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Consiglio per soluzione riscaldamento

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  • Consiglio per soluzione riscaldamento

    Sto cercando alternative per riscaldare una casa su due livelli (oggi separati) di 70mq l'uno. Attualmente la casa ha un impianto di termosifoni con caldaia a gpl, ma, dati i costi, viene riscaldato costantemente solo il primo piano con una stufa a pellet ad aria, ripiegando su un camino a legna per il riscaldamento del piano terra (quando utilizzato).
    Non avrei difficoltà a reperire la legna a basso costo (ed in parte autoprodurla) ma non ho ben chiara l'autonomia di carico di una stufa idro o di un termocamino idro (non vorrei dover scendere a riempire la legna spesso)
    Nel tempo potrei avere la possibilità di produrre legna e cippato dalle potature di olivo. Cippato e pellet avrebbero il vantaggio di rendere meno frequente il carico del combustibile e di adottare qualche automatismo.
    Esistono stufe o camini (idro) che lavorino con tutti e tre i materiali (legna, cippato, pellet)?
    Nel caso del camino finirei per sostituire quello esistente, potendo già contare sull'esistenza della canna fumaria e volendo comunque renderlo chiuso. Oppure, se esiste, una soluzione ad inserto.
    Nel caso della stufa (volendo comunque mantenere il camino) avrei spazi ristretti, ma solo vedendo alcuni modelli riuscirei a farmi un'idea del dove/come piazzarla. Al momento l'idea sarebbe di utilizzare il sottoscala della scala che vorrei realizzare per unire i due piani (una scala a chiocciola squadrata di dimensioni totali 130x130), idealmente uno spazio abbastanza scomodo di 130*60*h-minima100-120...

    L'acqua sanitaria sarebbe un surplus, essendo in procinto di realizzare un impianto FV puntavo ad utilizzare uno scaldabagno elettrico al posto della caldaia.

    Per la produzione del cippato esistono particolari indicazioni? Cioè, è sufficiente cippare o sono necessarie stagionature (e se si come)?
    Considerate che ancora devo prenderla la cippatrice e pertanto posso anche sceglierla in funzione delle necessità della stufa/camino. Se qualcuno sa consigliarmene qualcuna glie ne sarei grato, l'importante è che sia da trattore (presa di forza), con una bella bocca (per accogliere ramacce irregolari) e che macini almeno 6cm (massimo generico delle potature d'olivo)

    Conoscete camini/stufe/cippatrici con queste caratteristiche?
    Qualcuno ha esperienza in merito?

    Grazie

  • #2
    Come camino ce ne sono molti policombustibili, io conosco il Carinci che possiedo, brucia tutto ma non va a cippato, o almeno io non ce l'ho mai provato.
    a legna con un carico stai tranquillo 8/10 ore ma poi dipende dalle dispersioni della casa per quel che riguarda il comfort.
    Per quanto riguarda la stufa o caldaia...
    Se quello é lo spazio disponibile, lascia stare, ogni stufa o caldaia che vai a montare abbisogna di almeno 80 cm per lato per ispezioni e manutenzione, e inoltre ne vorresti pure una con serbatoio abbastanza capiente a quel che ne capisco, in quello spazio é impossibile a quanto ne sappia io.

    Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
    Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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    • #3
      Grazie della risposta! Ho dato una rapida occhiata ai prodotti Carinci e si avvicinano molto a quanto sto cercando, certo, la tentazione del cippato autoprodotto è forte (anche perchè comunque devo lavorare/smaltire i residui delle potature)... Sulla stufa concordo, immaginavo qualcosa come le "classiche" termocucine idro a legna, magari con inserto per cippato...

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      • #4
        Rimanendo in casa Carinci, possiedo la Prestige 350 policombustibile, può essere alimentata con legna, pellet, gusci di nocciole, sansa, mais e vinaccioli, ma anche qui ho dubbi sul cippato...di solito le caldaie a cippato sono quelle di tipo industriale, molto molto grandi e alte di potenza, onestamente non so se ne esistano per uso residenziale sai?
        Solo che secondo me dovresti puntare su di un'unica soluzione, io ne ho due ma da quando ho la caldaia che manda tutta l'abitazione (3 appartamenti da 110 mq circa l'uno) il camino non l'ho più acceso perché é al primo piano e caricarsi la roba su é una rottura immane...
        Se nel tuo caso il camino si trova al piano terra potresti unificare gli impianti montando un camino policombustibile di quelli più moderni che accedono anche al conto termico, e creare una sala termica sul retro o sul fianco per mettere anche un puffer dove far sfogare il camino quando usato a legna, sarebbe da studiarsela per bene la cosa...ma evita il doppio generatore, non vale la pena sul serio

        Inviato dal mio ASUS_X00QDA utilizzando Tapatalk
        Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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        • #5
          il cippato è un combustibile "particolare", e abbisogna di caldaie specifiche

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          • #6
            Difatti ho visto poco a cippato, e per ora ho trovato solo combinazioni pellet/cippato (che secondo me è più che altro cippatino). In teoria, credo di aver capito, il "problema" principale risiede nella coclea (che per il cippato dovrebbe essere doppia). Resterebbero comunque dubbi sulla dimensione ed essiccamento del cippato.
            Anche per la sansa avrei possibilità di reperirla a buon prezzo ma mi è stato detto che, oltre all'odore dei fumi, crea problemi di durabilità (nonchè manutenzione) alla canna fumaria per via della sua natura oleosa.
            Si, so che sarebbe meglio una soluzione che gestisca tutto ma puntavo sullo scaldabagno elettrico principalmente per l'estate (o comunque per il lungo periodo in cui non uso riscaldamento) e quindi tanto valeva adottarlo tutto l'anno. Avrei lo stesso ingombro (forse meno) del puffer e mi consentirebbe di faticare meno nel raccordare gli impianti (lo metterei sotto ed in parallelo alla caldaia a gas che terrei comunque per "emergenza" - mantenendo i tre impianti separati tramite rubinetti).
            In realtà sostituendo il camino (al piano terra) avrei comodo sia il raccordo con il riscaldamento (anche se devo capire bene vaso aperto/vaso chiuso) di cui l'ultima distribuzione si trova praticamente sopra il camino, sia con l'ACS avendo la cucina al piano sopra in corrispondenza del camino.
            Mi spiego meglio: la linea termosifoni parte dalla caldaia e si dirama alle due zone (sopra/sotto), la distribuzione ai termosifoni è sulla parete opposta del piano di sopra, opposta al camino (quindi mi basterebbe forare in diagonale). Metterei due rubinetti di interruzione sotto la caldaia e due al camino (così da separare/selezionare gli impianti).
            Per l'acs invece entrerei/uscirei dalla cucina del piano di sopra che ha una parete in comune con la canna fumaria (la canna fumaria in acciaio cammina in una controparete che al piano superiore collima con la cucina) e si presterebbe quindi bene alla "produzione diretta" ma per nulla ad un accumulo. anche in questo caso gli impianti sarebbero separati mediante 3 valvole manuali: camino (già che faccio opere edili tanto vale portare su i tubi), caldaia a gas (per qualsiasi evenienza, tanto il bombolone devo tenerlo per la cucina), scaldabagno (alimentato principalmente con il fotovoltaico).
            Grazie

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            • #7
              parti dal primo dato:

              140 mt di casa da scaldare.......

              ha senso il cippato ? (se devi usare il cippatino, ti costa come il pellet)

              Poi leggo di valvole manuali per separare gli impianti: se la somma dei generatori supera i 35 kW serve separare i fluidi tramite piastra dui scambio o serpentina in puffer
              Poi vedo che confondi puffer con boiler
              Poi leggo molte altre cose poco chiare

              In pratica mi sa che stai facendo un grossolano errore..... e cioè per capire cosa è meglio fare devi partire dall'inizio, mentre tu parti dalla fine (e pure con un sacco di confusione sulle cose)

              Classe eneregetica abitazione, zona climatica, spazi disponibili, esigenze ed aspettative, budget, ecc ecc..... per poi arrivare a definire u na strada da prendere.

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              • #8
                Mi spiego meglio:
                Il cippato lo consideravo in funzione del fatto che potrei autoprodurlo dagli scarti delle lavorazioni agricole. Tra le attrezzature agricole ho visto spesso la combinazione cippatrice - pellettatrice, mi chiedevo se era possibile usare direttamente il cippato in stufa/camino anzichè lavorarlo ulteriormente. Le cippatrici che finora ho visto realizzano pezzature da 4-5cm ma so' che ne esistono anche con vagli interni che consentono di ottenere pezzature più piccole. Il loro costo, tra i 1000 ed i 2000€, lo ammortizzerei in breve tempo se paragonato ai costi di pellet o, peggio, gpl.

