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PDC aria-aria per riscaldamento/raffrescamento di più unità abitative

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  • PDC aria-aria per riscaldamento/raffrescamento di più unità abitative

    Dovremmo ristrutturare uno stabile a Vicenza per ricavare alcuni appartamenti/uffici da affittare.
    Siccome non ha nessun impianto di riscaldamento, pensavo di realizzare un riscaldamento con split pdc, magari 3 o 4 trial che funzionino anche a basse temperature.
    O sono meglio 1-2 grosse unità industriali sempre a PDC ?

    E' possibile collegarle tutte a un solo contatore dotato di tariffa per le PDC ?
    Così potrei fare anche un impianto FV in SSP abbinato a quel contatore.

    Poi potrei fare un affitto forfettario comprensivo anche delle spese di riscaldamento. Oppure conteggiare a parte con contatori privati gli effettivi consumi.

    Penso sia la soluzione più economica, senza dover installare tutte le tubature e relativi termosifoni o sistemi radianti.
    Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

  • #2
    Originariamente inviato da frank10 Visualizza il messaggio
    Penso sia la soluzione più economica
    Ma è anche quella che da il minor confort! Meglio investire qualche soldo in più e montare un impianto radiante con contacalorie per ogni utenza.
    Per la macchina esterna centralizzata su unico contatore potrebbe essere conveniente, va valutato.

    Ciao
    Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

    Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
    http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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    • #3
      Certamente il radiante ha miglior confort...
      Però c'è proprio tanta superficie e non credo che riusciamo a starci dentro con le spese.
      Si parla di 1000mq su due piani, su parete saranno 700mq esterni.
      MOLTO a spanne, quanto potrebbe volerci col radiante pavimento/parete?

      C'è anche umidità nei muri, per cui con riscaldamento ad aria asciugherebbe anche di più penso.

      L'ideale ovviamente sarebbe demolire tutto e ricostruire, ma la soluzione più economica è ristrutturare l'indispensabile, usufruendo anche del 50% di quest'anno di detrazione, cominciando a incassare prima possibile qualcosa: quindi a parte tetto e qualche pavimento, con PDC aria-aria è più economico e veloce da realizzare.
      Ma secondo te, te le lasciano mettere più unità che servono appartamenti diversi su un unico contatore per PDC?
      Oltretutto dovrebbe essere sì residenziale, ma con seconde case in affitto.
      Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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      • #4
        Questi appartamenti sono sempre occupati? L'acqua calda sanitaria come pensi di produrla?
        Per il discorso del cattivo comfort del condizionatore aria aria condivido con jekterm.
        Potresti pensare ad un impianto a parete radiante con caldaia a gas metano a condensazione. Se è una ristrutturazione mi sembra di ricordare che sei obbligato a contabilizzare i consumi. Il numero delle unità split necessarie bisogna farlo con i dati del termotecnico. Se non sei obbligato a fare la contabilizzazione potresti prendere la somma della bollette e dividerla per il numero dei locali occupati.
        Se proprio hai problmi finanziari l'unica soluzione valida è il daikin ururu sarara, questo condizionatore ti permette di modificare anche l'umidità dell'ambiente e quindi dovresti riuscire ad avere un buon comfort.

        Ciao

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        • #5
          Speriamo di ricavare degli appartamenti da affittare con relativi garage e magari 1-2 negozi e posti macchina.
          Quindi se troviamo degli affittuari per tutte le unità, sì dovrebbero essere sempre tutti occupati, altrimenti è possibile che alcuni locali rimangano per un po' non occupati: per questo pensavo fosse meglio avere una gestione con contabilizzatori dei consumi.

          Se si facesse qualcosa ad acqua lo farei sempre in pdc, piuttosto che a metano, per integrare col FV e anche per il raffrescamento estivo.

          Le pareti radianti con pdc fanno anche da raffrescamento, ma sono in grado di sostituire completamente agli split aria-aria in case non ben coibentate e magari più umide del normale?
          Cioè, che non mi tocchi mettere anche degli split aria, oltre alle pareti radianti per raffrescare in estate...
          Se le pareti radianti non fossero totalmente capaci di raffrescare e deumidificare, si potrebbe ragionare all'opposto: metto gli split ora così ho anche il raffrescamento e deumidificazione sicura e un domani magari per migliorare la qualità del riscaldamento procedere alle pareti radianti.

