Termodinamica: Perchè un motore magnetico non genera energia. - EnergeticAmbiente.it

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Termodinamica: Perchè un motore magnetico non genera energia.

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  • mettiamoci d'accordo

    Un attimo.

    Non meniamo il can per l'aia. In questa discussione si è certamente discusso partendo dalla configurazione di sorvolante, fatta di magneti disposti su un rotore respinti o attratti da quelli disposti su uno statore, ma poi si è andati molto oltre, e ognuno è stato MOLTO CHIARO nelle sue affermazioni andando oltre il secondo principio e entrando nel concetto che è IMPOSSIBILE costruire una macchina che sviluppi energia meccanica (per quanto piccola) sfruttando l'energia di un magnete, tant'è che (cito)

    Originariamente inviato da Valmax
    Se fosse possibile estrarre energia da un motore magnetico di concezione relativamente semplice come in tante salse è stato presentato, lo si sarebbe fatto, a livello dilettantisico o professionale andando oltre i tanti e fantasiosi schemi finora proposti.
    e ancora

    Originariamente inviato da jowind

    tutti gli accrocchi fatti fino ad ora non funzionano.
    a cui si aggiungono

    Originariamente inviato da Nabla
    Un motore basato su soli magneti permanenti non funziona. [...] (in 25 secoli ci si è provato un sacco di volte, non trovi?) di costruire un motore a soli magneti permanenti è solo uno spreco di tempo.
    Originariamente inviato da livingreen

    i motori magnetici esistono (ma non c'erano prove sufficienti)
    Se non ci sono le prove, non esistono: invece esistono solo dei tentativi, e la cosa dovrebbe far pensare... a quanto corretta era l'ipotesi di partenza.
    Originariamente inviato da jowind

    X AKEN

    [...]

    Sei entrato in una discussione dove si dice che un motore magnetico non si può creare per esplicite leggi scientifiche di termodinamica e di fisica e finisci proponedo di costruirne uno!!
    Originariamente inviato da livingreen

    In poche parole, dai magneti NON si ricava energia: di conseguenza, NON si può convertire in energia meccanica e NON si può fare un motore.

    E' comprensibile la tua obiezione, che considera i magneti come una batteria d'automobile... scaricata la batteria, è finita l'energia.
    Però, questo non è applicabile ai magneti... e quindi c'è un errore di base, che falsa il ragionamento successivo.
    [...]
    Originariamente inviato da endymion70

    Un motore magnetico è un dispositivo che usando magneti permanenti produrrebbe energia meccanica netta indefinitamente, e, grande o piccola che sia quest'energia, io sono sicuro che questo tu non ce l'hai.
    Inutili e vani certi inutili dietro-front.
    C'è tutto scritto e nessuno è stato frainteso.

    Si accettano ripensamenti dell'ultim'ora, ma non ipotesi di fraintendimento.


    Scusate l'intervento.

    A più tardi, con le foto e le spiegazioni di funzionamento del dispositivo che genera energia sfruttando solo magneti.

    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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    • X Quantum

      Sei pregato di rispondere alla domanda prima fatta grazie.

      Supponi di avere un magnete permanente, che genera un campo magnetico tutto intorno a se, in questo campo magnetico fai passare una spira che lo attraversa con velocità "V".
      Cosa succede dentro alla spira ed alla sua velocità?

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      • Originariamente inviato da Quantum Leap Visualizza il messaggio
        Si accettano ripensamenti dell'ultim'ora, ma non ipotesi di fraintendimento.
        Quantum leap, mi sembri un degno emulo della zampa di scimmia di Jacobs per come vai a cercare tra le parole.
        Qualunque motore magnetico finora mostrato non fa che violare il principio di conservazione dell'energia, visto che nessuno ha parlato di smagnetizzazione finora. Eventuale energia può venire dalla progressiva smagnetizzazione dei magneti permanenti.

        Per cominciare, una domanda ovvia: la smagnetizzazione dei magneti è un effetto del funzionamento del tuo motore? Perchè da come l'hai messa, sembra un evento scorrelato: "funziona finchè non si smagnetizzano". Il mio parere è che "funziona PERCHE' si smagnetizzano".

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        • Originariamente inviato da Quantum Leap Visualizza il messaggio
          (che è in moto dal 2001 e non si è mai fermato......
          ma allora come fai ad affermare che il moto si esaurisce con la smagnetizzazione se ciò non è ancora avvenuto? come fai ad affermare che la smagnetizzazione avviene? hai un precedente di ancora più lunga datazione che ha esaurito i magneti? il sistema ha costantemente forito energia ad un carico (seppur piccolo) continuativamente per tutto questo tempo?

