Rendimento effettivo degli inserti caminetto - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Rendimento effettivo degli inserti caminetto

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Rendimento effettivo degli inserti caminetto

    Non so se l'argomento è già stato oggetto di discussione, ma volevo verificare le mie conclusioni ricorrendo alle esperienze e conoscenze di altri.
    Per il riscaldamento di una stanza avente dimensioni 4,3x4,5 H 3,0 metri, con finestratura di circa 5mq vetri doppi, muratura pietra non isolata spessore cm50, ambienti adiacenti non riscaldati, zona E quota 200, uso un inserto caminetto avente rendimenti dichiarati del 71% e 9kw di potenza max (potenza resa, secondo il costruttore, di 6,5 kw circa vedi: http://www.jotul.com/FileArchive/Tec...GB_06_2006.pdf ). Canna fumaria: primo tratto di circa 130 cm interno in acciaio inox non isolato poi esterno, vecchia canna in muratura non isolata lunga circa 7/8 metri. N° 2 bocchette di ventilazione a circolazione naturale posizionate a circa 2 metri di altezza. C'è anche la possibilità di circolazione forzata ma, per come è fatto l'inserto, mette in circolo talmente tanta cenere che è preferibile non utilizzarle (chi l'ha progettato dovrebbe essere mandato a zappare i campi per non parlare dei componenti in ghisa che sembra siano di plastica)
    Ebbene, usando i soliti tronchetti di segatura che dovrebbero avere una resa di kw/kg 4,00 (arrotondo per comodità di calcolo), accendendolo verso la tarda mattinata ed alimentandolo per 12/13 ore circa con un consumo che va ben oltre i 20 kg in questo periodo in cui le temperature non sono poi così rigide, solo verso sera riesco a raggiungere i 20°C e a mantenerli con una certa difficoltà.
    In sostanza, brucio l'equivalente di 80/100 kw che dovrebbero darmi, secondo i dati forniti dal costruttore, circa 5/6kw utili per ogni ora. Ora mi rendo conto che queste apparecchiature hanno una inerzia di gran lunga superiore ad altri dispositivi quali i termosifoni o le stufe elettriche ma ho fatto una riflessione: se io accendessi una stufa elettrica da 5kw avrei caldo da subito e in eccesso e sicuramente non avrei la necessità di tenerla accesa per 12 ore continuative arrivando quindi a consumi in kw di gran lunga inferiori con costi probabilmente assimilabili nonostante l'elevata differenza di prezzo fra il kw elettrico e quello del tronchetto.
    Domanda: dove vanno a finire tutti quei kw? La risposta è facile e la conosco anche io: fuori dal camino. Quello che volevo evidenziare è il fatto che i rendimenti sono, almeno in apparenza, di gran lunga inferiori a quelli dichiarati. Che metodo usano per rilevarli? Se c'è un metodo specifico, è evidente che da risultati di gran lunga diversi da quelli che si hanno nell'utilizzo corrente. E se così è, è corretto dichiarare quei dati? O sarebbe più corretto fornire i valori che si hanno nella realtà corrente, fuori dai laboratori?
    Tanto per fare un esempio, mentre sto scrivendo, non ho acceso l'inserto e sto utilizzando una stufetta elettrica da 2kw ventilata. In poco più di un'ora, da 11°C sono passato a 16°C (con l'inserto ce ne sarebbero volute almeno 2/3 di ore). Dubito che ce la faccia a darmi i 20°C, ma sono convinto che con mezzo kw o max 1kw in più, tenendola accesa per 10/12 ore, riuscirei a riscaldare la stanza con una spesa assimilabile a quella dei tronchetti senza averne i fastidi derivanti dall'accendere, caricare, fare attenzione a non affumicare la stanza (cosa che raramente riesce), vuotare la cenere e pulire gli strati di polvere che inevitabilmente si depositano e che inevitabilmente mi respiro (e fra l'altro, almeno una parte, sono anche polveri sottili in concentrazioni sicuramente superiori a quelle che si possono avere in qualunque ambiente esterno, anche dei più inquinati)

    PS - ho iniziato a scrivere alle 14 circa inviando verso le 17 per verificare meglio.
    In questo momento, h17.30 con la stufetta da 2kw sono arrivato a 18°C
    Mi sto convincendo sempre di più che quegli apparecchi hanno un rendimento sicuramente inferiore al 50%. O, quanto meno il mio rende così.
    Ultima modifica di bernese; 03-01-2012, 17:52.