          Escluderei di fare un cappotto in questo momento anche per via dell'umidità latente nei muri che richiederebbe un po' di anni di trattamento per toglierla bene...

          ACS, pensavo sempre dalla stessa PDC che in estate tra l'altro mi recupererebbe il calore dal raffrescamento.
          In inverno è più critica, ma penso esistano modelli che gestiscono le basse temperature invernali esterne.
          Quindi l'ideale sarebbe riscaldamento/raffrescamento(ad aria) e ACS centralizzati da PDC.

          Ma molto all'incirca, quanto siamo al minimo assoluto al mq per una parete radiante? Tanto per avere un'idea a spanne di che ordine di grandezza siamo e ragionarci su. Ovvio che poi sentirò un'impresa per i dettagli.

          Mettendo una parete radiante, avrei anche una deumidificazione interna delle pareti al punto da non essere più necessario un intervento a parte sulle pareti oppure in ogni caso bisognerebbe farlo? Se fosse la prima ipotesi si potrebbe pensare anche a un cappotto da fare subito. Ovviamente i costi salirebbero sempre di più...
          Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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          • #6
            Qualcosa come
            questo o questo

            con gestione fino a 32 zone Aquasmart Carrier
            Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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            • #7
              Ti conviene cercare un termotecnico per il calcolo del fabisogno energetico dell'edificio e della potenza termica alle condizioni di progetto. Quello che hai postato ha dei costi importanti. Le pareti radianti sono in pratica un tubo in rame affogato. Dipende tutto dal costo del tubo che installi.

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              • #8
                Sì lo so che sono un tubo affogato, ma con i costi del rame e la metratura importante che mi ritrovo, mi sa che viene fuori una cifra spropositata. Al limite invece che in rame, metterli in multistrato, anche qui, il minor costo al mq a quanto si aggira?
                Il tutto aggiungendo comunque la PDC centralizzata.

                Non so il prezzo del sistema Carrier (che immagino alto), ma ad occhio mi pare debba essere per forza molto meno delle pareti radianti.

                Al limite l'altra ipotesi split aria-aria per ogni abitazione con dei trial e una PDC alta temperatura per ACS centralizzata, ma così non mi recupera il calore dal raffrescamento...
                Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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                • #9
                  Hai la disponibilità del metano? Se si, robur produce una macchina ad assorbimento a gas metano. Con le pareti radianti avresti una temperatura di mandata di 35 °C e quindi un efficienza di 1.65. Tale valore è basso se consideri una macchina che lavora con compressori elettrici. Però c'è da dire che avresti un risparmio del 65 % di gas metano rispetto alla caldaia a condensazione. Ovviamente il metano non puoi produrtelo, ma se ragioni in termini di costi/benefici avresti un vantaggio notevole, nel settore industriale/terziario sono macchine molto richieste. Altrimenti potresti utilizzare ventilconvettori idronici tipo Olimpia splendid bi2 dotati di piastra radiante, tali ventilconvettori hanno la particolarità di lavorare in modo simile ai termosifoni. Quindi avresti in una sola macchina il caldo e il freddo. Come generatore potresti utilizzare o la macchina robur o la caldaia a condensazione per il caldo e un chiller elettrico per il fresco.
                  Ribadisco il concetto che senza i dati del termotecnico stiamo ragionando su qualcosa di non reale.
                  La macchina Carrier, quella monoblocco da 12 kW viene circa 8000 euro, quella grande andrai a spendere forse 30000 euro o qualcosa di più.
                  Per il discorso tubi, anche gli split aria aria necessitano tubi in rame coibentati, certo la lunghezza è minore.

                  Ribadisco un concetto fondamentale. I consumi e il discorso risparmio è determinato dall'involucro. Se hai una capanna in bambù e installi un impianto geotermico, il risparmio non esiste. La cosa fondamentale è cerca di ridurre al minimo il consumo energetico dell'edificio (espresso in kWh/m2 anno) e poi vedrai che gli impianti costeranno meno. Se poi la tua ristrutturazione è solo a scopo d'affitto il tuo obbiettivo sarà quello di spendere meno in impianti.
                  Certo è che in futuro credo e spero che ci sia un tariffario dell'affitto anche in base al consumo energetico dell'edificio. Questo convincerà i proprietari ad intervenire sulle loro strutture.

