Buongiorno, sono nuovissima nel forum!
Premetto che prima di scrivere ho letto decine e decine di post sull'argomento ma ugualmente non sono venuta a capo del problema.
Altra premessa, la termoidraulica è per me materia totalmente sconosciuta, quindi chiedo scusa in anticipo se magari non esprimo bene tutto dal punto di vista tecnico o se non mi spiego al meglio.
Dunque, vi espongo il problema.
Vivo in una casa singola su quattro lati, sopra ho solo il tetto, la costruzione è vecchissima per cui ha muri sottili e solo in certe stanze c'è il controsoffitto. Sotto c'è un negozio. Con tutto ciò, già la situazione è abbastanza critica: bollente in estate e gelida d'inverno.
Quando ristrutturammo completamente per venire a viverci era il 2002 per cui il nostro impianto di riscaldamento a pavimento è sicuramente obsoleto.
Nei bagni abbiamo invece i termoarredo con gestione separata.
Da qualche anno abbiamo una nuova caldaia a condensazione.
Facciamo una manutenzione costante. L'anno scorso per esempio pulizia dell'impianto (non so dire bene in cosa sia consistita, ma credo ci abbiano fatto passare dentro un apposito liquido di pulizia), sostituzione di tutte le valvole nella "centralina" - si chiamano collettori? - e sostituzione dei termostati in tutte le stanze (erano analogici, siamo passati a quelli digitali).
Non sono mai riuscita a capire bene non tanto la temperatura da impostare nella centralina (ho letto che dovrebbe stare tra i 40 e i 45 gradi) ma anche il rapporto tra la temperatura che imposto lì e quella che imposto nella caldaia.
Morale della favola, quest'anno nonostante non ci siano temperature particolarmente basse (finora siamo andati sotto zero un paio di giorni) in alcune stanze non riesco a superare i 19 gradi. Che potrebbero anche andare bene, ma ho bisogno che salgano per motivi che sarebbe lungo da spiegare.
Spero di aver fornito un quadro abbastanza completo, mi dite per favore che dati vi potrei fornire per aiutarmi?
Grazie a tutti!
Premetto che prima di scrivere ho letto decine e decine di post sull'argomento ma ugualmente non sono venuta a capo del problema.
Altra premessa, la termoidraulica è per me materia totalmente sconosciuta, quindi chiedo scusa in anticipo se magari non esprimo bene tutto dal punto di vista tecnico o se non mi spiego al meglio.
Dunque, vi espongo il problema.
Vivo in una casa singola su quattro lati, sopra ho solo il tetto, la costruzione è vecchissima per cui ha muri sottili e solo in certe stanze c'è il controsoffitto. Sotto c'è un negozio. Con tutto ciò, già la situazione è abbastanza critica: bollente in estate e gelida d'inverno.
Quando ristrutturammo completamente per venire a viverci era il 2002 per cui il nostro impianto di riscaldamento a pavimento è sicuramente obsoleto.
Nei bagni abbiamo invece i termoarredo con gestione separata.
Da qualche anno abbiamo una nuova caldaia a condensazione.
Facciamo una manutenzione costante. L'anno scorso per esempio pulizia dell'impianto (non so dire bene in cosa sia consistita, ma credo ci abbiano fatto passare dentro un apposito liquido di pulizia), sostituzione di tutte le valvole nella "centralina" - si chiamano collettori? - e sostituzione dei termostati in tutte le stanze (erano analogici, siamo passati a quelli digitali).
Non sono mai riuscita a capire bene non tanto la temperatura da impostare nella centralina (ho letto che dovrebbe stare tra i 40 e i 45 gradi) ma anche il rapporto tra la temperatura che imposto lì e quella che imposto nella caldaia.
Morale della favola, quest'anno nonostante non ci siano temperature particolarmente basse (finora siamo andati sotto zero un paio di giorni) in alcune stanze non riesco a superare i 19 gradi. Che potrebbero anche andare bene, ma ho bisogno che salgano per motivi che sarebbe lungo da spiegare.
Spero di aver fornito un quadro abbastanza completo, mi dite per favore che dati vi potrei fornire per aiutarmi?
Grazie a tutti!
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