                Per la separazione degli impianti sapevo della piastra di scambio o serpentina, ma (per come mi era stato indicato, quindi va poi verificato in normativa) si riferisce agli impianti in cui i due sistemi coesistono/lavorano in contemporanea (es. caldaia a gas che si inserisce a focolare spento, per evitare che sulla stessa linea si sommino le potenze in caso di guasto). Separando i 2 sistemi meccanicamente, tramite valvole, è come se l'uno non esistesse per l'altro. Cioè, se eliminassi fisicamente la caldaia non avrei necessità della piastra di scambio, stesso "dovrebbe" valere con la separazione a valvole, a meno delle diverse caratteristiche tra impianto a vaso aperto o vaso chiuso.

                Conosco la differenza tra puffer e boiler, li paragonavo solo in funzione dello spazio occupato. Avendo a disposizione poco spazio (idealmente sotto la caldaia a gas), per l'acs puntavo al boiler, potendolo sfruttare anche nel periodo estivo. Poi, se con la stufa/camino riesco anche ad avere produzione di acs diretta, sarebbe un surplus (diciamo che dovendo fare opere edili mi conviene passare ora i tubi e poi vedere cosa farne in un secondo momento).
                Con il puffer potrei anche ottimizzare il riscaldamento, stoccando acqua calda, ma dovrei valutare il costo/beneficio (principalmente delle opere edili).

                Per la definizione forse hai ragione, sono partito dalla fine dando per scontato molte cose, di seguito i dati principali e qualche nota:
                Classe energetica E (immobile rurale ristrutturato senza possibilità di cappotto esterno)
                Classe climatica E
                Volume dell'edificio: 534,8m3
                Superficie disperdente: 442,5m2
                L'attuale caldaia a gas a potenza nominale di 24kw
                Spazi disponibili: pochi, massimo 2mq nel locale in cui ho la caldaia, lo spazio del camino dove c'è il camino (soluzioni come la caleffi o la palazzetti ci entrerebbero di lusso).
                Esigenze ed aspettative: riscaldare l'edificio con una unica fonte di energia e possibilmente utilizzando combustibili autoproducibili (legna e cippato principalmente). Idealmente userei il cippato per automatizzare quanto più possibile accensioni, spegnimenti e alimentazione.
                Il budget non saprei, diciamo che (agevolazioni permettendo) il tetto massimo è intorno ai 5000€

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                • #9
                  ti aiuto ad analizzare la tua situazione.....


                  Il cippato lo consideravo in funzione del fatto che potrei autoprodurlo dagli scarti delle lavorazioni agricole.
                  con cosa lo produci? che scarti? che spazi di accatastamento?

                  Tra le attrezzature agricole ho visto spesso la combinazione cippatrice - pellettatrice
                  a che costo?

                  Il loro costo, tra i 1000 ed i 2000€
                  utopia, se vuoi prodotti seri e che non siano rotti una settimana si e l'altra pure....

                  , lo ammortizzerei in breve tempo se paragonato ai costi di pellet
                  con la tua metratura di casa, assolutamente NO



                  Per la separazione degli impianti sapevo della piastra di scambio o serpentina, ma (per come mi era stato indicato, quindi va poi verificato in normativa) si riferisce agli impianti in cui i due sistemi coesistono/lavorano in contemporanea (es. caldaia a gas che si inserisce a focolare spento, per evitare che sulla stessa linea si sommino le potenze in caso di guasto). Separando i 2 sistemi meccanicamente, tramite valvole, è come se l'uno non esistesse per l'altro
                  no, non centra assolutamente nulla
                  quando due generatori lavorano sullo stesso fluido, contemporaneamente o uno alla volta, ci deve essere una separazione fisica dei fluidi (piastra di scambio o serpentina)



                  Classe energetica E (immobile rurale ristrutturato senza possibilità di cappotto esterno)
                  Classe climatica E
                  Volume dell'edificio: 534,8m3
                  Superficie disperdente: 442,5m2
                  L'attuale caldaia a gas a potenza nominale di 24kw
                  serve una legge 10 con i kw totali annuali, oppure uno storico dei consumi attuali



                  Spazi disponibili: pochi, massimo 2mq nel locale in cui ho la caldaia, l
                  allora dimentica tutto
                  con 2 mq non fai assolutamente nulla se vuoi andare a cippato (e poco pure con il resto)


                  Esigenze ed aspettative: riscaldare l'edificio con una unica fonte di energia e possibilmente utilizzando combustibili autoproducibili (legna e cippato principalmente).
                  usa la legna, ti fai "meno male"
                  ma per farlo serve lo spazio, che tu non hai



                  Il budget non saprei, diciamo che (agevolazioni permettendo) il tetto massimo è intorno ai 5000€
                  con quella cifra, tra cippatrice, spazi, generatori, ecc ecc al massimo incominci ad "informarti", non certo a fare il sistema
                  per farlo, devi moltiplicarlo almeno per 3


                  purtroppo questa è la realtà
                  a volte dispiace essere diretti e realistici, ma ti evita di farti "MOLTO MALE" a livello economico e di problematiche future.


                  vuoi abbandonare il gpl e hai poco spazio?
                  o PDC o pellet
                  non hai altre soluzioni (se non vuoi essere schiavo dell'impianto per il fatto che non hai spazio per fare quello che andrebbe fatto)

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                  • #10
                    Il cippato sarebbe principalmente da potature di olivo (400 olivi), spazi di accatastamento dipende dalle condizioni necessarie. Se serve un ambiente chiuso una 15ina di mq, se sotto una tettoia o all'aperto molto più spazio (in diversi ettari posso realizzare più tettoie).

                    Per il prezzo delle attrezzature intendevo tra i 1000 ed i 2000€ l'una. Cippatrici da presa di forza (trattore) stanno in quella cifra ed é cmq un investimento che nel tempo dovrò fare per smaltire i residui. La questione é se posso fare a meno della pellettatrice.

                    Con la stufa a pellet (ad aria),che ho ora e che scalda solo il primo piano, spendo circa 700€ di pellet all'anno.

                    Eventualmente al posto delle valvole posso comunque optare per la piastra di scambio. Anche ammesso di non potermi raccordare con la piastra alla distribuzione più vicina, per arrivare dal camino alla caldaia si tratterebbe di circa 10mt di tubazioni. Sperando di poterle passare a parete anziché a pavimento.

                    Per i consumi annuali verifico.

                    Lo spazio piccolo servirebbe infatti solo per il boiler. Nell'ipotesi del termocamino andrei a sostituire quello esistente. Ho visto combinati legna/pellet tra i 4 e gli 8000€ cui va poi applicata l'agevolazione. La domanda iniziale era proprio se esistevano combinati anche a cippato.

                    Il budget che ho indicato si riferisce solo al termocamino/stufa e sua connessione/muratura.
                    La cippatrice é un investimento che comunque dovrò fare, attualmente le potature vengono bruciate per produrre cenere da fertilizzazione. Ho pensato che é tantissima energia termica sprecata...
                    Semmai farei a meno della pellettatrice, andando a ridurre i costi e le lavorazioni.

                    Un'altra soluzione, se esiste/possibile, è una stufa da esterno (tettoia o "casina in legno"). Ho visto in giro qualche soluzione di dubbia legalità/affidabilità e mi chiedevo se esistesse anche la versione "normale". Rimanendo sotto i 5mq ho la possibilità di realizzare quante strutture in legno voglia (non stabilmente infisse al suolo - ma il peso della stufa è sufficiente a tenerla ferma), senza ulteriori autorizzazioni (anche in aderenza al fabbricato purché non connesso internamente)

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                    • #11
                      Se serve un ambiente chiuso una 15ina di mq, se sotto una tettoia o all'aperto molto più spazio (in diversi ettari posso realizzare più tettoie).
                      serve ambiente coperto ma arieggiato, dove pote movimentare il cippato per farlo seccare

                      Per il prezzo delle attrezzature intendevo tra i 1000 ed i 2000€ l'una.
                      indica qualche link... e vedrai che sono biotrituratrici e non cippatrici
                      per una cippatrice seria servono altri importi

                      é cmq un investimento che nel tempo dovrò fare per smaltire i residui.
                      la cippatrice serve per produrre cippato
                      la biotrituratrice serve per smaltire sul posto le ramaglie
                      sono due cose diverse

                      La questione é se posso fare a meno della pellettatrice.
                      per fare pellet serve segatura, non cippato

                      Con la stufa a pellet (ad aria),che ho ora e che scalda solo il primo piano, spendo circa 700€ di pellet all'anno.
                      e con una cifra così, che se in caldaia e per i due piani può arirvare a 1000/1200 euro di pellet, metti in moto un discorso a cippato? AUGURI.....