                  Ciao

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                  • #10
                    Grazie delle informazioni su robur e Olimpia.
                    In particolare Olimpia: non sapevo facessero prodotti simili ai termosifoni! Ottima idea.
                    L'unico limite è che in raffrescamento renderà di meno perchè è a pavimento, ma forse dà meno fastidio per l'aria che non ti viene addosso.
                    Sai se per caso esiste qualche kit per adattare uno split già esistente con una piastra termosifone come quella?

                    Hai centrato il punto sui costi degli impianti a causa dell'affitto.
                    Per il resto sono d'accordo con te sul discorso involucro, magari dopo i primi anni di affitti si potrà fare il cappotto.
                    Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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                    • #11
                      Se consideri la tua zona climatica, non hai bisogno di raffrescamento, bensì deumidificazione. Il pavimento radiante in raffrescamento ha bisogno anche dei deumidificatori adiabatici per portare ad un benessere termoigrometrico. Ovvero devi arrivare a T = 25 °C e UR = 50% in estate; mentre in inverno T= 20 °C e UR= 50%.
                      La macchina di Olimpia splendid è il risultato di un lavoro di ricerca, niente a che vedere con il fai da te o sistemi improvvisati.
                      Naturalmente per arrivare alle condizioni di benessere, considerando che il tuo edificio è un groviera dal punto di vista dell'isolamento, spenderai molto di più.
                      Ribadisco che senza i dati del termotecnico una scelta impiantistica è impossibile.