  • #2
    Non conosco questi inserti. Volevo consigliarti di fare un abbondante carico di legna lasciando perdere i tronchetti di segatura, ma ho letto nel manuale della jotul: [Esiste il pericolo di surriscaldamento. La stufa non deve mai essere utilizzata in maniera da provocarne il surriscaldamento.Il surriscaldamento si verifica quando si colloca una quantità eccessiva di legna nella stufa e/o quando si lascia la presa d’ariacompletamente aperta per troppo tempo. Se una qualsiasi parte della stufa diventa incandescente, significa che la temperatura è
    troppo elevata.] ......
    5,04 kwp - 21 moduli SanYo HIT-240HDE4 - PowerOne PVI 6000 S OUTD - SolarLog 200 - Azimut -8° - Tilt 12° - http://yaleman.altervista.org

    Commenta


    • #3
      Non metto in dubbio le tue esperienze, ma prima del mio termocamino avevo un inserto normalissimo clam ... ad aria e faceva temperature equatoriali ... purtroppo solo nella sala dove era posizionato ed in cucina dove era canalizzato... il resto della casa freddo... ma in quelle camere se non stavo attento andava subito a 26 27 gradi con la ventilazione forzata...
      ciao

      Commenta


      • #4
        paul
        Non dubito di quello che dici ma nel mio caso, a fronte di una cubatura di 58mc, ho una finestratura di circa 5mq + altre due porte a vetri che danno su ambienti non riscaldati per altri 6mq.
        In condizioni diverse probabilmente otterrei le tue stesse temperature, ma ciò non toglie che, confrontando con la stufa elettrica di potenza nota e la cui resa è pari al 100%, i consumi in kw dell'inserto mi dicono che il rendimento è bassissimo e certamente non quello dichiarato.

        Yaleman

        Quando carico i tronchetti ne carico 2 max 3 alla volta per un peso di circa 3 chili pari a circa 12 kw. Dubito che con tale carica e sportello del cassetto cenere chiuso (a quello si riferiscono i signori della Jotul) possa surriscaldarsi .
        I signori della jotul dovrebbero imparare ad usare ghisa di qualità superiore a quella che stanno usando. Ho cambiato il deflettore non so quante volte perché si deformava. Quello è il loro problema principale e il deflettore, deformandosi, prima o poi o cade e comunque lascia passare la fiamma oltre riducendo ulteriormente il rendimento. Io l'ho modificato perché mi son rotto di scucirgli quasi una volta all'anno 100 euro e così mi son fatto fare un telaio avente le stesse misure del deflettore con angolari di ferro e all'interno del telaio ho inserito lastre di refrattario da 2,5 centimetri di spessore. Idem ho fatto con la lastra di ghisa decorata del fondo dell' inserto. Mi sono tagliato a misura una lastra di refrattario e l'ho collocata al posto di quella di ghisa che era diventata come una biscia. Ad oggi, dopo tre mesi di utilizzo, tutto funziona bene, anzi direi - ma potrei sbagliarmi - che funziona meglio che con i pezzi originali.
        A mio avviso il problema sta nel fatto che questi inserti dichiarano, in generale e non solo quelli della Jotul, rendimenti non reali.
        Tieni presente che oggi ho usato esclusivamente la stufetta elettrica da 2 kw. E' stata accesa dalle 13 alle 22 a potenza piena e dalle 22 ad ora (ore 01) a potenza ridotta (750 watt) per un consumo totale di circa 20 kw.
        In questo momento ho 18°C. Il termometro è collocato al posto solito che è il punto + freddo della stanza.
        Avessi usato l'inserto avrei consumato + di 20 kg di tronchetti pari a circa 100 kw teorici ed avrei avuto +/- le stesse temperature.

        PS - Il deflettore e la griglia sono le parti + calde ma non li ho mai visti incandescenti. Avessi visto il deflettore incandescente sarei d'accordo ma è proprio la ghisa che secondo me è un c.sso

        Commenta


        • #5
          Mi è capitato in passato di visitare una fabbrica,dalla quale acquistai 5 inserti ventilati,(non solo per me) e di parlare a lungo col proprietario,riguardo ai criteri delle certificazioni dei rendimenti.
          Per sua stessa ammissione l'elastico è molto lungo...
          Devo dire che io sono molto soddisfatto del rendimento dei miei inserti che sono tutti a ventilazione forzata,ma,come lui stesso ammise,indipendentemente dalle certificazioni,(i Francesi poi sono forse addirittura più inutili con la flamme vertè),ci sono parametri facilmente verificabili da un qualsiasi profano,tipo ad esempio il fatto che minore è il diametro di uscita fumi,(naturalmente con l'inserto che funziona bene),migliore sarà l'efficienza.
          Ci sono poi case costruttrici che recuperano ulteriormente il calore dei fumi scaldando acs.
          Il rischio di abbassare troppo la temperatura dei fumi è,oltre a quello della condensa, di vanificare l'effetto camino,rendendo l'inserto inefficace.