                      Lo spazio piccolo servirebbe infatti solo per il boiler. Nell'ipotesi del termocamino andrei a sostituire quello esistente. Ho visto combinati legna/pellet tra i 4 e gli 8000€ cui va poi applicata l'agevolazione. La domanda iniziale era proprio se esistevano combinati anche a cippato.
                      e tu vorresti caricare il cippato in un tc in casa.......
                      sei sposato o single ?



                      Semmai farei a meno della pellettatrice, andando a ridurre i costi e le lavorazioni.
                      il tutto devi rapportarlo ai tuoi consumi per scaldare la casa......
                      ti conviene ? no, se non vuoi buttare soldi e diventare schiavo

                      Un'altra soluzione, se esiste/possibile, è una stufa da esterno (tettoia o "casina in legno")
                      altro discorso è caldaia a cippato, ma serve spazio e budget

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                      • #12
                        Per le cippatrici ho visto queste: Biotrituratore per trattore – 15 modelli in Offerta su AgriEuro
                        Poi c'è la sicma che si trova intorno ai 3000€ ma per volumi più ampi dei miei (tra l'altro la suggeriscono in abbinato alla loro pellettatrice).

                        Il discorso cippato non è meramente di costo (anche se dai numeri detti in max 4 anni li recupererei), io comunque devo lavorare i residui delle potature. Tra bruciarli in campo per disperdere poi le ceneri o biotriturarli/cipparli, i tempi sono gli stessi, ma i rischi sono minori. Cipparli ha sicuramente costi maggiori tra ammortamento/manutenzioni/gasolio ed è per questo che cercavo come recuperare qualcosa utilizzando il cippato/triturato.

                        Io non voglio bruciare il cippato in un termocamino qualsiasi, chiedevo se ce ne sono di idonei a bruciare i combustibili che già ho o posso fare. Ce ne sono a pellet/nocciolino/mais e mi chiedevo se ce ne fossero anche a cippato e se sì con quali caratteristiche. Sposato o single poco cambia, ogni soluzione ha i suoi pro o contro, mi domando quanto possa cambiare tra caricare pellet o cippato (in termini di peso, sporco, manutenzione).

                        La domanda è: tra i termocamini Idro in commercio ne esistono a legna/cippato?

                        Se sì, c'è poi da valutare le caratteristiche del cippato e se mai come produrlo, tenendo presente che un biotruturatore o cippatore dovrò comunque acquistarlo per altre esigenze.

                        Se no, pace, grazie a bravo666 ho visto termocamini legna/pellet che già tanti problemi me li risolverebbero (legna per disponibilità e pellet per praticità).

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                        • #13
                          fraschizzato....
                          tu sei libero di fare e provare ciò che vuoi....
                          i miei sono solo dei consigli....

                          Serve cippatrice, non biotrituratore o giocattoli simili...... (prova la differenza tra biotriturato e cippato, e te ne accorgerai..... Uno serve per fare compost e uno serve per bruciarlo su generatori specifici).

                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   trasferimento.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 17.9 KB 
ID: 1974025 Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   biotriturato.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 39.9 KB 
ID: 1974026 (secondo te, sono uguali ? )

                          Se tu sei convinto dei tuoi numeri, fallo..... nessuno te lo vieta.


                          Hai legna tua?
                          Hai casetta esterna con 15 mq?
                          Fai bell'impianto a legna e risolvi qualsiasi problema, semplice e prestante.

                          Poi, come detto sopra, ripeto, a casa tua e con i tuoi soldi fai come vuoi.....

                          Commenta


                          • #14
                            Facendo tempo fa una prova con un trituratore elettrico da 200€ e polloni di olivo mi veniva fuori qualcosa come l'immagine a sx. La potatura di olivo è per il 90% polloni, già del loro tondeggianti e con diametro medio di 2-3cm, con quel trituratore (il cui difetto era la lentezza e la bocca piccola) ottenevo dischettini di olivo molto simili all'immagine a sx (unica differenza è l'elevata presenza di foglie tritate nel mio caso). Un risultato simile a quello a dx mi è capitato di vederlo solo con trinciatrice e quercia (e partendo da tronchi di 10cm di diametro, roba che se mai si usa come legna e non per cippato).

                            Legna posso trovarne a buon mercato e, norme permettendo, di tanto in tanto posso farne io stesso con i tagli per uso domestico. Da lì pensavo al tc legna/ altro.

                            Io non desidero avere ragione, ma solo informazioni, e ringrazio per quelle ricevute. Ecco che dalla domanda iniziale si è arrivati lontano e, salvo il TC combinato, poco altro è venuto fuori.
                            Mi pare di capire che non consigli il termocamino ma non ne ho capito il perchè.
                            15mq per impianto esterno a legna in che senso?

                            Qui non si tratta di "fare come vuoi" ma penso che se uno cerca un consiglio orientato su stufe o camini legna/pellet/cippato non possa venirne fuori una discussione su (e lo deduco per esclusione) caldaie a legna/pellet. O,per lo meno, ci dovranno essere motivi di esclusione.
                            Es.
                            Sul produrre cippato mi dici del costo elevato, che per me è neutrale se devo farlo comunque, ri-spiegato ciò mi (interpretando la faccina) dici che non è una buona idea metterlo in un termocamino (idoneo sottinteso), ma poi non mi spieghi che differenza ci sia tra riempirlo di pellet o di cippato, a questo punto mi dici che un biotrituratore non è un cippatore (che fino ad un certo punto è vero) e che dal cippato non si fa pellet, ti linko una lista di prodotti (più o meno validi) e la nota sui sicma (che fanno l'accoppiata pellettatrice cippatrice professionale), nessun riscontro rispetto a ciò ma foto di cippato e qualcos'altro. Dalle mie parti si dice "tanti strilli e poca lana" stando ad indicare che forse si sta tosando l'animale sbagliato.

                            A me bastava una risposta:
                            "Non c'è/non conosco un camino/stufa con le caratteristiche che cerchi"
                            "Si c'è (cippatina) ma prende solo materiale più piccolo di tot ed essiccato a tot %"
                            "Si c'è il termocamino tal dei tali ma non va a cippato"
                            "Se hai legna valuta una termocucina"

                            Invece mi sembra che tutto vada verso caldaie pellet o legna. Sul cippato, se a costi contenuti, potrei ragionarci, ma su caldaia a legna o pellet no. Quelli che ho visto e mi sono stati consigliati sono impianti faraonici con costi economici e di spazi enormi. Il 90% di chi conosco e li ha fatti se ne è pentito e l'altro 10% è troppo orgoglioso per ammetterlo. Tanto tanto sulla legna ma con il pellet in costante aumento di costo non ne vale la pena. Per chi era servito dal metano, già oggi (dalle mie parti), gli conveniva quello, tra qualche anno forse sarà lo stesso per il GPL.
                            Ultima modifica di fraschizzato; 10-03-2020, 20:52. Motivo: refuso

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                            • #15
                              Originariamente inviato da fraschizzato Visualizza il messaggio
                              Tanto tanto sulla legna ma con il pellet in costante aumento di costo non ne vale la pena. Per chi era servito dal metano, già oggi (dalle mie parti), gli conveniva quello, tra qualche anno forse sarà lo stesso per il GPL.
                              pellet e legna quest'anno li ho pagati meno dell'anno scorso..... (quindi il contrario di quello che tu pensi)

                              Prestagionale 2020 pellet e legna

                              per il resto posso solo dirti che appunto per aver "vissuto" molti impianti a cippato "mal fatti" il tuo caso mi sembra tutto all'infuori che un caso adatto al cippato (che per non diventare come il 90% di quelli che conosci, deve essere affrontato ben diversamente di come stai facendo tu)

                              ti posso solo ridare la mia opinione: nel tuo caso, con la tua casa, i tuoi spazi e le tue esigenze/aspettative, il cippato certo no.

                              in risposta ai tuoi virgolettati:


                              "Non c'è/non conosco un camino/stufa con le caratteristiche che cerchi"
                              non c'è un generatore adatto a quello che tu intendi fare
                              esiste qualche generatore che viene pubblicizzato a "cippatino", ma che per ottenerlo costa più del pellet
                              altro discorso se parli di impianto "serio" a cippato, ma serve appunto caldaia specifica e ben altri budget (non adatti alle tue esigenze)

                              "Si c'è (cippatina) ma prende solo materiale più piccolo di tot ed essiccato a tot %"
                              ti sei risposto da solo


                              "Si c'è il termocamino tal dei tali ma non va a cippato"
                              il cippato ha il p roblema principale nel caricamento

                              "Se hai legna valuta una termocucina"
                              se hai legna, valuta una caldaia

                              P.S.: il biotriturato che vedi nella foto a dx, è proprio di ulivo......


