fusione fredda elettrolitica - parte seconda - EnergeticAmbiente.it

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fusione fredda elettrolitica - parte seconda

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  • Buone feste e felice anno nuovo a tutti quanti.

    Diamine Remond, vera miniera di informazioni. .. dove hai reperito quei bellissimi schemini d'epoca??? l'idea di avere una strumentazione per rilevazioni quasi empiriche dell'evento è prima supposizione per una avanzata indagine, anche perché solo con la sperimentazione da sola non si va da nessuna parte.

    a Rabazon: non mi ricordo di averti visto a Forlì , io ero andato con un mio amico sulla 50na che almeno 10 anni fa si era messo a costruire motori a combustione interna ad idrogeno... un precursore... con l'ultimo esperimento circa 1 anno fa ha buttato giù un pollaio e craterizzato il giardino.

    Remond direi che la biblioteca di Ravenna ha diversi di quei testi che mi hai consigliato, il prezzo comunque dei testi non è affatto proibitivo. Qualcuno è seminato pure a Rimini e Riccione... li hai richiesti tutti tu o esiste qualche altro appassionato che promuove e indirizza le amministrazioni ad non investire solamente in romazi gialli e letture informatiche?

    Per quanto riguarda la fine dell'anno spero vivamente la passiate tutti quanti nel migliore dei modi e che il prossimo venturo sia profiquamente fortuito.

    Buon 2005 a tutti quanti.

    Distortion

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    • una domanda..
      ma se si producessero neutroni veloci nella reazione quanti cm di plexiglass si dovrebbero usare per essere sicuri al mille per cento di non essere colpito neanche da un neutrone?
      altra cosa...
      ma nella reazione vengono prodotti solo neutroni o anche radiazioni ionizzanti (quelle composte da particelle cariche elettricamente)

      altra cosa...
      io ho fatto tre prove da mezzora di fusione fredda senza plexiglass nel caso di produzione di neutroni veloci che danni potrei aver subito?

      cmq divete considerare che le mie reazioni erano sempre a 50hz ac al massimo a 360 volt 3 ampere quindi il plasma non raggiungeva mai il suo stadio di stabilita' ma restava sempre in fase di preinnesco.... (le piccole lucciole)

      cmq buon 2005
      e buone esplosioni

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      • Per Ag Smith:
        Prima di risponderti vorrei cogliere l'occasione per farti gli auguri di buon anno a te ........e a tutto il team!!!!!!!!Auguri!!
        Per la questione dei neutroni stai tranquillo,nelle condizioni di pre innesco la produzione e da cosiderarsi nulla.
        Neutroni lenti?O veloci ?
        Purtroppo adesso come sai,non sappiamo la relativa energia (eV),me se dovessero essere prodotti Neutroni veloci il setup dovrebbe essere sicuramente cambiato.
        Da non sottovalutare il discorso di quelli di energia minore o lenti,questo perche,avendo un energia cinetica minore tendono piu facilmente a frenarsi nelle cose e anche negli organismi alterando la struttura atomica.
        Per quanto riguarda il discorso delle emissioni ionizzanti il problema sta comunque nell'emissione neutronica.
        Infatti: quando si produce un neutrone questo, e stabile ,fino a quando dopo una certa latenza(15min circa)questo trasmuta in un protone con l'emissione di un fotone gamma ad alta energia.
        Quindi immagina un neutrone che penetra in un corpo senza fatica perche privo di carica e quindi innoquo; ma dopo un certo tempo questo si trasforma in un protone travolgendo il nucleo del atomo in questione alterandolo e ionizzando altri atomi per via dell' emissione gamma.......
        Cmq anche se questo sembra una distruzione di dimensioni bibliche...fortunatamente e circoscritta a pochi atomi quindi possimo stare tranquilli.......anche perche......ricordiamoci che siamo immersi in mondo a contatto con continue fonti radiattive.
        Alla fine dobbiamo capire che non e il neutrone come singola particella a dare problemi, ma sono sempre la quantità e il tempo di esposizione sono i veri pericoli!!!!!!!!!!!!!!
        Un consiglio, visto che ancora non sappiamo quante particelle neutre escono dalla nostra cella cerchiamo di rimanere il meno possibile davanti al plasma acceso...............

        ciao

        Area51

        Ps. Ag smith: stai tranquillo nel tuo caso,vivrai facendo un calcolo per i prossimi 200 anni.........scherzo...tranquillo..