          Commenta


          • #6
            Riguardo ai deflettori,tanto di cappello alla nordica,che l'ha messo in inox.
            Io dopo 3 anni di funzionamento pieno non ho avuto nessun problema.
            p.s.:
            Se ti prendono 100 euro per il deflettore in ghisa dovrebbero vergognarsi.
            Quando andai in macchina a visitare la fabbrica,ed acquistai due inserti ventilati a 300 euro l'uno,senza nemmeno chiederlo il titolare mi diede fondo,base e deflettore di scorta per tutti e due,dicendo che per lui i costi di questi pezzi erano davvero ridicoli.
            Peccato che a causa delle azioni legali per plagio abbia dovuto chiudere baracca,perchè,se anche potesse aver copiato,non è che fossero segreti della nasa.

            Commenta


            • #7
              Una fusione in ghisa, (parliamo di una semplice piastra)fatta in serie, costa, vogliamo esagerare, 1 euro al kg. La lamiera inox per alte temperature, non sono aggiornato, ma credo possa andare ben oltre i 6 euro al kg + lavorazioni e sfridi. So perfettamente che il costo industriale di quegli inserti è di un paio di centinaia di euro o poco più. Per convincersene basta andare sui siti dei produttori o dei rivenditori dei paesi dell'est e i 1000 euro che so che chiedono oggi per quell'inserto che pesa 100 kg ed è fatto di ghisa e lamiera zincata e fra l'altro è anche progettato male perché, specialmente con la ventilazione forzata, manda in sospensione nell'ambiente montagne di cenere, SONO UNA RAPINA. Il mio ha più di 10 anni, pagato 1 milione di lire, e solo nei primi due e negli ultimi tre anni è stato usato con regolarità. Il primo deflettore non superò la stagione. Poi lo modificarono ma senza grandi risultati. E fra l'altro, quasi sicuramente non vengono prodotti in Scandinavia ma in Polonia, Slovacchia o dintorni.
              Inoltre, i componenti più nobili (costosi) che sono il termostato, l'interruttore ed i due motori di ventilazione, alla fine non servono perché il danno collaterale delle polveri di cenere in sospensione nella stanza è inaccettabile. Infatti li ho smontati.
              Per me, quel barattolo dovrebbe essere tolto dal commercio. Altro che blocco del traffico! Quelle cose li si che sono pericolose perché creano concentrazioni elevatissime in ambienti ristretti ed abitati per parecchie ore al giorno.
              Quel che sorprende è il fatto che lo stesso modello, a distanza di tanti anni e con modifiche semplicemente estetiche, è tuttora in commercio con gli stessi identici difetti.

              Tornando ai rendimenti, dopo due giorni di utilizzo della stufetta elettrica, sono arrivato alla conclusione che il rendimento effettivo, se dovesse essere del 50% è grasso che cola. Più probabilmente poco più del 20 - 25% di un caminetto aperto.
              D'altronde, se consideriamo che il rendimento di una caldaia a legna a più giri di fumo, magari dotata anche di turbolatori e gestita elettronicamente con sistemi di controllo e regolazione dell'aria comburente e dei fumi in uscita arriva, forse, al 85%, come facciano tutti i produttori di inserti a dichiarare il 70% e oltre con regolazioni grossolane e un semplice deflettore che limita la salita della fiamma nella canna fumaria, proprio non lo so.
              Per me quello che pubblicano è FALSO e dovrebbero essere sanzionati.

              Commenta


              • #8
                Bernese, ti informo che Jotul, per quanto riguarda il mercato europeo, dispone di una sua propria fonderia, una delle più importanti rimaste a livello mondiale, situata a Fredrikstad, in Norvegia.I prodotti jotul sono certificati secondo i criteri norvegesi, ben più restrittivi rispetto a quelli a cui siamo abituati.Credo che prima di emettere sentenze sul prodotto e produrre disinformazione, occorrerebbe berificare attentamente l'imstallazione eseguita. Difatti, i prodotti Jotul hanno la peculiarità di poter riscaldare con il solo moto convettivo naturale. Ma l'installazione deve essere fatta ad hoc.Il fatto che il deflettore non superi una stagione è sintomo di surriscaldamento dovuto ad un cattivo utilizzo (combustione a regime con aria primaria anziché aria secondaria) o guarnizioni usurate che lasciano passare aria.Tengo inoltre a precisare che il deflettore in questione costa una cinquantina di euro + iva di listino.Ti consiglio di far visionare il tuo prodotto da un installatore Jotul che ti aiuterà a risolvere i problemi.

