Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

Comprimi
Questa è una discussione evidenziata.
X
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

    Buonasera a tutti,

    sono un neofita assoluto che ha un paio di perplessità sul proprio impianto di riscaldamento a pannelli radianti. Cerco di essere breve e mi scuso per le imprecisioni tecniche!

    Abito da Luglio in una casa indipendente (circa 180 mq su tre livelli) di nuova costruzione in cui sono riuscito dopo aspre battaglie con il costruttore a far sostituire il "classico" impianto a termosifoni con uno a pannelli radianti a pavimento abbinati a caldaia a condensazione. Sono felicissimo per il livello di comfort termico che sto sperimentando e per il risparmio che sto avendo (circa 40% rispetto alla precedente abitazione, simile come dimensioni e disposizione).

    Mi sono ritrovato il seguente impianto:

    - caldaia a condensazione (in cucina)
    - tre collettori (uno per piano) corredati da testine motorizzate
    - tre termostati ambiente (uno per piano) che controllano l'apertura delle testine (e quindi la caldaia)
    - una stazione di regolazione climatica (Compamat TOP) immediatamente a monte del primo collettore (piano terra)

    L'idraulico che ha installato l'impianto mi ha spiegato che la stazione di regolazione monta una pompa che aiuta l'acqua a fluire in tutto l'impianto, oltre a controllare la temperatura di mandata (soglia a 42 gradi). In effetti c'è un sensore di temperatura a contatto sul tubo di mandata.

    La pompa è costantemente in funzione, 24 ore su 24, anche quando la caldaia è ferma (quando i termostati non danno il consenso, temperatura ok). Se ho ben capito, poiché le testine sono tutte chiuse la pompa in realtà sta muovendo quel poco di acqua che c'è a valle del collettore, con il risultato che questa si scalda quasi fino a 60 gradi, la pompa fa rumore e la valvola miscelatrice incorporata nella stazione di regolazione continua ad aprire e chiudere. Quando le testine sono aperte, invece, la temperatura di mandata è circa 42 gradi e quella di ritorno intorno a 39 gradi.

    Domanda: è corretto che la pompa vada ininterrottamente? Non dovrebbe esserci un collegamento con i termostati/le testine per azionarla solo quando si attiva la caldaia? L'idraulico mi ha detto che la pompa deve andare sempre, ma non sono convinto.

    Inoltre c'è una stanza che ha sempre una temperatura inferiore di circa un paio di gradi rispetto alle altre e perciò l'idraulico mi ha detto che sostituirà le testine di quella sezione d'impianto con altre che rimangano sempre aperte, in modo che l'acqua fluisca continuamente. Questo darebbe un senso al "moto perpetuo" della pompa, ma mi aiuta in termini di temperatura? Non corro il rischio di far fluire acqua "fredda" quando la caldaia è spenta? Per scaldare a 20 gradi quella stanza, supero i 22 in altre!

    Mi scuso per essermi dilungato e ringrazio in anticipo chiunque vorrà aiutarmi a togliermi il dubbio che forse chi mi ha fornito l'impianto non sia del tutto "esperto" come vuole farsi passare!

    Grazie mille!


  • #2
    Non so se è corretto che la pompa vada ininterrottamente, la mia no, è collegata alle testine.

    Per aumentare la temperatura nella stanza fredda devi diminuire il flusso degli altri circuiti. Nei collettori sotto all'attacco dei tubi ci dovrebbe essere un regolatore per ogni circuito che permette di aumentare o diminuire il flusso (come fa la manopola del radiatore). Lasci tutto aperto quella della stanza fredda e cominci col chiudere un pò tutte le altre, fino a quando troverai lil giusto equilibrio. Quindi secondo me niente cambio di testine (forse di teste).
    Il mio impianto l'ho regolato così.
    Ciao Claudio
    Il mio impianto FV on line: (2,6 Kwp)
    http://claudiodimas.hobby-site.com
    nome utente: guest
    password: ecoenergia

    Commenta


    • #3
      CITAZIONE (a.diabatico @ 23/11/2007, 18:19)
      La pompa è costantemente in funzione, 24 ore su 24, anche quando la caldaia è ferma (quando i termostati non danno il consenso, temperatura ok).


      Domanda: è corretto che la pompa vada ininterrottamente? Non dovrebbe esserci un collegamento con i termostati/le testine per azionarla solo quando si attiva la caldaia?


