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Le rinnovabili fanno paura?

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  • #61
    molti miei clienti sono piccoli produttori perchè al massimo in cogenerazione tipica siè all ordine del Mega, molte volte sua eccellenza la rete pianta grane se si sono molte interruzzioni , sbandierando ipotetici problemi, non sono mai entrato nel merito ma mi posso informare visto, saluti

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    • #62
      Mi sono trovato anch'io nella stessa situazione molte volte, e per onestà devo dire che spesso era colpa nostra.... a prendere sottogamba le direttive Enel. Quasi sempre il cosfì fuori standard, stacchi improvvisi per colpa di qualche "incidente"... e conseguente ramanzina del caposervizio ripartiizione Enel...

      In ogni caso, la smart grid ha usi diversi, e lavorerà principalmente sulla rete AT. Diciamo che già ora succede che il distributore esperto sappia che nel comune di XX ci sia l'azienda YY che ha un contratto da 5 MVA, ma che quando accende il laminatoio ci sono dei picchi del doppio, ma che sabato e domenica l'azienda è ferma.

      E magari qualche mese dopo legge sul giornale che sono in cassa integrazione, e vista la conferma degli strumenti, riduce le potenze perchè sa che per una settimana là non ci sarà nessuno.

      Ecco, con la smart grid tutto questo non sarà solo legato all'esperienza ed alla sensibiltà del ripartitore, ma sarà automatizzato.... saranno gli utenti (a loro insaputa) a cprenotare energia con certe caratteristiche, e non l'ENEL a desumerlo dai grafici o a reagire (in ritardo) grazie alla professionalità ed all'esperienza dei ripartitori.

      Il grado di partecipazione, insomma, può essere incrementato senza avere generatori e centrali aggiuntive.

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      • #63
        Una domanda da profano ai tecnici a proposito della generazione distribuita...
        Ipotizzando un sistema dove un gran numero di microproduttori inviano la propria produzione a un hub di concentrazione/trasformazione/accumulo distante pochi Km (diciamo un raggio di 25 km) potrebbe essere fattibile e vantaggioso pensare a un trasferimento dell'energia prodotta su rete dedicata a media tensione in corrente continua? Questo avrebbe l'enorme vantaggio per il produttore di eliminare totalmente la componente elettronica (inverter) o sbaglio? Oltre al vantaggio secondario, ma non trascurabile, di eliminare una causa di perdite.
        Ovviamente poi l'hub si occuperà di trasformare l'energia nel formato meglio gestibile dalla rete e ridistribuirlo ai consumatori locali o immetterlo nella rete ad AT.
        E' una bestemmia tecnologica?
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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        • #64
          io ho lavorato su anelli dedicati solo in yemen dove tutto il comprensorio indutriale era allacciato in rete nazionale quando tutto andava bene, ma in caso con un serie di taglie si nettevano in isola e tutti i gruppi disponibili cedevano all anello di rete privato ai vari utenti, posso dire che io li ho visto un po di casini (spesso direi), non saprei in Italia con la tecnalogia di ora, saluti

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          • #65
            potrebbe essere fattibile e vantaggioso pensare a un trasferimento dell'energia prodotta su rete dedicata a media tensione in corrente continua? Questo avrebbe l'enorme vantaggio per il produttore di eliminare totalmente la componente elettronica (inverter) o sbaglio?
            Uhmm.. direi di no.
            Il grosso vantaggio dell'uso della corrente alternata è quello di poter usare un trasformatore per abbassare o alzare il voltaggio, cosa impossibile se si lavora in CC.
            La conseguenza sarebbe che si continua ad usare l'inverter (necessario per avere corrente alternata) edil trasformatore (per elevarla), e ci vorrebbe un ulteriore stadio raddrizzatore e forse uno stabilizzatore per avere la CC.

            Ovviamente poi l'hub si occuperà di trasformare l'energia nel formato meglio gestibile dalla rete e ridistribuirlo ai consumatori locali o immetterlo nella rete ad AT.
            E quindi ci vorrebbe un altro convertitore...