        Edited by Area51 - 1/1/2005, 15:25

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        • grazie per le informazioni preziose cmq auguro buon anno anche a te
          cmq l'altro giorno il plasma stranamente sopo un po di tepo ha raggiunto una colorazione verde che fase e'?
          cmq come elettrolita usavo sale da cucina

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          • Salve a tutti, spero che abbiate passato bene le vacanze di fine anno. Intervengo per chiedere a tutti, ed in particolare a Quantum Leap, se qualcuno si è preso la briga di far analizzare gli elettrodi, oltre a quanto riportato dagli amici casertani, per avere conferma dei nuovi elementi eventualmente prodotti, o quantomeno se sono stati fatti analizzare gli elettrodi "vergini". In effetti si parla di tungsteno puro, se non sbaglio al 99.5%, potrebbe forse essere possibile una presenza dei nuovi elementi già all'origine in quel 0.5%. Mi sembra una questione determinante e discriminante dal momento che buona parte della fiducia, speriamo tutti, giustamente accordata a questi esperimenti è legata proprio alla presenza di trasmutazioni, più che ad un surplus energetico che per ora appare di ancora troppa difficile determinazione. Qualcuno ad esempio possiede la norma di riferimento degli elettrodi al tunsteno ANSI/AWS A5.12-98 che contiene le caratteristiche del materiale? Spero che qualcuno mi risponda, mi riferisco in particolare a Ennio, Renzo, Fernando, oltre che come ho già detto, a Quantum Leap. Ritengo necessario fugare questi dubbi che credo non interessino solo me. Grazie per l'attenzione e buon lavoro a tutti!

            Edited by diegopelo - 3/1/2005, 21:51

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            • CITAZIONE (diegopelo @ 3/1/2005, 21:47)
              Qualcuno ad esempio possiede la norma di riferimento degli elettrodi al tunsteno ANSI/AWS A5.12-98 che contiene le caratteristiche del materiale? Spero che qualcuno mi risponda, mi riferisco in particolare a Ennio, Renzo, Fernando, oltre che come ho già detto, a Quantum Leap. Ritengo necessario fugare questi dubbi che credo non interessino solo me. Grazie per l'attenzione e buon lavoro a tutti!

              Salve a tutti e buon anno

              Spero che abbiate passato delle buone vacanze come me, anche se non sono ancora finite; epifania ogni festa porta via.
              Caro diegopelo, io mi stò dando da fare in tal senso, avrete mie notizie in proposito al più presto, circa primi di febbraio.
              Spero che si diano da fare anche gli altri amici sperimentatori, per fugare ogni dubbio su questo esperimento di fusione fredda elettrolitica, che oltre a produrre un eccesso di calore, produce anche una trasmutazione nucleare.

              Renzo Mondaini (Ravenna)

              Commenta


              • Ciao Diegopelo,
                se leggi le relazioni degli amici casertani ti accorgerai che le analisi sono state OVVIAMENTE eseguite preventivamente su elettrodi vergini (il bianco) e solo dopo le analisi post plasma.
                E sono state eseguite varie analisi su vari elettrodi sottoposti a vari tipi di elettroliti.

                Quindi le conferme della trasmutazione nucleare sono più che confermate da parte loro. E chi segue i loro parametri ritroverà certamente risulati analoghi.
                Mi raccomando, leggete un pò di vecchi post e soprattutto il sito se volete aver chiara la situazione e non risollevare vecchie questioni già affrontate più volte.
                Un saluto, Roy
                Essere realisti e fare l'impossibile

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                • Concordo perfettamente con quello che sta dicendo Eroyka che saluto con estremo piacere.

                  Utilizzo questa meravigliosa occasione per salutare tutti con immensa gioia e auguro a tutti un proficuo e buon 2005.

                  Per Remond:
                  Scusa non ho piu' avuto modo di scrivere sul forum per le festivita' trascorse. Volevo dirti, che mi sono completamente sbagliato per quanto riguarda i collanti e le resine siliconiche. Hai ragione tu, nella molecola non esiste fluoro. Ti chiedo scusa per questo mio imperdonabile errore. Tentare di giustificarlo con la fretta per cui ti ho risposto non riduce la gravita' della mia svista.

                  Per Diegopelo:
                  Ti saluto con estremo piacere, a ben sentirci. Per quanto riguarda quello che tu chiedevi, giustamente come dice Eroyka, basta leggere attentamente i report (in fondo io ho sempre e costantemente avvertito voi tutti che dovete leggere, rileggere e leggere ancora).
                  Intanto, voglio ricordare a Diegopelo che un amico , qui su questo forum, che non sento da parecchio tempo che mi pare si chiamasse "BIOSTE" (che saluto affettuosamente se mi legge) ha confermato le trasmutazioni avvenute sugli elettrodi di tungsteno poiche' sono state analizzate le soluzioni. I nuclidi sono presenti anche all'interno di queste.

