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utilità dei bollitori

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  • utilità dei bollitori

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    Oggi vorrei affrontare insieme a voi il problema dei bollitori, puffer e simili. Infatti, come sapete c'è chi li ritiene indispensabili, chi inutili e chi addirittura sconvenienti. Vorrei affrontarlo partendo da come è fatto un bollitore e quanto calore può contenere. Successivamente affronteremo uno per uno tutti gli li altri aspetti.

    I bollitori o puffer che di si voglia sono dei serbatoi coibentati di varie capienze che possono contenere al loro interno uno o più scambiatori di calore. La prima cosa da stabilire è che i bollitori non sono produttori ma accumulatori e pertanto non possono creare calore ma solo disperderlo. La dispersione è in funzione del loro isolamento termico.

    La loro capacità di contenere calore si ottiene moltiplicando il loro contenuto in litri per la differenza di gradi tra la temperatura minima e quella massima di esercizio. La temperatura minima necessaria per alimentare impianti termici e produrre acqua calda è di circa 60°, quella massima è di circa 80° e pertanto la differenza è di 20°. Questa differenza viene indicata anche come delta ti.

    in funzione di quanto espresso, se prendiamo il contenuto di un bollitore di 100 litri e lo moltiplichiamo per 20 che è la differrenza di temperatura tra la minima e la massima, viene fuori che la capacità di accumulo di quel bollitore è di 2,000 calorie. 2,000 calorie corrispondono al calore prodotto da un termocamino con circa un kg di legna. Naturalmente il "delta ti" può anche essere leggermente superiore ma la sostanza pratica cambia di poco.

    Ipotizzando una casa di 120 mq che ha la necessità di 10,000 kcal ad ora, per ogni ora di autonomia che si vuole, occorre una capienza del bollitore di 500 litri. Un'altra cosa da considerare è che se è stato acquistato il termocamino con una potenza di 10,000 k.cal, ha bisogno dello stesso tempo per portare il bollitore dalla temperatura minima a quella massima. In pratica bisogna accendere il termocamino un'ora prima per ogni ora di autonomia che si desidera successivamente. Oppure si deve acquistare un termocamino di potenza doppia rispetto al necessario in modo da poter sia alimentare l'impianto che portare a temperatura il bollitore.

    Vi saluto cordialmente e aspetto le vostre risposte. Luigi Savino



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  • #2
    sig. savino,visto che lei fa parte della vulcano,ci illumini...ma i vostri termocamini sono gestibili senza puffer? c'è pericolo d'ebollizione? purtroppo su questo forum si continua a dire che per alimentare un camino senza puffer ci vuole il pensionato che mette un ciocchetto alla volta.Ci sono delle discussioni aperte di utenti che vorrebbero mettere il vulcano ma sono indecisi su come fare l'impianto,se necessitano di valvola AC ,io nel mio piccolo qualche consiglio mi sono permesso di darlo sul vulcano,magari lei sarà più convincente tecnicamente.Io per esempio sono contrario della valvola AC sul vulcano 2,altri sostengono che la valvola ci va in ogni caso altrimenti la condensa distrugge tutto...ci illumini.

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    • #3
      Originariamente inviato da Luigi Savino Visualizza il messaggio


      Ipotizzando una casa di 120 mq che ha la necessità di 10,000 kcal ad ora,

      <!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><object classid="clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D" id=ieooui></object> <style> st1\:*{behavior:url(#ieooui) } </style> <![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]-->
      da profano, l'abitazione nell'arco dei canonici 180 gg invernali, ha sempre la stessa esigenza termica, in tutti i mesi e in tutte le ore della giornata?

      inoltre, che io sappia, un puffer serve per accumulare eventuale surplus, non per essere scaldato.... o sbaglio?
      Ultima modifica di Dott Nord Est; 13-05-2014, 22:10.
      riscaldamento a biomassa e PDC
      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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      • #4
        Buonasera Sig. Savino, ne approfitto per farle una domanda visto che sarei in procinto di acquistare uno dei vostri termocamini. Sarei orientato al modello 25-3 ma sto valutando anche un 30-3 principalmente per un discorso di estetica (vetro più grande) e capienza del termocamino (maggiore carico). La casa e' di 110mq ed è' in provincia di Bari a due passi dal mare. Termosifoni classici ed in abbinamento una caldaia a condensazione. Senza puffer per "stockare" l'eventuale surplus di energia termica prodotta, ci sarebbero rischi ad installare un termocamino più grande che invece voi date per case in media oltre i 150mq?Grazie.

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        • #5
          Buongiorno Sig. Savino,
          io credevo che i boiler o bollitori fossero quelli che usano un fluido caldo per scaldarne
          un'altro senza mischiarli (con serpentine, tank-in-tank, intercapedine ecc), mentre i puffer
          o buffer o volani termici fossero grossi volumi di acqua tecnica utili per tamponare le situazioni
          critiche dei generatori non-istantanei (come le biomasse), e per immagazzinare surplus di potenza
          momentanei (ad esempio chiusura dei termostati).

          Concordo con lei sull'assioma "nulla si crea e nulla si distrugge", quindi un puffer non si scalda da solo,
          credo però che il discorso puramente numerico "una casa ha bisogno 10.00cal/h" sia la semplificazione
          che fa decadere tutti i discorsi di modulazione, termostati, climatiche ecc. ecc.
          Se così fosse, basterebbe una caldaia da X kcal accesa 24h/24 alla massima potenza per avere il
          riscaldamento perfetto.