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          • Forse esiste un modo per fare funzionare un motore magnetico.

            Una calamita naturale è composta di materia, e quindi da innumerevoli atomi.
            Ogni atomo possiede le sue orbite elettroniche, e sono queste orbite a causare il magnetismo generale macroscopico di tutta la calamita.

            Se per qualche motivo, queste orbite elettroniche diminuiscono di numero, io ottengo un calo provvisorio di forza magnetica.
            Ma diminuire le orbite elettroniche, significa diminuire il numero degli elettroni.
            Diminuire il numero degli elettroni, significa che la calamità diventa una carica elettrica che ha carenza di elettroni.
            Se costringo la calamita a diventare una carica, allora significa che sto applicando alta tensione elettrica continua.

            Già immagino le obiezioni: "ma io potrei ottenere un calo di forza magnetica semplicemente scaldando il pezzo".
            Si è vero!
            Se il pezzo di calamità diventa rovente, addirittura il magnetismo scompare, ma con il calore la scomparsa diventa permanente a meno che non spendo moltissima energia per ripristinare il magnetismo perduto.
            Applicare calore o applicare alta tensione; non è la stessa cosa.
            Nel caso del calore danneggio la calamita in modo permanente, nel caso dell'alta tensione posso facilmente ripristinare il magnetismo togliendo l'alta tensione.

            Su questo principio si può progettare un motore magnetico che funziona con l'alta tensione elettrica continua.
            Tale motore non avrebbe bisogno di avvolgimenti, infatti il rotore potrebbe essere semplicemente un pezzo di calamità, poi voglio constringere a ruotare questo rotore con statori magnetici privi di avvolgimento.
            Il campo magnetico degli statori non è conservativo, infatti è variabile.
            La variazione è causata dall'alta tensione elettrica la quale viene applicata al momento giusto.

            Fase 1.
            Quando lo statore deve attirare il polo del rotore, la tensione non è applicata.

            fase 2:
            Quando lo statore non deve attirare il polo del rotore, la tensione viene provvisoriamente tolta.

            Alla commutazione autamotica provvedono le solite spazzole cui contatti posso essere amplificati mediante contattori esterni.

            Anzichè avvolgimenti... semplicemente alta tensione.

            In realtà la tensione non è proprio continua come sembra, perchè ci sono le spazzole che interrompono, quindi si tratta di tensione pulsante unidirezionale.

            In conclusione:
            L'alta tensione positiva provoca un calo di elettroni e quindi un calo di forza magnetica, quindi una variazione di forza magnetica, quindi posso muovere un motore magnetico.
            Veramente magnetico perchè privo di avvolgimenti.

            e che corrente passa nel circuito dell'alta tensione ?
            Questo dipende dal numero degli atomi che compone lo statore e dipende anche dal numero dei volt dell'alta tensione.
            i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

            Commenta


            • visto che lo definisci un gadget spero almeno che stavolta non ci siano limiti nella descrizione dell'oggetto.....

              non faccio altre domande perchè sono troppo curioso di vederlo proprio, magari in funzione, l'oggettino.....

              Commenta


              • come produrre energia da un magnete

                Salve a tutti,

                come promesso eccovi la spiegazione e la foto di un dispositivo il cui funzionamento è stato più volte ritenuto IMPOSSIBILE da molti degli utenti di questo thread (come mostrato nel precedente post in cui sono riportati gli interveti paro paro).
                Sentimenti di orgoglio e di leso amor proprio stanno risvegliando vari dietrofront e inutili distinguo. Inutili perchè 'scripta manent'.
                Magari prima di scrivere che è impossibile produrre energia dalla 'scarica' di un magnete avrebbero dovuto pensarci.
                Adesso è tardi.

                Lo scopo di questa 'divulgazione' è dunque sia scientifico che umano.

                Dal lato scientifico mostra una curiosità notevole e una possibilità per ideare esperimenti forse migliori di questo che vi illustrerò.

                Dal lato umano mostra come, per svariati motivi (sicurezza in quanto studiato, esperienze pregresse, a volte saccenza...), chi conosce i principi fisici se ne innamora tanto da non riuscire a guardare oltre. Il principio fisico chiarisce e stabilisce i limiti di una certa famiglia di fenomeni. In questo caso il principio di conservazione dell'energia stabilisce in maniera molto elegante che non è possibile ottenere lavoro da un campo conservativo (come il campo gravitazionale o il campo magnetico). Ma non impedisce di utilizzare l'energia immagazzinata in un magnete durante la sua magnetizzazione (come in una batteria, come in un condensatore elettrico, come in una diga, come in una molla tesa, come ogni volta in cui si vuole sfruttare l'immagazzinata energia...) ed è semplicemente questo che contesto di alcune risposte in questo thread.
                Dal principio di conservazione dell'energia si è passati troppo facilmente a ritenere impossibile costruire una macchina che trasformi l'energia di un magnete in energia meccanica (o elettrica). E questo è un errore.