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da EBK Visualizza il messaggio
                  Tengo inoltre a precisare che il deflettore in questione costa una cinquantina di euro + iva di listino.Ti consiglio di far visionare il tuo prodotto da un installatore Jotul che ti aiuterà a risolvere i problemi.
                  Mi scuso anticipatamente per la lunghezza

                  Forse hai ragione riguardo il prezzo, c'era anche la griglia. Rimane il fatto che costa comunque €/kg 10,00 circa

                  Riguardo il resto

                  1 – L’installazione è stata fatta dal venditore e comunque non ci vuole uno scienziato per farla visto che le operazioni da fare sono:
                  · Posizionamento nella sede di destinazione (che di solito è l’interno di un vecchio caminetto e visto che l’inserto ha una unica faccia a vista che è quella frontale suppongo sia nato per quella destinazione)
                  · Posizionamento ventilatori ed allacciamento alla rete secondo lo schema fornito
                  · Posizionamento canna fumi, che nel caso specifico è in inox flessibile del diametro richiesto per un tratto rettilineo interno alla cappa del vecchio caminetto di cm130 circa e poi curva a 45° per immettersi in una vecchia canna fumaria esterna, e sua sigillatura
                  · Posizionamento condotti di ventilazione (i soliti tubi in alluminio corrugato del diametro richiesto)
                  · Stop


                  2 - la dimostrazione che il progetto di quel modello lascia a desiderare è data dal fatto che i nuovi modelli vengono proposti non con una griglia bensì con una piastra che mi era stata proposta dopo un paio di anni di utilizzo e dopo la sostituzione di due deflettori e una griglia al posto della griglia stessa. Ciò per due ragioni: probabilmente per evitare l'afflusso di aria primaria dal cassetto cenere e per limitare la fuoriuscita di cenere che, dal cassetto, depositandosi sul fondo dell'involucro esterno, viene trascinata e messa in circolo dall'aria che passa nell'intercapedine. Se poi è ventilato peggio ancora perché la cenere va facilmente ad accumularsi proprio dietro ai ventilatori che aspirano l'aria. Mi fu presentata in maniera suggestiva " letto caldo o letto di cenere" se ben ricordo. Definizione buona per il ragioniere o per la massaia.

                  3 - sarà anche vero che dispongono di fonderia propria ma ciò non toglie che, apparentemente ed a giudicare dai fatti, la qualità della ghisa lascia a desiderare. Dai miei ricordi scolastici, per le alte temperature (e il deflettore, al centro nella parte verso il retro è soggetto alle massime temperature che si hanno all'interno dell'inserto) si usa ghisa sferoidale che, oltre ad avere il difetto di richiedere processi di produzione particolari ha anche il difetto di richiedere, come componente di lega, il nichel in percentuale che va dal 20 al 35% se ben ricordo. E il nichel costa, costa assai. Questi tipi di ghisa hanno una caratteristica peculiare, sono più stabili di altre dal punto di vista dimensionale all'aumentare della temperatura. Ossia si allungano di meno. Se si allungano troppo che cosa succede? Succede che, se non c'è abbastanza gioco spingono sui fianchi dell'inserto ed a quel punto si hanno due possibili conseguenze, o l'una o l'altra o entrambe

                  a) il deflettore, se non riesce ad allungarsi linearmente, si incurva al centro (che è la parte + calda quindi + duttile) con il risultato che quando si raffredda è troppo corto e quindi cade

                  b) le pareti laterali, sotto la spinta della dilatazione del deflettore, si allontanano fra di loro alla sommità con il risultato che mettono in trazione la cupola dell'inserto che è un unico pezzo. Questa cupola è collegata ai fianchi tramite due orecchie e due bulloni. Una delle due orecchie, la più debole o la più sollecitata, non regge la trazione e si spezza (la ghisa, si sa, non è elastica e sotto trazione ha valori di allungamento praticamente pari a zero). Non ci sono fuoriuscite di fumo e non accade nulla di irreparabile, ma resta il fatto che qualcuno ha sbagliato qualcosa.
                  Non c’è gioco sufficiente per consentire la libera dilatazione del deflettore oppure il mio era fuori tolleranza. Oppure il gioco è volutamente limitato per impedire un eccessivo passaggio di fiamma che ridurrebbe ulteriormente i rendimenti riscaldando il camino più che l’ambiente.

                  Ebbene, a me sono successe entrambe le cose in quanto si è spezzata l’orecchia sinistra e come conseguenza accessoria, non essendo più il tutto in squadro perfetto, lo sportello non chiude bene e ci devo mettere una zeppa per farlo stare in sede perché si è inclinato.

                  Ne mastico abbastanza per sapere che l'afflusso continuo di aria primaria può portare al surriscaldamento e, proprio perché ne mastico, che io sappia, non è mai accaduto.
                  Comunque, sottolineo, dal mio punto di vista il problema + grave perché ci va di mezzo la salute è l'immissione in circolo della cenere. Problema parzialmente risolto con quella piastra che ne limita lo sversamento nell’ intercapedine ma che impone di evacuare la cenere ogni giorno con una paletta e, limitando notevolmente la possibilità di far affluire aria primaria, rende più difficoltosa l'accensione specialmente nelle giornate di bassa pressione quando il tiraggio, a freddo in particolare, non è ottimale.