                  Per quanto riguarda l'energia in uscita posso assicurarti amico mio che stanno crescendo sempre piu' le calorie misurate. Anche io da qualche tempo sto ripetendo l'esperimento degli amici Casertani e sto aprezzando livelli considerevoli di energia in uscita. Il mio interesse alla cosa e' puramente conoscitivo e si fonda sui piacevoli aspetti della pura alchimia. Non desidero speculare commercialmente sul fenomeno che in base alla mia visione della materia e quasi perfettamente spiegabile. Quello che sto tentando di fare e collegare i fenomeni di trasmutazione elettrolitica con i risultati di alcune ricerche che si stanno svolgendo in Russia e in Giappone.

                  Sono legato da profonda amicizia con gli amici del Sud e quindi ogni tanto cerco di comunicare con loro i miei pensieri.
                  Ti assicuro amico mio, che da quello che vedo il tungsteno si trasmuta veramente. Tuttavia non e' il solo elemento che puo' offrire questo fenomeno.

                  Un abraccio veramente enorme a tutti voi e di nuovo un meraviglioso Buon Anno.

                  P.S. Mi raccomando non vi dimenticate di fare il vostro coscenzioso dovere come uomini.
                  Cercate , nelle vostre possibilita' di donare qualcosa in beneficenza per il dramma che il nostro pianeta ha subito in questi giorni in Indonesia.
                  Utilizzate il numero 48580 per regalare tramite un SMS un obolo che risulta essere poco per voi ma sara' certamente molto per quelli che lo riceveranno.
                  Non vi preoccupate del fatto che le catene di beneficenza hanno delle perdite, (chiamiamole cosi) che qualcuno potra' rubare perte di questo denaro. Offrite lo stesso il vostro contributo, e pregate per coloro che faranno questo sbaglio. Poiche' e' stato scritto, che il peccato piu' grave e' rubare la felicita' degli altri.

                  Ancora Auguri a tutti voi

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                  • Cari Amici, mi fa piacere che mi abbiate subito risposto. Noto però un po' di fastidio nella tua risposta Roy; ti faccio notare che nell'ultima relazione, la più aggiornata quindi, riguardo la questione da me posta viene solo detto: "...è stata rilevata (...) la formazione di nuovi elementi chimici precedentemente assenti nell'apparato sperimentale...". Mi sembra un accenno quantomeno vago e non proprio "OVVIO" e che può lasciare molti dubbi a un povero e sprovveduto lettore come me! Peraltro io chiedevo proprio se qualcun'altro aveva provveduto ad analizzare gli elettrodi, oltre al gruppo campano, mi sembra un po' superficiale o avventato dire che chiunque seguirà i loro parametri otterrà risultati analoghi, forse sono un po' troppo legato alla riproducibiltà...non mi basta sapere che funzionerà perchè così mi viene assicurato, vorrei che qualcun'altro me lo dimostrasse ottenendo questi risultati.
                    Caro Ennio, sei sempre esauriente e disponibile, e ti apprezzo molto per questo, però il fatto che si ritrovino in soluzione elementi prima (apparentemente) assenti, non fuga i dubbi circa l'origine degli stessi: trasmutazione o precedente presenza già negli elettrodi?
                    Caro Renzo, ti ringrazio per la gentilezza e disponibilità che sempre dimostri, oltre alla prontezza ed alla volontà che sempre profondi nei tuoi esperimenti. Grazie
                    Buon lavoro a tutti, Diego

                    Commenta


                    • cmq ho avuto modo di procirarmi un ponte raddrizzatore da 400v 35a e devo dire che le prove a corrente continua sono state ammirabili/devastanti !!!
                      le forti esplosioni anno trivellato come un colabrodo prima un bicchierone spesso 3 mm nel punto piu fino e poi una boccia di pirex che usavo per far in modo che l'elettrodo incandescente non si avviccinasse troppo al contenitore di metacrilato che ho reeperito (purtroppo sono ancora solo 5mm di metacrilato e non 30 come dovrebbero essere per restare in sicurezza)

                      cmq le mie prove distruttive anno avuto dei risvolti positivi!!
                      un mio amico incuriosito da quello che gli dicevo sulla fusione fredda ha visto uno dei miei esperimenti ed e' rimasto un po stranito a vedere tutti quei vetri sbucherellati tipo mitragliatrice!!! e' mi ha detto che forse si iscrive al forum e inizia a sperimentare pure lui!!! (22 occhi sono meglio di 20 no?) hehe

                      Commenta


                      • Ciao Diego,
                        forse sono stato un pò troppo affrettato ma con la quantità di riprove a mia disposizione è difficile rimanere in uno stato di scetticismo e quindi a volte do per scontato che lo sia anche per gli altri.
                        In questo momento non mi ricordo esattamente tutto ciò che è scritto nell'ultima relazione ma ti assicuro che fra le varie relazioni e i tantissimi interventi su questo forum è stato più e più volte ribadito come tutte le analisi fatte sui catotdi siano state precedute dalle analisi del bianco. E sul tungsteno puro utilizzato dai casertani non sono mai state rilevate tracce di altri elementi che si ritrovano invece dopo essere sottoposti al plasma.
                        E lo stesso vale per l'acqua bidistillata utilizzata come liquido.

