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Raddoppio pannelli temici, quasi gratis.

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  • Raddoppio pannelli temici, quasi gratis.

    Salve a tutti,

    perché quasi gratis..? Perché comunque dovrò pagare l’idraulico per un allaccio al raddoppio.

    Mi spiego: villetta bi-famigliare con vicino in ottimi rapporti. Le due porzioni di villetta sono dotate di radiante a pavimento e pannelli solari termici, i miei sono a tubi sottovuoto, mentre quelli del vicino sono i classici pannelli solari con il vetro.

    Da tempo, il mio vicino non sta sfruttando i pannelli perche è stato sempre a tribolare con pressioni, tubi otturati, sovratemperature estive e dopo l’ultimo problema (accumulo bucato) ha deciso di non spendere più soldi e ha messo la caldaia in diretta sull’impianto di riscaldamento e svuotato l’impianto.

    Questa mattina sono salito sul tetto per sistemare l’antenna televisiva e mi è venuta l’idea, ovvio previo consenso del vicino ed eventuale ripristino a mie spese, di valutare il collegamento dei miei pannelli solari a quelli inutilizzati che sono sul tetto di fianco al mio impianto.

    Ho scattato alcune foto dove si vedono i due impianti molto vicini fra di essi. Il tutto finalizzato allo sfruttamento invernale dei pannelli.

    A parte le sovratemperature estive, a cui porrò rimedio un semplice by pass e un rubinetto di svuotamento ed un lavaggio preventivo e verifica di tenuta alla pressione dei pannelli aggiuntivi, a cosa dovrò pensare?

    La mandata del mio impianto dovrà essere collegata alla parte bassa dei pannelli del vicino dalla parte opposta al ritorno o posso collegare la mandata in basso dallo stesso lato del ritorno cioè dal lato più vicino al mio impianto??

    Che ne pensate?
    File allegati
    84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.

  • #2
    ..dimenticavo.. l'impianto ha la protezione anti congelamento del liquido nella centralina e gira da anni solo con acqua.
    84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.

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    • #3
      Aggiornamento: Il vicino mi ha dato il consenso per utilizzare i suoi pannelli.

      L'idraulico che ho contattato mi dice che il collegamento non funzionerebbe in quanto le tecnologie sono diverse.
      Vero, ma il principio è lo stesso (penso) cioè tutti e due i sistemi, tramite il sole, scaldano un fluido vettore, il quale trasporta il calore all'interno di un accumulo.

      Perchè non dovrebbe funzionare?

      Ho visto che siete stati in tanti a leggere, nessun commento... Un dubbio..?

      Ha ragione l'idraulico?

      Grazie mille a chi vorrà dire la sua o darmi qualche consiglio.


      84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.

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      • #4
        Dico la mia ma prendila con le pinze, Ho un CF e la mia esperienza finisce qui

        l’unica strada che mi sentirei di suggerire è di collegare i due impianti in maniera indipendente, perché se li metti in serie, il secondo non darà molto, come innalzamento della temperatura. Almeno credo, se invece le due tecnologie lavorano a temp nettamente differenti... non continuare a leggere!

        penso possa bastare un raccordo a t in ingresso al puffer, due non ritorno e due pompe indipendenti.
        quando accumuli energia in uno dei due impianti lo scarica nel puffer e viste le portate in gioco, credo lo possano fare anche assieme.

        ma ne varrà la pena? I pannelli se non li sposti dovrai collegarlo soprategole?

        aspetto pure io altri suggerimenti
        Immergas Victrix 26 Plus & Inox sol 300 (3,7 m2) x 110 m2 - zona E - 2.559 gg
        2,9 kWp SolarWatt Blue 60P (7x260+4x270) su SE 3000 ( Sud -2°, Inclinazione 12°)

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        • #5
          Grazie del tuo contributo Valimicio.
          Entrambi i sistemi lavorano sul delta temperatura fra mandata e ritorno, quindi se il primo sistema porta l'acqua da temperatura X a Y, il secondo la porterà da Y a Z.
          Da considerare che avendo il riscaldamento a pavimento, la temperatura di mandata ai pannellli è molto bassa.

          la tua ipotesi del doppio circuito non è fattibile per costi è per la temporaneita' della situazione.
          84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.