                Ecco (in allegato) la macchinetta il cui funzionamento impossibile secondo alcuni e che, ancora adesso funziona tranquillamente .


                In essa sono visibili due menischi di bismuto, fuso da me in tale foggia, distanziati da spessori di legno. Fra i due menischi è disposto un leggero magnetino al neodimio ferro boro da 600 mT che fluttua fra questi dischi. Nella foto, non visibile, sopra i menischi di bismuto è disposto un magnete anulare di 400 mT.

                Disponendo un micro pickup ultrasensibile o, idelamente, una spira attorno al dispositivo è possibile ottenere immediatamente una tensione oscillante da poter trasfomare in energia elettrica da poter gestire al meglio. Attrezzando adeguatamente il magnetino sarebbe possibile sfruttarne direttamente la fluttuazione meccanica, ma in questa configurazione è più facile prelevare energia elettrica.

                Come fa a funzionare:
                il bismuto, fra tutti gli elementi esistenti sul nostro pianeta, è l'elemento che presenta una proprietà detta 'diamagnetismo', fra le più elevate (la suscettività magnetica ?, 'chi',è negativa ed è pari a -2,1 x 10^-5).
                I superconduttori sono fra gli oggetti più spiccatamente diamagnetici (sono detti diamagneti ideali e presentano ?= -1 circa), ma per funzionare richiedono condizioni molto peculiari in merito alla temperatura di funzionamento (che va da 1 K fino a circa 140 K delle mescole ultimamente realizzate nei laboratori specializzati, quindi da -272°C a -133°C per i più 'caldi').

                Quando si avvicina un magnete a un materiale diamagnetico, in esso si induce un campo magnetico di segno opposto a quello eccitante (un po' come fa una spira). Il campo magnetico 'espulso' dal diamagnete è solo una percentuale del campo eccitante. Tale percentuale è desumibile dal fattore ?.
                Il superconduttore quindi espelle quais tutto il campo che lo investe. Il bismuto ne espelle solo una piccola parte.

                E' noto il fenomeno per il quale, disponendo un disco di materiale superconduttore su un magnete, tale disco comincia a fluttuare. L'effetto va sotto il nome di 'effetto Meissner' e non è altro che una tipica applicazione della legge di Faraday Neumann Lenz.

                In pratica il superconduttore, all'atto del 'cadere' verso il magnete, non fa altro che far variare su di sè il flusso del campo magnetico prodotto dal magnete. Tale variazione induce sul superconduttore,in modo molto efficiente, una corrente che a sua volta genera un campo uguale e contrario al campo magnetico eccitante, in grado di vincere la gravità e di spingere il magnete verso l'alto. Tale spostamento però provoca sul superconduttore una variazione di campo magnetico di senso opposto alla precedente per cui il magnete viene tirato giù. E il ciclo ricomincia.

                Alla fine si ottiene un superconduttore che fluttua sul magnete. Se non fluttuasse non ci sarebbe variazione di flusso di campo magnetico e non verrebbero destati gli effetti diamagnetici del superconduttore.

                Volendo studiare tale fenomeno, ma a temperatura ambiente, sono possibili molti metodi. Uno è quello illustrato.

                In esso, per esaltare il fenomeno pur non avendoa temperatura ambiente materiale con ? del valore paragonabile a quello dei superconduttori (circa uguale a 1), è stato utilizzato del bismuto, immobile, e un magnetino, fluttuante.
                Analogamente a quanto detto per i superconduttori accade per il magnetino fra i menischi di bismuto. Anche in questo caso il magnetino al semplice atto del 'cadere' induce sul bismuto un campo uguale e contrario (anche se ridotto di un fattore di 10^5) a quello del magnetino.

                Che quindi è spinto verso l'alto... ecc. ecc.

                Per chi volesse cimentarsi nel dimensionare un oggetto del genere ricordo che le condizioni minime per ottenere la fluttuazione sono desumibili dalla relazione:

                BdB/dz=??g/?

                (in cui B=campo magnetico, z=quota verticale, ?=permeabilità nel mezzo,?=densità del materiale, g=accelerazione di gravità, ?=suscettività magnetica del diamagnetico).


                Una volta montato e regolato il tutto, questo moto fluttuante continua fino a che il magnetino non perde il suo magnetismo.