                              ma per finire ricorda, come detto già in precedenza se tu pensi che quella che hai ipotizzato sia la strada giusta, percorrila..... al massimo tra qualche anno ti pentirai e farai parte di quel 10% che per orgoglio non dirà mai di aver sbagliato....
                              Ultima modifica di GiuseppeRG; 10-03-2020, 22:47.

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                              • #16
                                Puoi autoprodurre il combustibile da te anche in altro modo!

                                Ovvero EE con il fotovoltaico che converti in energia termica con una pdc aria-acqua.

                                La pdc puoi sceglierla fra quelle monoblocco esterne e ti occupano zero spazio all' interno, ovvero ti serve 1mq per l' accumulo acs (non vorrai mica fare acs con boiler a resistenza...).

                                L' impianto è semplicissimo: arrivano 2 tubi dall' esterno con acqua tecnica calda che, tramite una valvola a 3 vie motorizzata viene diretta in modo prioritario verso l' accumulo acs o verso i termosifoni.

                                Costi del riscaldamento paragonabili a quelli a pellet, ma con 5000 euro riesci a fare l' impianto (hai diritto al conto termico sulla pdc che va a sostituire la caldaia a gpl), anche con pdc bellina, compressore ad iniezione di vapore, R32, etc.

                                Riscaldamento base assicurato, acs sempre e garantita costi ridotti del combustibile soprattutto in previsione fotovoltaico. Investimento ridotto rispetto ad uno pari a pellet, o un poco performante sistema misto pellet/legna /cippato.

                                La tua legna la utilizzi nel attuale camino o in una stufa (non termo) quando ti va, la sera se ne hai o se, come ti diranno molti, in zona climatica E la pdc non potrà scaldare casa..... tu accenderai la stufa (vedrai che succederà solo se manca la corrente elettrica... se mancherà...!).

                                Come ti è stato detto:

                                1-lascia perdere la produzione di cippato, è un prodotto che necessita di macchine particolari, ben progettate, e non bio trituratori che ti rifilano
                                2-le rese dei termocamini sono comunque le piu' basse della categoria (generatori a biomassa)
                                3-servono spazi per la sala termica per un generatore a biomassa, tubi da aggiungere, lavori edili collegamenti vari, canna fumaria a norma.
                                4-legna faidate da potature, non è un problema, al contrario del cippato.

                                https://www.energeticambiente.it/pom...-aerotermiche/

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                                • #17
                                  Grazie scresan, tempo fa avevo pensato alla pdc, mi avevano indicato che con il mio impianto (termosifoni in ghisa) le pdc non raggiungevano temperature sufficienti ed era più la spesa che la resa. Non so se nel mentre qualcosa è cambiato e nel caso mi piacerebbe approfondire. Sarebbe la soluzione anche meno invasiva per come è strutturato l'edificio. La scelta per l'acs è in funzione del riscaldamento, ora vado a gpl e non è un costo eccessivo, certo è che essendo in procinto di realizzare 6kw di fotovoltaico (intanto con 2,4kw di batterie) la soluzione a corrente diventa allettante. Poi ecco, se per il riscaldamento punto su un tc (per motivi di gestione spazi) ripiego su un boiler elettrico, se invece punto su pdc allora gestisco tutto con quello e puffer (il puffer andrebbe nei circa 2mq dove ora c'è la caldaia ed il pdc sull'esterno della stessa parete). Se hai da consigliarmi qualche prodotto riesco a valutare costi e consumi. Sul conto termico non ci giurerei, se devo mantenere il gpl per la cucina tanto vale lasciare un generatore "d'emergenza", se mai, se possibile, avrei una vecchia stufa da rottamare. Comunque sono in un'ottica di lungo periodo, ammesso si possa usare la pdc prima voglio vedere come si comporta il fv, diciamo in un anno, e forse l'incentivo neanche ci sarà più o sarà diverso.

                                  Per il tc vale un discorso a parte, l'attuale camino è aperto e per una serie di motivi vorrei farlo chiuso, sono partito dal vedere gli inserti ad aria per poi iniziare a pensare a quelli ad acqua ed infine i combinati. Ovviamente ci sono considerazioni,costi ed opere diversi, per questo cercavo di vagliare quante più soluzioni possibili. L'idea era di prendere 2 piccioni con una fava.

                                  L'idea del cippato è per ottimizzare quello che secondo me è uno spreco, ogni anno che incenerisco le potature di olivo mi rendo conto dell'immensa quantità di potenza termica che va sprecata. Tipo oggi, avendo lavorato i polloni di sole 6 piante, avevo, al termine, tanta brace da cuocerci un bue intero, domani avrò tanta cenere che neanche se tengo il camino accesso 24h per una settimana.
                                  Sapevo del problema del caricamento e sentivo parlare di sistemi a carica dal basso e doppia coclea, ma nulla sui tc, almeno finora.

                                  Usare la potatura di olivo come legna è una lunga impresa, o meglio: per una piccola parte si hanno belle legne da camino/stufa ma per la maggior parte si tratta di usare i polloni, tra pulirli e portarli a misura spendo meno con il gpl, da lì l'idea di cipparli/triturarli.

                                  Qui rispondo anche a GiuseppeRG, sarà anche di olivo ma ad oggi non ho mai visto roba simile. Con una cippatrice elettrica, io personalmente, ho ottenuto dei dischetti di legno misti a foglie tritate (appena ho modo di riusarla posto una foto), per rendere l'idea immagina delle rondelle di carota con diametro variabile tra 1-5cm e spessore di circa 3-5mm. Con una cippatrice a benzina con vagli interni ho visto realizzare qualcosa di simile alla prima foto (forse più piccolo rispetto al cippato che ho visto dal vero) misto a segatura (o meglio qualcosa che assomiglia molto al pellet quando si gonfia con l'acqua). Io mi riferisco sempre a polloni di olivo freschi come materiale di partenza, non rami, tronchi o materiale secco. Quest'ultimo aspetto cambia di molto le proprietà meccaniche del legno d'olivo, ad esempio: se passo con la trincia sopra ramaglie fresche (non troppe da avvolgersi ed è il motivo per cui dovrei tritarle a parte) le trincio, se invece aspetto che si secchino, ottengo, nella migliore delle ipotesi, qualcosa come la foto2 e nella peggiore stronco i martelli della trincia (la parte fina si avvolge, quella grossa si punta al terreno: tra legno duro e fermo e bullone del martello vince il primo).
                                  Per questo chiedevo, semmai, che condizioni servivano per l'essiccazione del cippato. Una tettoia e fino anche una serrina posso riuscirci, altre strutture più complesse non varrebbero l'impresa.
                                  Nota sulle cippatrici: se non ho capito male ne esistrono a "disco" o a "rullo" e a "lame" o "martelli". Ognuna con i propri pregi e difetti. Quella che ho usato io è a disco rotante (lame) e produce "rondelle", quella che ho visto usare è a rullo (lame). Per la somiglianza con con una trincia direi che la foto 2 è stata realizzata con una a martelli (che neanche definirei cippatrice). Evidentemente parlavamo di due prodotti diversi e da qui le divergenze di pensiero.

                                  Tutto ciò per dire che il materiale che io ottengo mi sembra prestarsi bene ad una alimentazione meccanica, un po' come dire: non c'è ma si potrebbe inventarlo.

                                  Per i costi di pellet e legna immagino vari da luogo a luogo, io il pellet (da stufa) a meno di 4.90 non l'ho trovato, ma la legna in generale costa qualcosa meno e nel mio caso la trovo a poco più della metà. Non amo molto l'acquisto prestagionale, mi è capitato (fortunatamente lo compravo di volta in volta) un pellet che andava una meraviglia e costava poco, poi di punto in bianco ha iniziato a bruciare uno schifo e lasciare molti residui(oltre ad essere aumentato di prezzo).

                                  Riepilogando le varie soluzioni (o combinazioni di esse):
                                  - pdc: devo valutare i consumi elettrici e considerare i livelli della produzione del fv, ammesso di poterlo applicare ad un sistema a termosifoni in ghisa e tenuto conto che ho monofase con scarse possibilità di passaggio a trifase
                                  - sistema a condizionatori caldo/freddo: avevo valutato tempo fa di mettere 2 dual split (uno per piano) sia per caldo che per freddo. In linea di massima poteva starci ma ho notato che non usando i termosifoni ho poi problemi di umidità, sebbene con tale sistema avrei la funzione deumidificante.

