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Conto energia,giovedi' 28 il parere,non vincolante,delle Regioni

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    Conto energia. Cosa chiederanno le Regioni?

    La Conferenza Stato-Regioni, che si svolgendo in queste ore, esprimerà domani il suo parere formale sulla bozza di decreto del conto energia fotovoltaico. Tra le proposte c'è quella di considerare gli impianti fino a 1 MW, e comunque quelli su tetto, come "piccoli impianti", quindi non soggetti ai limiti periodici.
    Leonardo Berlen
    27 aprile 2011


    Si sta svolgendo in queste ore la Conferenza Stato-Regioni che ha all’ordine del giorno anche il decreto sul nuovo conto energia fotovoltaico. In mattinata si è svolta la sezione tecnica della riunione, nel pomeriggio quella “politica” con la presenza degli assessori competenti. Il parere, non vincolante, delle Regioni verrà comunicato invece domani, 28 aprile. Entro pochi giorni poi si attende la firma dei ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico; forse proprio entro sabato 30 aprile come indicato dal Dlgs rinnovabili approvato il 3 marzo scorso.

    Secondo alcune indiscrezioni le Regioni esprimeranno un parere sul neo decreto al fine di far cambiare alcuni punti come quello che riguarda la definizione di piccoli impianti, cioè quelle installazioni che non dovranno entrare nelle soglie o cap periodici. Si ritiene che la loro proposta sarà quella di considerare piccoli impianti tutti quelli sotto il megawatt di potenza nominale e comunque tutti quelli realizzati su strutture edilizie.

    Altra richiesta è quella di definire un premio fisso per kWh prodotto per impianti che vanno a sostituire coperture in amianto. Il decreto nella sua attuale formulazione prevede un premio pari al 10% della tariffa incentivante, che sappiamo sarà in rapida degressione fin dai prossimi mesi.

    Anche sul Registro preventivo degli impianti (qui si parla di quelli di grande taglia) le Regioni chiederanno una modifica per evitare ostacoli di carattere burocratico e una certa discrezionalità nell’assegnazione dell’incentivo. Innanzitutto si propone di escluderlo per tutto il 2011 e dal 2012 legarlo alla dichiarazione di fine lavori e non all’entrata in esercizio dell’impianto.

    Infine, si chiederà ai Ministeri e al Governo di praticare tagli meno pesanti sulle tariffe incentivanti, fin dal 1° giugno 2011. Un aspetto questo che ci sembra di più difficile recepimento.

    Fonte QualEnergia.it | Il portale dell'energia sostenibile che analizza mercati e scenari.
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