                        Le riprove sono veramente tantissime e in accordo tra loro. In oltre le analisi al SEM sono state eseguite anche in luoghi diversi con apparecchi diversi altra riprova della solidità dei risultati.
                        Comunque non sono qui per dirti di prendere per oro colato tutto ciò che ti dico ed anzi se qualcuno può offrirci delle analisi in laboratori attrezzati (magari anche per la rilevazione dei neutroni) ben venga! Noi siamo qui per studiare e comprendere sempre meglio questo straordinario fenomeno e non abbiamo nulla da nascondere.... solo da mostrare!!

                        Faccio inoltre i miei complimenti ad Ag_smith per le sue prove! E un consiglio... OCCHIO a ciò che fai!!
                        Un saluto,
                        Roy

                        Edited by eroyka - 5/1/2005, 10:17
                        Essere realisti e fare l'impossibile

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                        • CITAZIONE (ag_smith @ 4/1/2005, 23:52)
                          cmq ho avuto modo di procirarmi un ponte raddrizzatore da 400v 35a e devo dire che le prove a corrente continua sono state ammirabili/devastanti !!!
                          le forti esplosioni anno trivellato come un colabrodo prima un bicchierone spesso 3 mm nel punto piu fino e poi una boccia di pirex che usavo per far in modo che l'elettrodo incandescente non si avviccinasse troppo al contenitore di metacrilato che ho reeperito (purtroppo sono ancora solo 5mm di metacrilato e non 30 come dovrebbero essere per restare in sicurezza)


                          Carissimo ag_smith

                          Sono felicissimo che anche tu abbia replicato l'esperimento di fusione fredda elettrolitica.
                          Ti prego, pubblica una foto della cella elettrolitica in funzione, il forum ha bisogno anche di immagini oltre che di parole, magari anche dei video se possibile.
                          La gente ha bisogno di vedere per credere, il mondo è troppo pieno di chiacchieroni, soprattutto in questo campo, pertanto bisogna fare vedere per far credere.

                          Complimenti

                          Renzo Mondaini (Ravenna)

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                          • purtroppo non ho ancora una fotocamera

                            ma appena la vro pibblichero foto in gran quantita!!
                            altra cosa l'intensa luce potrebbe rovinere la fotocamera che comprero?

                            Commenta


                            • CITAZIONE (ag_smith @ 5/1/2005, 23:50)
                              purtroppo non ho ancora una fotocamera

                              ma appena la vro pibblichero foto in gran quantita!!
                              altra cosa l'intensa luce potrebbe rovinere la fotocamera che comprero?

                              Carissimo ag_smith

                              La fotocamera la puoi chiedere in prestito ad un amico, comunque non è il sensore che deve essere protetto, sono i tuoi occhi; io dopo una mezzora che guardavo il plasma ad occhio nudo, mi sono ritrovato a sera con due occhi rossi e doloranti, tutto dovuto presumibilmente agli ultravioletti emessi, esattamente come una saldatura elettrica.
                              Per questo ora uso un paio di occhiali da saldatore, quelli per la fiamma ossidrica, assomigliano a degli occhiali da sole, un tipo economico ha le lenti fisse, mentre un tipo più costosi hanno le lenti intercambiabili, per poter montare diverse gradazioni; io ho acquistato quelli a lenti fisse di colore verde gradazione 5, costo pochi euro.
                              Per ultimo ti volevo dire di rileggerti quello che scrivi, prima di premere il pulsante "aggiungi la risposta", perchè commetti molti errori di battitura, (non sarà il caso di sostituire la tua tastiera?).
                              Comunque se fai errori ed hai già premuto il tasto fatidico, esiste anche il pulsante "Modifica messaggio".
                              Ricordo ai nuovi visitatori del forum, che possono scaricare dei miei video sull'argomento trattato, su:
                              http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
                              Con un modem da 56K, occorrono dai 10 ai 20 minuti per scaricarne uno, ma sono sicuro che ne vale la pena.

                              Per Ennio Vocirzio

                              Carissimo non ti preoccupare, siamo uomini.

                              Renzo Mondaini (Ravenna)

                              Edited by remond - 6/1/2005, 00:23

                              Commenta


                              • ok grazie dei consigli

                                io fino ad ora ho usato dei semplici occhiali da sole ma mi rendo conto che non sono sufficenti ma fino ad oggi fortunatamente non mi ha dato problemi agli occhi

                                cmq non ho avuto problemi perche le mie prove durano poco!!
                                perche gli elettrodi di tungsteno che mi ha dato il fabbro vengono letteralmente divorati nella fusione!!!!!

                                quindi non faccio mai + di 15 minuti di prove perche il fabbro non mi da elettrodi infiniti!!!

