allora la casa è in cotruzione, inizalmente il termotecnico mi aveva fatto uno schema impianto che se volete allego, ora chi mi fa la casa(è una chiavi in mano) mi ha mandato il seguente schema
AL p1 sono presenti due radaiatori così dimensionati su due camere
-il dimensionamento dei radiatori al piano primo At=30°C (c/tm 45°C)
n°1 tubolare h 1000/5/19el 1463W(L=88cm)
n°1 tubolare h 1800/4/16el 1704W(L=74cm)
comandati con termostati ambiente agendo su teste elettriche 220v a bordo del collettore di distribuzione, alimentato dal gruppo diretto in C.t.
in bagno sono previsti dei termoarredi elettrici da prima poichè lavorando i termosifoni a bassa temperatura non farebbero da scaldasalviette in modo efficiente.
da sto schema io capisco che l'idea è far lavorare la pdc a 45° a punto fisso in modo da far lavorare i termosifoni in diretta e miscelare sull' impianto a pavimento.
ora già se l'idea è quella non vedo perchè usare uno termoarredo elettrico in bagno ma vabbè, quel che proprio concettualmente è secondo me sbagliato è far lavorare la pdc a 45° e miscelare.
confermate o smentite?Eventualmente potrei aprire del tutto la miscelatrice(ha un comando elettrico ma in caso si toglie) e far lavorare tutto alla stessa temperatura utilizzando la climatica?
le dispersioni dell'intera casa escluse quelle per ventilazioni sono 2,7kw quindi immagino che i 1400W a 45° anche se diventano 500 a temperature inferiori di mandata garantiscano un comfort notturno adeguato.
nello schema iniziale c'era un puffer da 100 lt senza miscelatrici mi pare e poi si andava direttamente sugli impianti
AL p1 sono presenti due radaiatori così dimensionati su due camere
-il dimensionamento dei radiatori al piano primo At=30°C (c/tm 45°C)
n°1 tubolare h 1000/5/19el 1463W(L=88cm)
n°1 tubolare h 1800/4/16el 1704W(L=74cm)
comandati con termostati ambiente agendo su teste elettriche 220v a bordo del collettore di distribuzione, alimentato dal gruppo diretto in C.t.
in bagno sono previsti dei termoarredi elettrici da prima poichè lavorando i termosifoni a bassa temperatura non farebbero da scaldasalviette in modo efficiente.
da sto schema io capisco che l'idea è far lavorare la pdc a 45° a punto fisso in modo da far lavorare i termosifoni in diretta e miscelare sull' impianto a pavimento.
ora già se l'idea è quella non vedo perchè usare uno termoarredo elettrico in bagno ma vabbè, quel che proprio concettualmente è secondo me sbagliato è far lavorare la pdc a 45° e miscelare.
confermate o smentite?Eventualmente potrei aprire del tutto la miscelatrice(ha un comando elettrico ma in caso si toglie) e far lavorare tutto alla stessa temperatura utilizzando la climatica?
le dispersioni dell'intera casa escluse quelle per ventilazioni sono 2,7kw quindi immagino che i 1400W a 45° anche se diventano 500 a temperature inferiori di mandata garantiscano un comfort notturno adeguato.
nello schema iniziale c'era un puffer da 100 lt senza miscelatrici mi pare e poi si andava direttamente sugli impianti