Salve a tutti, sono felicissimo di essere diventato parte di questo forum dove mi sono molto informato dietro le quinte per quanto riguarda l'ottimizzazione della mia casa.
Vivo in un appartamento di 140 m^2, piano terra, casa di recentissima costruzione, classe energetica A4.
Ho 3 kW di fotovoltaico, riscaldamento a pavimento e pompa di calore Daikin EBLQ07cav3.
La pompa di calore lavora solo con l'impianto a pavimento, per l'ACS la casa era fornita di un boiler sempre a pompa di calore Ariston.
Ho un termostato interno collegato alla PDC e una sonda di temperatura esterna.
Ho letto sul forum la convenienza a lasciare la pompa di calore sempre attivata e regolare Tmandata per ottimizzare i consumi ma sono arrivato ad una situazione paradossale!
Regolo in curva climatica con T.est -5°C T.mand 30°C. T.est15°C T.mand. 26°C. (Sotto i 25°C non posso andare per funzionamento proprio della mia PDC)
Ancora nella mia zona (Perugia) non siamo andati troppo sotto con le temperature, ora siamo sui 5-6°C,
Termostato interno settato a 20,5°C.
La temperatura interna dell'abitazione è perfetta e omogenea, non ci sono sbalzi o gradienti particolari.
Il problema è che la PDC impiega 8-10 ore per portare la T interna della casa a regime, e poi si spegne.
Non riesco a tenerla accesa.
La casa rimane in temperatura per tutta la giornata (è molto ben isolata) e anche di notte.
Il giorno dopo, verso le 10 -11 di mattina la PDC torna a funzionare e riporta la T interna alla T. desiderata.
I problemi sono 2:
- Ogni giorno il pavimento fa un ciclo "caldo-freddo" quindi non è ottimizzato.
- Di notte, quando la temperatura esterna scende parecchio, quando la PDC legge nelle T mandata una temperatura inferiore a 9°C (Fluido fermo) aziona la pompa di ricircolo e fa ricircolare l'acqua nell'impianto.
Questo comporta che l'acqua dell'impianto radiante va all'esterno e si FREDDA! cio è doppiamente controproducente!
(naturalmente si "fredda" arrivando a 18-19°C però circolando raffredda tutto il circuito e questo per diverse ore)
L'assistenza e il mio idraulico sono vergognosi e non ne capiscono nulla.
Quindi vi chiedo a voi che cosa ne pensate e se avete consigli per arginare il problema?
La causa del problema a mio avviso è il dimensionamento errato della pompa di calore, me ne hanno installata una da 7 kW, quando invece poteva andare benissimo il modello da 5 kW.
e quindi "mi attacco" e meglio della situazione attuale non posso fare per queste temperature.
Grazie a tutti per l'attenzione, Ciao!
Vivo in un appartamento di 140 m^2, piano terra, casa di recentissima costruzione, classe energetica A4.
Ho 3 kW di fotovoltaico, riscaldamento a pavimento e pompa di calore Daikin EBLQ07cav3.
La pompa di calore lavora solo con l'impianto a pavimento, per l'ACS la casa era fornita di un boiler sempre a pompa di calore Ariston.
Ho un termostato interno collegato alla PDC e una sonda di temperatura esterna.
Ho letto sul forum la convenienza a lasciare la pompa di calore sempre attivata e regolare Tmandata per ottimizzare i consumi ma sono arrivato ad una situazione paradossale!
Regolo in curva climatica con T.est -5°C T.mand 30°C. T.est15°C T.mand. 26°C. (Sotto i 25°C non posso andare per funzionamento proprio della mia PDC)
Ancora nella mia zona (Perugia) non siamo andati troppo sotto con le temperature, ora siamo sui 5-6°C,
Termostato interno settato a 20,5°C.
La temperatura interna dell'abitazione è perfetta e omogenea, non ci sono sbalzi o gradienti particolari.
Il problema è che la PDC impiega 8-10 ore per portare la T interna della casa a regime, e poi si spegne.
Non riesco a tenerla accesa.
La casa rimane in temperatura per tutta la giornata (è molto ben isolata) e anche di notte.
Il giorno dopo, verso le 10 -11 di mattina la PDC torna a funzionare e riporta la T interna alla T. desiderata.
I problemi sono 2:
- Ogni giorno il pavimento fa un ciclo "caldo-freddo" quindi non è ottimizzato.
- Di notte, quando la temperatura esterna scende parecchio, quando la PDC legge nelle T mandata una temperatura inferiore a 9°C (Fluido fermo) aziona la pompa di ricircolo e fa ricircolare l'acqua nell'impianto.
Questo comporta che l'acqua dell'impianto radiante va all'esterno e si FREDDA! cio è doppiamente controproducente!
(naturalmente si "fredda" arrivando a 18-19°C però circolando raffredda tutto il circuito e questo per diverse ore)
L'assistenza e il mio idraulico sono vergognosi e non ne capiscono nulla.
Quindi vi chiedo a voi che cosa ne pensate e se avete consigli per arginare il problema?
La causa del problema a mio avviso è il dimensionamento errato della pompa di calore, me ne hanno installata una da 7 kW, quando invece poteva andare benissimo il modello da 5 kW.
e quindi "mi attacco" e meglio della situazione attuale non posso fare per queste temperature.
Grazie a tutti per l'attenzione, Ciao!
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