                  Ma il problema che io sollevavo era un altro ed era quello dei rendimenti reali.

                  Ieri ed i giorni precedenti ho utilizzato per tutta la giornata una stufetta elettrica da 2kw.
                  Ieri, in serata, dopo 9 ore di funzionamento, partendo da 11, ho ottenuto 18/19°C avendo consumato 18/20KW.
                  Per ottenere la stessa temperatura (forse anche 1-2°C in più)avrei dovuto consumare 20 kg abbondanti di tronchetti di segatura (circa 2/2,5 kg/ora; si può surriscaldare con 2,5 kg/ora?) .
                  Fammi tu il conto di quanti kw teorici parliamo e quindi di qual è la resa effettiva. Metti pure nel conto il fatto che nell’inserto c’è un calore residuo, che io non so quantificare, che viene ceduto successivamente mentre spegnendo la stufa elettrica il consumo cessa.
                  Stiamo parlando di 18/20 kw contro 80/100 di cui utili, secondo il costruttore, 60/70 circa.
                  Io francamente non li ho mai visti e credo di aver sottovalutato abbondantemente i kw dei tronchetti che, se dovessimo dare retta a quello che c’è scritto sulla confezione “>4,5 kw/kg”, il conto sarebbe ancor più sfavorevole.
                  Oppure, e potrebbe essere, quei tronchetti non danno 4 kw ma ne danno 2. E allora come si spiega che per ottenere gli stessi risultati devo bruciare 25/30 kg di abete (secco, 2 anni) corrispondenti +/- agli stessi 80/100 kw.
                  Mah!?
                  Comunque, oggi non sto usando la stufetta ma sto usando i tronchetti. Da un’ora e mezza circa. La scatola ne contiene 15/16. Ho avviato con circa ½ kg di legnetti e, in questo momento, ho messo dentro il terzo ed il quarto per un totale di kg5 circa (20 kw)
                  Il termometro è passato da 11°C di un’ora fa a 13°C. Vedremo cosa dirà fra 1 ora, dopo aver consumato l’equivalente di energia elettrica consumata ieri nell’intera giornata e domani, se non stasera, potrò darti il resoconto effettivo.
                  PS- ieri qui tirava bora al punto che lo spettacolo pirotecnico previsto nel mio comune non è stato fatto per ragioni di sicurezza e, come ben sai, il vento, oltre a mettere l’ambiente esterno in depressione favorendo quindi la dispersione termica dagli infissi aumenta lo scambio termico con le superfici esposte del fabbricato. Oggi c’è aria calma.

                  Aggiornamento alle ore 18.20
                  Sta ultimando la combustione dei 2/3 dei tronchetti, 13 kg circa pari a 52 kw circa in 6 ore e la temperatura è arrivata a 16°C (partenza 11°C). Volume stanza 58 metricubi. Temperatura esterna 1, forse 2°C meno di ieri ma assenza di vento. Ieri alla stessa ora, con la stufetta da 2 kw avevo la stessa temperatura avendo consumato 10/12 kw elettrici
                  Ultima modifica di bernese; 07-01-2012, 18:31.

                  Commenta


                  • #10
                    Le prove basate sulla temperatura a volte lasciano increduli.
                    Comunque bisogna vedere dov'è posizionata la stufetta e dove il camino e non è detto che pur in un giorno più caldo si debba scaldare di meno,dipende dall'inerzia dell'involucro.

                    Commenta


                    • #11
                      bada però che se fosse vero che aspira (troppa) aria primaria magari per colpa di una guarnizione in corda usurata (costo 3 euro) allora brucia in ECCESSO di aria, surriscaldando la fiamma (magari non il camino) con il risultato che i FUMI vanno via a temperature via via TROPPO ALTE.... fino ad arrivare che.... crollano (diventando fredde) per eccesso di aria aspirata.

                      in entrambi i casi hai poca cessione di calore al FERRO e quindi alla stanza...

                      nel primo caso perchè i fumi fuggono via a temperature troppo elevate (portando via calore dal focolare, che quindi non può assorbirlo) nel secondo caso (fumi freddi) perchè la enorme massa di aria fredda SUCCHIATA raffredda tutto... fumi e... pareti del camino...

                      Perchè non provi a misurare la TEMP dell'aria che esce dalle bocchette? Avendo tolto la ventola dovrebbe uscire non tantissima aria ma a 100 gradi e più.....
                      inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

                      Commenta


                      • #12
                        Originariamente inviato da claudik Visualizza il messaggio

                        Perchè non provi a misurare la TEMP dell'aria che esce dalle bocchette? Avendo tolto la ventola dovrebbe uscire non tantissima aria ma a 100 gradi e più.....
                        Farò la verifica, perchè non dispongo di un termometroche misuri quelle temperature.
                        Ma la misurazione va fatta direttamente sullebocchette dell'involucro o sull'uscita dalla tubazione? Chiedo per scrupoloperché, ad intuito, la temperatura non dovrebbe cambiare di molto.