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          • #6
            Da valutare eventualmente l'aumento del vaso di espansione in considerazione del volume di acqua sui secondi pannelli.
            84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.

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            • #7
              In realtà sarà un unico grande campo di pannelli che porterà la T da X a Z, con un unico “sistema”, ovvero un’unica centralina. A naso non vedo motivo per cui non debba funzionare….
              PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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              • #8
                provo a dare dei numeri alle variabili, semplificando forse troppo il concetto:

                diciamo che entrambi i pannelli, in impianti separati, possono arrivare a 35 gradi di t max in inverno, con giornate velate.

                se li collego in serie, alla partenza, il primo pannello farà uscire il fluido a 35 che entra in un pannello che ha la stessa temperatura, e non avremo alcun apporto. Poi man mano che la T in ingresso al secondo si abbassa per via della circolazione della mandata più fredda, avremo un aumento dello scambio nel secondo pannello, ma l’uscita non potrà mai essere superiore alla T del pannello stesso.

                Pensavo a questo...
                a regime, capisco che sia come dite voi con temperature che si adattano e un impianto del genere deve lavorare pressoché in continuo.
                diciamo che scrivendolo mi rendo conto che la casistica sopra descritta vale quanto? 2/3 volte al giorno?
                si può benissimo ignorare

                vero che “raddoppierai” la quantità di energia trasferita al puffer da usare in continuo per la mandata del riscaldamento e porterà sicuramente un risparmio.

                Altra considerazione su cui riflettevo
                Se non lo usi il “super impianto” d’estete, forse non devi aumentare il vaso: avresti (ipotizzo tra pannelli e tubi) circa il doppio del liquido, ma temperature di funzionamento minori di 2/3 (almeno nel mio caso). Immagino che il vaso sia dimensionato per T molto maggiori.
                Immergas Victrix 26 Plus & Inox sol 300 (3,7 m2) x 110 m2 - zona E - 2.559 gg
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                • #9
                  In estate il problema non si porrà perché, tramite una valvola a tre vie e un rubinetto, svuotero' i pannelli aggiuntivi, per ripristinarli appena arriverà di nuovo il freddo.
                  84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.

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                  • #10
                    Si sì ho letto le tue intenzioni, riflettevo solo che l’impianto esce con un vaso di espansione, ma soprattutto per l’estate, ma tu lo utilizza resti solo nei mesi meno caldi, per cui T in gioco minori a cui dovrebbero corrispondere aumenti di volume minori

                    Poi è solo una riflessione detta ad alta voce!
                    Immergas Victrix 26 Plus & Inox sol 300 (3,7 m2) x 110 m2 - zona E - 2.559 gg
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                    • #11
                      I due campi sono nettamente differenti e si comportano in modo differente come resa nelle varie stagioni.

                      Il tuo e un sottovuoto e ha poca acqua in circolo perché sfrutta tecnologia PIPE l’acqua è presente solo nella parte superiore del pannello, dove sono alloggiati tutti i tubi, mentre il piano è un arpa con tanti tubini e contiene circa 1,3-1,5l, leggo che non usi antigelo pertanto la centralina quando sei vicino allo zero fa circolare l’acqua ma nei tuoi pannelli disperdi pochissimo calore mentre non immagini quanta energia ti succhiano i panelli piani, fai conto che in estate con i pannelli piani si raffreddano i bollitori quando sono troppo caldi

                      Poi leggo che in estate vuoi salire sul tetto per svuotarli per evitare l’eccessivo apporto di energia ma non è facile svuotare quelli piani se non apri i tappi posti nella parte inferiore e ci soffi dell’aria

