Il sistema Imdf è una “garage innovation” che potrebbe entrare in produzione entro la fine dell’anno
Rendimento quattro volte superiori al fotovoltaico normale, una durata di 50 anni, capacità di operare anche con temperature di 130°C e un costo di produzione del 70% inferiore ai sistemi al silicio. Sono queste le cifre, decisamente impressionanti, dell’Imfd (innovativo modulo fotovoltaico a diodi), brevettato da Alfredo Chiaccheroni, un elettricista umbro che, complice la crisi, si è trasformato in inventore investendo direttamente nel progetto insieme ad alcuni soci a partire dal 2008.
La presentazione ufficiale, con tanto di dimostrazione pratica avverrà solo tra qualche settimana a Marsciano, in provincia di Perugia, ma i dati certificati dalle relazioni tecniche di questa vera e propria “garage innovation” sono decisamente incoraggianti e, se confermati in fase industriale, potrebbero generare un terremoto nel mondo del fotovoltaico.
“Abbiamo modificato i led a diodi gli stessi che vengono utilizzati per le spie di telecomandi e cruscotti” spiega Chiacchieroni, “inserendo al loro interno una miscela di sostanze – anch’essa brevettata – che contiene vari composti a base di gallio, carburo di silicio e indio. abbiamo poi impilato il diodi per formare pannelli che arrivano fino a 14 strati e hanno il pregio di catturare un ampio spettro di lunghezze d’onda della luce. Questo ci permette di avere dei rendimenti fino al 64%, rispetto al 16% dei migliori pannelli fotovoltaici tradizionali”. In termini di potenza questo significa 984 Watt per una superficie di 1,6 metri quadri a fronte di 256 Watt del fotovoltaico tradizionale.
In più, il sistema Imdf, essendo tutto in plastica, può essere sommerso o calpestato senza problemi e Chiaccheroni ha già progettato anche applicazioni per la ricarica di cellulari e altri dispositivi portatili.
Il prossimo passo non è l’industrializzazione diretta, ma la cessione di licenze ad alcune grandi utilities elettriche globali, una europea, una asiatica e una americana, che hanno già avvicinato Chiaccheroni.
Tratto da Wired - Make in Italy. Inventa, sbaglia, innova
Rendimento quattro volte superiori al fotovoltaico normale, una durata di 50 anni, capacità di operare anche con temperature di 130°C e un costo di produzione del 70% inferiore ai sistemi al silicio. Sono queste le cifre, decisamente impressionanti, dell’Imfd (innovativo modulo fotovoltaico a diodi), brevettato da Alfredo Chiaccheroni, un elettricista umbro che, complice la crisi, si è trasformato in inventore investendo direttamente nel progetto insieme ad alcuni soci a partire dal 2008.
La presentazione ufficiale, con tanto di dimostrazione pratica avverrà solo tra qualche settimana a Marsciano, in provincia di Perugia, ma i dati certificati dalle relazioni tecniche di questa vera e propria “garage innovation” sono decisamente incoraggianti e, se confermati in fase industriale, potrebbero generare un terremoto nel mondo del fotovoltaico.
“Abbiamo modificato i led a diodi gli stessi che vengono utilizzati per le spie di telecomandi e cruscotti” spiega Chiacchieroni, “inserendo al loro interno una miscela di sostanze – anch’essa brevettata – che contiene vari composti a base di gallio, carburo di silicio e indio. abbiamo poi impilato il diodi per formare pannelli che arrivano fino a 14 strati e hanno il pregio di catturare un ampio spettro di lunghezze d’onda della luce. Questo ci permette di avere dei rendimenti fino al 64%, rispetto al 16% dei migliori pannelli fotovoltaici tradizionali”. In termini di potenza questo significa 984 Watt per una superficie di 1,6 metri quadri a fronte di 256 Watt del fotovoltaico tradizionale.
In più, il sistema Imdf, essendo tutto in plastica, può essere sommerso o calpestato senza problemi e Chiaccheroni ha già progettato anche applicazioni per la ricarica di cellulari e altri dispositivi portatili.
Il prossimo passo non è l’industrializzazione diretta, ma la cessione di licenze ad alcune grandi utilities elettriche globali, una europea, una asiatica e una americana, che hanno già avvicinato Chiaccheroni.
Tratto da Wired - Make in Italy. Inventa, sbaglia, innova
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