            Wiki:
            "I sistemi HVDC (High Voltage Direct Current) sono usati per interconnettere tra loro reti con differente frequenza (asincrone). Per trasmissioni su lunghe distanze, in particolare dove non sia possibile introdurre elementi di compensazione, può essere più conveniente l'impiego di corrente continua al posto dell'alternata, poiché si eliminano le perdite dovute allo sfasamento e per perdita capacitiva. È il caso dei lunghi cavi sottomarini per il trasporto di energia. È necessario però che alle due estremità della linea siano installati dei convertitori in grado di interconnettere la linea HVDC con la rete ordinaria."

            un documento tecnico:
            Preview - Sistema integrato ac/dc per la trasmissione a lunghissima distanza

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            • #66
              BrightingEyes,
              Questo avrebbe l'enorme vantaggio per il produttore di eliminare totalmente la componente elettronica (inverter) o sbaglio?
              L'idea non e' da buttare, ma con un altro punto di vista. Brevemente, tutti i generatori sparsi che generano anche saltuariamente dovrebbero semplicemente generare una tensione continua a tensione di poco superioire a quella della rete a corrente continua in quel punto. Si avrebbero semplificazioni nei generatori a magneti permanenti (quelli a naggior efficienza) che richiederebbero solo un ponte raddrizzatore ed un convertitore DC/DC e non piu' un doppio inverter. Ad oggi e almeno per il prossimo decennio, la trasmissione in DC risulta conveniente solo sulle lunghe distanze. L'uso della DC potrebbe essere invece vantaggioso all'interno di alcune fabbriche (esempio: filatura tessile), peccato che molte stiano andando all'estero.
              Ciao
              Mario
              Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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              Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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              L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
              Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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              • #67
                Mario da profano perchè io non sono un elettrico, ma hanno fatto tanto per andare in alternata, e anche i muletti elettrici ora sono in alternata,in alta frequenza ma in alternata,i militari sono in alta frequenza, la piattaforme dove io ho lavorato erano in altissima frequenza 900hz 600 volts, se vi erano vantaggi perchè siamo in alternata con quasi tutte le utenze elettriche,e sui treni diesel elettrici dove ho imparato il sincronosmo fra motori e locomotori era tutto in alta frequenza,e se ricordo bene anche in media tensione, grazie e saluti

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                • #68
                  gordini-motori,
                  stai semplificando troppo. Un conto e' l'utilizzo, un altro conto la trasmissione.
                  Su aerei e mezzi militari la distanza e' breve. Sui muletti l'accumulo e' in corrente continua .... ma usciamo dall'argomento di questo thread.
                  Ciao
                  Mario
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                  • #69
                    Nella sostanza si avra' una produzione e consumo locale , o pseudo-locale ( nelle vicinanze) , in questo modo si ottimizzeranno i flussi delle correnti sulle dorsali (tutte , ma principalmente in AT) mantenendo lo stesso consumo .
                    E se diminuisce la corrente sulle dorsali , diminuiscono anche le perdite.
                    Effettivamente trasportare energia dalla svizzera fino in sicilia (per assurdo) , non ha molto senso, e con non poche perdite.

                    Nutro comunque dei dubbi sul futuro di questi controlli automatici ...se si muovono come i contatori elettronici (che non sono ancora del tutto operativi) stiam messi bene..
                    Ciao,


                    -Illo41100-

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                    • #70
                      La smart grid è assolutamente necessaria,perchè se entreranno in commercio su larga scala pannelli fv e le turbine eoliche a basso costo gli investimenti saliranno alle stelle e non lo vedo impossibile che accada prima della costruzione delle centrali nucleari,inoltre con i soldi che saranno spesi per il nucleare,che, se messi in relazione alle ultime centrali costruite sarebbero di 7,8mldx8 centrali, si potrebbe ottenere molto più del 25% e le smart grid tanto attese...

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                      • #71
                        Peccato che nessuno nomini il solare termodinamico, l'unica rinnovabile finora provvista di accumulo perfettamente flessibile. E per flessibile intendo che può fornire qualsiasi potenza del suo range di funzionamento per qualsiasi grado di insolazione per un periodo continuativo che dovrebbe andare dalle 12 fino alle 24 ore.
                        In questo modo tutto i dubbi legati ai problemi della rete e all'inseguimento del carico vengono di colpo dissipati.