      L'idraulico mi ha detto che la pompa deve andare sempre, ma non sono convinto.

      Purtroppo molti idraulici lavorano cosi..... salvo poi dire che gli impianti radianti sono belli ma consumano troppa energia elettrica <img src="> <img src="> .

      Devi collegare la seconda pompa in modo che parta solo se serve ( in alcuni installazioni gli utenti che si sono trovati nella tua situazione hanno messo la seconda pompa in parallelo a quella della caldaia ).

      In Lombardia la certificazione energetica obbligatoria impone di quantificare anche i consumi energetici delle pompe..... chissa se cosi si incomincia a sensibilizzare circa le buone pratiche delle connessioni elettriche delle pompe.

      Ciao,
      F.




      Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
      Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

      Commenta


      • #4
        come dice fcattaneo.
        dovresti fare un circiuito elettrico che, quando tutti e tre i termostati raggiungono la temperatura di setpoint, si stacca l'alimentazione alla pompa.
        lavorando in questa maniera la pompa si può rompere.

        mi associo anche al fatto che molti idraulici lavorano così: fregandosene delle eventuali conseguenze.

        Commenta


        • #5
          Devi assolutamente bloccare il funzionamento della pompa e come suggerito da fcattaneo parallelarlo alla pompa della caldaia.
          E' normale che in qualche stanza ci sia una temperatura differente, per quanto possa essere preciso il calcolo si incorre sempre in qualche imprecisione.
          L'impianto va affinato intervenendo come ti ha detto claudiodimas.

          Edited by dotting - 24/11/2007, 19:05
          Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

          Commenta


          • #6
            Ciao,anche io ho il riscaldamento radiante a pavimento,dato che gran parte l'ho posto io tranne le collone montanti che l'ha fatto l'amico idraulico,tutto il resto dell'impianto e specialmente elettrico é fatto da mé,sono elettricista, nel 90% dei casi la pompa serve par mantenere il flusso (movimentare) dell'acqua a MONTE dlla valvola miscelatrice a 4 vie della colonna montante,in poche parole parole il termostato chiede calore la valvola apre e viene gentita dalla centralina in base alla temperatura di mandata ,ritorno ed esterna,di solito si arriva ad un massimo di 45° sulla mandata quando furi c'é -10°, quando l'acqua di mandato supera la curva di funzionamento inizia a chiudere ma la pompa mantiene sempre in movimento l'acqua delle serpentine,in modo che non si creino zone piu' calde o piu' fredde, la pompa di circolazione si ferma solo quando l'acqua é scesa sotto una certa temperatura. (ad esempio qundo si spegne per un certo periodo o durante alcune ore la notte a causa della riduzzione notturna ecc) tale funzionamento ovviamente impone ad ogni collettore una valvola miscelatrice motorizzata e un circolatore,ovviamente si fà solo per circuiti distinti come piu' appartamenti,nel tuo caso sarebbe sconveniente.

            Tu parli di testine, ma ne hai una per ogni mandata di ogni circuito a pavimento? (disolito si fa' cosi' solo per chi ha un termostato per stanza o vuole divide il singolo collettore in due zone altrimenti é uno spreco!)

            Se invece hai solo 3 valvole motorizzate,una per collettore (3 zone distinte é piu' corretto)

            Per fermare il circolatore principale a valle delle elettrovalvole ti basterà trovare i fili di finecosa delle "testine" o elettrovalvole e collegarli tutti in PARALLELO,alla fine ti trovi con due fili e quei due fili vanno in serie alla fase del Circolatore (disolito si interpone un relè per comandare la pompa) in pratica quando una sola delle 3 valvole é aperta o tutte e 3 il circolatore parte,quando sono tutte chiuse si ferma,ma prima il termostato comanda la sua valvola,quando la valvola si é aperta dà il consenso al circolatore e questo per le tré zone
            Ciao

            Commenta


            • #7
              Ringrazio tutti per le risposte! Effettivamente è ragionevole pensare che la pompa debba funzionare in parallelo a quella della caldaia, altrimenti che senso ha dal momento che le valvole sono chiuse e quindi l'acqua non può circolare?! Evidentemente, però, non ragioniamo tutti allo stesso modo! <img src=">

              Per rispondere a buran001: per quanto vedo, ho una testina per ogni mandata di ogni circuito a pavimento, però poi ho un termostato per piano! Mi pare di capire che era sufficiente un'elettrovalvola per collettore collegata al termostato del piano. :wacko:

              Cercherò di farmi adeguare l'impianto, perché non ho intenzione di trovarmi sul più bello con una pompa rotta e -10°C fuori!