                                  PS sulla casa: Ha subito tutti gli adeguamenti sismici ma, per vincolo paesaggistico/autorizzativo, i muri sono quelli originali, ovvero muri in pietra arenaria a sacco di 60cm. La prima porzione della casa pare esistesse già nel 1850, l'ultima (3 in tutto) pare sia del 1920. Non ha in realtà grandi problemi a mantenere il calore (scaldo l'intero primo piano con una sideros discovery ed un sacco al giorno, nonostante sia in un punto sfavorevole alla distribuzione del calore) ma, nonostante venga arieggiata quotidianamente, nei periodi di grande umidità esterna questa permea all'interno. Un piccolo deumidificatore ora risolve il problema ma quando uso i termosifoni il problema non si presenta affatto. I due piani non sono uniti internamente (non ho scala interna), sopra scaldo con la sideros e quando sto sotto accendo il camino (avendo cmq a disposizione su entrambi i piani i termosifoni). Se riuscissi ad avere una buona fonte di calore, economica, per entrambi i piani opterei anche per unirli con una scala a chiocciola quadrata. Tipo: scala e tc sarebbero complementari, con il tc scalderei entrambi i piani e con la scala non dovrei passare da fuori per alimentarla.

                                  - tc: se il cippato non è percorribile la soluzione legna/altro (pellet,gusci,ecc) è quella più aderente alle necessità: spazio, possibilità di automatizzare accensioni, alimentazioni
                                  - camino: se adotto pdc il camino mi limito a chiuderlo con un inserto (ad aria)
                                  - termocucina: riadattando un po' gli spazi forse vicino al camino riesco a farcela stare (non avrei automatismi ma potrei cucinarci)
                                  - caldaia: non ho spazi sufficienti e, a cippato mi pare di capire essere esagerata per le mie esigenze (oltre al problema del cippato), a pellet ho ricevuto solo esperienze negative, a legna non avrei automatismi
                                  - stufa a pellet idro per il primo piano, inserto camino aria al piano terra (opzionale): nasceva come soluzione di ripiego, ovvero, se dovessi sostituire ora la sideros metterei una pellet idro separando i termosifoni del primo piano dal resto dell'impianto (sembra macchinoso ma per come sono messi i due impianti è più facile a farsi che a dirsi) la pecca sarebbe di dover ancora salire il pellet su per le scale... Con le stufe a pellet idro ho visto riscaldare belle superfici, potrei metterla anche al piano terra (per ingombro anche nel "nuovo" sottoscala), sarei a 5mt dall'attuale caldaia ma dovrei realizzare una nuova canna fumaria esterna e non vorrei legarmi ad un unico combustibile.

                                  Messa così ora inizierò a spulciare anche la sezione pdc, anche se un pelino mi rode non poter utilizzare tutta quella biomassa... Magari più avanti uscirà qualcosa per in syngas domestico

                                  GiuseppeRG: come dicevo non sono fissato e cerco solo informazioni, anzi, se sono contrastanti meglio, prima di intraprendere una strada devo aver fugato ogni dubbio, ed in questo mi sei stato d'aiuto. Purtroppo sulle caldaie, e vi ero fermamente orientato fino ad anno scorso, ho ricevuto solo esperienze negative (legna ma soprattutto pellet). Una stufa o un tc almeno l'ambiente dove sono lo scaldano (quella che sarebbe la dispersione tipica io la vedo quasi come un vantaggio) e poi c'è il gusto della fiamma. A guardare il cippato, o quello che sono riuscito a produrre, non mi sembrava tanto complesso da caricare o bruciare, ma se è così pace... Lavorare le potature comunque devo farlo, cipparle e triturarle elimina del tutto il rischio incendi, è una lavorazione che si può fare man mano che si pota, mi consente di non dover spostare i materiali in punti sicuri per la combustione, posso farlo anche se c'è vento. Anzichè spargerlo come compost mi piaceva ricavarci qualcos'altro e poi spargere le ceneri... Lo stoccaggio sotto una tettoia non era un problema e neanche rimestarlo.

                                  Adesso vedevo tra i combustibili dei tc anche il mais, il primo prezzo di mais da biomassa che mi è venuto fuori su google è 4,67€/q.le, non sarebbe male se la resa termica è buona. Per assurdo, nel lungo periodo, potrei anche produrlo nella terra che ho a disposizione (cinghiali permettendo). Il nocciolino non lo considero, più persone mi hanno detto che devasta le canne fumarie per via dei residui oleosi, un po' come per il problema del creosoto nel caso di legna/cippato troppo freschi. Un'esperienza positiva l'ho avuta da uno che ha caldaia ad orzo/semi, però ecco, la stessa persona le vende pure... come per il nocciolino, il caso positivo è di uno che le vende, quelli negativi invece sono di chi da lui l'ha comprata..
                                  Ultima modifica di fraschizzato; 11-03-2020, 03:55.

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da fraschizzato Visualizza il messaggio
                                    Purtroppo sulle caldaie, e vi ero fermamente orientato fino ad anno scorso, ho ricevuto solo esperienze negative (legna ma soprattutto pellet)
                                    dipende che prodotti e impianti hai visto
                                    se hai visionato generatori e impianti di fascia bassa, può benissimo essere che ci siano dei problemi
                                    tutt'altro discorso con generatori e impianti di fascia alta (e alta intendo non solo il costo, ma la tecnica)

                                    P.S.: usare mais e orzo per scaldare, oltre che eticamente aberrante, da infiniti problemi di klinker nei generatori e danni alle canne fumarie


                                    ti ricordo sempre il dato iniziale: 150 mt di casa da scaldare..... in zona E..... e tu mi sembri (scusa se te lo dico) pieno di confusione, e passi dalla legna, al cippato, al pellet, alla PDC, al nocciolino, al mais, all'orzo, ecc ecc senza nessun senso logico....

                                    in che regione vivi e a che altitudine?
                                    perchè sai che esistono anche le regole del bacino padano....... (è quindi da vedere se la tua regione le ha recepite)
                                    Ultima modifica di GiuseppeRG; 11-03-2020, 08:38.

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                                    • #19
                                      .... c'è un generatore a biomassa che non necessita di puffer (è integrato), fa acs e se vuoi puoi aggiungere il solare termico, forse ti sta nella tua sala termica, dove puoi bruciare quello che hai descritto sopra, sempre che tu non abiti nel bacino padano. Altrimenti devii usare solo combustibili certificati (in pratica per ora legna e pellet e cippato).


                                      http://www.tecnobioma.it/wp-content/...EDO-FENICE.pdf


                                      Prova a contattarli e chiedere info.

                                      Con il fotovoltaico sul tetto, comunque sia, la pdc è un buona soluzione, soprattutto se "integrata" in casa nella zona giorno con una stufa a pellet, da accendere al bisogno.

                                      Chiudi il caminetto aperto al piano inferiore, quello si che ti "succhia" tutto il calore presente .... continuamente.

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                                      • #20
                                        Per i generatori che ho visto, senza fare nomi, c'era un po' di tutto (dai marchi blasonati italiani e stranieri ai prodotti di aziende più piccole -ps: quelli con meno problemi), impianti fatti o rinnovati nell'arco degli ultimi 10 anni con spese (riferite solo alla caldaia) tra i 6 ed i 13000€. Esperienze diverse da persone che nemmeno si conoscono. Talvolta dovuti da errori di installatori o CAT. Ma questo è un discorso a parte.

                                        Non so come si possa parlare di confusione, cerco di valutare più soluzioni possibili, ognuna con i suoi pro o contro (e man mano ne sto escludendo o, nel caso del pdc, rivalutando). Se mi dici che con mais ecc c'è alto rischio di clinker mi fido (uno dei problemi che mi aveva dato il pellet che menzionavo nel ragionamento del prestagionale era proprio il clinker).
                                        Il senso logico è di trovare il combustibile o la combinazione di combustibili che possono fare al caso mio, al momento ho fatto queste considerazioni:
                                        - pdc: meno invasivo di tutti, costi iniziali ben preventivabili - devo valutare se lavora bene nel mio impianto e/o se devo necessariamente abbinarlo a qualcos'altro
                                        - sistema ad inverter: facilità di posa, versatilità nella progettazione, buon abbinamento al fv - per contro lascerei i termosifoni spenti con i "problemi" prima descritti e dovrei studiare qualcosa di alternativo per i bagni.

