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POMPA DI CALORE MONOFASE O TRIFASE questo è il problema

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  • POMPA DI CALORE MONOFASE O TRIFASE questo è il problema

    Buongiorno a tutti,

    ho cercato insistentemente un post nei vostri archivi che mi sapesse dare una soluzione al mio dubbio, ma seppur mi sono fatto un ottima conoscenza, non ho trovato un caso identico al mio

    Sto costruendo il mio appartamento in un complesso residenziale a Monza (Zona climatica E), di superficie calpestabile pari a 80mq. L'edificio è di nuova realizzazione con un ottimo isolamento, e di classe energetica A. Il fabbisogno energetico è stato calcolato nel progetto termotecnico pari a circa 7 kW termici.
    Per poter installare una colonnina di ricarica per auto elettrica in garage, per non avere problemi di corrente, e per l'eventualità futura di poter incrementare la potenza al contatore senza vincoli, ho fatto installare un impianto elettrico trifase. Abbinato al sistema elettrico verrà installato un sistema domotico BTicino Living Now MyHome Up, per la termoregolazione e la gestione/controllo di 6 carichi (Pompa di calore, lavatrice, frigorifero, forno, microonde e lavastoviglie), nel quale non sarà incluso il piano a induzione in quanto necessita di un attuatore superiore a 20A.
    L'appartamento verrà corredato dei classici elettrodomestici: lavatrice, lavastoviglie, forno, microonde, frigorifero, piano a induzione TRIFASE, asciugatrice, tv, asciugacapelli, etc.

    Sia il riscaldamento che il raffrescamento dell'appartamento saranno gestiti mediante pannelli radianti a pavimento (REHAU mod. EASY NOP EVO 50), abbinati a una macchina di deumidificazione che funziona anche da VMC.
    La pompa di calore selezionata dal termotecnico, con abbinato serbatoio di accumulo ACS, è MONOFASE, in quanto la tagli più piccola di macchina trifase è pari a 11 kW, e i relativi costi lievitano a dismisura.
    A detta del termotecnico, con una pompa di calore da 11kW o superiore, si andrebbe a sovradimensionare inutilmente l'impianto e si avrebbero così dei consumi elettrici maggiori, oltre a un investimento a monte superiore. Mentre il progettista elettrico sostiene che l'impianto trifase con una pompa di calore monofase sarebbe sbilanciato, e con l'utilizzo simultaneo del piano a induzione si avrebbe un repentino stacco del contatore.

    Di seguito vi elenco i modelli delle sopracitate utenze:
    - Pompa di calore MONOFASE
    DAIKIN ERGA08DV (pot. assorbita 2.23 kW - COP 3.50)
    - Serbatoio di accumulo
    DAIKIN EHVX16S23D9W (consumo di energia 3.01 kWh)
    - Piano a induzione TRIFASE
    NEFF T68PF6TX0 (pot. max assorbita 7.4 kW)

    La differenza di prezzo tra il modello di pompa di calore monofase e quella trifase (DAIKIN ERGA14DW1 + ETVX16S23D9W) è pari a circa 4.700€, senza considerare lo "spreco" derivante da un impianto termotecnico sovradimensionato al 200%.

    Aggiungo infine che l'appartamento verrà dotato di un impianto FV di potenza 3kW.

    Chiedo quindi supporto a voi esperti e non su quale soluzione considerare per risolvere questo mio dubbio amletico.

    Vi ringrazio anticipatamente e rimango a disposizione per fornire eventuali informazioni aggiuntive (allegati o altro) se necessarie.

    Ne approfitto per augurare a tutti buone feste #(ioresto)acasa

  • #2
    Originariamente inviato da Bebele Visualizza il messaggio
    Buongiorno a tutti,

    ho cercato insistentemente un post nei vostri archivi che mi sapesse dare una soluzione al mio dubbio, ma seppur mi sono fatto un ottima conoscenza, non ho trovato un caso identico al mio

    Sto costruendo il mio appartamento in un complesso residenziale a Monza (Zona climatica E), di superficie calpestabile pari a 80mq. L'edificio è di nuova realizzazione con un ottimo isolamento, e di classe energetica A. Il fabbisogno energetico è stato calcolato nel progetto termotecnico pari a circa 7 kW termici.
    Per poter installare una colonnina di ricarica per auto elettrica in garage, per non avere problemi di corrente, e per l'eventualità futura di poter incrementare la potenza al contatore senza vincoli, ho fatto installare un impianto elettrico trifase. Abbinato al sistema elettrico verrà installato un sistema domotico BTicino Living Now MyHome Up, per la termoregolazione e la gestione/controllo di 6 carichi (Pompa di calore, lavatrice, frigorifero, forno, microonde e lavastoviglie), nel quale non sarà incluso il piano a induzione in quanto necessita di un attuatore superiore a 20A.
    L'appartamento verrà corredato dei classici elettrodomestici: lavatrice, lavastoviglie, forno, microonde, frigorifero, piano a induzione TRIFASE, asciugatrice, tv, asciugacapelli, etc.