                Consentendo a chi lo desidera di impegare questa energia come meglio crede.


                Con buona pace di chi lo ritiene IMPOSSIBILE.


                saluti

                PS: mi auguro che la discussione proceda nel migliore dei modi. Parliamo, discutiamo, ma offese o povocazioni, anche velate, non saranno tollerate.
                File allegati
                ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                • Una volta montato e regolato il tutto, questo moto fluttuante continua fino a che il magnetino non perde il suo magnetismo.
                  Consentendo a chi lo desidera di impegare questa energia come meglio crede.
                  quindi, stai dicendo che la durata del funzionamento dell'apparecchio è limitata nel tempo. Ottimo, quindi non mi sembra che sia stato violato molto.
                  E se togli energia al sistema per sfruttarla in altro modo, la durata del funzionameto si riduce ulteriormente.
                  Quindi, scusami, dove è questo prodigio?

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                  • Originariamente inviato da Quantum Leap Visualizza il messaggio
                    questo moto fluttuante continua fino a che il magnetino non perde il suo magnetismo.
                    moto fluttuante --> lavoro meccanico medio nullo
                    A maggior ragione il lavoro medio è nullo perché l'equilibrio è stabile. Il dispositivo non fa altro che convertire una parte dell'energia potenziale magnetica in energia potenziale gravitazionale: non vedo nulla d'eclatante. Il sistema può anche essere replicato con l'uso di soli magneti permanenti oppure sfruttando una configurazione equivalente ma elettrostatica...
                    Il deterioramento della magnetizzazione è un normale processo di degrado (come tanti altri che si studiano in Affidabilità dei Sistemi Elettronici).

                    Prova pure a estrarre lavoro elettrico dal dispositivo. Siccome vale comunque la conservazione dell'energia, il lavoro estratto sarà a scapito di una qualche forma d'energia immagazzinata nel sistema, sia essa gravitazionale o magnetica.

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                    • Quanta informazione in più... quindi la tua macchina è in stato fluttuante, da cui, come descrivi, si può ricavare corrente ?

                      Però mi sembra di capire che è molto teorica e pochissimo meccanica.

                      Io ho preso a studiare il disco come supporto per la rotazione OPPURE NO mediante i soli magneti permanenti.

                      Ho pubblicato un EFFETTO, e non altro, perché ancora non sono a livello giusto per ricercare se e come avviene il moto...

                      Il BISMUTO può essere un materiale meccanico (pannello) per diminuire l'effetto che dicevo FERMA il moto su disco ?

                      Provando a prendere l'energia dalla tua situazione quanta ne viene ?

                      Ciao.

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                      • Certo che se volevi farci cascare le braccia ci sei riuscito perfettamente...
                        Quel dispositivo non viola alcunchè e non contraddice niente di quanto detto finora.
                        Infatti il magnete può anche non scaricarsi mai, non è un aspetto significativo del problema. Può anche durare in eterno, tanto il tuo dispositivo ha un'energia totale legata alla distanza z massima dal punto di equilibrio. In sostanza, hai una molla.

                        Magari prima di scrivere che è impossibile produrre energia dalla 'scarica' di un magnete avrebbero dovuto pensarci.
                        Adesso è tardi.
                        Forse è meglio che riguardi il tuo giochino, perchè mi sa che stai fraintendendo qualcosa circa il ruolo che il magnete ha nel tuo sistema.

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                        • Originariamente inviato da Nabla Visualizza il messaggio
                          moto fluttuante --> lavoro meccanico medio nullo
                          ...........
                          No, è in aria, il lavoro effettuato è piccolo ma non è di certo nullo. Inoltre, se il magnetino si muove dentro i due menischi di bismuto negli stessi viene dissipata una certa energia in forma di calore (visto la conducibilità elettrica di 107 uOhm/cm).

                          Naturalmente assumo che il tutto non sia solo uno scherzo del buon Quantum ... a tutti gli infedeli che leggono.

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                          • allora senza andare sui calcoli sarebbe logico pensare che si potrebbe modificare qualsiasi "giochino" a levitazione magnetica frapponendo uno strato di bismuto opportunamente dimensionato tra i campi interessati nel giochino per poter vedere quell'effetto.... ma è visibile lo spostamento del magnetino o è micrometrico e quindi praticamente invisibile (cioè = a fermo)?

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                            • ma per fluttua intendi un'oscillazione permanente intorno ad un punto medio?

                              oppure un movimento casuale, tipo quello che potrebbe essere dovuto a flussi d'aria?
                              Contrariamente a quanto comunemente creduto l'aerodinamica spiega il volo del calabrone.
                              La persona che ha affermato il contrario non conosceva l'aerodinamica, e, peggio ancora, non ha guardato bene il calabrone prima di parlare.
                              Lui è perdonato, lo ha fatto in un'occasione conviviale, ma le persone che lo citano non hanno l'abitudine di verificare le loro affermazioni.