                        In altre parole, il termodinamico di grande taglia (impianti da 200 MW o più) potrebbe sostenere sia il carico base, sia i picchi. Purtroppo in Italia non abbiamo siti adatti, servirebbero aree piane desertiche tipo quelle che hanno in Spagna. Oppure un collegamento in HVDC con Tunisia, Libia o Algeria, con perdite di trasmissione ridotte al 12%

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                        • #72
                          non parlarne del solare termico è solo una tattica di molti, più comodo lo stupido pannello e le pale mafiose, e comunque si in italia non abbiamo siti buoni per grasse centrale di concentratori solari , ma esistono anche i flessibili containerizzati,ne metti tanti nei punti migliori , saluti

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                          • #73
                            Non cerchiamo di vedere sporco dappertutto, anche quando sporco non è!

                            Il solare termodinamico ha il suo massimo esponente mondiale in un premio Nobel della Fisica che è l'italiano Carlo Rubbia. Se è andato in Spagna a proseguire le ricerche non è per gli ostacoli trovati nel campo delle sue ricerche in particolare, ma per la miope scelta dei governi italiani (non soltanto quest'ultimo) di destinare scarsi fondi alla ricerca scientifica in generale.

                            Comunque su questo specifico argomento c'è tutta una sezione su questo forum, per chi ha piacere di approfondire. In questa discussione si trattano le fonti energetiche rinnovabili in termini generali, quindi non soltanto fotovoltaico ed eolico.

                            Non tutto è governato da mafia e malaffare, a partire dalle nostre scelte personali... o no?

                            Possiamo iniziare a riflettere quanto noi stessi stiamo facendo per favorire l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, tra queste il risparmio energetico dovrebbe farla da padrone, invece sento molti che storcono il naso quando devono anche solo sostituire una lampadina a incandescenza!

                            Possiamo stare certi che se le rinnovabili saranno la scelta di tutti, o quasi, i cittadini, allora anche il malaffare si adeguerà, perché sono i primi a volgersi verso dove circolano i soldi. Le forze dell'ordine continueranno la loro lotta, ma intanto noi avremo fatto le nostre scelte comunque.

                            ••••••••••••

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                            • #74
                              vedi Nll per mia fortuna lavoro e collaboro con una delle poche ditte che fanno termosolare trasportabile in container, e usano proprio il brevetto del Rubbia, non è che io vedo solo male affare ma il termosolare è fallito perchè ragionarono solo in grande, non in sostenibile, saluti

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                              • #75
                                gordini se potessi fare il nome della ditta (anche via messaggio privato) sarebbe cosa gradita. In ogni caso il solare termodinamico in applicazioni medio-piccole non lo vedo tanto bene...l'effetto scala è molto più sentito che nel fotovoltaico, quindi non so quanto sarebbe competitivo, anche perchè di incentivi seri non ce ne sono.

                                In dimensioni grandi, o enormi come in California (impianti da 300 MW),a livello di produttività diventa pari a una centrale termoelettrica media, e tra un pò di anni lo sarà anche a livello economico. Il tutto senza alcun problema di aleatorietà della produzione.
                                Impianti medi (100 kw < P <1 MW) potrebbero andar bene per il tetto di ipermercati, accoppiando produzione di energia elettrica, calore e solar cooling, ma rimane una tecnologia complicata

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                                • #76
                                  non è tecnologia complica, la interfacci come fosse cogenerazione su tutti gli impianti esistenti, anche il costo non è elevato come sembra, è solo un pocvo pesante sai l'accumolo di sali pesa, ma fa che lavori 24H senza dispiaceri, non vi sono tremila pompe per farlo funzionare, e la turbinetta applica rende abbastanza, riguardo agli incentivi prende più del fotovoltaico, e in italia abbiamo più posti di quel che si crede per piazzarli,e aiutare anche zone remote e di montagna, bisogna crederci e non focalizzarsi solo sulla nera speculazione, come sta succedendo ora, saluti

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