                        Comunque i 100 gradi non ci sono. Molti ma molti di meno, direi 50/60 max

                        Allego foto fiamma.

                        Inserto in funzione da alcune ore, aria secondaria e primaria aperte.

                        Non mi pare che si possa affermare che c'è eccesso d'aria. Sarei piuttosto per affermare il contrario. Se ci fosse un trafilamento dalle guarnizioni la fiamma dovrebbe essere molto + viva. In questo caso direi che di aria ne arriva veramente poca, specialmente aria primaria. Probabilmente, nonostante il regolatore sia tutto aperto, la cenere limita l'afflusso perché quando svuoto il cassetto la fiamma è molto più brillante, ma brucia anche molto più rapidamente. La situazione migliora ma aumenta vertiginosamente il consumo

                        jail71

                        La stufetta è posizionata a fianco del camino e il termometro si trova all'angolo opposto della stanza.

                        le bocchette di uscita aria dell'inserto si trovano ad 170 cm circa dal pavimento mentre la stufetta manda fuori aria a 40 cm dal pavimento
                        In compenso l'inserto si trova di pochissimo più alto rispetto alla stufetta per cui si può dire che l'irraggiamento dal vetro è a quota della stufetta

                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   P1120366.JPG 
Visite: 1 
Dimensione: 699.0 KB 
ID: 1928779
                        Ultima modifica di bernese; 08-01-2012, 00:00.

                        Commenta


                        • #13
                          Il camino è un tantino pieno di cenere. L'aria primaria che risulta completamente aperta in fotografia fa sicuramente difficoltà ad alimentare il fuoco, dato che il passaggio per la sua immissione è sotto la traversa fermalegna, che risulta sotto la cenee. Probabilmente, è per questo motivo che la fiamma risulta fiacca.Mi viene in mente un'installazione di un inserto C31, il modello più grande, che non riscaldava secondo le aspettative. La vecchia canna fumaria era stata intubata con un nuovo tubo inox, e proprio tra questo ed il vecchio condotto, era rimasto un passaggio che risucchiava il calore prodotto e lo portava fuori tramite l'intercapedine delle due canne fumarie. E poiché il condotto era esttemamentw lungo, come nel tuo caso, c'era un risucchio piittosto pronunciato.Quindi mi chiedo se la tua canna fumaria sia sigillata a dovere e raccordata correttamente? Con 8 metri di canna fumaria, ti dovrebbe tirare sù i ciocchi! ....a meno che non ci sia un'apertura e la depressione non lavori sul camino bensì sulla stanza. Per verificare questo, è piuttosto semplice. A inserto acceso e caldo, accosta una sigaretta o una candella ad un'apertura che comunichi con l'intrrno del rivestimento(griglia di sovrapressione o interstizio inserto-cappa) e vedi in quale direzzione e con quale intensità va il fumo. Se viene aspirato, è probabile che hai il problema che ti ho evidenziato.....facci sapere.

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da EBK Visualizza il messaggio
                            A inserto acceso e caldo, accosta una sigaretta o una candella ad un'apertura che comunichi con l'intrrno del rivestimento(griglia di sovrapressione o interstizio inserto-cappa) e vedi in quale direzzione e con quale intensità va il fumo. Se viene aspirato, è probabile che hai il problema che ti ho evidenziato.....facci sapere.
                            E' una cosa a cui non avevo pensato.

                            Ma, fatta la prova con un accendino davanti alla griglia di sovrapressione posizionata a cm270 dal pavimento non vi sono indizi di aspirazione bensì del contrario anche se trattasi di flusso modesto.

                            Però mi viene in mente che la griglia di sovrapressione si trova sicuramente ad una quota superiore a quella dell'innesto della canna fumaria nel muro il cui foro, per quel che ricordo, è stato sigillato con malta, non saprei dire se refrattaria o meno e potrebbe essere che, a distanza di tanti anni, questa malta si sia staccata tutta o in parte. Ma, se anche dovesse essersi staccata, non si tratta sicuramente di fessure di grandi dimensioni perché, essendo il tubo corrugato, ha sicuramente una buona adesione alla malta stessa. E comunque, se ci fosse aspirazione dall'innesto tubo, dovrebbe esserci flusso dall'esterno verso l'interno attraverso la griglia
                            Fatta altra prova posizionando l'accendino in altra posizione, c'è in effetti una vivace aspirazione che però, a mio avviso, è del tutto normale essendoci, 150 cm più in alto, la griglia di sovrapressione.