          Il discorso fila solo nel caso di installazione di un termocamino di potenza fortemente inferiore a quella
          necessaria per l'ambiente di installazione, così il puffer non serve (ma il comfort va in vacanza).

          Per esempio con un puffer correttamente dimensionato, potrei caricare la caldaia o termocamino o altro
          alla mattina, staccare il termostato (sto uscendo) e programmare la partenza dei riscaldamenti un'ora prima del mio arrivo, così da trovare la casa calda e accendere il termocamino per continuare il riscaldamento.

          Il Puffer magari in certe situazioni può essere facoltativo, però permette dei tipi di gestione altrimenti impossibili.

          Giulio Giumelli

          P.S.: Il sito Vulcano dice che il pellet costa 3-4 volte la legna?!?!
          IMHO ovviamente.

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          • #6
            Originariamente inviato da Luigi Savino Visualizza il messaggio
            <!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <wontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]-->Carissimi frequentatori del forum, dopo un'assenza di quasi tre anni ho pensato di partecipare di nuovo a qualche discussione. Conosco bene il settore termocamini in quanto faccio parte dell'azienda Vulcano e vorrei contribuire a fare un minimo di chiarezza sui tanti dubbi che ancora esistono su questo prodotto cercando di essere il più obbiettivo possibile.

            Oggi vorrei affrontare insieme a voi il problema dei bollitori, puffer e simili. Infatti, come sapete c'è chi li ritiene indispensabili, chi inutili e chi addirittura sconvenienti. Vorrei affrontarlo partendo da come è fatto un bollitore e quanto calore può contenere. Successivamente affronteremo uno per uno tutti gli li altri aspetti.



            Buongiorno Sig. Savino,
            Sono in procinto di installare un termocamino collegato ad un impianto esistente con caldaia a gas e termosifoni in affianco il tutto a vaso aperto.
            Vivo a Rho vicino a Milano e in fiera ho avuto occasione di conoscere sia il suo prodotto che il Termocamino carinci.
            Sono indeciso su quale installare, la vostra assistenza e serietà sinceramente mi fa pendere verso vulcano , quello che invece mi fa pendere verso carinci è il fatto che la combustione dicono sia unica nel suo genere e porta il Carinci come camino innovativo in tal senso.
            Entrando nel dettaglio delle 2 macchine guardo i dati , prendiamo per esempio un carinci 190 e un vulcano 30.3 ( ho necessità di avere anche acs ).
            Qui viene il bello e ci capisco poco...
            Vulcano 30.3 :
            Dai dati sul catalogo ..
            Scambiatore primario : potenza globale 30.3, resa all acqua 16.5, resa all ambiente 8.5kw
            Scambiatore secondario ( serpentine credo.. ) globale 30.3, resa all' acqua 15, resa all' ambiente 10kw
            Cosa significa che lo scambiatore secondario rende all' ambiente 10kw se è immerso nell' acqua?
            Sto benedetto scambiatore a serpentina quanto mi rende in definitiva ai termosifoni? 15kw ? O 15+10 quindi 25? O 10?
            Carinci :
            Mi sembra più chiaro il rendimento , modello 190
            Potenza nominale 23.5 , potenza primario 18,5 ( quindi su piastra di scambio all acqua mi cede 18,5 kw ), potenza aria 5,5kw ( quello che mi cede quindi all ambiente circostante ).

            Analizzando i dati mi sembra che carinci disperda molto meno nell ambiente e renda di più all acqua... 18,5 contro ?? 15?? 15+10?? 10?? ...
            Se vulcano disperde 10kw all ambiente ...nella camera dove lo metto dovrò tenere la finestra spalancata altrimenti farò la sauna ..
            Si immagina 10 kw in un ambiente di 30 mq ?? Mi sembrano gia molti i 5,5 di carinci.
            Altro quesito inerente il puffer.
            Io vorrei gestire il riscaldamento come se fosse una caldaia quindi on off da cronotermostato per un totale di 10. 12 ore giornaliere.
            Faccio un esempio..
            Il riscaldamento si spegne alle 22 e si accende alle 6,00 , se io alle 22 voglio vedere la fiamma me ne frego che il cronotermostato sia off e carico il camino, senza puffer come fa vulcano a non bollire se ho l impianto fermo per raggiunta temperatura o perché non voglio avere i termosifoni accesi? Devo quindi mettere un puffer che andrà ad assorbire i kw prodotti dal termocamino acceso no?
            Al mattino alle 6 se non ho il puffer come parte il riscaldamento se nel vulcano ( o carinci tutti i camini sono uguali non si accendono da soli quelli a legna ) non c e fuoco? Come dice lei con puffer da 500lt ho mezz ora di autonomia, con un 1000 un ora...ipotizzando pero delta 20 da 60 a 80 gradi, ma se il puffer lo porto a 90 avrò delta 30 quindi credo almeno 1 ora e un quarto di autonomia, quindi alle 6 parte, mi alzo alle 7 e carico ma la casa e già tiepidina...e poi durante il giorno non mi curo del termostato e posso caricare o meno a mio piacimento.
            Mi corregga se sbaglio e attendo lumi sia sulla scheda tecnica del vostro prodotto che della mia idea di puffer.
            Saluti
            Beppe

            Ultima modifica di nll; 31-05-2014, 12:11. Motivo: Riparato tag QUOTE

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            • #7
              <!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <wontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--> Spettabile “termica” per prima cosa voglio ringraziarti per l’aiuto che hai dato alle persone circa il nostro prodotto. Riguardo alla necessità o meno di bollitori o puffer che dir si voglia, ho voluto creare un post apposito proprio per chiarire le funzioni di questo prodotto in modo che ogn'uno possa farsi la propria opinione.

