Originariamente inviato da Optmum
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Dentro un vecchio orologio meccanico ci sono una serie di ingranaggi moltiplicatori di velocità, la prima ruota fa un giro ogni 2 giorni, invece l'ultima ruota fa un giro al minuto.
Siccome 2 giorni sono 172800 minuti, il rapporto delle velocità è 172800 e il rapporto di coppia è 1/172800 cioè 5,787037 * 10^-6
Mettendo un dito sulla lancetta dei secondi, la lancetta si ferma subito, invece mettendo il dito sulla prima ruota (quella dove c'è la molla a spirale) non si riesce a fermarla, a meno che di usare tutta una mano robusta di un giovane uomo forte e atletico.
Io direi di non perdere tempo con queste cose poco importanti.
Invece pensiamo alla legge della conservazione dell'energia, se io con la mano accelero un volano, questo volano si manterrà in rotazione per sempre a meno che ci sono attriti e in questo caso dopo un certo tempo il volano si fermerà, attriti significa calore che si disperde... Questa è la legge della conservazione dell'energia.
Ma se su quel volano c'è un altro asse di rotazione cui effetto giroscopico frena subito il volano (e non ci sono attriti) non si capisce dove è andata a finire l'energia.
Forse se la mangiata un lupo cattivo che passava di li per caso ?
Questo per me è un grande mistero.
Probabilmente, affinché ci sia il rispetto della legge della conservazione dell'energia occorre che lo ("spazio_tempo") inizia a girare di moto circolare accelerato.
Se ipotesi la rotazione dello ("spazio_tempo") provoca anche la dilatazione del medesimo ("spazio_tempo") , è possibile ricreare le medesime condizioni che c'erano un attimo prima del big bang.
Prima del big bang non c'era lo ("spazio_tempo").
Senza ("spazio_tempo") un osservatore esterno vedrebbe il tempo scorrere a velocità infinita, quindi tutto diventa probabile, anche il big bang diventa probabile.
Ecco la macchina che potrebbe rifare il BIG BANG
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