                                        Altro PS sulla casa: al piano terra ho 2 stanze da 30mq l'una (quindi con 2 split sarei a posto) ed un bagno (che dovrei scaldare in altro modo), al primo piano una sala da 30mq (1 split), 2 camere e corridoio (1 split al corridoio o 1 split per camera), 1 bagno (stessa nota)

                                        - legna: ne ho disponibile e a buon mercato - perdo ogni forma di automazione
                                        - pellet: idealmente perfetto, l'unico dubbio è sui prezzi da qui a 10 anni e non vorrei quindi legarmi ad un unico combustibile
                                        - cippato/cippatino: tutto quanto detto finora
                                        - mais,cereali, ecc: possibilità di autoproduzione, costi ridotti - contro: clinker (e con una canna - caso tc - che sarebbe di oltre 7mt vorrei evitarlo)
                                        - nocciolino: grande reperibilità nella mia zona - problema dei residui in canna

                                        Nel discorso etico non voglio addentrarmi troppo perchè è molto più complesso del semplicistico: "bruciare cibo quando c'è gente che muore di fame". Di ogni piantagione esistono varietà con caratteristiche drasticamente diverse, è come parlare di automobili e confrontare una 2cavalli con una lamborghini. Non a caso nelle tabelle dei prezzi viene differenziato (ad esempio) il mais tra quello da consumo e quello da biomassa (con prezzi che vanno dai 4 ai 40€ al qle). Spesso è una questione di deteriorabilità, altre volte è proprio funzione della coltura. Non è neanche una questione di consumo di suolo, ci sono appezzamenti che per motivi normativi, tecnici o di proprietà chimico/fisiche non sono idonei a certe varietà ma perfetti per altre. Nel mio caso ho quasi un ettaro che: non si può recintare per limiti normativi, non vi si pratica la caccia agli ungulati perchè negli anni vi sono sorte troppe case attorno (zona bianca) e , di conseguenza, il 90% percento delle colture possibili finiscono distrutte. Tuttavia c'è una varietà di mais, originariamente nata per far "riposare" il terrreno, non idonea al consumo umano, con caratteristiche di resistenza elevate tali da renderne economicamente sostenibile la coltura anche con forti perdite nel raccolto. Come poi c'è il mais da allevamento, sconsigliato al consumo umano ma usato negli allevamenti (ma si può ben immaginare quanto sia ghiotto anche ai cinghiali), la tipica pannocchia con chicchi duri e poco sapore. E come queste due, migliaia di combinazioni di suolo, coltura ed uso che si possono presentare. PS. Al momento il pezzo di terra menzionato lo tengo a foraggio, perlomeno recupero il costo del gasolio necessario al taglio erba per prevenzione incendi, e non comprimo le zone dei selvatici. Decidessi di darlo via già immagino che ci farebbero un'altra casa e li si che ci sarebbe consumo di suolo.

                                        La zona dove sto io è Umbria, zona del Lago Trasimeno, 400mt circa

                                        La caldaia linkata sembrerebbe essere il top per le mie esigenze, li contatterò ma ho la mezza idea che sia lontana dal portafoglio (facendo seguito a questo link http://www.tecnobioma.it/wp-content/...-DI-CALORE.pdf).

                                        Si, per il camino uno dei problemi è proprio quello, quando è acceso scalda bene ma poi si riprende tutto, fortunatamente i due piani sono separati e prima di unirli volevo proprio risolvere quel problema. Ecco che il tc mi permetterebbe di unire le spese. Per ora ho visto caleffi e palazzetti, altri produttori da suggerire?

                                        Sarò in una zona sfortunata ma ho ricevuto report negativi anche sul solare termico: surriscaldamenti, tubi che si spaccano con il freddo, impianti che a forza di aggiustamenti sono diventati assurdi (st in scambio termico con l'impianto di circolazione di una piscina per abbassarne la temperatura di esercizio)

                                        In compenso ottime risultati con il fv (e difatti fino al dpr 31/17 erano sostanzialmente vietati), le classiche termocucine a legna, camini e tc, stufe aria o idro a legna o pellet.

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da fraschizzato Visualizza il messaggio
                                          Per i generatori che ho visto, senza fare nomi, c'era un po' di tutto (dai marchi blasonati italiani e stranieri ai prodotti di aziende più piccole -ps: quelli con meno problemi), impianti fatti o rinnovati nell'arco degli ultimi 10 anni con spese (riferite solo alla caldaia) tra i 6 ed i 13000€.
                                          già il costo che hai indicato sta a significare che hai guardato impianti di fascia bassa......
                                          se vuoi andare su fascia alta, parti dai 12/13 in su, non in giù.....
                                          ecco ad esempio il filmato dell'unica caldaia a cippato livello famigliare presente sul mercato che funziona a pirogassificazione, ma non è l'ideale per il tuo budget: PuroWin cippato 1 - YouTube

                                          per questo dico che per le tue esigenze e il tuo budget, il cippato non è la scelta giusta (a meno che tu non voglia diventare schiavo dell'impianto e uno dei tanti che poi si lamenta)
                                          Ultima modifica di GiuseppeRG; 11-03-2020, 15:29.

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                                          • #22
                                            Per essere chiari: I generatori a cui mi sono riferito sono a pellet, non a cippato. Se mi dici che per un buona caldaia a pellet devo stare sopra i 13k€ è la pietra tombale sulle caldaie a pellet (che già non avrei scelto, come pure quelle a legna). Nella vita media della caldaia, aggiungendo il costo del pellet e le manutenzioni (solo ordinarie) spenderei molto meno con il gpl. 1000€ di ammortamento annuale, 1000-2000€ di pellet, 500-1000€ di manutenzioni siamo tra i 2500 ed i 4000€ l'anno, con il gpl spenderei uguale se non meno. Cioè, con 4000€ l'anno di gpl scaldano la casa da 450mq i miei vicini...

                                            Le tante domande sul cippato sono sorte proprio perchè non ne ho esperienza diretta, o meglio, l'unica che ho visto è la centrale termica di un agriturismo. 50k€ di investimento, con ottimi risultati, scaldano da almeno 7anni qualcosa come più di 1500mq totali.

                                            Le mie domande erano rivolte a sapere se esistesse una equivalente versione "mini" o un tc. La soluzione della Fenice sembra in quella direzione, dovrò sentire direttamente, ma dal link che ho postato si parla di policombustibili a fiamma rovesciata tra i 600 ed i 1600€/kw. Se non sbaglio il mio fabbisogno è di 24kw e la spesa sarebbe insostenibile.

                                            Io qualche conlusione l'ho tratta,

                                            Correggimi se sbaglio: con un tc legna/pellet (senza puffer o con puffer integrato - il solito problema di ingombri) potrei usare il pellet per la comodità e la legna per l'economicità. Capisco che la resa termica all'acqua è minore di una caldaia, ma buona parte del calore viene comunque ceduto all'ambiente. In linea teorica potrei anche chiudere i termosifoni dell'ambiente in cui il camino si trova, ovvero, se ora il piano terra lo scaldo tutto grazie al camino (aperto) è plausibile che l'unico termosifone a rimanere aperto sarebbe quello del bagno. Da una rapida occhiata ho visto che a listino si trovano ad un massimo di 8000€ cui potrebbe essere applicato il conto termico. L'acs sarebbe un problema secondario, con il gpl mi trovo bene, e con un boiler da 200lt (ho visto intorno ai 300€) sarei a cavallo dato il fv.
                                            Canna fumaria (da 20 o 25 non ricordo) già presente, raccordo impianti abbastanza comodo (se opto per camino con già piastra di scambio).
                                            Il puffer bo, per gli spazi (se non integrato nel camino) potrei metterlo solo sotto la caldaia e non so se si possa mettere "fuori" dal circuito di scambio (sull'acqua connessa alla caldaia e non su quella connessa alla stufa).
                                            Il pellet nel lungo periodo potrei autoprodurlo: se per assurdo per le sole esigenze agricole prendessi la cippatrice della Sicma (la nomino a titolo di esempio, potrebbe anche esserci dell'altro) anzichè qualcosa di più leggero, nel tempo potrei pure prendere anche la pellettatrice. Cioè, considerando solo a metà il costo della cippatrice (2000€ comunque dovrei spenderli per le esigenze agricole) ed ipotizzando che la pellettatrice costi 4000€ avrei una spesa di circa 6000€, pari a 3-6 anni di pellet.

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                                            • #23
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                                              si parla sempre di "centrale termica", non di sola caldaia
                                              per entrare nella fascia alta del pellet servono almeno 8/9000 euro

                                              spenderei molto meno con il gpl. 1000€ di ammortamento annuale, 1000-2000€ di pellet, 500-1000€ di manutenzioni siamo tra i 2500 ed i 4000€ l'anno, con il gpl spenderei uguale se non meno. Cioè, con 4000€ l'anno di gpl scaldano la casa da 450mq i miei vicini...
                                              mi sa che dai numeri un pò a caso.....
                                              per scaldare 150 mt in zona E classe media, spendi circa 1000/1200 di pellet
                                              per la manutenzione (canna fumaria e caldaia), calcola 100/150 euro annui
                                              con 4.000 euro di GPL, 450 mt in classe media li tieni freddi, non caldi (a meno che non sia in classe A/B/C)


                                              Le mie domande erano rivolte a sapere se esistesse una equivalente versione "mini" o un tc
                                              se vuoi cose serie e senza problemi, no

                                              ma dal link che ho postato
                                              quale link ?