              Secondo le norme vigenti, il costruttore è obbligato a corredare il termocamino di un manuale di istruzione nel quale devono essere riportate sia le caratteristiche tecniche certificate che come installarlo correttamente. Naturalmente se il termocamino viene installato secondo tali indicazioni, le responsabilità restano del costruttore, diversamente vanno a carico di chi ha eseguito l'installazione. Ho voluto fare questa precisazione in quanto la maggior parte dei problemi nasce proprio da questi aspetti. In definitiva: il costruttore ha il dovere di indicare come deve essere fatta l'installazione del suo prodotto e l'installatore quello di eseguire l'installazione secondo tali indicazioni.

              Un'altra cosa da tener presente è che il bollitore o puffer che dir si voglia non è un oggettino che si può relegare in un angolo o che costa poco. E' un oggetto molto ingombrante che costa molto, che disperde calore, che prevede un cicuito chiuso e tutta una serie di meccanismi. Con questo non intendo dire che non bisogna fare questa scelta ma farla quando realmente serve.

              Riguardo ai termocamini: se un termocamino non ha un controllo di combustione adeguato, non ha un proprio volano termico, non riesce di suo a stabilizzare la temperatura, è soggetto all'ebollizione, ecc. sicuramente serve un bollitore. Se un termocamino è dotato di suo di queste caratteristiche il bollitore non serve.

              In funzione di quanto chiarito, il sistema più semplice e più corretto è quello di seguire le indicazioni del costruttore: se il costruttore ritiene che sul suo termocamino il bollitore serva bisogna installarlo, se ritiene che non serve si può anche installare ma sapendo che è inutile.


              Riguardo a Vulcano, il costruttore ha sempre sostenuto che i suoi termocamini sono dotati di tutto ciò che serve per stabilizzare la temperatura e per evitare l'ebollizione con qualunque carica di legna e pertanto non occorrono bollitori di nessun tipo: ne per il riscaldamento e neppure per l'acqua calda sanitaria. Naturalmente, chi vuole può installarli comunque ma spenderà dei soldi e creerà delle complicazioni e delle dispersioni senza averne alcun vantaggio.

              Sperando che la risposta sia stata esaustiva ti saluto cordialmente. Luigi Savino



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              • #8
                Spettabile "Dott Nord Est. Innanzitutto come si può leggere dai vari post tu non sei un profano ma uno dei maggiori esperti che scrive su questo forum e anche uno dei maggiori sostenitori della necessità dei bollitori.

                Questa volta, se vuoi hai la possibilità di dimostrare tutte le tue conoscenze e tutte le tue ragioni nel sostenere le tue tesi. Da parte mia avrai sempre il massimo rispetto. Se vogliamo portare avanti l'argomento in modo che tutti possano capire, ti chiedo la cortesia di commentare quanto ho scritto senza mettere in campo altro. Se poi vorrai potremo affrontare separatamente qualunque altro argomento.

                Ti saluto cordialmente. Luigi Savino

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                • #9
                  Buon giorno "M. Wazowski". Il problema di quando si installa un termocamino molto più grande del necessario è che i fumi escono a una temperatura troppo bassa e quindi soggetti a creare condensa. Nel suo caso visto che la differenza è minima, per evitare inconvenienti basta prendere l'abitudine di caricare con circa 20 kg di legna il termocamino nelle partenze a freddo. In pratica, da modo al termocamino di lavorare alla sua potenza reale per almeno 3-4 ore giornaliere in modo che si puliscano sia i suoi passaggi di fumo che la canna fumaria. Diversamente, l'inconveniente e lo sporcarsi dei passaggi fumo e della canna fumaria in tempi iferiori al normale. Per tutto il resto: non occorrono bollitori e neppure scambiatori o kit di nessun genere e non vi è alcun rischio di ebollizione. La saluto cordialmente e la invito a contattarci per qualunque necessità. Luigi Savino

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                  • #10
                    Buon giorno "misterpellet" La mia idea non è quella di dire cosa è buono e cosa no ma quella di chiarire le cose in modo che ogni persona possa farsi la propria opinione. Per questa ragione, visto che sei un addetto ai lavori e quindi sicuramente esperto, ti inviterei ad approfondire ciò che ho scritto in modo che una volta assodato possiamo affrontare gli altri aspetti, compreso quello dello scambio di calore tra la massa d'acqua del bollitore e le serpentine in esso contenute. Ti saluto cordialmente. Luigi Savino

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                    • #11
                      Buon giorno Beppe. Il termocamino è un generatore di calore che non ha niente in comune con altri generatori e specialmente nel nord Italia dove ce ne sono pochi, di scarsa qualità e installati come fossero navicelle spaziali diventa difficile farsi un'idea precisa. Se a questo aggiungiamo tutta la disinformazione creata da costruttori, rivenditori e installatori, la confusione diventa totale.

                      Io quello che le posso dire è che costruiamo termocamini ad acqua da 40 anni, facciamo solo questo, oltre il 50% dei nostri termocamini funziona come unico generatore di calore e nessuno fino ad ora ci ha mai chiesto se esiste un termostato ambiente o come si fa a controllare la temperatura ambiente. Da un decina di anni li stiamo vendendo anche nell'Italia del nord con lo stesso identico risultato.