                                cmq gli elettrodi che mi ha dato il fabbro sono ricoperti da una specie di pasta grigiastra che io rimuovo sempre prima degli esperimenti perche e' porosa e conduttiva quindi annullerebbe l'effetto del coprielettrodo..
                                cmq
                                che spessore mi consigliate dal momento che comprero' elettrodi al tungsteno puro in questi giorni? altra cosa quelli al tungsteno puro anno questa specie di pasta attorno?

                                Edited by ag_smith - 6/1/2005, 00:31

                                Commenta


                                • CITAZIONE (ag_smith @ 6/1/2005, 00:27)
                                  cmq gli elettrodi che mi ha dato il fabbro sono ricoperti da una specie di pasta grigiastra che io rimuovo sempre prima degli esperimenti perche e' porosa e conduttiva quindi annullerebbe l'effetto del coprielettrodo..
                                  cmq
                                  che spessore mi consigliate dal momento che comprero' elettrodi al tungsteno puro in questi giorni? altra cosa quelli al tungsteno puro anno questa specie di pasta attorno?

                                  Caro ag_smith

                                  L'elettrodo rivestito è di ferro, quindi fonde subito, in quanto questa reazione supera di gran lunga i 1536 °C del punto di fusione del ferro.
                                  Occorrono elettrodi di tungsteno puro (color verde) del diametro di 2,4 mm e lunghi 175 mm, non presentano il rivestimento protettivo, ma sono lucidi; la loro temperatura di fusione è di 3410 °C.
                                  Il loro costo è di 3-4 euro l'uno e si trovano nelle utensilerie, ferramenta ben fornite e nei negozi di articoli per saldature, dove troverai anche gli occhiali che sono più protettivi dei normali occhiali da sole.

                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                  Commenta


                                  • ok grazie

                                    cmq
                                    ora capisco perche facendo la reazione non diventavano a punta come i vostri ma bensi a goccia !!!!!!

                                    cmq
                                    spero che alla ferramenta del mio paese li vendono!!

                                    una altra curiosita' ma di cosa e' fatto quel rivestimento?

                                    altra cosa renzo che ne dici di venire un attim in chat cliccando su questo link? chat

                                    Edited by ag_smith - 6/1/2005, 00:54

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                                    • CITAZIONE (ag_smith @ 6/1/2005, 00:47)


                                      una altra curiosita' ma di cosa e' fatto quel rivestimento?

                                      altra cosa renzo che ne dici di venire un attim in chat cliccando su questo link? chat

                                      Caro ag_smith

                                      Io non sono un saldatore, quindi ho interpellato un paio di amici che lo sono; il materiale che ricopre gli elettrodi comuni, è composto di materiale siliceo, ricavato da sabbie vulcaniche, ha una temperatura di fusione superiore ai 1536 °C del ferro, serve per non disperdere il calore prodotto dall’arco elettrico e creare una specie di crogiolo dove il ferro fonde e cola nel cratere di materiale fuso, generato preventivamente dall’arco suddetto.
                                      Altra funzione del materiale siliceo è quello di evitare l’ossidazione del metallo, infatti disperdendosi sulla superficie fusa, ne evita il contatto con l’aria; l’ossido di un metallo ha una temperatura di fusione superiore al metallo vergine, quindi tende a raggrumare in palline, se si salda senza quel rivestimento, l’elettrodo tende sempre ad attaccarsi al pezzo da saldare, mentre col rivestimento no, in quanto fra il pezzo da saldare e l’elettrodo vi è sempre una colatura di metallo liquido, ricoperto di scoria silicea che ne impedisce la famosa ossidazione.
                                      Poi su di un libro prestatomi, dal titolo “saldare metalli”, vi è scritto che con la massima potenza che può fornire il contatore enel di una abitazione, 3200 watt, sono sufficienti a fondere un elettrodo da 3,25 mm di diametro.
                                      Meditate gente, meditate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
                                      Io con solo 2300 watt (magnetotermico da 10 ampere su 230 volt), ho fuso come burro del ferro da 7 mm di diametro.

                                      P.S. se vuoi dei chiarimenti personali, puoi cliccare sul tasto in basso “messaggio privato” e solo io riceverò il tuo messaggio, così non intasiamo il forum con una miriade di chiarimenti che interessano solo te.
                                      Altro consiglio per non commettere errori di ortografia, io scrivo i miei interventi su di una pagina di WORD, quindi sfrutto la correzione ortografica automatica del suddetto programma, poi con copia-incolla, trascrivo in un attimo sul forum, evitando di fare sorridere gli altri amici per gli errori commessi.