                            Nota aggiuntiva: Ho misurato la temperatura in uscita dalle bocchette di ventilazione in una fase di fiamma vivace ed ho riscontrato 60°C

                            Allego foto con indicazione dei punti di prova
                            File allegati
                            Ultima modifica di bernese; 08-01-2012, 21:14.

                            Commenta


                            • #15
                              <!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman";} </style> <![endif]--> Mi viene un dubbio quando dici che a camino pulito…. Consuma molto di più…

                              Potresti provare a bruciare la stessa quantità di peso dei bricchetti però IN LEGNA?

                              Non vorrei che questi bricchetti non erogassero QUANTO DICHIARATO… Anche perché se dalle bocchette ti esce veramente aria a 50 o 60 gradi c’è qualcosa che non va… (il camino, senza ventola, eroga aria, ma molta più calda. Le pareti del camino sono contatto con la fiamma viva… e sono quindi a diverse CENTINAIA di gradi… che l’aria esca solo a 60 gradi… non è possibile..

                              Magari il caldo ti va via proprio da una aspirazione come ti diceva ebk

                              oppure hai un problema di SCARSA ENERGIA in entrata… (ecco perché ti dico di pesare della legna normale e poi di bruciarne almeno 4 o 5 kg ora….)…


                              Ps ma una rimescolata con l’attizatoio non la dai mai? ... perchè nel mio camino con quel poco di fiamma... non ci scaldo neanche le mani.... (vabbè ho esagerato infatti il mio è un termocamino idro 34 kw che manda una casa intera.... però FAI LA PROVA PER ECCESSO con 4 o 5 kg di legna buona...)
                              Ultima modifica di claudik; 09-01-2012, 17:30.
                              inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

                              Commenta


                              • #16
                                Forse ti è sfuggito un mio precedente in cui dicevo di aver usato anche legna, abete ben secco ( che in resa calorica supera i legni duri; ha solo il difetto di essere leggero e di richiedere + cariche) in quantità pari a 25/30 kg corrispondenti +/- ai 20/25 di tronchetti con risultati equivalenti.
                                Se dovessi rimescolare accelerando la combustione indubbiamente migliorerei ma aumenterei anche i consumi e siccome il consumo non mi quadra con i rendimenti dichiarati sto tentando di capire dove sta il problema.
                                Tieni inoltre presente che quando mi parli di 4/5 kg di legno duro ben secco ogni ora stiamo parlando di 15 kw ora e l'inserto viene dato per 9 con una resa teorica di circa 6/7 kw. Per bruciare con quel ritmo dovrei aprire lo sportello vano cenere con il rischio di surriscaldare e, sempre se non ti è sfuggito dai precedenti, quell'inserto sembra essere molto sensibile ai surriscaldamenti
                                Quanto ai brichetti, ho anche io il sospetto che i valori dichiarati siano balle, ma che siano il 50% del dichiarato mi sembra improbabile.
                                Dovrei verificare che non ci sia, come diceva ebk, una aspirazione attraverso il passaggio canna fumo ma non è così semplice, dovrei smontare e rimontare parecchie cosette e comunque sono quasi sicuro che il problema non sta li perché il risultato delle verifiche suggerite da ebk mi escluderebbe la presenza di quell'aspirazione. Proverò comunque a farlo nei prossimi giorni e ti saprò dire.
                                Grazie per i suggerimenti

                                Commenta


                                • #17
                                  Se non sbaglio, la griglia in rame più bassa è quella a cui è collegata una della canalizzazioni. Quella bianca in alto, la griglia di depressione cappa. Giusto?
                                  Per fare la verifica che ti ho suggerito, non credo ci sia da smontare molto: è sufficiente tirar via la griglia bianca in alto e vedere cosa c'è dentro la cappa e se vedi l'innesto della canna fumaria. E fare la prova che ti ho detto. Prova a mettere una sigaretta accesa o qualcosa che produca fumo all'interno del rivestimento e vedi dove va a finire il fumo.

                                  Ritornando alle griglie, anche se non faranno tanta differenza, quelle installate dimezzano il passaggio lordo dell'apertura e servono solitamente ad areare locali, ma non per l'utilizzo su canalizzazioni e cappe di camini, anche se si vedono di frequente. Quindi capirai che il flusso normalmente prodotto risulta estremamente ridotto.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    EBK

                                    Una precisazione: per la misurazione di temperatura all'uscita delle bocchette di ventilazione, misurazione fatta ad inserto caldo e fiamma vivace le griglie erano state tolte ed ho riscontrato 60°C.