                      Da quanto vedo lei è confuso come tante altre persone che vorrebbero capire in modo teorico senza avere di fronte un prodotto dove mettere la legna e verificare praticamente e direttamente. in questa condizione sarei confuso anche io. Per potersi fare un'idea anche sommaria è necessario partire dalle necessità. Da quello che ho capito lei ha gia una caldaia e con il termocamino vorrebbe fare sia riscaldamento che acqua calda sanitaria in abbinamento ad essa. Nel caso di Vulcano dovrebbe acquistare un Vulcano 30 - 3. Il numero 3 indica proprio le tre funzioni che le servono: alimentare l'impianto termico, produrre acqua calda sanitaria, interfaccia con la caldaia a gas senza fare sommatoria di potenza con essa. Questo modello è anche dotato di una specifica centralina che provvede ad alternare il termocamino con la caldaia in modo automatico.

                      Avendo a disposizione la caldaia a gas per le emergenze e il termocamino per la normalità, secondo il mio modo di vedere non le occorre altro. Se poi vuole approfondire, può consultare il sito oppure contattare l'azienda direttamente via telefono. Riguardo ad altre aziende o altri prodotti non posso e non voglio esprimermi. La saluto cordialmente. Luigi Savino

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                      • #12
                        Originariamente inviato da beppe70 Visualizza il messaggio
                        Faccio un esempio..
                        Il riscaldamento si spegne alle 22 e si accende alle 6,00 , se io alle 22 voglio vedere la fiamma me ne frego che il cronotermostato sia off e carico il camino, senza puffer come fa vulcano a non bollire se ho l impianto fermo per raggiunta temperatura o perché non voglio avere i termosifoni accesi? Devo quindi mettere un puffer che andrà ad assorbire i kw prodotti dal termocamino acceso no?
                        Beppe,guarda che non è vietato installare un puffer con termocamino,io per esempio qualora si usi il TC come tale e non come una forgia o inceneritore che sia, ho sempre sostenuto che se ne può benissimo fare a meno,contrariamente altra persone sostengono che il puffer è indispensabile,rischio suicidio, viene suggerita quale alternativa al puffer, l'uso del pensionato per il continuo inserimento dei ciocchetti nel TC.La vulcano,dimostra che tutto ciò non risponde alla realtà dei fatti,basta leggerne le caratteristiche per rendersi conto che il puffer per un uso standard è una spesa,chiamiamola superflua.Io invece sono perfettamente in accordo con te se hai dei motivi particolari ,come quelli da te citati e se mi è consentito ne aggiungo 1....tu con il puffer hai la possibilità il 15 di agosto di fare una bella braciata di castrato,non so da voi come si chiama,da noi il castrato è la pecora o meglio il montone,se vorrei fare io una cosa del genere, debbo accendere i termosifoni.......che piacere.Voglio dire,e concludo....beppe,la sera una volta spenti i termo,prima di caricare il TC,accertati a che temperatura si trovi ,altrimenti...bolle,poi che fai....butti la pasta? Ciao
                        Ultima modifica di nll; 31-05-2014, 12:15. Motivo: Riparato tag QUOTE

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                        • #13
                          Ovvio devo tenere anche conto del puffer...
                          Ma se ho tipo un 1000 litri, e di spazio ne ho da vendere per metterlo, e tutto il giorno vado di termosifoni che fuori fa freddo...mi posso permettere una carica a termo spenti no?
                          X IL SIG. SAVINO...
                          MI SPEGA GENTILMENTE I KW DEL SECONDARIO RESA AMBIENTE E RESA ACQUA CHE NON CAPISCO SUL SUO CATALOGO.? Quanto rende il secondario all' acqua ?? E i 10kw me li dissipa nella camera dove è messo il termocamino?
                          Comunque ho parlato con un suo rivenditore e mi ha confermato che senza puffer il vulcano con fuoco vivo se tengo i termosifoni spenti bolle....
                          Ultima modifica di nll; 31-05-2014, 12:16. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum.

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da beppe70 Visualizza il messaggio
                            Comunque ho parlato con un suo rivenditore e mi ha confermato che senza puffer il vulcano con fuoco vivo se tengo i termosifoni spenti bolle....
                            Beppe,pensi che possa esistere un TC che con fuoco acceso con circolatore fermo non bolli ? dovevi chiederlo al rivenditore vulcano?....con tutti i tecnici che abbiamo su questo forum.Beppe,scusami.....hai fatto una battuta,presumo?
                            Ultima modifica di nll; 31-05-2014, 12:16. Motivo: Riparato tag QUOTE

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Luigi Savino Visualizza il messaggio
                              Spettabile "Dott Nord Est. Innanzitutto come si può leggere dai vari post tu non sei un profano ma uno dei maggiori esperti che scrive su questo forum e anche uno dei maggiori sostenitori della necessità dei bollitori.
                              ciao e bentornato....
                              tu sai bene chi sono e cosa faccio, e ti ringrazio della cortesia.

                              per il discorso puffer si - puffer no, sai bene che un generatore di calore, sia esso TC, caldaia o altro, lavora sempre con gli stessi principi fisici.
                              quindi, dipende da come uno usa il tc e come lo vive.
                              può funzionare senza se la presenza del conduttore è abbastanza assidua, diversamente il tc senza puffer non può sostituirsi a un'impianto con generatore + puffer.
                              questo in linea generale.... perchè ci sarebbero talmente tante cose da dire, che servirebbero mille post....
                              quindi, come sempre dico, ogni impianto và tagliato su misura, e nessuna regola è universale.
                              riscaldamento a biomassa e PDC
                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                              • #16
                                Gentilissimi "beppe 70", "termica" e Dott Nor Est, io ho proposto di approfondire ciò che ho scritto nel primo post in modo che una volta assodato il concetto che un bollitore contiene molto meno calore di quello che si immagina e per poterlo dare bisogna prima produrlo, potremo continuare. Infatti, come potere constatare, si continua a ragionare come se un bollitore potesse accumulare molto calore quando nella realtà non è cosi. Voglio anche specificare che la mia idea di base non è quella di proporre un mio pensiero o un mio prodotto ma di mettere in condizioni le persone di poter capire in modo che possano fare le loro scelte più informate.

