, al massimo, della produzione mondiale viene ancora prodotto nei mercati d origine, siano questi la germania, giappone, corea, usa. poi ce la francia, spagna, canada, australia ed ora anche l italia. ma questi mercati produttivi per moduli pv sono comunque piccoli in confronto.<br>per quanto riguarda la qualita del modulo pv di origine cinese:<br>ci sono di due categorie.<br>1. quelli grandi storici (parliamo di quattro o cinque aziende) che non producono solo il loro marchio ma lavorano moltissimo su base OEM per i grandi marchi commerciali descritti qui di sopra. tutti i loro moduli sono pienamente certificati sia IEC che TUV ed hanno una quality control come si deve&#33;<br>2. la grande massa di produttori cinesi di pv che sono saltati sull vagone del treno in questi ultimi 2-3 anni. qui la qualita varia moltissimo. anche se il moduli sono certificati bisogna fare attenzione perche non tutti i laborati autorizzati a fare la certificazione sono seri, specialmente quelli cinesi, si fanno corrompere abbastanza facilmente.<br><br>pertanto esiste il modulo pv di alta qualita dalla cina, che voi conoscete con il marchio di un altro come c&amp;#39;e anche il marchio cinese di pari qualita (tanto che producono per i conconrrenti europei, giaponesi etc)<br>quando valutate un modulo cinese o di altra provenienza per prima cosa sempre guardare che la certificazione sia IEC 61215 come anche la TUV Safety class II. se questi non ci sono lasciate perdere. Certamente non dimentichiamo ISPRA, tutti i moduli certificati dall ISPRA vanno benissimo&#33;<br>Certificazione: sempre assicurasi che l&amp;#39;istituto che ha fatto la certificazione sia o dall europa od dagli stati uniti. poi puo esse anche dall giappone ma persino loro li fanno certificare per la maggior parte in europa o negli stati uniti d america.<br><br>qualit&agrave; celle:<br>questo e un tema che ci porter&agrave; tanti dolori nei prossimi anni per la resa effetiva in watt. mi spiego: tutti i produttori di moduli photovoltaici (moduli pv) sanno bene la grande scarsit&agrave; della materia prima - pertanto anche le celle. tutti sono disperati e comprano da qualsiasi parte le celle pur di non fermare le machine.........(i costi sono enormi e le banche vogliono i loro soldi&#33;&#33;&#33<br>il problema e che in pochi hanno a disposizione anche dei machinari che misurano la resa effettiva della cella attraverso con una machina per il flash test, simile a quello utilizato per la resa effetiva per il modulo finito. solo i grandi produttori, per la maggior parte, siano questi cinese che europei, giapponesi o americani hanno queste machine. sono costosi e chi compra le celle si fida dei dati tecnici forniti dalle fonte di fornitura, un grandissimo errore&#33;&#33;&#33; (in questi tempi p azzi a causa della mancanza di materia prima meglio rimanere con i grandi marchi, non importa che siano cinesi, europei.......ma rimanete con quelli che sono sul mercato da tanto) il motivo: pur di produrre celle pv oggi siamo arrivati al punto del recycling di TUTTI i scarti che sono a disposizione sull mercato della materia prima. Questo per se va bene se mischiato con materia prima di grado piu puro di quello riciclato, in combinazione fanno comunque un prodotto buono per il settore del pv. Ma questo purtroppo in questi tempi non avviene sempre piu spesso. Il risultato: che il produttore di moduli pv di piccola o media grandezza, compra celle che sembrano buoni e lo saranno anche per i primi 4-5 anni dopo dichè la resa scender&agrave; di tanto, molto molto prima del previsto&#33;<br>Cosi come la materia prima e molto limitata cosi anche le celle sono limitate. per la maggior parte dei casi solo i grandi produttori moduli (ed in alcuni casi anche quelli piccoli o di media grandezza) storici hanno gia delle relazioni commerciali esistenti con i produttori di celle di qualit&agrave; per poter accedere alle loro forniture. va spiegato qui che il mercato della materia prima e di conseguenza di celle e un mercato di cash, cioè un mercato dove si paga in anticipo, e non parlo solo di una fornitura singola ma anche per un programma di forniture annuale e pluriannuale. (questo discorso vale anche per le forniture di polisilicone - la materia prima principale)<br>pertanto tutti i produttori di celle come anche di moduli photovoltaici ultimi arrivati che non hanno la fortuna di poter accedre alle fonti di qualita storica di materia prima o celle, o che non hanno le spalle coperte abbastanza in termini di soldi sono costretti a lavorare con il materiale disponibile del cosidetto spot market (o anche mercato secondario). qui si puo trovare buna qualit&agrave; ma anche molto spesso delle grandissime fregature, fregature che si faranno notare al consumatore finale (cioe chi si ha fatto installare i moduli sui loro tetti etc) fra qualche anno.<br>conclusione:<br>non importa la provenienza del modulo pv, l importante e che sia di un azienda storica, un prodotto con o senza marchio. (non crediate che i ultimi marchi arrivati in gemania siano automaticamente buoni perche tedeschi, non e cosi&#33<br>sempre ma sempre guardare bene la certificazione: devono essere certificati IEC 61215 e TUV Safety class II. se poi certificati ISPRA ancora meglio, uno dei pochi seri istituti di certificazione nel mondo (loro sono anche troppo seri)<br>dunque: bene sapere quello che succede sul mecato solare pv, basta fare attenzione e seguire il consiglio dato qui di sopra e potrete aver un buon impianto pv funzionante per 25 anni e piu.<br><br>Infine, perfavore non mandatemi richiesti per offerte. ne rivevo a dozine tutti i giorni da tutto il mondo e come avete letto qui di sopra, la materia prima disponibile e molto limata pertanto i nostri clienti storici hanno sempre la precedenza&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/bb3667cb1b73fe38a70a3780f478580d.gif" alt=""></div></div><br>