                      Ma perché complicarsi la vita per guadagnare quasi nulla in inverno hai un tetto con inclinazione del 30%, il piano non lavora come i tubi sottovuoto anche se i tuoi non hanno il sistema PCP (lo specchio sotto) per far lavora i pannelli piani in inverno dovresti inclinarli almeno di 45°

                      io non farei nulla, poi fai come vuoi

                      ciao

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                      • #12
                        Grazie mille Nicht, oramai, il dado è tratto!! Lunedì viene l'idraulico per capire che materiale serve per il collegamento. Se non andrà bene o l'apporto sarà irrisorio, ci metterò un attimo a separare nuovamente i due impianti. Grazie di nuovo per la dritta dell'aria per lo svuotamento. Si, posso raggiungere i pannelli con il tubo del compressore e soffici dentro.
                        Ultima modifica di Maverickone; 10-10-2021, 19:05.
                        84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da Valimicio Visualizza il messaggio
                          provo a dare dei numeri alle variabili, semplificando forse troppo il concetto:

                          diciamo che entrambi i pannelli, in impianti separati, possono arrivare a 35 gradi di t max in inverno, con giornate velate.
                          Mi sa che non hai mai visto funzionare un impianto solare….
                          PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                          • #14
                            Solo il mio che lavora su boiler x ACS e non è sicuramente il top. 35 è un numero messo lì per fare l’esempio dei due pannelli in serie, che mi sono ‘castrato’ da solo. O ti riferivi ad altro?
                            Immergas Victrix 26 Plus & Inox sol 300 (3,7 m2) x 110 m2 - zona E - 2.559 gg
                            2,9 kWp SolarWatt Blue 60P (7x260+4x270) su SE 3000 ( Sud -2°, Inclinazione 12°)

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                            • #15
                              35 gradi è un numero senza senso per pannelli ben orientati sotto il sole, anche d'inverno. Non si possono mettere numeri a caso per poi trarne conclusioni.... E' vero che oltre un certo limite non ha senso aumentare la superficie captante, ma qui parliamo di un complesso che andrà credo intorno ai 10 mq di campo solare, e oltretutto per integrare il riscaldamento, dunque operante sempre a T molto basse. Il problema che poni perciò è inesistente. Se non ci sono problemi di portate operative molto diverse oppure di collegamento difficoltoso io non vedo motivi per cui non dovrebbe funzionare, può darsi che sottovaluto qualcosa, ma certamente non è la superficie il problema.
                              PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                              • #16
                                Aggiornamento: Il freddo è arrivato e il riscaldamento è partito alla grande.

                                Ore 9.30 - la parte bassa dell'accumulo è a 25 gradi, i pannelli (solo i tubi) mandano acqua nell'accumulo a 54/58 gradi e la casa si scalda solo con i pannelli solari.

                                Ove vi fossero allacciati anche i pannelli piani, sicuramente la mandata dell'acqua nell'accumulo sarebbe superiore ai 54/58 gradi della situazione sopra descritta e non si pone neanche il problema di ebollizione in quanto, la centralina gestisce anche le velocità del circolatore.

                                Sempre più convinto di fare il raddoppio, aspettiamo il Sig. Idraulico.....
                                84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.

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                                • #17
                                  Ho aizzato il "vespaio" ed è giusto che vi aggiorni:

                                  oggi è venuto l'idraulico, ma mentre salivamo sul tetto, mi è venuto un grosso dubbio... i pannelli sono fermi da circa 2 anni e il glicole non è stato scaricato, cosa troveremo dentro?

                                  Abbiamo tolto una valvola di scarico e quello che è uscito dal circuito in pressione era glicole stracotto!! Una polverina nera e impalpabile al posto di un liquido e dato che ho avuto già esperienza con il glicole cotto, non ci ho pensato 2 volte a desistere dal collegare i due circuiti.

                                  Inoltre, 2 pannelli avevano delle perdite non so se dovute a condensa o erano le ultime gocce di liquido che uscivano. Quindi: NADA!! Il gioco non vale la candela!!

                                  P.S. aimè, penso che quei pannelli, andranno solo smaltiti, perchè eventuali lavaggi interni e controllo e saldature delle perdite, e su uno, ripristino della struttura esterna che era collassata, più altri eventuali lavori che si dovrebbero rendere necessari per la corretta messa in opera, supererebbero i benefici che potrebbero apportare.

                                  Grazie a tutti quelli che hanno partecipato alla discussione.

                                  Maverick.
                                  84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.

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