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                      • #12
                        La soluzione degli Olimpia mi pare interessante. Resta il fatto che dovresti fare realizzare una sorta di perizia da un ingegnere edile o da un architetto prima ancora che da un termotecnico secondo me, altrimenti rischi di fare un investimento di almeno 10-20000€ ed in capo a 5-6 anni dover rifare tutto. La struttura che stai andando a ristrutturare, di che anno è? Che tecnologie di coibentazione adotta? Da un punto di vista strutturale è stabile o devi fare degli interventi per recuperarla? Non è che oggi gli dai un'imbiancata e poi fra qualche anno per rischi di crollo devi rifare tutto? Accertamenti a parte, il riscaldamento a bassa temperatura, se da quanto dici vi è tanto freddo, tanta dispersione e tanta umidità, non serve a niente, in queste condizioni minimo serve a media temperatura, ma molto spesso senza risoluzioni importanti ( cappotto termico comprensivo del tetto e sostituzione di infissi ) l'unico riscaldamento che fa qualcosa è quello ad alta temperatura, quindi o termosifoni alimentati da caldaia a gas o da PDC HT, oppure PDC aria/aria serie, ché le cacatine stile amstrad o altre marche analoghe sotto i 7 gradi fanno a mala pena l'effetto bue ed asinello e così avresti buttato via qualunque euro speso. Dunque, ricapitolando, avresti bisogno del consiglio in primis di un architetto o di un ingengnere per vedere lo stato delle cose e le priorità da seguire, se fare una cosa o l'altra, stando sempre attento al fatto che ogni mugnaio sotto sotto sempre al proprio mulino vuole portare l'acqua...; poi, con le indicazioni del suddetto professionista, trovare un ottimo termotecnico e insieme a lui vedere il fabbisogno della struttura pre e post-interventi, in modo da scegliere con oculatezza il tipo di impianto. Comunque, detto fra noi è fuori dai denti, se come immagino, la struttura risale a prima degli anni ottanta, è fredda, umida e mal coibentata, tu non vuoi spendere/non hai fondi per una ristrutturazione come si deve ( anche perché non ci dimentichiamo che quando affittì, dipende da come capiti, ma le cose vengono sempre trattate con i piedi...), la prima soluzione che avevi pensato, le PDC aria/aria è di sicuro la più semplice, la più economica e la più efficace, senza nulla togliere al fatto che è la meno confortevole. Tuttavia, in un locale commerciale dove si vive e lavora solo di giorno, molto spesso fra altri rumori, via vai e con porte con l'esterno che si aprono e chiudono continuamente, la PDC in questione fa il suo lavoro meglio di altri sistemi e quella mancanza di comfort non solo non si nota, ma anzi la rapidità con cui scalda e rinfresca diventano dei pregi impagabili. Per questi ambienti potresti orientarti su macchine anche meno costose dei daikin ururu sarara, quali ad esempio Panasonic. Riguardo alle case, per gli ambienti dove si soggiorna di giorno, io ho dei Panasonic e degli Sharp e devo dirti che vanno bene e mi trovo bene. Per le camere da letto invece la soluzione dei Daikin Ururu sarara è il minimo, al di fuori di quelli la qualità di vita diviene insostenibile. Considera inoltre che ci vuole minimo un Climatizzatore per ogni ambiente, ad esclusione di corridoi e stanzini. Resta poi il problema dei bagni, luoghi dove secondo me dovresti mettere ugualmente dei climatizzatori, al limite on/off e non inverter come per gli altri ambienti, risparmiando così tu qualcosa in fase di acquisto di queste macchine. Ovviamente come vedrai in firma ti parlo per esperienza personale diretta di utente, io non vendo niente e non mi occupo professionalmente del settore. Tuttavia considera pure che per avere un livello di comfort adatto al mio bimbo di un anno, da novembre a febbraio io uso dei termos in ghisa con caldaia a metano, integrati dagli split. Ciao
                        FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                        • #13
                          Grazie Lucky. Comunque si è deciso di demolire tutto e ricostruire da zero. A questo punto considereremo le soluzioni come se fosse una casa nuova.
                          Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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                          • #14
                            Allora ti direi: un contatore per ogni casa, un FV da 6 o 12 kwp per ogni casa ma in tutta fretta che a breve finiscono gli incentivi. Riscadamento/raffrescamento radiante a bassa temperatura (non più di 35 gradi come diceva Jek ), contatore BTA per ogni impianto di riscadamento collegato a PDC aria/acqua con integrazione per solare termico per sola Acs, un FV da almeno 6 Kwp per ogni contatore BTA, cappotto e infissi a taglio termico. Così sei a cavallo. Ciao
                            FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                            • #15
                              Ciao, (soprattutto a Lucky L.J. cui devo gran parte delle mie conoscenze sul FV).
                              Sono nella stessa situazione iniziale di Frank10 salvo le dimensioni:
                              Vivo in prov. di Bologna, sull'appennino, in una casa indipendente non in ristrutturazione con termosifoni in alluminio.
                              Vorrei scaldare la mia abitazione affrancandomi da legna e GPL. E' un colabrodo (il cappotto desideratissimo costa troppo!) perciò non posso utilizzare PDC aria-acqua nè riscaldamento a bassa temperatura (anche considerate le dispersioni oltre i costi) e, a meno che non esiste una PDC molto potente ma con un costo congruo, in grado di garantirmi una mandata di 60-65° per i miei termi, (cosa che preferirei per il confort) mi sa che l'unica soluzione siano delle pompe inverter aria aria e tanti split...
                              Ma, mi chiedo:
                              - il comfort è così pessimo? quali marche garantiscono il migliore?
                              - la rumorosità esterna come può essere limitata? (mettendo la macchina in un ripostiglio o lontano da casa?)
                              - quali macchine mi consigliereste?
                              - è il caso di mettere nelle camere da letto, e solo lì, dei termosifono elettrici?
                              Da tenere presente che il mio obiettivo non è tanto il risparmio (già legna e GPL costano un botto) quanto evitare la fatica ed il pericolo connessi a questi due combustibili. Quindi anche fare una patta in termini di costi per consumi mi va bene (tra l'altro ho già il contatore per pompa di calore).
                              Vi sarei davvero grata per qualunque consiglio!

