Tanto per cambiare, per l'ennesima volta, in Italia un servizio pubblico non funziona come dovrebbe. Il Gestore dei Servizi Elettrici, ha istituito un call center aperto al pubblico, per spiegare il meccanismo di incentivazione del fotovoltaico, con una iniziativa veramente meritevole di lode, salvo poi, però, che nessuno degli operatori ascoltati durante le cinque telefonate effettuate nell'arco della giornata, sia in grado di spiegare il meccanismo di cessione dell'energia alla rete. Il primo sostiene una cosa, il secondo non sa, il terzo un'altra, il quarto consiglia di contattare il call center dell'Acquirente Unico, l'ultimo non ne vuole proprio sapere riagganciando il telefono...
Per questo motivo provo a girare a Voi, grossi esperti e praticanti tutti di questo splendido forum, la mia domanda, nella speranza, questa volta di ottenere almeno una risposta... ">
Fermo restando l'ottima possibilità del servizio di scambio sul posto per impianti fino a 20 kW, i miei dubbi sorgono nel caso si decida di optare per il regime di cessione dell'energia.
La delibera 34/05 dell'AEEG, modificata poi a più riprese, stabilisce infatti, le condizioni tecniche economiche di cessione dell'energia prodotta da impianti alimentati da FER, chiarendo precisamente il prezzo amministrato dell'energia immessa, ma ciò che non non riesco proprio a comprendere sono le condizioni pratiche alla base della procedura.
Mi sembra di capire, scorrendo i vari post del forum, che sia possibile la vendita dell'energia secondo 2 modalità:
o vendere la produzione integrale dell'impianto al gestore di rete, e pagare l'intera bolletta energetica per i propri consumi;
o in alternativa, misurando l'energia prodotta nelle diverse fasce orarie, vendere soltanto l'eccedenza e pagare la bolletta soltanto per i kWh consumati in eccesso o nei momenti "di non produzione" dell'impianto.
Vi prego, qualcuno di buona volontà può aiutarmi a chiarire quest'aspetto? Ho detto cavolate clamorose e non funziona proprio così???
Per questo motivo provo a girare a Voi, grossi esperti e praticanti tutti di questo splendido forum, la mia domanda, nella speranza, questa volta di ottenere almeno una risposta... ">
Fermo restando l'ottima possibilità del servizio di scambio sul posto per impianti fino a 20 kW, i miei dubbi sorgono nel caso si decida di optare per il regime di cessione dell'energia.
La delibera 34/05 dell'AEEG, modificata poi a più riprese, stabilisce infatti, le condizioni tecniche economiche di cessione dell'energia prodotta da impianti alimentati da FER, chiarendo precisamente il prezzo amministrato dell'energia immessa, ma ciò che non non riesco proprio a comprendere sono le condizioni pratiche alla base della procedura.
Mi sembra di capire, scorrendo i vari post del forum, che sia possibile la vendita dell'energia secondo 2 modalità:
o vendere la produzione integrale dell'impianto al gestore di rete, e pagare l'intera bolletta energetica per i propri consumi;
o in alternativa, misurando l'energia prodotta nelle diverse fasce orarie, vendere soltanto l'eccedenza e pagare la bolletta soltanto per i kWh consumati in eccesso o nei momenti "di non produzione" dell'impianto.
Vi prego, qualcuno di buona volontà può aiutarmi a chiarire quest'aspetto? Ho detto cavolate clamorose e non funziona proprio così???
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