Buon giorno a tutti,
iera sera ci siamo incontrati io, fabio19tdi, venom e danieledilucca per fare un po il punto della situazione sui loro test su una cella HHO abbastanza semplice ma completa (fornita con pwm, cavi, bubbler, e piccola centralina) che hanno acquistato su ebay al prezzo di circa 800 euro.
E' la cella su cui stanno facendo diverse prove e ieri era montata su un Nissan pathfinder (non mi ricordo cilindrata e specifiche.... le inseriscono gli altri) su cui iniziava a dare delle prime evidenze di risparmio ma avendola montata da troppi pochi Km lasciamo perdere.
Invece apro questa discussione poichè abbiamo deciso di collaborare per fare un test che sia il più semplice ed efficace possibile per verificare se l'immissione di HHO in un motore in piccole percentuali (diciamo tra il mezzo litro e il litro/min) può effettivamente avere dei riscontri di risparmio di carburante e abbassamento delle emissioni.
Vi do un idea di come procederemo e si accettano consigli per rendere la prova la più scientifica possibile in modo che dopo che sarà effettuata con le specifiche scelte da noi e da chi parteciperà a questa discussione siano accettate abbastanza tranquillamente da tutti.
L'idea è la seguente:
prendiamo un generatore elettrico portatile (potenza 2,4 kW) colleghiamo la cella al generatore (sia fisicamente che per la sua alimentazione elettrica) inserendo un piccolo serbatoio esterno e trasparente (bottiglia da un litro), e alimenteremo il generatore esclusivamente da li.
Non ci sarà circa niente di elettronica poichè il generatore ne è sprovvisto. Si immetterà semplicemente l'idrogeno prodotto (pensavamo di stare sul mezzo litro/minuto che richiede un assorbimento di circa 6-7 amp.) nel condotto di aspirazione e veder quel che accade.
Attaccheremo un carico di circa 1,4 kW (stufetta o quant'altro che definiremo con precisione più avanti).
Si farà una prima prova partendo da generatore completamente vuoto di carburante. Si riempie fino all'orlo la bottiglia-serbatoio e si avvia il generatore. Si attacca subito dopo il carico e si attende (cronometrando) il tempo in cui il gen rimane acceso. Nel frattempo prendiamo anche un paio di analisi dei fumi con sonda certificata per le caldaie (è l'unica a nostra disposizione, ma è certificata e regolata per legge da centri ufficiali ogni anno e ci servirà principalmente per CO2 CO e Ossigeno);
Vediamo quanto tempo sta acceso e registriamo il tutto.
La seconda prova sarà identica solo che si accenderà il generatore, subito dopo la cella e il carico (ovviamente lo stesso di prima). Durante il tempo di funzionamento si riprenderanno un paio di analisi degli scarichi. E vediamo la durata a quanto arriva.
Vi soddisfa la nostra idea?
Se avete consigli tecnici (senza flame e cavolate, ma consigli TECNICI) o avete altre proposte o materiale da fornire... siamo qui.
Roy
iera sera ci siamo incontrati io, fabio19tdi, venom e danieledilucca per fare un po il punto della situazione sui loro test su una cella HHO abbastanza semplice ma completa (fornita con pwm, cavi, bubbler, e piccola centralina) che hanno acquistato su ebay al prezzo di circa 800 euro.
E' la cella su cui stanno facendo diverse prove e ieri era montata su un Nissan pathfinder (non mi ricordo cilindrata e specifiche.... le inseriscono gli altri) su cui iniziava a dare delle prime evidenze di risparmio ma avendola montata da troppi pochi Km lasciamo perdere.
Invece apro questa discussione poichè abbiamo deciso di collaborare per fare un test che sia il più semplice ed efficace possibile per verificare se l'immissione di HHO in un motore in piccole percentuali (diciamo tra il mezzo litro e il litro/min) può effettivamente avere dei riscontri di risparmio di carburante e abbassamento delle emissioni.
Vi do un idea di come procederemo e si accettano consigli per rendere la prova la più scientifica possibile in modo che dopo che sarà effettuata con le specifiche scelte da noi e da chi parteciperà a questa discussione siano accettate abbastanza tranquillamente da tutti.
L'idea è la seguente:
prendiamo un generatore elettrico portatile (potenza 2,4 kW) colleghiamo la cella al generatore (sia fisicamente che per la sua alimentazione elettrica) inserendo un piccolo serbatoio esterno e trasparente (bottiglia da un litro), e alimenteremo il generatore esclusivamente da li.
Non ci sarà circa niente di elettronica poichè il generatore ne è sprovvisto. Si immetterà semplicemente l'idrogeno prodotto (pensavamo di stare sul mezzo litro/minuto che richiede un assorbimento di circa 6-7 amp.) nel condotto di aspirazione e veder quel che accade.
Attaccheremo un carico di circa 1,4 kW (stufetta o quant'altro che definiremo con precisione più avanti).
Si farà una prima prova partendo da generatore completamente vuoto di carburante. Si riempie fino all'orlo la bottiglia-serbatoio e si avvia il generatore. Si attacca subito dopo il carico e si attende (cronometrando) il tempo in cui il gen rimane acceso. Nel frattempo prendiamo anche un paio di analisi dei fumi con sonda certificata per le caldaie (è l'unica a nostra disposizione, ma è certificata e regolata per legge da centri ufficiali ogni anno e ci servirà principalmente per CO2 CO e Ossigeno);
Vediamo quanto tempo sta acceso e registriamo il tutto.
La seconda prova sarà identica solo che si accenderà il generatore, subito dopo la cella e il carico (ovviamente lo stesso di prima). Durante il tempo di funzionamento si riprenderanno un paio di analisi degli scarichi. E vediamo la durata a quanto arriva.
Vi soddisfa la nostra idea?
Se avete consigli tecnici (senza flame e cavolate, ma consigli TECNICI) o avete altre proposte o materiale da fornire... siamo qui.
Roy
Commenta