                                              si parla di policombustibili a fiamma rovesciata tra i 600 ed i 1600€/kw.
                                              e dove avresti letto questi prezzi?



                                              Capisco che la resa termica all'acqua è minore di una caldaia, ma buona parte del calore viene comunque ceduto all'ambiente.
                                              si parla di resa di combustione, che è molto più bassa che non in una caldaia
                                              come pure è infinitamente più bassa la possibilità di gestione

                                              e con un boiler da 200lt (ho visto intorno ai 300€) sarei a cavallo dato il fv.
                                              un boiler 200 lt PDC te lo sogni con 300 euro



                                              Il pellet nel lungo periodo potrei autoprodurlo
                                              e pensi di fare pellet dal cippato ?

                                              ipotizzando che la pellettatrice costi 4000€ avrei una spesa di circa 6000€, pari a 3-6 anni di pellet
                                              cineseria ?
                                              hai 380 di EE e i kW necessari ?
                                              hai truccioli o segatura vergine ?
                                              e il costo delle trafile ?

                                              fraschizzato.... scusa se mi permetto di darti la mia opinione.... ma sei ben lontano da scelte tecniche adeguate e dal reale valore dei conteggi economici......
                                              secondo me sei un buon candidato per spendere tanto e avere mille problemi.....

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                                              • #24
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                                                Per il pellet come, già avevo scritto, da me si trova a non meno di 4,9€ 15kg da stufa. Per caldaia (sempre da esperienza di altri) tra i 4 ed i 4,5. Non ai 3,5€ che te hai trovato, semplice proporzione di prezzo e vedrai che forse sono stato anche un po' basso come spesa.
                                                Per il vicino, si, ha casa più recente in classe B ma sono sempre 450mq. Non è questo il punto. Io, con 3-4000€ di gpl mi ci scaldo si o no? direi di si, l'idea è di risparmiare, non spendere uguale e faticare il triplo

                                                La manutenzione mi sono tenuto alto, ora per lo spazzacamino spendo intorno ai 200, aggiungici pulizia, qualche guasto ecc e si è intorno ai 500 con possibili ammortamenti per guasti fino a 1000 (spese che cmq avrei anche con il tc)

                                                Il pdf era linkato qualche post sopra, eccolo: http://www.tecnobioma.it/wp-content/...-DI-CALORE.pdf pagina 77

                                                Minore resa ok, ma in termini pratici quanta legna o pellet c'è di differenza per scaldare una casa da 140mq? Rispetto ad una stufa e rispetto ad una caldaia?

                                                Il boiler non pdc, ma a resistenza, il classico boiler elettrico, lo scaldabagno. Il più caro che ho visto costa 700€. Mai sentito nessuno lamentarsi dello scaldabagno rispetto al gpl, tantomeno se con impianto fv.

                                                Il pellet dal cippato, nel lungo periodo, potrebbe darsi: Come Fare il Pellet in Casa - Cippatrice EC100 HY e Pellettatrice PTO 80 Sicma - YouTube e tutto mi sembra meno che una cinesata, il materiale di partenza lo avrei, anzi, per assurdo potrei anche riuscire a farmi pagare per "smaltire" quello di altri (ma è un altro discorso)

                                                Il fatto che finisca per spendere tanto non mi pare, sto cercando di compiere la soluzione più economica ed oculata possibile, e fino ad oggi con questo metodo qualche risultato l'ho ottenuto
                                                Apprezzo i consigli, ma sull'ipotesi tc?

                                                Poi, scusa se mi permetto anche io, non avessi letto che sei veneto avrei giurato che dietro al nickname ci fosse un mio amico, per lui la soluzione a qualsiasi problema (buche nelle strade comprese) si risolve con: caldaia a pellet rigorosamente austriaca ,18-25000 chiavi in mano, 1000-2000€ di pellet all'anno, 20mq di casa sacrificati. Lui è soddisfattissimo, ma il suo vicino di casa (case identiche costruite in serie) spende 1200-1500€ l'anno in metano (che se da me arrivasse non ci penserei 2 volte), pensa solo a regolare il termostato ed al bollino annuale, e nei 20mq ci tiene la moto (pagata meno della stufa del vicino).

                                                Diciamo che, per esclusione, arrivo a pensare che questa sia la soluzione che anche te suggerisci. Cioè, a parte l'elogio delle caldaie a pellet poco altro è emerso.

                                                Eppure anche in questa discussione c'è chi si trova bene con il termocamino e chi con il pdc abbinato al termocamino.

                                                Io penso, salvo altri dati, che il tc sia la soluzione più adatta (non dico migliore, ma più adatta). Se devo spendere 1000-2000€ per prendere un inserto per il mio camino, tanto vale spenderne 3-5000€ per uno ad acqua (nel tempo comunque dovrò cambiare la stufa a pellet del primo piano e spenderei cmq 2000€, in questo modo, quando sarà, la eliminerò e guadagnerò spazio - sarebbe un anticipo di spesa). A questo punto chiedevo, mi conviene fare un ulteriore sforzo e adottare una legna/pellet?
                                                Per la stufa non ho gli spazi (cmq non mi piace come soluzione, soprattutto se monocombustibile) ed a quanto pare nemmeno il budget. Se si trattava di qualcosa come la Fenice, con prezzo accessibile sul quale mi informerò, potevo anche pensare di fare una centrale termica esterna, puntando sul recupero del costo con l'autoconsumo.

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                                                • #25
                                                  fraschizzato.....
                                                  un consiglio personale (mia opinione) che ti dò: scrivi post più corti, perchè ci si stanca a leggerli.... e infatti nessuno ti risponde.

                                                  Ovviamente hanno tutti una centrale termica, con puffer e quant'altro, per la sola caldaia a pellet hanno speso tra i 6 ed i 13k€ e non ne sono soddisfatti
                                                  evidentemente hanno fatto impianti sbagliati
                                                  senza dati certi, non posso dire il perchè
                                                  posso dire che molti altri si trovano da Dio

                                                  Per il pellet come, già avevo scritto, da me si trova a non meno di 4,9€ 15kg da stufa. Per caldaia (sempre da esperienza di altri) tra i 4 ed i 4,5. Non ai 3,5€ che te hai trovato, semplice proporzione di prezzo e vedrai che forse sono stato anche un po' basso come spesa.
                                                  per avere il prezzo sul pellet si deve comprare in stagione o meglio ancora prestagionale

                                                  Per il vicino, si, ha casa più recente in classe B ma sono sempre 450mq. Non è questo il punto. Io, con 3-4000€ di gpl mi ci scaldo si o no? direi di si, l'idea è di risparmiare, non spendere uguale e faticare il triplo
                                                  infatti rispetto al GPL con il pellet si spende circa il 60% di meno

                                                  ora per lo spazzacamino spendo intorno ai 200
                                                  costa metà

                                                  , aggiungici pulizia, qualche guasto ecc e si è intorno ai 500 con possibili ammortamenti per guasti fino a 1000 (spese che cmq avrei anche con il tc)
                                                  se hai 1.000 euro di guasti annui, ti consiglio si allora di cambiare Ditta....


                                                  Minore resa ok, ma in termini pratici quanta legna o pellet c'è di differenza per scaldare una casa da 140mq? Rispetto ad una stufa e rispetto ad una caldaia?
                                                  non si tratta di sola resa, ma di gestione
                                                  autopulizia, non porto nulla dentro casa, posso accenderla anche in estate o quando voglio per acs, ecc ecc


                                                  Il boiler non pdc, ma a resistenza, il classico boiler elettrico, lo scaldabagno. Il più caro che ho visto costa 700€. Mai sentito nessuno lamentarsi dello scaldabagno rispetto al gpl, tantomeno se con impianto fv.
                                                  boiler elettrico ha uno scambio 1:1
                                                  un boiler PDC ha uno scambio 1:3.5
                                                  anche se tu hai FV non centra, perchè se la resistenza funziona quando il FV non lavora, peschi in rete
                                                  se sei single può anche andare, altrimenti no
                                                  poi, per carità, libero di spendere in EE i tuoi soldi....

                                                  Il pellet dal cippato, nel lungo periodo, potrebbe darsi: Come Fare il Pellet in Casa - Cippatrice EC100 HY e Pellettatrice PTO 80 Sicma - YouTube e tutto mi sembra meno che una cinesata, il materiale di partenza lo avrei, anzi, per assurdo potrei anche riuscire a farmi pagare per "smaltire" quello di altri (ma è un altro discorso)
                                                  prova, e vedrai....