                                In ragione di questo vi invito a riflettere anche sul fatto che se acquistiamo un termocamino avente una potenza proporzionata alle esigenze termiche della nostra casa, significa che è in grado di produrre in un'ora l'energia che serve alla nostra casa per un'ora. Se tra il termocamino e l'impianto frapponiamo un bollitore che ha la capacità di immagazzinare il calore che serve per riscaldare la casa per un'ora, significa che dobbiamo accendere il termocamino un'ora prima. Se frapponiamo un bollitore che è in grado di dare due ore di autonomia dobbiamo accendere il termocamino due ore prima e cosi via.

                                Carissimi signori, se non approfondiamo questi aspetti e stabiliamo per poter funzionare correttamente che potenza deve avere un termocamino, quante ore di autonomia vogliamo, quanta capienza deve avere il bollitore, quanto calore disperde in un'unora e quante ore prima dobbiamo accendere il termocamino, non possiamo continuare il ragionamento.

                                Spero accettiate il mio invito e vi atteniate strettamente all'argomento in modo che una volta assodato un aspetto possiamo passare a quello successivo. Vi saluto cordialmente. Luigi Savino

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da Luigi Savino Visualizza il messaggio

                                  Se tra il termocamino e l'impianto frapponiamo un bollitore che ha la capacità di immagazzinare il calore che serve per riscaldare la casa per un'ora, significa che dobbiamo accendere il termocamino un'ora prima. Se frapponiamo un bollitore che è in grado di dare due ore di autonomia dobbiamo accendere il termocamino due ore prima e cosi via.
                                  Savino... è qui che sbagli....

                                  un puffer serve SOLO ad accumulare il surplus se c'è, non ad essere scaldato......
                                  se non c'è surplus, il puffer deve rimanere freddo.
                                  infatti, nell'impianto, il puffer si by-passa (con vari modi), e il TC scalda PRIMA la casa, e POI scarica nel puffer.....
                                  e se nel puffer ho scaricato sufficiente energia per scaldare anche dopo la fine della legna, benvenga....

                                  ti ripropongo la domanda fatta prima: se una casa richiede 10 kw, e dimensioni il tc per 10 kw, cosa succede nelle mezze stagioni e nei picchi di richiesta ad esempio in gennaio? (che possono andar ben oltre i 10 kw)

                                  e cmnq come detto prima, dipende da cosa uno vuole dal suo impianto (o caricare il tc diretto ogni volta che serve, oppure caricarlo senza pensare e far fare il lavoro all'impianto)
                                  ti dico questo dopo aver montato vari impianti in entrambi i modi, e facendo tutti i confronti del caso.
                                  riscaldamento a biomassa e PDC
                                  Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                  • #18
                                    inventiamo sempre teorie su questo forum,da quando in quà non si può scaldare il puffer? che serva per il surplus è risaputo,ma che debba rimanere freddo perchè non ho surplus vorrei sapere chi stabilisce queste regole.Chi mi proibisce di scaldare il puffer da capo a piedi a impianto fermo ?

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                                    • #19
                                      uno può fare quello che vuole, stiamo parlando di ottimizzare un sistema, non di fare a caso.
                                      per me tu puoi scaldarlo anche a 2000° e farlo fondere..... io parlo di cose serie non di continue polemiche

                                      e cmnq sto parlando con Savino, ti ho risposto solo per cortesia. Sinceramente i tuoi continui tentativi di fare solo ed sclusivamente casino, a me non interessano minimamente.
                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                      • #20
                                        senti,in primis non ti consento ogni volta di dire che le mie sono polemiche,secondo non devi insegnare certo a me a cosa serva un puffer e come si usi,terzo le mie sono osservazioni serie.Considerato che si parla di puffer nei termocamini se la sera mi trovo il puffer freddo e la mattina mi voglio scaldare,considerato che il puffer serve anche a questo,con cosa mi scaldo per opera dello spirito santo?
                                        Detto questo stai attento a come parli con me,spero che l'amministratore tenga conto di queste tue continue provocazioni.Le tue teorie le uso come zerbino

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Luigi Savino Visualizza il messaggio
                                          Buon giorno "misterpellet", ... visto che sei un addetto ai lavori e quindi sicuramente esperto, ti inviterei ad approfondire ciò che ho scritto..
                                          Luigi Savino, tralascio il Sig. perchè potrebbe essere uno pseudonimo come il mio; il suo post, come tutti i siti commerciali, spinge per mostrare le caratteristiche buone e per nascondere quelle meno buone di un prodotto, tipo il prezzo del pellet che sarebbe il triplo
                                          rispetto alla legna (o vi regalano la legna o c'è qualcosa di sbagliato).
                                          Non sono assolutamente un tecnico ma un cuoco, ma leggendo e rileggendo mi sono fatto una piccolissima cultura che spero che il confronto con altri utenti del forum come lei mi aiutino ad accrescere.
                                          Per me il TC in questione è uno dei migliori, lo ammetto.