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                              • #16
                                Ciao Ritagru. Grazie della considerazione, ma io sono solo un utente finale, forse con tanta esperienza personale su se stesso, ma qui ci sono tecnici sicuramente più capaci di me di integrare il mio parere, quindi attendiamo anche i loro importanti consigli. Iniziamo dal principio. In base alla mia personale esperienza affidarsi esclusivamente a delle PDC aria-aria per il riscaldamento non è una buona soluzione ( e te lo dice uno che ha uno split per ogni stanza della casa, oltretutto signori split, da Daikin Ururu sarara a Sharp, modello per climi rigidi invernali, da Panasonic a Samsung e Sanyo ). Il comfort per il riscaldamento è pessimo in quanto il calore alza moltissima polvere, infatti a differenza del fresco che abbatte abbastanza al suolo la polvere, il vento caldo la solleva. Poi il semplice movimento d'aria di notte in camera da letto risulta estremamente fastidioso. Infine il rumore: inutile farsi illusioni: solo il Daikin Ururu sarara ha una rumorosità dell'unità esterna tollerabile, ma di notte tollerare anche al minimo quella dell'unità interna ( 20 Db ) non la si fa. In conclusione: per dare una piccola integrazione al riscaldamento generale della casa, di giorno, ok, ma di notte... no! Per il fresco invece sono ok. Io ti direi che hai due opzioni possibili: o una PDC aria/acqua ad alta temperatura come l'HPSU HP Daikin che è in grado di portarti la temperatura di mandata a 80 gradi anche con -20 esterni, oppure un bel termocamino Vulcano, lo carichi due tre volte al giorno di legna e per 24 ore ti scalda casa alla grande fornendoti pure acqua calda per i sanitari. Qui la decisione è tua: con circa 3500-4000€ ti compri il termocamino, poi penso che ce ne vogliano altrettante per montarlo e farlo rivestire, se lo fai entro giugno te ne vai con la detrazione del 50%. Se vai sulla PDC suddetta, vai a spendere sui 10000-12000€ di macchina ( considera che ha un doppio compressore, che tu avrai bisogno della più grossa, 16 Kwp, che ci devi aggiungere il sanicube per l'acs e volendo una piccola integrazione solare termica. Poi ci chiederanno almeno 3000-4000€ per montarti il tutto. Qui entro giugno potresti fruire della detrazione del 55%. In conclusione, se vuoi proprio abbandonare la legna, potresti optare per questa PDC, abbinando sul contatore BTA per PDC un impianto FV da almeno 6 Kwp in ssp e detrazione del 50% ed abbinando alla PDC alcuni metri quadri di pannelli solari in modo da avere l'acs gratis 8 mesi su 12 e fruire pure degli incentivi per il solare termico. Insomma, dovresti farti due calcoli per vedere quanti Kwh consumerai per il riscadamento con la PDC suddetta e per eventuali split per il raffrescamento estivo, in base ai tuoi consumi stabilire la potenza dell'impianto FV, che se dovesse superare i 6 Kwp ti dovrebbe portare a considerare di modificare il contatore BTA in trifase, prendere la PDC suddetta trifase e fare l'impianto FV trifase. In conclusione è una spesa molto grossa, che se fatta entro giugno ti detrai tutta per il 50-55%, ma che ti espone a bollette Enel molto salate, anche se fra BTA e rimborso del Gse per la produzione del tuo FV potresti uscirne addirittura meglio rispetto a GPL e legna. Bisogna andare di calcoli. Io però non scarterei l'ipotesi del termocamino ad acqua della Vulcano, tutti i termos te li scalda lui a 80-90 gradi, ti ritrovi un bel focolare in casa e ogni carica completa di legna dura 7 ore, inoltre ha scambiatori interni per produrre in autonomia Acs e abbinarsi alla tua caldaia. Io mi sto orientando su questa soluzione, avendo termos in ghisa. Ciao
                                Ultima modifica di LuckyLukeJohn; 01-05-2013, 10:59.
                                FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                • #17
                                  Rita, avevi letto il MP che ti avevo inviato?
                                  Un'altra opzione potrebbe essere split aria per il reparto giorno e termo elettrici per le stanze notte che andranno usati per molto meno tempo e a temperature più basse.
                                  Col termocamino avrai comunque da comprare la legna e caricarla a mano, ma soprattutto dovrai spendere anche per i clima aria per il raffrescamento estivo. Escluderei le PDC alta temperatura a quei prezzi.
                                  Al limite potresti ampliare i termosifoni per renderli adatti a un riscaldamento a media temperatura, sui 45°, allora potrebbe avere senso una PDC acqua a media T, ma ti rimane il problema ACS.
                                  Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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                                  • #18
                                    L'opzione di termos elettrici, anche soltanto per la zona notte, la vedo anacronistica e dal punto di vista energetico un'assurdità, inoltre legalmente non potrebbero essere collegati al contatore BTA, portando ad una bolletta Enel temibile. Piuttosto l'ipotesi di una PDC a media temperatura sostituendo alcuni termos o aggiungendo degli elementi se possibile in modo da farli funzionare a media t, cosa che con i termos in alluminio dovrebbe essere facilmente realizzabile dato che sono già in grado di dare ottimi rendimenti a 50 gradi, mi sembra la soluzione ottimale. È chiaro che trovandoti in zone piuttosto fredde ed umide ti dovresti orientare comunque su ottime marche quali rotex/Daikin o Mitsubishi con sistema ad iniezione. Avendo contatore BTA e, mi pare di ricordare, FV, per il solo raffrescamento estivo basterebbero 3-4 Split in casa, distribuite in punti tattici, per una spesa complessiva di 1200-1400€ di macchine e 5-600€ per il montaggio ( prendo ad es. i miei split Panasonic inverter in doppia classe A, ottime macchine, silenziose, affidabili, con consumi ridottissimi, faticano solo un po' in riscaldamento quando la t esterna scende sotto i 5 gradi. Ogni split completo io l'ho pagato 349€ cinque anni fa, più 150€ a montaggio ). Il problema Acs è davvero superabile: io mi sto facendo installare un boiler da 300 litri con PDC integrata ( assorbe 639Wh elettrici e rende 2400 Wh termici), inoltre ha la serpentina per l'integrazione tramite pannelli solari, per cui in 7-8 mesi su 12 la PDC praticamente non lavora e non consuma nulla. Io sto prendendo il kit completo di 5 mq di pannelli solari della Cordivari e lo sto pagando 3360€ più IVA al 10%. Di questa spesa rientrerò di 1700€ per i 5 mq di pannelli solari in due anni grazie agli incentivi del nuovo conto energia per il solare termico del Gse e di altri 700€ per il boiler PDC, sempre grazie ai suddetti incentivi. Quindi di circa 3700€ a cui devo aggiungere circa 1000€ di installazione, rientro di 2400€, ne risulta: 4700-2400= 2300€ di spesa per raggiungere grazie ai pannelli solari ed al FV abbinato alla PDC l'indipendenza energetica per ciò che riguarda l'acs per tutto l'anno. P.S.: il boiler PDC porta la t dell'acqua anche a 60 gradi volendo ed ha un cop di 3,8. Inoltre tu che hai il contatore bta, potresti collegarcelo, dal momento che è appunto una pompa di calore che produce l'acs. Ciao
                                    Ultima modifica di LuckyLukeJohn; 01-05-2013, 11:00.
                                    FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                    • #19
                                      Non concordo assolutamente sui radiatori elettrici: in alcuni casi sono ancora una soluzione eccellente. Vedi il mio thread sul confronto pdc e radiatori a olio. Il problema, come sempre, è ciò che sembra giusto in teoria (e sul quale concordo) e ciò che è la pratica. Io l'ho fatto l'impianto e nel mio caso si è rivelato eccellente, numeri (e bollette) alla mano. La bolletta sarà sicuramente più alta, ma la spesa di installazione e la mancanza di perdite, unite al SSP col FV, in certi casi vince.
                                      Invece sul contatore per pompa di calore e l'uso dei radiatori, concordo non si può: in quel caso dovresti usare l'altro ma c'è il problema dei 3kW... io non l'avrei fatto il contatore x PDC col FV.