              Ma soprattutto vedrò di regolare l'impianto come dice claudiodimas... l'idraulico parlava anche di testine con valvole termostatiche, ma mi pare di capire che sono un'inutile esagerazione!

              Grazie ancora, vi farò sapere!

              Commenta


              • #8
                *** Eliminata citazione integrale del messaggio precedente. nll ***
                Magari prima controlla che non ci sia dell'aria nel circuito. Non si sa mai.

                Ciao Claudio
                Ultima modifica di nll; 01-10-2012, 00:22.
                Il mio impianto FV on line: (2,6 Kwp)
                http://claudiodimas.hobby-site.com
                nome utente: guest
                password: ecoenergia

                Commenta


                • #9
                  Ciao,dipende dall'impianto,se c'é una valvola come penso per impianti a pavimento,le die pompae devono essere separate,quella della caldaia é gestita dalla caldaia e quella del'acqua del pavimento gestita dalla centralina di termoregolazione,nel tuo caso con caldaia a condensazione potrebbe essere implementato la gestione della miscelatrice e della seconda pompa,una fà girarel'acqua lato caldo e l'altra fa' girare l'acqua lato tiepido,e la miscelatrice gestisce la temperatura,in paratica é come ci fosse uno scambiatore di valore con due anelli distinti anche se la valvola miscelatrice non li separa ma li appunto miscela,le valvole dei collettori invece sono gestite dai rispettivi termostati,ma quando sono tutte chiuse,in questo caso la pompa lato tiepido che dovrebbe essere montata dopo la miscelatrice si deve fermare,é difficile ipotizzare un funzionamento di un impianto senza uno schema e una descrizione precisa,le foto in questo caso sarebbero d'aiuto.
                  Ciao

                  Commenta


                  • #10
                    Ciao!

                    Leggo solo ora indirettamente questo 3D ed essendo la termoregolazione, anche sofisticata, il mio lavoro, vi darò una mano....

                    Ho letto in fretta il 3d ma da quel che ho capito c'è poca chiarezza...!

                    Innanzitutto bisogna capire che tipo di impianto è stato realizzato ovvero se a bassissima temperatura (24-32°C) o a bassa temperatura (32-45°C)
                    Si può capire dal passo che è stato fatto l'impianto, se ci sono 10cm SEMPRE tra un tubo e l'altro è un impianto a bassissima temperatura........va beh, il discorso sarebbe lungo......

                    Fondamentale è capire com'è la distribuzione dell'energia ovvero se l'idraulico ha realizzato un'alta temperatura per i termoarredi e poi attraverso una mix abbassa la tem al pavimento, o se ha realizzato solamente un circuito caldaia-collettori..

                    Se è il secondo caso, siete fortunati, sperando che abbia optato per una caldaia a condensazione che lavora a rendimenti esagerati tra i 30 e i 50°C. Va da se che se ha optato per la prima soluzione il rendimento di avere una caldaia a condensazione va un po a farsi friggere...
                    Ammesso che ci sia una condensazione, speriamo che abbia installato una sonda esterna, per poter così modulare la potenza della caldaia in base alla temperatura esterna con un notevole risparmio di energia e di consumi.
                    Se ha fatto tutto questo siamo a buon punto. ora bisogna capire come regolare all'interno dell'abitazione.
                    Qui viene il bello.
                    Se la casa ha dei scompensi cioè stanze piu calde e piu fredde, meglio optare x un termostato per ogni stanza ma sarebbe meglio una centralina fatta ad hoc.(non cito marche). Ogni termostato apre e chiude la stanza IN ECCESSO DI CALORE vale a dire che la temperatura in casa è regolata dalla MANDATA della caldaia in riferimento alla stanza PIU SFAVORITA, se una stanza è piu calda xke piu isolata o piu esposta a sud, il termostato DI MASSIMA spegne la stanza.
                    Quindi va di conseguenza che è MEGLIO AVERE LA POMPA CHE VA SEMPRE CON L'IMPIANTO SEMPRE ACCESO che non fa spegnere tutto perche arrivati alla temperatura impostata. Questa affermazione inoltre è data dalla PERCEZIONE che ha l'individuo della temeratura radiante ovvero le persone "sentono" più comfort avendo l'impianto acceso e NON a temperatura impostata che non con l'impianto spento e a temperatura impostata per il semplice fatto che la temperatura impostata e che legge il termostato è quella DELL'ARIA!
                    Quando parlo di pompa, mi riferisco all'unica pompa (quella della caldaia) se l'impianto è sui 100mq e alla pompa supplementare oltre i 100-150mq.........

