Salve a tutti.
Ieri è stato finalmente approvato il famoso decreto rilancio che come oramai si vociferava prevede delle interessanti novità nel mondo del fotovoltaico.
Il nocciolo della questione è che da la possibilità di "non pagare" l'installazione di un impianto fotovoltaico e relativo accumulo, ma dalla lettura del decreto sembrano esserci 3 punti fondamentali da rispettare.
1) Innanzitutto il bonus per l'installazione dell'impianto fotovoltaico + accumulo è subordinato a "interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici ".
2)Tali interventi (impianti di climatizzazione invernale + fotovoltaico) devono concorrere a: " il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, ovvero se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E) "
3) Si perde lo scambio sul posto (per sempre?). " La detrazione è subordinata alla cessione in favore del GSE dell’energia non auto-consumata in sito e non è cumulabile con altri incentivi pubblici o altre forme di agevolazione di qualsiasi natura previste dalla normativa europea "
Ora tralasciando tutta la parte amministrativa economica, che prevede la detrazione in 5 anni del 110% dell'investimento o la cessione del medesimo credito direttamente alla ditta installatrice, la quale riconoscerà in fattura uno sconto del 100% dell'importo della fattura e potrà a sua volta beneficiare di un credito d'imposta per l'importo del 110% anche cedibile ad istituti di credito o bancari, credo che l'aspetto fondamentale per il consumatore sia valutare l'incidenza dell'essere al di fuori del GSE e non usufruire dello scambio sul posto.
Io oggi mi trovo proprio in questa situazione. Stavo per partire con l'installazione di un impianto fotovoltaico, studiato a lungo la sua convenienza in quanto con esposizione non favorevole, e mi ritrovo oggi con la possibilità di poterlo fare a costo "zero" ma con l'incognita di avere un salasso in bolletta.
Credo di essere nella configurazione dell'utente medio, che si trova di fronte a questo bivio.
Attualmente consumo 3000kW/h annui in cui rientrano l'utilizzo dei condizionatori per il raffrescamento in minima parte. Per fortuna la casa è ben isolata e solamente a luglio/agosto se ne fa un minimo uso (10 ore/settimana). Per il riscaldamento e acqua sanitaria, invece, utilizzo di caldaia convenzionale per il riscaldamento e l'acqua sanitaria (spesa gas annuale 800€).
Convertire il tutto ad elettrico vorrebbe dire aggiungere sulla bolletta annuale un consumo circa dai 3000 ai 5000 kW/h annui. La casa è di circa 150mq e più o meno sono questi i consumi per riscaldarla a fronte di una pompa di calore efficiente ed una buon isolamento (correggetemi se sbaglio). Considerando che questo consumo avviene principalmente nel momento in cui l'impianto fotovoltaico produce praticamente 0, stimiamo in forma ottimistica un contributo del 10-15% max all'energia richiesta con la risultante di un incremento di 2550 ai 4250 kW/ annui. Considerando il costo medio dell'energia elettrica di 0,22€ con gli 800€ di spesa annua gas avremmo a disposizione circa 3637 kW/h all'anno equivalenti che potrebbero essere sicuramente non sufficienti in situazioni di non ottima efficienza.
Sicuramente durante i periodi di produzione l'accumulo diventa fondamentale, ma riuscirà a compensare la richiesta energetica maggiore durante i periodi invernali e l'assenza dello scambio sul posto per poter recuperare di tutta l'energia prodotta ma non utilizzata durante i periodi primaverili-estivi?
Questo un pò il punto principale della questione.
Detto questo penso che il decreto ad ogni modo sia un bonus di tutto rispetto, sopratutto perchè da la possibilità a famiglie e persone che al momento non potevano "investire" nel campo del rinnovabile di poterlo fare a "costo zero".
Voi che ne pensate?
Ieri è stato finalmente approvato il famoso decreto rilancio che come oramai si vociferava prevede delle interessanti novità nel mondo del fotovoltaico.
Il nocciolo della questione è che da la possibilità di "non pagare" l'installazione di un impianto fotovoltaico e relativo accumulo, ma dalla lettura del decreto sembrano esserci 3 punti fondamentali da rispettare.
1) Innanzitutto il bonus per l'installazione dell'impianto fotovoltaico + accumulo è subordinato a "interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici ".
2)Tali interventi (impianti di climatizzazione invernale + fotovoltaico) devono concorrere a: " il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, ovvero se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E) "
3) Si perde lo scambio sul posto (per sempre?). " La detrazione è subordinata alla cessione in favore del GSE dell’energia non auto-consumata in sito e non è cumulabile con altri incentivi pubblici o altre forme di agevolazione di qualsiasi natura previste dalla normativa europea "
Ora tralasciando tutta la parte amministrativa economica, che prevede la detrazione in 5 anni del 110% dell'investimento o la cessione del medesimo credito direttamente alla ditta installatrice, la quale riconoscerà in fattura uno sconto del 100% dell'importo della fattura e potrà a sua volta beneficiare di un credito d'imposta per l'importo del 110% anche cedibile ad istituti di credito o bancari, credo che l'aspetto fondamentale per il consumatore sia valutare l'incidenza dell'essere al di fuori del GSE e non usufruire dello scambio sul posto.
Io oggi mi trovo proprio in questa situazione. Stavo per partire con l'installazione di un impianto fotovoltaico, studiato a lungo la sua convenienza in quanto con esposizione non favorevole, e mi ritrovo oggi con la possibilità di poterlo fare a costo "zero" ma con l'incognita di avere un salasso in bolletta.
Credo di essere nella configurazione dell'utente medio, che si trova di fronte a questo bivio.
Attualmente consumo 3000kW/h annui in cui rientrano l'utilizzo dei condizionatori per il raffrescamento in minima parte. Per fortuna la casa è ben isolata e solamente a luglio/agosto se ne fa un minimo uso (10 ore/settimana). Per il riscaldamento e acqua sanitaria, invece, utilizzo di caldaia convenzionale per il riscaldamento e l'acqua sanitaria (spesa gas annuale 800€).
Convertire il tutto ad elettrico vorrebbe dire aggiungere sulla bolletta annuale un consumo circa dai 3000 ai 5000 kW/h annui. La casa è di circa 150mq e più o meno sono questi i consumi per riscaldarla a fronte di una pompa di calore efficiente ed una buon isolamento (correggetemi se sbaglio). Considerando che questo consumo avviene principalmente nel momento in cui l'impianto fotovoltaico produce praticamente 0, stimiamo in forma ottimistica un contributo del 10-15% max all'energia richiesta con la risultante di un incremento di 2550 ai 4250 kW/ annui. Considerando il costo medio dell'energia elettrica di 0,22€ con gli 800€ di spesa annua gas avremmo a disposizione circa 3637 kW/h all'anno equivalenti che potrebbero essere sicuramente non sufficienti in situazioni di non ottima efficienza.
Sicuramente durante i periodi di produzione l'accumulo diventa fondamentale, ma riuscirà a compensare la richiesta energetica maggiore durante i periodi invernali e l'assenza dello scambio sul posto per poter recuperare di tutta l'energia prodotta ma non utilizzata durante i periodi primaverili-estivi?
Questo un pò il punto principale della questione.
Detto questo penso che il decreto ad ogni modo sia un bonus di tutto rispetto, sopratutto perchè da la possibilità a famiglie e persone che al momento non potevano "investire" nel campo del rinnovabile di poterlo fare a "costo zero".
Voi che ne pensate?
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