Ciao a tutti.
Sono rimasto molto sorpreso leggendo una recensione di un libro sull'elettrosmog scritta dal Prof. Umberto Veronesi che afferma testualmente:
IARC cita testualmente fra i non pericolosi (raggruppati nel gruppo 3)
ma non fa alcun accenno ne' ai campi elettromagnetici a 50 Hz, ne' a quelli a frequenze piu' alte, ne' ai campi elettrici dinamici.
Il fatto di non averli elencati fra i campi non classificabili come cancerogeni non vuol assolutamente dire che non sono pericolosi, significa semplicemente che sono stati ignorati.
------------------
Professor Veronesi, mi meraviglio che Lei sostenga certe teorie portando come giustificazione "non e' scritto che fa male", semmai - dato il Suo carisma e le Sue entrature - dovrebbe stimolare IARC a dare una informazione un piu' completa, mettendo eventualmente dei punti interrogativi come segue:
Electric fields (low frequency) ??????
Electric fields (medium frequency) ??????
Electric fields (high frequency) ?????
Electric fields (dynamic) ??????
L'aver sostenuto invece la diffusione di un libro che minimizza l'elettrosmog mi ha fatto abbassare la considerazione che avevo nei Suoi confronti.
Buona Pasqua a tutti
Mario
Edited by mariomaggi - 11/4/2007, 17:09
Sono rimasto molto sorpreso leggendo una recensione di un libro sull'elettrosmog scritta dal Prof. Umberto Veronesi che afferma testualmente:
CITAZIONE
L'Agenzia Internazionale per le Ricerche del Cancro (IARC) ha censito - dopo
anni e anni di lavoro - 78 cause a effetto cancerogeno: inclusi il fumo da
tabacco, certa muffa dei vegetali (aflatossine), l'amianto, il benzene, il
radon, le radiazioni solari, gli estrogeni, vari virus, le polveri di legno,
il cloruro di vinile. Basta una prova - anche minima - perché un agente sia
definito cancerogeno per gli esseri umani. La IARC cataloga anche 63 altri
fattori a probabile, ma non assodata, cancerogenicità. Fra di essi non sono
incluse le onde elettromagnetiche, come prova lo studio fatto da Richard
Doll per conto dell'Authority britannica sulla protezione radiologica. Tutto
qui.
anni e anni di lavoro - 78 cause a effetto cancerogeno: inclusi il fumo da
tabacco, certa muffa dei vegetali (aflatossine), l'amianto, il benzene, il
radon, le radiazioni solari, gli estrogeni, vari virus, le polveri di legno,
il cloruro di vinile. Basta una prova - anche minima - perché un agente sia
definito cancerogeno per gli esseri umani. La IARC cataloga anche 63 altri
fattori a probabile, ma non assodata, cancerogenicità. Fra di essi non sono
incluse le onde elettromagnetiche, come prova lo studio fatto da Richard
Doll per conto dell'Authority britannica sulla protezione radiologica. Tutto
qui.
IARC cita testualmente fra i non pericolosi (raggruppati nel gruppo 3)
CITAZIONE
Group 3: Not classifiable as to its carcinogenicity to humans (516)
CITAZIONE
Electric fields (extremely low-frequency) (Vol. 80; 2002)
Electric fields (static) (Vol. 80; 2002)
Electric fields (static) (Vol. 80; 2002)
ma non fa alcun accenno ne' ai campi elettromagnetici a 50 Hz, ne' a quelli a frequenze piu' alte, ne' ai campi elettrici dinamici.
Il fatto di non averli elencati fra i campi non classificabili come cancerogeni non vuol assolutamente dire che non sono pericolosi, significa semplicemente che sono stati ignorati.
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Professor Veronesi, mi meraviglio che Lei sostenga certe teorie portando come giustificazione "non e' scritto che fa male", semmai - dato il Suo carisma e le Sue entrature - dovrebbe stimolare IARC a dare una informazione un piu' completa, mettendo eventualmente dei punti interrogativi come segue:
Electric fields (low frequency) ??????
Electric fields (medium frequency) ??????
Electric fields (high frequency) ?????
Electric fields (dynamic) ??????
L'aver sostenuto invece la diffusione di un libro che minimizza l'elettrosmog mi ha fatto abbassare la considerazione che avevo nei Suoi confronti.
Buona Pasqua a tutti
Mario
Edited by mariomaggi - 11/4/2007, 17:09
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