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                                    • #48
                                      Ciao a tutti <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f0b5e30c99d73ffe62b0fcf166e403d0.gif" alt=""><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (FernandoFast @ 29/8/2007, 18:13)</div><div id="quote" align="left"><a href="?t=3139136#entry39034748" target="_blank">http://energierinnovabili.forumcommunity.n...6#entry39034 748</a><br><br>A questo link potrete trovare una puntuale analisi delle qualit&agrave; tecniche e dei diversi dati da valutare per scegliere un produttore</div></div><br>Notate la data, è del 15-5-2006, roba vecchia&#33;&#33;<br>Oramai non è più così, gran parte della questione è cambiata enormemente.<br>Caro Taote non riportare cose inutili&#33;.<br><br>Salutoni<br>Furio57 <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/4d8354d0b6ca86a9a802f34cca18c3d2.gif" alt=""><br><br><br>Ciao a tutti <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f0b5e30c99d73ffe62b0fcf166e403d0.gif" alt=""><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ligabue82 @ 28/8/2007, 20:22)</div><div id="quote" align="left">Vorrei dire che l&#39;efficienza di un pannello è solo uno dei molteplici parametri che servono per apprezzare la producibilit&agrave;: bisognerebbe tenere in considerazione anche la superficie e il NOCT, che spesso viene trascurato...</div></div><br>Ciao Ligabue82 bentrovato&#33;<br>Bravo&#33; sei il primo a tirare furori la questione NOCT, vediamo se gli &quot;espertoni&quot; sanno cosa è e cosa ne esprime il relativo valore.<br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">...vi riporto un&#39;esperienza personale:<br><br>Impianto 1) 2,9 kWp di pannelli Sharp da 180 W monocristallino orientati pressapoco a sud (+5°) e inclinati a 10°, integrati nel tetto; produzione massima raggiunta 2,1 kW<br><br>Impianto 2) stessa localit&agrave;, 2,9 kW con pannelli Sharp da 162 W poli e stesso inverter, ma orientati a sud e inclinati a 30° su tetto piano; produzione max nella stessa giornata: 2,3 kW.</div></div><br>Fa piacere sentire che quanto scritto da me nel passato molto controversato dai soliti &quot;pseudoesperti&quot;, sia confermato anche da altri qui sul forum.<br>&quot;Il policristallino a livello di produzione rende di più del mono&quot;.<br><br>Salutoni<br>Furio57 <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/4d8354d0b6ca86a9a802f34cca18c3d2.gif" alt="">
                                      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                      • #49
                                        Caro Furio non mi sembra una cosa inutile, ma piuttosto una cosa interessante.<br><br>Se sei al corrente del fatto che la cosa sia cambiata enormemente, fai una analisi di quel testo e commenta i vari punti esponendo le tue diverse considerazioni. Sarò ben contento di leggere e imparare anche qualcosa di più.<br><br>saluti

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                                        • #50
                                          ragazzi, sto ammirando la vs passionalit&agrave; e competenza ma quello che mi chiedo è: non sarebbe il caso di essere più pratici?<br>mi spiego meglio: è vero che sono un novizio nel campo ma forse è proprio per questo non faccio il &quot;tifo&quot; per questa o quella marca; il fatto è che le caratteristiche tecniche sono importantissime ma quando io vado sul sito internet della Suntech e non trovo una parola in italiano, il contatto più vicino della Sunpower si trova in Germania.....e compagnia bella, quando sul sito di ogni produttore trovo scritto...&quot;LEADER NEL SETTORE FOTOVOLTAICO&quot;(sono tutti ai primi posti in classifica), io mi chiedo: ragazzi, 20 anni sono tanti, possibile che non avrò mai bisogno di alzare il telefono per chiedere un&#39;assistenza tecnica visto che l&#39;esperienza nel settore non è così avanzata? e se mi fanno aspettare 6 mesi per avere un pezzo di ricambio come succedeva o succede ancora per le macchine giapponesi? Questo significa perdita di denaro oltre che delusione&#33; forse la Sharp sfrutter&agrave; l&#39;accoppiata con Enelsì ma forse la sua presenza nel settore da quasi 50 anni servir&agrave; pure a qualcosa&#33; è giusto scommettere nella vita ma a volte bisogna anche accontentarsi e non essere troppo ingordi.<br>AI POSTERI L&#39;ARDUA SENTENZA&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&# 33;&#33;