                                          Originariamente inviato da Luigi Savino Visualizza il messaggio
                                          ... se acquistiamo un termocamino avente una potenza proporzionata alle esigenze termiche della nostra casa, significa che è in grado di produrre in un'ora l'energia che serve alla nostra casa per un'ora. Se tra il termocamino e l'impianto frapponiamo un bollitore che ha la capacità di immagazzinare il calore che serve per riscaldare la casa per un'ora, significa che dobbiamo accendere il termocamino un'ora prima. Se frapponiamo un bollitore che è in grado di dare due ore di autonomia dobbiamo accendere il termocamino due ore prima e cosi via.
                                          Premettendo che non sono un Puffer , non vendo Puffer e non ho un Puffer quindi non mi barrico su alcuna posizione e non mi offendo per le opinioni contrastanti con la mia.
                                          Dice che bisogna acquistare un TC della potenza adeguata all'abitazione quindi ad esempio se ho una casa che consuma 25KWh devo acquistare un prodotto da 25KWh giusto? La carica del Vulcano 25 è 20kg quindi a spanne 20x4KWh/kg=80KWh e quindi 4 ore di autonomia alla potenza, giusto? Quindi diciamo che bruciamo legna con resa del 110% quindi 5 ore di autonomia. Come fate a dire che ha 7 ore di autonomia? Che dopo 7 ore ho ancora la casa tiepida? Anche con gas allora! Il volano termico citato sul sito è di 100 litri quindi col calcolo del deltaT (90-50)=40°Cx100lt=4kWh, quindi solo pochi minuti di autonomia.
                                          Se ho sbagliato qualcosa me lo faccia notare, con calcoli matematici possibilmente.

                                          Per me la verità è che chi usa un TC senza un volano adeguato, come chi usa una stufa a pellet ad aria o un camino ad aria, risparmia in soldi rispetto ai combustibili fossili, risparmia in impianto rispetto a chi lo installa con, però deve per forza avere un comfort inferiore (ma non è detto che sia più che sufficiente).
                                          Poi il puffer serve anche per installare certi prodotti in ambienti con poca richiesta termica, 12-15KWh, come la maggior parte delle nuove costruzioni o ristrutturazioni con cappotto.

                                          MP
                                          Ultima modifica di misterpellet; 14-05-2014, 15:55. Motivo: Errore
                                          IMHO ovviamente.

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da termica Visualizza il messaggio
                                            Considerato che si parla di puffer nei termocamini se la sera mi trovo il puffer freddo e la mattina mi voglio scaldare,considerato che il puffer serve anche a questo,con cosa mi scaldo per opera dello spirito santo?
                                            e se non hai il puffer, con cosa ti scaldi ?

                                            se lo hai, hai due possibilità:
                                            1- ti scaldi con l'eventuale surplus accumulato nel puffer il giorno prima
                                            2- ti scaldi con il calore accumulato nel puffer (dimensionato non a caso) di proposito

                                            altrimenti.... ti alzi un pò prima e ti scaldi accendendo il tc.......
                                            riscaldamento a biomassa e PDC
                                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                            • #23
                                              Spero che l'utenza abbia capito chi sei e di quale pasta sei fatto,chiudo invitando l'amministratore del forum ad una riflessione,tu non puoi continuare a prendere tutti per il c....Saluti

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                                              • #24
                                                Scusa termica,
                                                spiegami tu, per scaldarmi la mattina, come faccio se vado a letto alle 10 e mi sveglio alle 7.
                                                Senza puffer, scaldo al massimo la sera, carico prima di andare a letto e mi sveglio col riscaldamento fermo da 4/5 ore, o sbaglio?
                                                Con il puffer carico al massimo la sera, abbasso il termostato, e la mattina programmo una partenza un'ora prima del risveglio.

                                                Dimmi se sbaglio ragionamento, non ti prendo in giro, voglio solo imparare.

                                                MP
                                                IMHO ovviamente.

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  Mister,forse non ci siamo capiti,io ho contestato la teoria del venditore che afferma che il puffer serve solo per il surplus e non va riscaldato,ripeto la teoria del venditore, hai capito di cosa parlo.....del nulla.Il discorso puffer ne ho piene le scatole,per essere educato,il puffer in base alle abitudini e in base a come si vuole gestire il riscaldamento si può e non si può mettere,non bisogna assistere ogni volta al martellamento che adotta il venditore forviando le persone con minacce di suidicio sull'uso obbligatorio del puffer.

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                                                  • #26
                                                    Ultima risposta su questo argomento. Io non dico che il bolitore o puffer serve o non serve. Io vorrei semlicemente mettere a conoscenza le persone di come funziona questo attrezzo in modo che ognuno possa comportarsi come meglio ritiene opportuno. Tutto qua. Riguardo a misterpellet. se vuoi discutere del rapporto di costo tra la legna e il pellet o affrontare qualunque altro argomento, apri un post in merito e lo discutiamo. Ti invito anche a darmi del tu se ti fa piacere. Io mi comporto in questo modo per evitare di generalizzare e chi segue non riesce più a capire. Se ci riesco continuo a scrivere, diversamente mi astengo. Vi saluto cordialmente. Luigi Savino

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                                                    • #27
                                                      @Luigi Savino: C'è bisogno di aprire una discussione? Non credo.

                                                      Io parlo di Lombardia.

                                                      Legna faggio comprata tagliata spaccata: diciamo una forbice tra 13/15 euro al quintale?
                                                      Pellet di abete comprato: diciamo tra i 25 e i 33 euro al quintale?

                                                      Potere calorifico legna faggio: medio 3,8kW/h
                                                      Potere calorifico pellet abete: medio 5,0kW/h

                                                      1 kW/h legna di faggio = 0,034 -> 0,039
                                                      1 kW/h pellets abete = 0,050 -> 0,066

                                                      Direi molto lontano dal doppio, figuriamoci dal triplo.