                                      Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                      • Salve a tutti! Dopo un periodo di vacanze, eccomi qua. Ho raccolto diverse foto, visto l'interesse per queste prove visive, ho deciso di postarle. Comunque, prima di ulteriori sperimentazioni sto aspettando che arrivi il nuovo becker in pirex (infatti il mio e quello di scorta sono esplosi, uno causa la potenza della reazione, l'altro a causa di una goccia fusa che ha colpito il fondo). Quindi penso sia meglio mettere sul fondo un disco metallico pulitissimo (per chi non fa prove con calcoli di calore o produzione di nuovi elementi) che darà il tempo alla goccia di raffreddarsi, piuttosto che colpire il fondo e rischiare di rompere il becker. Comunque, con una tensione di 360v, ed una corrente variabile tra 0,5 e 3 ampere ho fuso un cacciavite in ferro di diametro 4mm. Il calcolo dei watt offre un valore massimo di 1000w, anche se è chiaro che sono qualcosa di meno. Il cacciavite è fuso, per un tratto di circa 1,5 cm in circa 2 secondi.

                                        Foto della reazione di "Fusione fredda" con normale valore di esposizione:
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                                        Qui sotto, qualche foto della reazione di "Fusione fredda", con 50asa e l'esposizione minore possibile (con la mia fotocamera digitale):
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                                        Come ultima serie di foto, qualche scatto degli elettrodi in tungsteno utilizzati come catodo, si può notare la caratteristica forma a punta, causata dalla fusione dell'elettrodo stesso. La "crepa" che scorre lungo l'elettrodo suppongo sia dovuta all'utilizzo in corrente alternata, difatti, dopo alcuni esperimenti, ho ritrovato l'elettrodo in queste condizioni!
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                                        Per dare un'idea, inserisco anche una foto del raddrizzatore (ponte di graetz, condensatori in parallelo e resistenza per scaricare i condensatori) collegato al trasformatore a 110V 300VA .
                                        user posted image

                                        Ho aggiunto anche due video al mio disco remoto http://mio.discoremoto.virgilio.it/rikk_s4_dati/ !
                                        Saluto tutti, a presto!

                                        Edited by rikk_s4 - 6/1/2005, 22:31

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                                        • scusate io sono nuovo in materia, ma o letto che fare questi esperimenti tipo bingo fuel magnegas ecc emanano particelle radioattive neutrini,cosi ho letto in diversi post e siti, pertanto é consigliato non star vicino all reattore durante l'esperimento o di interporre vari strati e centimetri di plexiglass da 3-4 cm o vari strati di piombo da pochi mm

                                          chiedo a voi se é possibile costruire un reattore in un contenitore di ferro spesso,tipo tubatura falangiara e collegarci una pompa del tipo x idropulitrici e pressurizzare il tutto a 8 atmosfere per prelevare l'idrogeno misto ossigeno ecc
                                          in pressione e stiparlo in bombole a 8 atm tipo da sub che funzionano a 200 atmosfere!!! cosi da essere sicuri ...
                                          poi ho letto che per incrementare la produzione bisognerebbe anche installare una piccola pompa che peschi l'elettrolita o acqua dal fondo, per non pescare gas e lo rimmetta all' interno in mezzo all'arco e anche di immettre aria che aiuta a portar via l'idrogeno (ovviamente in percentuali calcolate dato che si lega col idrogeno)il contenitore o tubatura flangiata di grosso diametro provvista di tutti gli attachi,ingresso pompa pressurizzatrice immissione elettrolita in pressione,uscita gas misto ingresso pompa 2 uscita pompa 2 presostati manometri termometri ecc dovrebbe somigliare al "magnegas" per intenderci e ovviamente un sisteme per introdurre gli elettrodi di tungsteno e avvicinarli in automatico del tipo inseriti in un tubo di rame collegato al reattore e spinti e retti da un pistoncino all' estremita' con un oring guarnizione ovviamente.
                                          io mi chiedo ma alzando la tensione a qualche migliaio di volt funzionerebbe? che pertanto la corrente sarebbe piu bassa per far scoccare l'arco che sarebbe anche piu' lungo, o é meglio usare 50 volt e 150-200A esempio il magnegas e piu' efficente perché usa 500-1000A!! a dassa tensione e i reattori piu sono grossi piu rendono a parita' di potenza, e se utilizzassi piu anodi e catodi di tungsteno ??

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                                          • CITAZIONE (buran001 @ 7/1/2005, 06:56)
                                            scusate io sono nuovo in materia, ma o letto che fare questi esperimenti tipo bingo fuel magnegas ecc emanano particelle radioattive neutrini,cosi ho letto in diversi post e siti, pertanto é consigliato non star vicino all reattore durante l'esperimento o di interporre vari strati e centimetri di plexiglass da 3-4 cm o vari strati di piombo da pochi mm

                                            chiedo a voi se é possibile costruire un reattore in un contenitore di ferro spesso,tipo tubatura falangiara e collegarci una pompa del tipo x idropulitrici e pressurizzare il tutto a 8 atmosfere per prelevare l'idrogeno misto ossigeno ecc
                                            -
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                                            io mi chiedo ma alzando la tensione a qualche migliaio di volt funzionerebbe? che pertanto la corrente sarebbe piu bassa per far scoccare l'arco che sarebbe anche piu' lungo, o é meglio usare 50 volt e 150-200A esempio il magnegas e piu' efficente perché usa 500-1000A!! a dassa tensione e i reattori piu sono grossi piu rendono a parita' di potenza, e se utilizzassi piu anodi e catodi di tungsteno ??