                              Commenta


                              • insomma diciamo che il giochino è più o meno questo

                                Fileiamagnetimus pyrolytischer graphit.gif - Wikipedia

                                solo che non so che energia se ne possa trarre.... come da una galena?

                                è probabilmente più forte il movimento determinato dalle stesse correnti d'aria presenti più che dall'effetto diamagnetico del materiale stesso (bismuto), tanto varrebbe estrarre energia con delle micropale eoliche (magari con microcuscinetti magnetici) nel tuo laboratorio..... scherzo ovviamente...
                                Ultima modifica di ddmaster; 19-07-2010, 15:00.

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                                • Originariamente inviato da Elektron Visualizza il messaggio
                                  è in aria, il lavoro effettuato è piccolo ma non è di certo nullo. Inoltre, se il magnetino si muove dentro i due menischi di bismuto negli stessi viene dissipata una certa energia in forma di calore (visto la conducibilità elettrica di 107 uOhm/cm).
                                  Sì, Elektron, è vero. Ma il punto chiave è l'aggettivo "piccolo". L'analogia della molla proposta da Endymion70 è molto azzeccata: l'oggetto di Quantum Leap non è altro che una versione molto migliorata della invece più classica massa attaccata a una molla appesa a un soffitto. Se la molla fosse ideale e se l'attrito dell'aria fosse trascurabile, basterebbe anche solo un evento casuale per mettere in oscillazione la massa la quale proseguirebbe per un tempo indefinito di moto armonico. Anche nel caso della molla l'equilibrio è stabile e si ha continuamente conversione fra due forme d'energia potenziale: elastica e gravitazionale. Provate a estrarre lavoro utile da quest'oggetto: vedrete come evolve il sistema...

                                  Nihil sub sole novum.

                                  Commenta


                                  • Infatti ... convengo su questo punto. A me risulta che il sistema descritto è stabile, cioè all'equilibrio il magnetino fra i dischi NON si muove. SE si muove, è solo a causa delle inevitabili fluttuazioni termodinamiche, del campo gravitazionale? del campo magnetico terrestre?
                                    Nel caso ... sarebbe possibile estrarre l'energia associata, ma essa in ogni caso non verrebbe dai magneti in senso stretto, ma da una perturbazione che su di essi influisce e che ha una energia associata esterna al sistema.

                                    Commenta


                                    • Elektron, anche volendo ipotizzare che il moto derivasse dall'influenza del campo gravitazionale o dal campo magnetico terrestre -e qui già usciamo parecchio dal seminato, perché non tirare un ballo l'etere già che ci siamo?!?- vuol dire che la fonte è più duratura, ma NON infinita.
                                      Ultima modifica di Valmax; 19-07-2010, 18:30. Motivo: rimozione frase inappropriata

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                                      • da quello che ho capito questo sistema non è stabile, ma intrinsecamente instabile: se si riuscisse a fermarlo, in qualsiasi posizione si trovi, il magnetino tenderebbe a cadere per gravità, quindi si innescherebbe la reazione del bismuto, la cui forza aumenterebbe fino a fermarlo, e di lì il ciclo ricomincerebbe. una molla se la fermi nel punto di equilibrio non si rimette da sola a muoversi, questo si.

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                                        • Originariamente inviato da Elektron Visualizza il messaggio
                                          il sistema descritto è stabile, cioè all'equilibrio il magnetino fra i dischi NON si muove. SE si muove, è solo a causa delle inevitabili fluttuazioni termodinamiche, del campo gravitazionale? del campo magnetico terrestre?
                                          Elektron,
                                          dunque per la precisione esistono due tipi di stabilità:
                                          1) la stabilità semplice;
                                          2) la stabilità asinotica.
                                          Quella che menzioni tu è la 2). La 1) invece consiste nell'avere un moto periodico con ampiezza sempre costante nel tempo (es.: oscillazione sinusoidale pura, risposta a gradino...). Nel caso di attriti nulli allora la risposta di un sistema a una perturbazione iniziale può essere del tipo 1) per un tempo indefinito.