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                                          • #51
                                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ligabue82 @ 28/8/2007, 20:22)</div><div id="quote" align="left">Impianto 1) 2,9 kWp di pannelli Sharp da 180 W monocristallino orientati pressapoco a sud (+5°) e inclinati a 10°, integrati nel tetto; produzione massima raggiunta 2,1 kW<br><br>Impianto 2) stessa localit&agrave;, 2,9 kW con pannelli Sharp da 162 W poli e stesso inverter, ma orientati a sud e inclinati a 30° su tetto piano; produzione max nella stessa giornata: 2,3 kW.</div></div><br>Ci potresti dire quale giorno dell&#39;anno era? Se era estate non dovrebbe cambiare nulla, ma se era inverno (quindi con il sole basso) l&#39;impianto inclinato di 20° in più è avvantaggiato ed è quindi ovvio che il picco di produzione sia risulato maggiore.<br>Un dato forse più interessante per provare a fare un confronto è la produzione totale di energia.<br><br>saluti<br>carest
                                            aggiornamento del mio file sui costi storici dell'elettricità a gennaio 2022
                                            https://www.energeticambiente.it/for...01#post2184501

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                                            • #52
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                                              • #53
                                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (max1969 @ 30/8/2007, 09:37)</div><div id="quote" align="left">e se mi fanno aspettare 6 mesi per avere un pezzo di ricambio come succedeva o succede ancora per le macchine giapponesi? Questo significa perdita di denaro oltre che delusione&#33; forse la Sharp sfrutter&agrave; l&#39;accoppiata con Enelsì ma forse la sua presenza nel settore da quasi 50 anni servir&agrave; pure a qualcosa&#33; è giusto scommettere nella vita ma a volte bisogna anche accontentarsi e non essere troppo ingordi.<br>AI POSTERI L&#39;ARDUA SENTENZA&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&# 33;&#33;</div></div><br>La variabile &quot;assistenza&quot; la devi considerare...<br><br>anche se quello che affermi dovrebbe essere precisato nei dettagli e nei diversi punti di vista, il mio consiglio è di fare un contratto per l&#39;assistenza all&#39;impianto (sicuramente Furio saprebbe come farla ed organizzarla su tutto il territorio nazionale <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/323da09bc1e5764d2ae0d2ef1eb17f3b.gif" alt=":P"> ) così come alcune aziende fanno quando mettono i computer in azienda.<br><br>Il contratto deve considerare la sostituzione degli inverter, la pulizia dei pannelli due volte l&#39;anno all&#39;inizio della primavera e alla fine di ottobre, avere uno stock di pannelli per la sostituzione di quelli difettati, un rigido controllo degli standard qualitativi sulla polimerizzazione del tedlar, ecc (Furio docet)...ecc<br><br>Interessante un approccio alla TEROTECNOLOGIA <a href="http://www.manutenzione-online.com/Articles/June/Art1.htm" target="_blank">(Manutenzione ONLINE)</a><br><br>Certo che per un privato la cosa diventa un punto interrogativo...
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                                                • #54
                                                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (taote @ 29/8/2007, 18:31)</div><div id="quote" align="left">....<br>Mi conferma che è meglio affidarsi a materia prima (celle) di comprovat&agrave; qualit&agrave; e a moduli con certificazioni europee.<br><br>....</div></div><br>La qualit&agrave; delle celle può esser valutata in modo abbastanza semplice a monte del processo di assemblaggio dei moduli.<br><br>I fornitori di celle, in teoria, dovrebbero consegnare celle gi&agrave; assortite in &quot;pacchetti&quot; assemblabili in un unico pannello.<br><br>Questo perchè è importante che le celle inserite in un pannello siano il più possibile simili dal punto di vista della potenzialit&agrave; produttiva. Di conseguenza, anche i moduli inseriti in un impianto dovrebbero avere caratteristiche il più possibile simili.<br><br>Un buon professionista risolve il problema con la creazione di stringhe il più possibile omogenee... ma questo è un altro problema.<br><br>Dicevamo la qualit&agrave; delle celle. Questa deve e può esser controllata dopo la serigrafia dei circuiti, naturalmente.<br><br>Nel processo di trattamento antecedente la differenza la fa l&#39;acqua di lavaggio .... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/bab63e09a2257a5fad7c8b269fbeb9f3.gif" alt=":woot:"><br><br>La seriet&agrave; del produttore di celle è quindi uno dei cardini della qualit&agrave; produttiva, certo&#33; Ma ti assicuro che un pessimo progetto, un pessimo impiantista, un pessimo impianto elettrico, annullano tutti i benefici di uno dei più eccelsi moduli.<br><br>In definitiva la qualit&agrave; dei moduli e delle celle è meno importante della qualit&agrave; dei progettisti e degli istallatori...
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