                                      Per l'ACS, recuperare 2300€ in bollette, ci vuole parecchio... Ma mi pare che dal tuo conto manchi la spesa del boiler da 300lt con PDC (o è già compresa nel prezzo del kit?). Poi i pannelli solari, purtroppo, lavorano in condizione invertita rispetto al loro reale bisogno inverno-estate, troppo ottimistica 7-8 mesi di soli pannelli e poi nel periodo meno importante dell'anno.
                                      Non sono contrario alle nuove tecnologie, ma coi costi che ancora hanno, mi pare non sia così scontato il ritorno economico certo. Emblematico il costo di una PDC ad alta T.
                                      Poi per carità, ognuno fa le sue scelte, si capisce.
                                      Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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                                      • #20
                                        Interessante la tua esperienza personale, Frank. Potresti postare il link? Per il kit dell'acs è comprensivo di tutto, quindi boiler da 300 litri con PDC integrata incluso, in sostanza manca davvero solo i metri di tubazioni in rame dai pannelli alla pompa/centralina solare. Riguardo alla previsione con i soli pannelli nasce dalla mia esperienza personale con il solare termico che ho già ( quello indicato in firma ), io chiudo il rubinetto principale del gas a metà marzo e lo riapro a metà novembre. Chiaro poi si può anticipare o slittare di un paio di settimane, tutto dipende da come la manda dall'alto... Però ti do ragione su una cosa: io sono a Lecce!!! Nel cuore del Salento, il paese del mare, del sole e del vento...!!!
                                        FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                        • #21
                                          il link è:
                                          http://www.energeticambiente.it/elet...io-di-pdc.html