                                          Aggiungo alla tua lista di perturbazioni anche quelle ti tipo tellurico. Non mi riferisco solo ai terremoti; basta il passaggio di un autotreno/grossa macchina agricola/treno nelle vicinanze, un cantiere edìle, l'abbattimento di un albero, il vicino di stanza che salta sul solaio, ecc... Nonché tutte le perturbazioni meccaniche che influiscono sulla superficie d'appoggio: se l'oggetto è appoggiato su uno scaffale basta urtare lo scaffale inavvertitamente col corpo, con una scopa, appoggiarci/prendere un oggetto, aprire/chiudere uno sportello, ecc... Tra le perturbazioni termodinamiche bisogna includere, oltre alle variazioni di temepratura, quelle di umidità, di pressione (non soltanto atmosferica ma anche acustica) e termofluidodinamiche dell'aria. Anche un indesiderato elevato campo elettromagnetico potrebbe interagire con le proprietà elettromagnetiche dell'oggetto...
                                          Come si vede di perturbazioni ce n'è a iosa!
                                          Inoltre, grazie al fatto che gli atriti sono notevolmente ridotti, non c'è bisogno che l'oggetto sia sottoposto continuamente a una perturbazione nel tempo. Per esempio, potrebbe bastare un solo passaggio di un camion nelle vicinanze per mantenere l'oscillazione magari anche per un mese! Chi lo sa... Dipende dall'entità degli attriti.

                                          Giucam,
                                          no, non è instabile. Se fosse instabile non oscillerebbe intorno alla posizione d'equilibrio, non trovi? Invece è proprio ciò che fa.

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                                          • Salve a tutti e grazie per i commenti,

                                            eccetto qualche provocazione (proprio inevitabile? Provare a essere un po' più accoglienti non è proprio possibile?), ho letto molte osservazioni interessanti.
                                            Complimenti a giucam che ha centrato in pieno il nocciolo del problema, manifestando la straordinarietà di un dispositivo in cui il moto NON si interrompe.

                                            Il paragone con il peso e la molla non calza con questo problema.
                                            Per restare nel paragone, faccio osservare che la massa attaccata alla molla, nel mondo reale, a un certo punto si arresta e, in quella configurazione, il suo peso è eguagliato dalla risposta della molla.
                                            In questo caso invece, se la molla si ferma la sua forza cessa e il peso ricade. Non appena il peso comincia a muoversi la molla si 'risveglia' e richiama a sè il peso. E via così...

                                            Quando il magnete comincia a 'cadere', la variazione di flusso magnetico induce nel bismuto un campo uguale e contrario a quello generato dal magnete in caduta. Se per ipotesi il magnete dovesse fermarsi, il bismuto non avvertirebbe alcuna variazione di flusso magnetico, con la conseguenza che i suoi effetti magnetici cesserebbero e non ci sarebbe nulla a tenere 'sospeso' il magnete.

                                            Dico questo per chiarire, spero in modo definitivo, che il magnete NON è fermo, fluttua. E non c'entrano camion che passano, correnti d'aria, differenze di temperatura. E' il funzionamento intrinseco del sistema che richiede il continuo moto del magnetino.

                                            Senza moto del magnete non ci sarebbe variazione di flusso nel bismuto.

                                            Lo dice la legge di Faraday Neumann Lenz
                                            ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                            • Mi spiace, ma non sono d'accordo

                                              crederò che il magnete fluttua da solo solo quando lo vedrò fluttuare sotto una campana di vetro all'interno della quale sia fatto il vuoto

                                              a casa ho oggettini simili che stanno perfettamente fermi "anche" senza la campana di vetro

                                              quindi non ci credo
                                              non è questione di flussi che cambiano: è questione di campi statici

                                              in un materiale para o ferromagnetico il campo statico è attrattivo
                                              in uno dia-magnetico repulsivo, indipendentemente dal fatto che il materiale sia conduttore o isolante

                                              sono cose conosciute da secoli
                                              Contrariamente a quanto comunemente creduto l'aerodinamica spiega il volo del calabrone.
                                              La persona che ha affermato il contrario non conosceva l'aerodinamica, e, peggio ancora, non ha guardato bene il calabrone prima di parlare.
                                              Lui è perdonato, lo ha fatto in un'occasione conviviale, ma le persone che lo citano non hanno l'abitudine di verificare le loro affermazioni.