                                    Quanto alla verifica suggerita ci ho provato ma l'innesto della canna fumaria nel muro si trova circa 50/60 cm + in basso della bocchetta di sovrapressione e non è raggiungibile per la presenza del telaio di sostegno della cappa e comunque, per quel che si vede, l'inserimento del tubo è sigillato. Provando a posizionare per quanto possibile la fiamma in basso e verso l'interno si nota anche che la fiamma stessa tende a salire incurvandosi verso l'uscita di sovrapressione.

                                    Sono d'accordo che la griglia limita la portata ma non conosco altro mezzo per limitare la fuoriuscita della cenere trasportata dal flusso d'aria. Quando l'ho tolta per la misurazione della temperatura ho constatato la presenza di parecchia cenere ferma alla imboccatura, evidentemente fermata dalle griglie che vengono periodicamente rimosse e pulite.
                                    Già precedentemente ho evidenziato questo problema che non è marginale in quanto nelle particelle che vanno in sospensione nell'ambiente ci sono anche le famigerate polveri sottili e la concentrazione che si viene ad avere è sicuramente superiore a quella di qualunque ambiente esterno, anche il più inquinato. Il compagno di mia figlia, dipendente dell'ARPA di Bologna, dove si occupa proprio di rilevamenti ed analisi dei dati sulla qualità dell'aria, mi diceva che negli ultimi anni stanno riscontrando un incremento notevole di polveri sottili provenienti dalla combustione di biomassa e legno in particolare. Probabilmente la conseguenza della diffusione di stufe a legna e pellet di qualità mediocre, ma qui il problema non sta solo nelle emissioni dalla canna fumaria, il problema è ben più grave.
                                    Visto che, se ho ben capito, sei un installatore se non un rivenditore del marchio, quale suggerimento puoi darmi? Io avevo pensato ad una paratia che chiuda il passaggio d'aria sotto lo sportello cenere ed isoli lo sportello cenere dai fianchi dove dovrebbero essere installati i ventilatori, ventilatori che io ho rimosso proprio perché la ventilazione forzata moltiplicava la quantità di polvere in circolo. I produttori (JOTUL) dovrebbero dare una risposta a questo problema perché qui c'è di mezzo la salute delle persone. Lo sanno perfettamente che quando si va a vuotare il cassetto una parte della cenere si riversa davanti ed ai lati dello sportello e che, se non la si rimuove con un aspirapolvere, entra in circolo nell'aria e che quella che cade ai fianchi e va a finire sotto e dietro i ventilatori, con l'aspirapolvere non la si può asportare se non rimuovendoli. Se tu potessi sottoporre il quesito e farmi sapere cosa ne pensano te ne sarei molto grato
                                    Ultima modifica di bernese; 10-01-2012, 14:27.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Davvero c'è qualcosa di strano! come dicevo io con il mio inserto clam in sala.. 6x4 altezza 3,40 3 metri di finestratura arrivavo a 29 gradi con - 5 fuori... casa in pietra non coibentata! consumando molto meno del termocamino attuale che pero riscalda quando acceso tutta casa.. non mi spiego i tuoi risultati, davanti alle mie bocchette non si poteva stare dal calore... anche un po insalubre per questo.. insomma molti problemi di riscaldamento nelle altre stanze ma dove era canalizzato non si poteva stare! personalmente devo ammettere che non sopportavo il rumore delle ventole di notte a dir la verità
                                      ciao

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Anche la mia casa è in pietra non coibentata ed ho finestrature più ampie pur avendo un minor volume. Che qualcosa non quadri mi pare evidente. Se facciamo un semplice calcolo di quanto dovrei consumare per riscaldare una stagione intera quella stanza ne viene fuori un numero assurdo. Se consideriamo infatti 20 kg/giorno di tronchetti in media per 150 giorni sono 3000 kg pari a oltre12000 kw teorici, vale a dire 200 kw/mc a stagione. E l'inverno attuale è stato, almeno fino ad ora, piuttosto mite. E non va sottovaluto l'apporto esterno perché, almeno per un'ora al mattino e un paio il pomeriggio, il sole, che non è mancato, fa la sua parte irraggiando l'interno della stanza e con temperature esterne che arrivano anche a + 10 nelle ore più calde. Non oso pensare a quali consumi andrei incontro se la temperatura esterna scendesse, di notte a -3/5 come sarebbe normale e stazionasse fra 0 e + 5 di giorno per parecchi giorni consecutivi.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Calcolo ventola aria calda

                                          Io ho un camino chiuso, 14,5Kw di targa.
                                          Dichiarano inoltre un rendimento di 70/75%: ci posso credere?

                                          Questo camino ha una camicia di lamiera sul corpo di ghisa dove arde il fuoco,
                                          con due bocchette che vorrei convogliare su 3 stanze:
                                          come calcolare le caratteristiche della ventola? Portata, prevalenza etc.?

                                          Grazie,
                                          Andrea

                                          Commenta

                                          Attendi un attimo...
                                          X