                                          Certo, a Lecce è sicuramente un irraggiamento migliore.
                                          Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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                                          • #22
                                            alternative alle BT

                                            Grazie ragazzi delle tante informazioni! Frank scusa ti ho risposto solo oggi.
                                            Rispondo solo in parte (il seguito a domani quando avrò metabolizzato e fatto un pò di ricerca).
                                            Le opzioni e le combinazioni possibili sono davvero tante:
                                            - la PDC "potente" sarebbe la soluzione che preferirei, ma temo costi troppo (mi pare un pò pochino il prezzo indicato da LuckyLJ, e poi quanto costerebbe l'apparato per l'ACS? e perchè ci vuole una cifra così esorbitante per collegarla all'impianto esistente?) se raffresca anche devo solo aggiungre 3-4 split tattici, oltre ai collegamenti, e ho risolto.
                                            - il termocamino costa e mi chiedo se riesce davvero a scaldare tutta casa oltre a fare l'ACS con -10/15° fuori (si collega alla mndata di termi e boiler?) ma c'è comunque il costo/fatica della legna.
                                            - i termi elettrici è un'opzione che valuto serenamente, per le sole camere da letto in abbinamento a split in tutti gli ambienti, soluzione meno gradita ma che avrebbe comunque costi elevati (8-9 split per tutta casa e relative macchine...ma come fai LuckyLJ ad avere speso così poco per i Panasonic inverter AA? o sono solo split senza unità esterna? E come fai ad avere speso pochissimo per l'installazione? forse a Lecce...).
                                            - ultima opzione, forse la più economica mantenendo un buon confort, sarebbe aumentare la superfice dei termosifoni (aggiungendo degli elementi a quelli esistenti di alluminio, non dovrebbero costare granchè, anche il montaggio) e trovare una PDC aria-acqua più comune e meno costosa che lavori a media temp. almeno 50° e anche con T esterna -10/15°. Questa potrebbe essere collegata anche al boiler o ce ne vuole una a parte? E farebbe anche il raffrescamento? Mi indicate marche e modelli perfavore? (i termotecnici che ho contattato non saranno un gran che ma se non le trovo io le soluzioni loro più in là di tanto non vanno!)

                                            Infine un chiarimento.
                                            Ho un contatore BTA per PDC da 6 kw e solo quello.
                                            Quando ho fatto il FV e cambiato contatore ho chiesto varie volte ad Enel se potevo collegare a tale contatore anche altri dispositivi non PDC. Mi hanno sempre risposto di sì. Del resto ho solo quel contatore, che proviene dalla modifica del mio precedente per usi domestici da 3 kw. E ad esso è collegato tutto l'impianto di casa mia.
                                            Se non avrò sorprese, il risparmio in bolletta dovrebbe essere notevole, ma si concretizza solo con elevati consumi (dai miei calcoli sopra i 4500 kwh/anno) cosa che rende più appetibile PDC varie, eliminando i costi di legna e GPL.
                                            Grazie ancora a tutti! Aspetto altre dritte.

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                                            • #23
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                                              Se metti la pdc aria-acqua, per fare anche raffrescamento, gli split dovrai metterli di tipo idronico (con un po' meno rendimento, ma forse minor sbalzi di temperatura). Diverso il caso se metti split aria-aria che vanno col gas R410.

                                              Per le PDC acqua puoi guardare panasonic, mitsubishi o daikin. Mi raccomando i -15°/-20° esterni. Il problema è che qualcuna ha delle resistenze elettriche che arrivano anche fino a 9kW(!) per compensare quei momenti in cui non ce la fa perché fuori è troppo freddo (vedi Panasonic Acquarea). Alcuni modelli più costosi hanno invece un doppio sistema di compressori per risolvere la cosa (alcuni Mitsubishi).
                                              Attenzione ai COP dichiarati perché pochissimi li dichiarano alle varie T esterne ed è lì che cala parecchio, soprattutto aumentando le T dell'acqua, quindi non basarti solo su questo valore. In sostanza in zone climatiche fredde è difficile aspettarsi un COP stagionale superiore a 2,5. Ma è comunque conveniente, nel tuo caso poi col gpl...
                                              Per ACS devi guardare un modello che vada almeno a 55° ma anche di più... e lì costano e non sono tanti.
                                              Valuta magari una pdc dedicata o un sistema a legna solo per ACS, o, a seconda di quanti bagni, piccoli boiler elettrici per ogni bagno, per evitare troppe dispersioni e scaldarli prima. Oltretutto il calore di dispersione del boiler ti riscalderebbe anche un po' il bagno in inverno... Certo che 6kW diventano pochi.
                                              Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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                                              • #24
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                                                FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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                                                • #25
                                                  Attenzione sui kW e i kWh, potenza e consumo sono cose diverse.