                                            Rispondendo a rikk s4

                                            Sono felicissimo che anche tu abbia replicato l’esperimento, e lo rendi noto a tutti mediante immagini.
                                            Anche io adotto la tecnica del foglio di acciaio inox posato sul fondo del beaker, (quando non debbo fare analisi sui metalli disciolti), perché anche io ho rotto alcuni vasi di pyrex.
                                            Anche a me è successo di trovare l’elettrodo con una crepa o più crepe, credo sia dovuto alla dilatazione termica a cui è sottoposto il metallo.
                                            Ora però devi dirci come hai fatto ad inserire tante foto, in un unico intervento.

                                            Rispondendo a buran001

                                            Benvenuto in questa discussione, ora devi sapere che con due elettrodi immersi in un liquido e dando tensione, si ottengono risultati diversi a seconda delle condizioni operative.
                                            Il signor Santilli ha già commercializzato dei reattori che con un sistema elettrolitico produce Magnegas, un gas composto da molecole magnetiche,come dice il nome, gas con la particolarità di avere un potere calorifico altissimo, lui lo ha potuto costruire perché ha capito bene come funziona quel tipo di reazione e quindi la può manovrare a suo piacere.
                                            Con condizioni leggermente diverse si ottengono altri gas con i nomi più bizzarri, e chi ha capito bene come funzionano queste altre reazioni, può mettersi a costruire un prototipo di reattore con tubi di ferro flangiato e serbatoi in pressione per l’immagazzinamento.
                                            Ora noi in questa discussione parliamo di un’altra reazione, la quale riteniamo sia di tipo nucleare per diversi indizi, produce un eccesso di calore e trasmuta il metallo dell’elettrodo in altri metalli.
                                            La produzione di gas, quando avviene questa reazione con formazione di plasma, viene stranamente a cessare; pertanto il nostro scopo non è la produzione di gas, (quindi niente bombole), ma vogliamo produrre un eccesso di calore, che attualmente si fatica ad arrivare ad un 20 %.
                                            Pertanto non costruiamo reattori con tubi flangiati, perché non abbiamo ancora capito come avviene questa reazione, questo forum serve appunto per confrontare le nostre ipotesi, e costruire assieme una teoria accettabile da tutti.
                                            Pertanto continuiamo a lavorare con dei beaker in pyrex o duran, in cui immergiamo gli elettrodi più disparati, usiamo anche degli elettroliti i più disparati, per capire di più il perché funziona, dopo possiamo passare alla fase di prototipo di cella elettrolitica produttrice di calore, esattamente come fanno i reattori nucleari presenti all’estero, perché in Italia li abbiamo proibiti in quanto inquinanti e pericolosi.
                                            Questa reazione come tu sai è definita fusione fredda, ed una definizione comunemente accettata di fusione fredda è la seguente “Reazione nucleare di fusione a bassa energia non radioattiva”; cioè questa è una reazione nucleare che si innesca con basse energie per un effetto tunnel e che non emette radiazioni pericolose, le radiazioni pericolose vengono emesse solo se si usano alte energie (vedi reattori nucleari all’uranio).
                                            Io non ho misurato né radiazioni alfa né beta né gamma; forse vengono emessi neutroni, ho spronato a costruire un rilevatore di tali particelle, aspetto risultati.
                                            Hai fatto diverse proposte, alzare la tensione, noi non siamo andati oltre i 360 Vcc, si potrebbe provare ad andare oltre; hai anche proposto di aumentare il numero degli elettrodi per aumentare la reazione, ma c’è un problema, questa reazione è più violenta più è piccolo il catodo (????????????????????????????????????????????????? ).
                                            Dimmi tu cosa succede se mettiamo 10 catodi?, te lo dico io cosa ottieni, ELETTROLISI.
                                            Se aumenti oltre una certa misura l’anodo, non cambia niente, dimmi tu cosa cambia se metti 10 anodi?, te lo dico io, NIENTE.
                                            Caro amico, leggendo solo i nostri interventi capirai poco di questa reazione, è per questo che sprono a replicarla, per capirla bene, perché solo vedendola dal vivo si può apprezzare quanto sia grande questa reazione.
                                            Come puoi ben vedere dagli interventi, (vedi per ultimo le foto di rikk s4), è semplicissimo replicare l’esperimento, basta intendersi di elettricità ed usare le minime, basilari, precauzioni di sicurezza per non morire folgorati, come ad esempio montare un salvavita da 30 ma ed indossare guanti dielettrici per lavori in tensioni fino a 1000 volt.