                                                  Il fatto che finisca per spendere tanto non mi pare
                                                  beh, allora perchè chiedi informazioni se sai già tutto cosa e come fare ?


                                                  Apprezzo i consigli, ma sull'ipotesi tc?
                                                  no, nel tuo caso non ha senso

                                                  Poi, scusa se mi permetto anche io, non avessi letto che sei veneto avrei giurato che dietro al nickname ci fosse un mio amico, per lui la soluzione a qualsiasi problema (buche nelle strade comprese) si risolve con: caldaia a pellet rigorosamente austriaca ,18-25000 chiavi in mano, 1000-2000€ di pellet all'anno, 20mq di casa sacrificati. Lui è soddisfattissimo, ma il suo vicino di casa (case identiche costruite in serie) spende 1200-1500€ l'anno in metano (che se da me arrivasse non ci penserei 2 volte), pensa solo a regolare il termostato ed al bollino annuale, e nei 20mq ci tiene la moto (pagata meno della stufa del vicino).
                                                  evidentemente il tuo amico ha fatto scelte e impianto sbagliato
                                                  se una casa si scalda con 1200 euro di metano, non ha senso pensare al pellet
                                                  in qualsiasi caso, a parità di casa, se l'impianto è giusto si spende sempre meno (tanto o poco) con il pellet
                                                  evidentemente il tuo amico ha sbagliato in qualcosa.....

                                                  Diciamo che, per esclusione, arrivo a pensare che questa sia la soluzione che anche te suggerisci. Cioè, a parte l'elogio delle caldaie a pellet poco altro è emerso.
                                                  io non suggersico nulla, ma analizzo
                                                  e per analizzare si deve partire dalla tua casa, dal tuo budget e dalle tue aspettative/esigenze
                                                  stop


                                                  Eppure anche in questa discussione c'è chi si trova bene con il termocamino e chi con il pdc abbinato al termocamino.
                                                  certo, anche chi beve acqua si trova bene, poi assaggia il prosecco e capisce la differenza........

                                                  A questo punto chiedevo, mi conviene fare un ulteriore sforzo e adottare una legna/pellet?
                                                  tc ?


                                                  Se si trattava di qualcosa come la Fenice, con prezzo accessibile sul quale mi informerò,
                                                  ti preannuncio già che difficilmente rimani nel tuo ipotetico budget di 5.000.....

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da fraschizzato Visualizza il messaggio
                                                    ...

                                                    Le mie domande erano rivolte a sapere se esistesse una equivalente versione "mini" o un tc. La soluzione della Fenice sembra in quella direzione, dovrò sentire direttamente, ma dal link che ho postato si parla di policombustibili a fiamma rovesciata tra i 600 ed i 1600€/kw. Se non sbaglio il mio fabbisogno è di 24kw e la spesa sarebbe insostenibile.

                                                    ....
                                                    Hai capito male, molto male.

                                                    Chiama la tecnobioma, ....sono "gente" molto pratica e schietta!

                                                    Poi fai le tue considerazioni.

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                                                    • #27
                                                      Probabilmente mi spiego male.
                                                      Non ho 1000€ di guasti (ho scritto possibili ammortamenti), ma se mi si schianta una coclea dovrò avere in mente un budget per ripararla o devo stare al freddo?

                                                      Sui prezzi di pellet e spazzacamino non mi dilungo oltre. Se dalle mie parti costa così, che faccio? Lo ordino in danimarca? ne chiamo uno da Aosta?
                                                      La canna fumaria posso pulirmela da solo, ma il pellet - mi pare ormai evidente - devo comprarlo.

                                                      Mi dilungo cercando di ottenere qualche informazione e cerco di essere il più preciso possibile. Ottengo "prova e vedrai", tipo sulla produzione del pellet, hai esperienza diretta o indiretta che quella combinazione di mezzi non funziona o è così "a naso"?

                                                      Lancio a coppe e rispondi a spade. Chiedo quanta è la differenza tra tc e caldaia e mi dici che la differenza è di gestione.
                                                      Se a casa già ho una stufa a pellet ad aria ed un camino aperto, single o no, saprò gestire la pulizia? sarò abituato a portare i materiali in casa? Ma ripeto, se non ho uno spazio sufficiente in casa, dove la metto la caldaia a pellet o legna?

                                                      A questo punto conviene prendere la stufa austriaca, con puffer, pellet prestagionale, dove gli spazzacamini costano meno e costruirgli la casa intorno.

                                                      Gli impianti che ho visto sono come ti ho detto, e se da me li fanno così mi devo arrendere.

                                                      Non ho la presunzione di sapere tutto, se dico qualcosa cerco di motivarlo e provarlo. Io chiedevo informazioni sulle soluzioni adatte, ed in parte le ho ottenute, non un'infinita analisi che ancora non ha portato a nulla.

                                                      Guarda, tagliamo la testa al toro, che prodotto mi suggerisci? Che costi ed ingombri ha? Che durata hanno?
                                                      Da li, conoscendo i miei consumi valuto in quanto la ammortizzerei e se è conveniente.
                                                      Ho scritto una valanga di dati, praticamente manca il sopralluogo, da cui nulla di concreto è emerso, dov'è l'analisi?

                                                      certo, anche chi beve acqua si trova bene, poi assaggia il prosecco e capisce la differenza........
                                                      Esatto, differenza di costo, di sovradimensionato rispetto alle esigenze ed incompatibile con la situazione di fatto
                                                      Ultima modifica di fraschizzato; 11-03-2020, 20:07.

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                                                      • #28
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                                                        Hai capito male, molto male.

                                                        Chiama la tecnobioma, ....sono "gente" molto pratica e schietta!

                                                        Poi fai le tue considerazioni.
                                                        Poi sentirò certamente loro, ma male in che senso? Più o meno?
                                                        Cioè, se si sà l'ordine di prezzo mi piacerebbe saperlo, inutile fargli perdere tempo se già so di essere fuori budget...
                                                        Grazie comunque per avermi segnalato un prodotto interessante
                                                        Ultima modifica di fraschizzato; 11-03-2020, 20:08.

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                                                        • #29
                                                          hai esperienza diretta o indiretta che quella combinazione di mezzi non funziona o è così "a naso"?
                                                          diciamo che del settore "qualcosina" conosco.......


                                                          Guarda, tagliamo la testa al toro, che prodotto mi suggerisci?
                                                          nessuno, per il semplice motivo che non ho sufficienti dati per dire qualcosa e tu sei troppo fissato con le tue idee, quindi..... non consiglio nulla a caso.



                                                          Ho scritto una valanga di dati,
                                                          magari hai tralasciato molti altri dati....

                                                          dov'è l'analisi?
                                                          dovrei farti qui "un'analisi" a caso?

                                                          qui si danno opinioni, pareri, idee..... le analisi serie si danno in altri luoghi e contesti.

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                                                          • #30
                                                            Guarda GiuseppeRG, grazie.
                                                            Ho visto ora dal profilo che - casualmente - vendi proprio caldaie a legna o pellet. Non dico che il giudizio sia di parte ma non può che essere viziato (anche involontariamente dall'esperienza), non a caso hai sempre escluso qualsiasi cosa non fosse una caldaia a legna o pellet. Ho visto nel sito alcune realizzazioni, bellissime, curate, sicuramente efficienti ma che io non ho lo spazio per installare. Potrei ricavare uno spazio in una casetta di legno di max 5mq, i cui costi (anche di connessione alla casa) si andrebbero a sommare a quelli dell'impianto, che, mi pare di aver capito, già essere fuori budget. Potrei valutare di andare fuori budget solo con la certezza di poter utilizzare combustibili da non acquistare (trinciato e/o cippato principalmente) e di non legarmi ad un unico combustibile, legna o pellet che sia.

                                                            io non suggersico nulla, ma analizzo
                                                            e per analizzare si deve partire dalla tua casa, dal tuo budget e dalle tue aspettative/esigenze
                                                            stop
                                                            qui si danno opinioni, pareri, idee..... le analisi serie si danno in altri luoghi e contesti.
                                                            Se per formulare qualche proposta ti occorrono altri dati sono a disposizione, la tua convinzione mi affascina, se fosse possibile ti chiederei anche una soluzione da confrontare con le altre che ho raccolto.

                                                            Che poi, scusa una cosa, la Lotus (prezzo permettendo) mi entrerebbe precisa nel "sottoscala" che andrei a realizzare, manterrei il gusto della fiamma, avrei "comodi" i raccordi, dovrei realizzare solo la canna da 100cm... Se il prezzo è in linea con le stufe a pellet che ho visto in giro sarebbe una valida sostituta della mia sideros discovery basic, per il camino farei l'inserto ad aria e grosso modo sarei nel budget.
                                                            Ultima modifica di fraschizzato; 11-03-2020, 20:40.

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