    Sia il riscaldamento che il raffrescamento dell'appartamento saranno gestiti mediante pannelli radianti a pavimento (REHAU mod. EASY NOP EVO 50), abbinati a una macchina di deumidificazione che funziona anche da VMC.
    La pompa di calore selezionata dal termotecnico, con abbinato serbatoio di accumulo ACS, è MONOFASE, in quanto la tagli più piccola di macchina trifase è pari a 11 kW, e i relativi costi lievitano a dismisura.
    A detta del termotecnico, con una pompa di calore da 11kW o superiore, si andrebbe a sovradimensionare inutilmente l'impianto e si avrebbero così dei consumi elettrici maggiori, oltre a un investimento a monte superiore. Mentre il progettista elettrico sostiene che l'impianto trifase con una pompa di calore monofase sarebbe sbilanciato, e con l'utilizzo simultaneo del piano a induzione si avrebbe un repentino stacco del contatore.

    Di seguito vi elenco i modelli delle sopracitate utenze:
    - Pompa di calore MONOFASE
    DAIKIN ERGA08DV (pot. assorbita 2.23 kW - COP 3.50)
    - Serbatoio di accumulo
    DAIKIN EHVX16S23D9W (consumo di energia 3.01 kWh)
    - Piano a induzione TRIFASE
    NEFF T68PF6TX0 (pot. max assorbita 7.4 kW)

    La differenza di prezzo tra il modello di pompa di calore monofase e quella trifase (DAIKIN ERGA14DW1 + ETVX16S23D9W) è pari a circa 4.700€, senza considerare lo "spreco" derivante da un impianto termotecnico sovradimensionato al 200%.

    Aggiungo infine che l'appartamento verrà dotato di un impianto FV di potenza 3kW.

    Chiedo quindi supporto a voi esperti e non su quale soluzione considerare per risolvere questo mio dubbio amletico.

    Vi ringrazio anticipatamente e rimango a disposizione per fornire eventuali informazioni aggiuntive (allegati o altro) se necessarie.

    Ne approfitto per augurare a tutti buone feste #(ioresto)acasa
    Ti rispondo in ritardo, probabilmente hai già finito i lavori, però sarebbe interessante tuo feedback e spero in interventi di esperti del forum anche perchè il passaggio a trifase penso che sia un pò il cruccio di chiunque pensi di elettrificare casa .
    La possibilità di caricare a 11 kw/h o giu di lì di notte una eventuale EV (batterie che in futuro arriveranno a 100 Kwh andando ad avere le autonomie delle attuali endotermiche)è un pò il sogno di tutti,vorrebbe veramente definitivamente addio alle pompe di benzina ed anche alla diciamolo scocciatura/costo delle colonnine.
    Una considerazione di base se hai intenzione di passare a EV è il dimensionamento del FV se hai SSP forse conviene metterlo un pò più grande e poi caricherai veramente in modo economico probabilmente i 3 kw ti basteranno per i consumi domestici visto che sei in classe A ma l'EV comporta un notevole incremento dei consumi poi FV trifase così piccolo penso sia piuttosto caro ed il passaggio a taglie piu grandi comporta aumenti di costo marginale ridotti.
    Intanto visto che passi a trifase il problema lo devi riferire ai carichi potenziali che hai in casa (ritengo che la domotica di BTicino non arrivi a cambiarti le fasi in base ai carichi applicati ma faccia solo monitoraggio se no non ti porresti il problema). Ora se avessi la pdc in trifase avresti un problema in meno e comunque mi sembra che daikin faccia la 9 kw trifase, certo sarebbe un "peccato" avere la trifase e non utilizzarla sull'unico carico che di fatto ne ha un utilizzo ottimalizzato ovvero il motore del compressore della pdc. Comunque a parte la wall box che se farai operare in trifase non ti darà problemi hai il limite di max 6 Kw per fase.
    Di fatto i carichi massimi pesanti in monofase sono tre ovvero ; il motore pdc monofase da 2,5 kw, la piastra ad induzione che è monofase (non penso sia in trifase come hai detto) perciò mettiamo max assorbimento 7 kW ed il forno che arriva tranquillamente a 3 Kw. Per cui un equilibrio potresti averlo mettendo :1 fase solo induzione 2 fase su pdc e prese considera 2 phon a 1500w + una lavatrice, 3 fase su forno e prese dedicate a lavastoviglie ed asciugatrice + luci (tutte led naturalmente ed elettrodomestici in classe minimo a++). Linea trifase diretta alla wall-box e nel caso di macchina che ricarica solo in monofase usare la fase 1 che non è impegnata in notturna.
    150 mq un solo piano anno 2006 no classe, tetto con 10 cm di PU ISOTEC. pareti con cappotto in intercapedine da 7 cm, finestre PVC con doppi vetri. Zona climatica E 2694 gg. Risc. termosifoni in acciaio, caldaia metano no condensa da 28 kw, stufa a pellet 11 kw, pdc Daikin FTXM25, Panasonic VZ9 Heatcharge. Proox: FV 6KW Peimar MC inverter Fronius, Boiler pdc Ariston Nuos 110 lt, Daikin Ururu Sarara 9000 btu.

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