                                            Saluti cordiali

                                            Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                            • Ciao Renzo, sono sempre io Mio,
                                              ho un'altra domanda da porti... Ma se volessi riproporre i tuoi esperimenti in un ambiente chiuso per esempio una scatola chiusa con un gas dielettrico é fattibile? E quale gas potrei usare?

                                              grazie

                                              e ti auguro una felice giornata

                                              Mio

                                              Carissimo Mio, inserisco il tuo messaggio privato in questa discussione perchè voglio dare una risposta pubblica.
                                              Ora puoi eseguire questa reazione anche in un gas, a questo punto si chiamerebbe "fusione fredda secca".
                                              Il gas più semplice da avere a buon mercato si chiama "ARIA".
                                              Io ho eseguito questa reazione, ma aspettavo il momento adatto per divulgarne i risultati, il momento credo sia arrivato.
                                              Ti descrivo le mie condizioni operative:
                                              ho usato i soliti 300 Vcc ricavati dal radddrizzamento della tensione di rete, in serie ho posto una resistenza costituita da uno stagnatore a martello da 230 Vca e 250 watt di potenza.
                                              Ho portato poi questa tensione con saldatore in serie, a due elettrodi di un metallo qualsiasi, io ho usato alluminio puro, rame, ferro e tungsteno puro, ottenendo circa gli stessi effetti.
                                              Ho iniziato con il tenere il catodo in alto e l'anodo in basso, li ho avvicinati fino a produrre un corto circuito, passava circa 1 ampere di corrente continua.
                                              A questo punto ho cominciato ad allontanare piano piano gli elettrodi, ho notato che si formava fra di loro un plasma luminosissimo, si manteneva senza rompersi fino a circa 2 cm di distanza degli elettrodi.
                                              Ho fatto questo esperimento con elettrodi in verticale, perchè se li mettevo in orizzontale, il plasma che si formava riscaldava l'aria circostante, la quale divenendo più leggera tendeva a sollevare ad arco il plasma, portandolo alla rottura, per ripristinarlo dovevo nuovamente rifare il corto circuito ed allontanare di nuovo gli elettrodi, questo ogni 3-4 secondi.
                                              Mantanendo gli elettrodi verticali, il plasma di 2 cm di lunghezza si manteneva indefinitivamente, fino a portare a fusione gli elettrodi che non fossero di tungsteno.
                                              Fino a questo punto può sembrare un esperimento normale, senonchè si nota qualcosa di anomalo, che me lo fa supporre una reazione di fusione fredda.
                                              La cosa di anomalo è che uno dei due elettrodi si scalda di più dell'altro, voi direte che è il catodo, no è l'anodo; voi direte che si scalda di più quello che stà in alto, perchè l'aria calda sale, no, ripeto, no, scalda di più l'anodo che tengo in basso.
                                              Provate a replicare questo semplice esperimento di fusione fredda secca, e sappiatemi dire se anche a voi non sembra strano, in base alle comuni conoscenze scientifiche, che si scaldi di più un elettrodo, per di più è tenuto in basso, quindi più areato di aria fresca.

                                              Renzo Mondaini (Ravenna)

                                              Edited by remond - 7/1/2005, 12:19

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                                              • Ciao Ragazzi,
                                                vi invito ad aprire un nuovo tread, magari partendo da quest'ultimo stimolante esperimento di probabile fusione fredda a secco, per non appesantire troppo questo: 231 risposte sono veramente troppe e ritrovare vecchi messaggi diventa difficilissimo.

                                                I miei complimenti personali a Renzo per le sue iniziative e risultati!!
                                                Roy

                                                Edited by eroyka - 7/1/2005, 12:25
                                                Essere realisti e fare l'impossibile

                                                Commenta


                                                • CITAZIONE (eroyka @ 7/1/2005, 12:24)
                                                  Ciao Ragazzi,
                                                  vi invito ad aprire un nuovo tread, magari partendo da quest'ultimo stimolante esperimento di probabile fusione fredda a secco, per non appesantire troppo questo: 231 risposte sono veramente troppe e ritrovare vecchi messaggi diventa difficilissimo.

                                                  I miei complimenti personali a Renzo per le sue iniziative e risultati!!
                                                  Roy

                                                  Carissimi amici tutti

                                                  Roy ha perfettamente ragione, continuiamo la discussione su "fusione fredda3", non mandate più messaggi su questa discussione, perchè è diventata troppo gigante, mandatemi pure vostri pareri, video e foto sulla nuova discussione che ho aperto ora.

                                                  Saluti di tutto cuore da

                                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                  Commenta

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