                                                  Comunque Lucky è sufficiente avere dei cavi da 2,5mm2 ad ogni presa per gestire ogni carico di termo elettrico.Tieni presente che il massimo assorbimento che ho dovuto gestire è di 1,8kW, ma in certe stanze è bastato 0,7kW o 1,4kW. quindi ci stai tranquillamente coi fili da 2,5mm2. Attenzione invece se hai più prese in serie, allora sì che il primo tratto non va bene. Piuttosto il problema è nel contatore.

                                                  Io sarei incerto sul pannello solare al nord.

                                                  Per i 10kW di contatore si va per forza in trifase, e comunque ti devono prima fare i controlli sulle linee di ciascun posto.
                                                  Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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                                                    Non essendo addetto ai lavori uso le due unità in modo simile ma mi rendo conto della differenza, spero di aver reso ugualmente l'idea. Riguardo agli assorbimenti sono d'accordo con te ma è una questione da non sottovalutare perché se in casa sei solo tu che gestisci il tutto è un conto, ma se ci sono bambini o altre persone che aumentano la potenza della stufetta è un attimo ritrovarsi a succhiare dalla stessa linea 6 Kwh e più. Io ricordo che nel vecchio impianto elettrico di casa mia la presa a cui era attaccato il vecchio Climatizzatore De Longhi on/off da 12000 btu andò a fuoco... Inoltre bisogna capire se le diverse prese delle camere da letto sono alimentate da linee diverse o dalla stessa, perché se la linea alla fine è la stessa, anche se non in serie, da un certo tratto in poi fra il contatore e quelle prese ci sarà un carico di molti Kwh, forse troppi... Riguardo al contatore nel mio caso Enel in deroga alle norme usuali mi ha dato una linea 10 Kw monofase, quindi non è matematico ma solo molto probabile che ti trasferiscano alla trifase. Se l'unica esposizione è su una falda del tetto a nord la escluderei, valuterei piuttosto di utilizzare un balcone o una parete esposta fra est-sud-est e ovest-sud-ovest, collocandoli con un'inclinazione a 90 gradi,quindi come se fossero una decorazione sul balcone o un'ulteriore finestra sul muro. Opterei anche per dei pannelli a tubi sottovuoto, o shcmv o ancora meglio direct-flow che si possono collocare anche in orizzontale. @Ritagru: Concludendo, tornando alle stufetta ad olio, queste hanno un indubbio vantaggio, potresti comprare un paio e provare, male che vada le rivendi su ebay e ci perdi qualche decina di euro. Ciao
                                                    P.S.: dimenticavo, io ho un stufetta ad olio che ha tre potenze ed arriva ad assorbire 2750 W, l'ho usata per un certo periodo da studente fuori sede ed in altre occasioni, ma devo dire che rispetto ad un semplice termos rendeva la metà. Ora sta in cantina ed ogni tanto mi sfiora l'idea di metterla su ebay, poi passa per mancanza di tempo o perché non si sa mai...
                                                    Ultima modifica di LuckyLukeJohn; 02-05-2013, 21:25.
                                                    FV 5,76 Kwp.Auto elettrica:Nissan Leaf 24 Kw.Acs:boiler PDC 300L,Cordivari,con solare termico a CF con 5 mq di pannelli piani,tilt:61,8°.Riscaldamento:8 pdc aria/aria di cui 6 inverter con COP fra 3,6 e 5,25, integrati da un termocamino Vulcano.Piano a induzione.1 auto a metano.Asciugatrice a PDC inverter.Vetrocamera Saint Gobain selettivi/basso-emissivi 4/12/4 con Argon

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