                                                      Se poi vogliamo fare l'esempio del boscaiolo che ha la legna gratis con lo stolto che compra il pellet in gioielleria,
                                                      allora hai perfettamente ragione.

                                                      http://www.mescolicaldaie.it/UserFil...aCosti2011.pdf

                                                      Ciao

                                                      G
                                                      IMHO ovviamente.

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Ciao Luigi, e bentornato sul forum!

                                                        Fa piacere sentire campane diverse, sui vari argomenti trattati, soprattutto quando si affronta discussioni tecniche, che poco lasciano ai pareri, o è bianca o è nera.

                                                        Ti parlo dall' alto nord-est!!!, terra spazzata dalla bora, vento gelido che è cosa ben diversa dal freddo fermo! L' aria a 100 km all'ora che lambisce le pareti della casa ha una capacità "congelante" incredibile. Ma questo succede per 10-15 gg all' anno, nei rimanenti giorni il clima è piu' mite.

                                                        Mettiti nei panni di chi deve consigliare la potenza di una caldaia (da noi il termocamino è visto piu' come arredo o accessorio o integrazione al riscaldamento, che sola fonte di calore della casa) tenendo conto di quanto ti ho raccontato..... secondo te, presupponendo che si voglia installare un termocamino.....come unica caldaia nella casa, fatti tutti i conti con tanto di programma (della acca e computerone portatile della nasa), consiglieresti un termocamino a "filo" potenza, tanto quando fa freddissimo si accende la stufetta elettrica, oppure uno in grado di riscaldare la casa anche in quei giorni di bora e gelo siberiano?

                                                        Mi viene logico pensare che lo consiglieresti adatto a tutte le occasioni!

                                                        Nelle mezze stagioni invece quel termocamino per definizione sarà sovradimensionato, e per "pulirlo" come dicevi si deve dare un po' d'aria e far "ballare " bene le fiamme, mica si puo tenere al minimo tutto il giorno?

                                                        Chiaramente tutto si puo' fare, ma anche le migliori caldaie tedesche stentano a lavorare sotto il 50% della potenza di targa...... non sarà che il termocamino di cui parli, invece, modula come una caldaia a condensazione fino al 10% della potenza di targa???

                                                        Tutto sto giro di parole per dire che durante l' anno ci sono tanti giorni in cui la potenza del termocamino è esagerata rispetto al fabbisogno, ed a quel punto un "buffer" dove stoccare l' energia è necessario, energia che non sarà persa, ma semplicemente messa da parte per alcune ore e riutilizzata in seguito.

                                                        Ora se queste differenza di clima durante l' anno in certe zone d' italia sono un' eccezione, quassù al nord sono la normalità!
                                                        Per darti un' idea della media dei consumi in un anno, nella mia zona una casa classica con 4-5 persone consuma normalmente 120-150 qli anno di buona legna (faggio per la maggior parte, ma anche acacia e frassino).

                                                        Che installare un "bollitore" come lo chiami tu abbia un costo e contribuisca ad aumentare le perdite dell' impianto di riscaldamento è una certezza matematica. E questo è il mezzo bicchiere vuoto !

                                                        Che ci siano dei vantaggi, pero', è altrettanto matematico:

                                                        1- posso far lavorare il termocamino a piena potenza anche con richieste termiche limitate della casa, "pulendolo" cioè facendo funzionare il braciere a piena potenza, con un' ottima combustione della legna, una bella fiamma vivace ed una resa massima del termocamino, tanto il surplus se c'è (ma c'è perché fuori la bora sono 10 gg che non soffia!) va nel puffer

                                                        2- posso regolare il termostato ambiente in modo che i termosifoni funzioni solo se necessario, cioè posso regolare la temperatura nella casa in maniera ottimale, e quando chiudono le zone il calore del termocamino passa nel puffer

                                                        3- la sera posso caricare il termocamino in modo che al mattino mi ritrovo il puffer caldo ed il riscaldamento parte in automatico(cronotermostato) ed almeno !! mi intiepidisce l' ambiente intanto che riaccendo il termocamino!


                                                        E' altrettanto vero che se in un termocamino che contiene 30 kg di legna e 35 kwh di potenza metto un puffer da 300 lt...... be!!! non prendiamoci in giro , meglio lasciar perdere!

                                                        Se invece come i vicini austriaci iniziamo a parlare di 50 fino anche a 100 lt /kw di puffer, il discorso migliora un po'!!
                                                        Se metti un puffer "grosso" non puoi certo fare a meno di un sistema anticondensa!!! e l' acqua in uscita dal termocamino minimo la ritrovi a 70-75 gradi..... E perché caricare il puffer a 60 gradi? meglio a 85-90 gradi. Basta aggiungere una valvola miscelatrice sulla mandata verso i termosifoni per abbassare la temperatura dell' acqua ai canonici 55-60 o meglio ancora aggiungere un sistema di regolazione climatica con tanto di sonde esterne ........

                                                        Molti diranno che tutto questo costa ! Eppure gli ultimi impianti a biomassa che ho viso in zona hanno tutte queste caratteristiche che ho menzionato, e se ci si sposta in austria ...... non ne esistono senza!
                                                        Chiaramente dipende anche da quanto uno pretende dal sistema e soprattutto il peso che da al confort in casa! Magari in certe zone del ns paese il riscaldamento si utilizza per pochi mesi all' anni, e neanche tutti i giorni! Ma se si inizia a bruciare 150 qli anno di legna, ci sono almeno 6 mesi con il riscaldamento sempre acceso....... ti garantisco che i punti di vista cambiano e anche di molto!