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                                              • E spiego anche perchè non ci credo:

                                                Ipotizziamo di montare, a bordo del magnetino o comunque solidale con esso un paio di spire elettriche o anche una sola, chiusa su una resistenza

                                                se il magnete fluttuasse senza apporto di energia dall'esterno, la corrente indotta come descritto da quantum si svilupperebbe anche nella spira, e ci sarebbe dissipazione di energia nella resistenza

                                                quindi l'energia totale del sistema dovrebbe continuamente scendere, parallelemente il magnetino stesso dovrebbe scendere lentamente fino a toccare il fondo,(e proprio questo succede negli esperimenti con forti campi magnbetici e spire in corto)
                                                in quel punto le correnti si annullerebbero ed il sistema sarebbe in equilibrio, a zero ma in equilibrio

                                                questo significherebbe convertire energia potenziale magnetica in termica

                                                quindi, in presenza di fenomeni dissipativi il magnetino scende fino a toccare il fondo

                                                ecco, tali fenomeni dissipativi avvengono naturalmente anche senza la spira e la resistenza, si tratta semplicemente della corrente indotta nella massa conduttrice del bismuto, che incontra la resistenza del bismuto stesso

                                                Per stessa ammissine di quantum il magnetino fluttua indefinitamente

                                                ergo non ci sono fenomeni dissipativi

                                                ergo, non ci sono correnti nella massa del magnetino

                                                ergo non ci sono variazioni del campo magnetico

                                                ergo il magnetino non fluttua

                                                avendo ottenuto un risultato in contrasto con le premesse è chiaro che c'è, nella logica applicata, una falla

                                                la falla è presto individuata:
                                                se e quando il magnetino fluttua esso dissipa nella sua resistenza interna tutta l'energia "aggiunta" al sistema

                                                energia aggiunta sotto forma di correnti d'aria, variazioni locali del campo magnetico, micro movimenti della parte fissa dell'oggetto, micro movimenti aloro volta dovuti a micro-terremoti, passi nella stanza, boom boom dello stereo e simili
                                                Contrariamente a quanto comunemente creduto l'aerodinamica spiega il volo del calabrone.
                                                La persona che ha affermato il contrario non conosceva l'aerodinamica, e, peggio ancora, non ha guardato bene il calabrone prima di parlare.
                                                Lui è perdonato, lo ha fatto in un'occasione conviviale, ma le persone che lo citano non hanno l'abitudine di verificare le loro affermazioni.

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                                                • Ciao Quantum bell'oggetino... quindi ipotizzando di mettere un'avvolgimento in torno al magnete dovresti leggere una tensione e corrente alternata?
                                                  e se prelevassi dell'energia il magnete oscillerebbe anora di più, generando ancora più corrente fino a rendere instabile il sistema?
                                                  Io avevo provato a costruire una colonna di magneti del tipo NS SN NS SN ecc. e in effetti l'ultimo aveva una vibrazione ben visibile....
                                                  Ciao.
                                                  "Non date da mangiare ai troll"
                                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                  • Originariamente inviato da Quantum Leap Visualizza il messaggio
                                                    A) faccio osservare che la massa attaccata alla molla, nel mondo reale, a un certo punto si arresta
                                                    B) In questo caso invece, se la molla si ferma la sua forza cessa e il peso ricade.
                                                    A) Ma se la molla fosse quasi-ideale le oscillazioni durerebbero fino a non-si-sa-quando e sarebbero pochissimamente smorzate. Come, appunto, ho detto prima.

                                                    B) Quel che dici non avviene istantaneamente a causa dell'inerzia della massa (I principio della dinamica). Una massa, inizialmente tirata verso l'alto da una forza > del suo peso, non inverte di certo il suo moto nell'istante in cui la risultante delle forze agenti s'annulla. Anzi! Occorre lasciare agire la sola forza peso per un po' (a causa appunto dell'inerzia) prima che il moto s'inverta (nel frattempo la massa continua a spostarsi verso l'alto, tuttavia decelerando). Se ci sono dubbi, basta risolvere questo problema con un po' di formule e ci si accorge di quanto appena detto.

                                                    Per fluttuare, fluttua come un qualsiasi altro sistema fisico spostato da un punto di minimo dell'energia potenziale totale (ovvero punto di equilibrio stabile).

                                                    Altri esempi di fenomeni fisici ondulatòri a basso smorzamento:
                                                    - un'onda elettromagnetica piana uniforme armonica in propagazione nel vuoto;
                                                    - oscillazioni libere (quindi, sottolineo, non forzate) in un circuito LC ideale: se al tempo t=0 chiudo il circuito dopo aver precaricato il C alla tensione desiderata nel circuito LC s'instaura un regime oscillatorio che dura indfinitamente.

                                                    Per me, ripeto, niente di nuovo sotto il sole.

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                                                    • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                                      se prelevassi dell'energia il magnete oscillerebbe anora di più, generando ancora più corrente fino a rendere instabile il sistema?
                                                      Ecco, qua siamo alla violazione della conservazione dell'energia...

                                                      Commenta


                                                      • una colonna di magneti del tipo NS SN NS SN ecc

                                                        Anche io ho provato, ma in un tubo.

                                                        Come si fa per dare libertà di osservare le oscillazioni ?

                                                        Nota: una bella idea lo sfruttare questo strano moto, vibratorio casuale, dovuto alla levitazione o incolonnamento... ma per queso esistono anche i cristalli di quarzo, eccetera ?

                                                        Invece, il superare il blocco della rotazione con buona spinta della mia (ma è per tutti) macchinetta di studio semplice ?

                                                        --> richiede sapienza di meccanismo... (per ora non ho idee, anche se conosco fonti di dati che cercano di affrontare e superare questo problema...)

                                                        Il vostro discutere mi affascina, ma sembra che desiderate guerreggiare intorno al tempio, anziché nel Sancta Sanctorum...

                                                        Questo LUOGO tabù che ALEGGIA in questo ed altri forum, è costituito dal desiderio di superare il blocco della macchina, ripeto: puerile, causato da troppa semplicità di meccanismo atto a conoscere senza usare linguaggio astratto.

                                                        Se sbatto contro una forza avversa, significa che non seguo le leggi del dialogo proficuo, cioè conoscere altri modi più adatti (in questo caso a formare il moto durevole che si smorzerà secondo leggi conosciute, e attraverso le dovute osservazioni e prove, conoscere possibilità oppure limiti).

                                                        Anche qui c'è e ci sarà la distinzione tra ideale e reale.

                                                        IDEALE: piegare i campi magnetici, inclinando i moduli e utilizzando le polarità

                                                        REALE: boh... nuova macchinetta oppure nuova composizione cercasi...

                                                        Ciaoooo.

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                                                        • Un paio di riflessioni su cosa dovrebbero diventare i cosi-magnetici che discutiamo.

                                                          A) Per ME, non motori (come ad esempio i motori elettrici)

                                                          Piuttosto, degli apparati che si muovono circa come i mulini a vento.

                                                          Lo studio deve confermare o smentire il moto proficuo, quello richiesto per dare energia ad un'ALTRO sistema che la assorbe e la rende disponibile.

                                                          Io personalmente ritengo essenziale il costruire, e APPENA si rende appetibile qualcosa, cercare di sapere tutto di questo meccanismo, mediante repliche multiple ed analisi mediante strumentazione.

                                                          Sarebbe importantissimo realizzare:

                                                          1a) l'idea di curioso42 che attende lui e me con le parti curve al lavoro...

                                                          2a) l'idea di Quantum Leap dotata di quello che occorre per fare energia

                                                          3a) il miglioramento dello schema reale che ho postato, per ottenere il moto che poi si smorza e osservare poi con più dettaglio.

                                                          B) magneti e molle.

                                                          Ho letto e discusso pure con persone reali: magneti come molle!

                                                          Non è vero; smentisco perché ho compiuto osservazioni.

                                                          I magneti permanenti possono simulare le molle, ma sono anche ALTRO e questo lo si può capire osservando con attenzione, tra il gestire queste composizioni.
                                                          Che cosa d'altro sono però è da descrivere... e io su questo non sono ancora esperto, ma appunto dall'esperienza di Quantum Leap si può riconoscere altre qualità di questi magneti permanenti.

                                                          Se anche li usano in tantissime applicazioni reali, sicuramente avranno delle qualità ed anche molte... MA... quella di potere diventare generatori di energia però deve essere appunto una sorpresa dopo un'attesa secolare, oppure un'idea di fantasia che servirà quando i materiali speciali saranno usuali, oppure mai se davvero non si possono sviluppare.

                                                          Ciao.

                                                          Ultima modifica di sorvolante; 19-07-2010, 21:05. Motivo: riflessione

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                                                          • Originariamente inviato da Nabla Visualizza il messaggio
                                                            Per me, ripeto, niente di nuovo sotto il sole.
                                                            Infatti, per chi ha tempo e voglia allego una splendida analisi del fenomeno dovuta a Simon - Heflinger -Geim (2001).

                                                            Come dire ... eppur non si muove ...
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                                                            • Originariamente inviato da Nabla Visualizza il messaggio
                                                              Ecco, qua siamo alla violazione della conservazione dell'energia...
                                                              Ok ammetiamo di prelevare in un modo intelligente questa energia... Ovvero ne preleviamo solo il tanto che basta per far abbassare solo un pochino il magnete poi togliamo il carico ed il magnete si riporta nella posizione di equilibrio...
                                                              Così si viola la legge della conservazione dell'ergia? o diventa una cosa tipo diavoletto di Maxuel..... che il circuito che dovrebbe prelevare l'energia in un modo intelligente alla fine consuma di più di quella che il sistema piò dare?

                                                              Ciao.
                                                              "Non date da mangiare ai troll"
                                                              http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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