                                                        Anche nei tempi che furono (non sono uno storico, ma credo 2-300 anni almeno) nelle ns case si utilizzavano i "puffer"!!!!

                                                        Non erano dei serbatoi pieni d' acqua, chiaramente, ma delle pesantissime stufe, spesso rivestite in preziosa maiolica, con pesi che normalmente arrivano (ma le costruiscono tuttora anche se hanno dei costi mostruosi!!) ai 20-30 qli di mattoni ed anche pezzi di pietra .

                                                        Il fuoco veniva e viene acceso dentro questo pesantissimo puffer, al massimo 2 volte al giorno, mattino e sera, con un carico massimo molto preciso ed imposto di legna, tanto da portare l' inter struttura al massimo sui 50-60 gradi. il sistema accumula il calore del fuoco che dura massimo 1 ora, (accensione a fiamma brillante) per poi proseguire per altre 2 o 3 con la chiusura del portello di carico, dove le braci continuano a bruciare lentamente. Il calore accumulato viene poi distribuito nel locale nell' arco di 12-18 ore.

                                                        Il concetto è sempre lo stesso, il fuoco carica velocemente il "sistema" di energia termica, ed il sistema distribuisce lentamente l' energia termica nell' ambiente. Ne piu' ne meno di quanto fa un impianto termico con il puffer!!!

                                                        Ora ammetto che un termocamino non è proprio una vera caldaia a legna, come ti dicevo viene visto spesso come un "abbellimento" della casa, con discorsi che vanno dalla compagnia della fiamma, al romantico tepore del fuoco....... (e qui non ci sono santi che tengano, credo sia la fortuna dei caminetti, tant'è che anch'io ne ho uno in salotto, anche se classico!!) quindi in teoria con utilizzo temporaneo e-o limitato, e chissenefrega di spendere una cifra per tutto l' ambaradam (puffer, valvole, miscelatrici...).

                                                        Per concludere, secondo me, ipotizzare inutile un accumulo in un sistema termico, o non conveniente, è un ragionamento un po' complicato da sostenere!!

                                                        Spero di non averti annoiato con i miei ragionamenti, ma volevo solo rappresentare altri punti di vista, comunque già noti sul forum.
                                                        Ultima modifica di scresan; 14-05-2014, 21:41.

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                                                        • #29
                                                          ALLA C.A SIG. SAVINO.

                                                          MI SPIEGA PER CORRTESIA IL DISCORSO DELLO SCAMBIATORE SECONDARIO DEL VULCANO.?
                                                          QUALCUNO MI PUO' AIUTARE A CAPIRE?
                                                          COSA SIGNIFICA RESA ALL ARIA O AMBIENTE SE E' IMMERSO NELL' ACQUA?
                                                          E QUANTO MI RENDE AI TERMOSIFONI?

                                                          Grazie

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                                                          • #30
                                                            Buon giorno a tutti.

                                                            Riguardo a misterpellet: quanto hai sritto è la versione di chi produce o vende pellet, la mia veduta delle cose è completamente diversa. Per questo motivo ti ho invitato ad aprire un apposito post. Visto che non lo hai fatto, appena mi è possibile lo faccio io, ti scrivo la mia versione e ci confrontiamo nel massimo rispetto.

                                                            Riguardo a scresan: come ho già scritto in precedenza, nella tua zona si sono installati pochissimi termocamini a legna, di scarsa qualità e installati come fossero centrali nucleari. Questo ha fatto si che il termocamino ad acqua venisse considerato qualcosa di marginale, con prestazioni limitate, che può solo aiutare un altro generatore di calore, che ci vuole per forza un bollitore, ecc. La situazione con i termocamini Vulcano è completamente diversa. Infatti: puoiriscaldare qualunque tipo di abitazione, ovunque si trovi, come e più di una caldaia a gas e senza nessuna necessità di bollitori, scambiatori e kit vari. Se sei interessato ad installare un termocamino Vulcano, mi scrivi la tua situazione e l'affrontiamo pubblicamente su questo forum, ti do le indicazioni sul come installarlo in modo semplicissimo e mi prendo tutte le responsabilità del risultato finale. Tu ti prendi l'impegno che se tutto sarà comforme a quanto ti ho illustrato lo scrivi su questo forum in modo che si possano chiarire tutti i dubbi.

                                                            Rguardo a beppe 70: Vulcano è l'unico termocamine esistente che è certificato sia a scambio diretto (come tutti gli altri) che a scambio indiretto (mediante lo scambiatore secondario). Questo vuol dire che puoi alimentare l'impianto termico sia con lo scambiatore primario che con il secondario. Se non hai altre caldaie lo alimenti con lo scambiatore primario, se ci sono altre caldaie lo alimenti con il secondario per non fare sommatoria di potenza con essa. Lo scambiatore secondario per essere certificato deve essere in grado di assorbire tutta la potenza del primario. Ciò significa che ha una potenza uguale o superiore a quella del primario. Nella sostanza pratica, la potenza e il consumo è lo stesso ma lo scambio indiretto oltre a non fare sommatoria di potenza con altre caldaie riesce a stabilizzare meglio la temperatura. Se hai ancora dei dubbi, io sono molto pratico: ti dico le stesse cose che ho detto a screan: affrontiamo pubblicamente la tua specifica situazione e se segui le mie indicazioni mi prendo tutte le responsabilità.

                                                            Saluto tutti i frequentatori del forum e vi auguro una buona giornata. Luigi Savino

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