                    Il discorso è molto complesso e varia da abitazione a abitazione, ci vuole circa 3 settimane per regolare a puntino un impianto radiante, ma poi il comfort abitativo e soprattutto il risparmio economico non ha paragoni.........
                    Ricordo infine che intervenendo sulla termoregolazione si può benissimo risparmiare dl 10 al 20% e oltre sulla bolletta......

                    Immaginate una pentola con un buco che cercate di riempire con un rubinetto, all'inizio il rubinetto è tutto aperto e la pentola (il calore in casa) è piena. Poi arriva lo spegnimento tramite termostato, il rubinetto si ferma e pian piano la pentola si svuota (e avte freddo) quindi a parità di consumi meglio tenere il rubinetto (caldaia) aperto quel tanto che la pentola resta sempre piena......


                    sempre disponibile......

                    Edited by brunovr - 16/12/2007, 12:49
                    Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )

                    Commenta


                    • #11
                      concordo pienamente
                      Ciao

                      Commenta


                      • #12
                        Ciao!

                        Ringrazio brunovr per il gentile contributo e, approfittandone ( :P ) cerco di fornire ulteriori informazioni sul mio impianto (per quanto ne so/capisco).

                        CITAZIONE
                        Innanzitutto bisogna capire che tipo di impianto è stato realizzato ovvero se a bassissima temperatura (24-32°C) o a bassa temperatura (32-45°C)
                        Si può capire dal passo che è stato fatto l'impianto, se ci sono 10cm SEMPRE tra un tubo e l'altro è un impianto a bassissima temperatura........va beh, il discorso sarebbe lungo......

                        L'impianto è a bassa temperatura: ho dato un'occhiata velocissima durante la posa dei tubi e, sebbene ci siano zone in cui la distanza sia intorno ai 10 cm, sicuramente non è sempre 10 cm. Inoltre sulla centralina di regolazione è impostata una temperatura massima sulla mandata di 42°C (e quando la caldaia è accesa il termometro sulla mandata segna più o meno quella temperatura).

                        CITAZIONE
                        Fondamentale è capire com'è la distribuzione dell'energia ovvero se l'idraulico ha realizzato un'alta temperatura per i termoarredi e poi attraverso una mix abbassa la tem al pavimento, o se ha realizzato solamente un circuito caldaia-collettori..

                        Non ci sono termoarredi, solo circuito caldaia-collettori.

                        CITAZIONE
                        Se è il secondo caso, siete fortunati, sperando che abbia optato per una caldaia a condensazione che lavora a rendimenti esagerati tra i 30 e i 50°C. Va da se che se ha optato per la prima soluzione il rendimento di avere una caldaia a condensazione va un po a farsi friggere...
                        Ammesso che ci sia una condensazione, speriamo che abbia installato una sonda esterna, per poter così modulare la potenza della caldaia in base alla temperatura esterna con un notevole risparmio di energia e di consumi.

                        Caldaia a condensazione; la temperatura dell'acqua non sale mai oltre i 45°C; non c'è sonda di temperatura esterna (posso aggiungerla? Secondo il manuale, la caldaia ha l'ingresso per la sonda esterna).

                        CITAZIONE
                        Se la casa ha dei scompensi cioè stanze piu calde e piu fredde, meglio optare x un termostato per ogni stanza ma sarebbe meglio una centralina fatta ad hoc.(non cito marche). Ogni termostato apre e chiude la stanza IN ECCESSO DI CALORE vale a dire che la temperatura in casa è regolata dalla MANDATA della caldaia in riferimento alla stanza PIU SFAVORITA, se una stanza è piu calda xke piu isolata o piu esposta a sud, il termostato DI MASSIMA spegne la stanza.
                        Quindi va di conseguenza che è MEGLIO AVERE LA POMPA CHE VA SEMPRE CON L'IMPIANTO SEMPRE ACCESO che non fa spegnere tutto perche arrivati alla temperatura impostata. Questa affermazione inoltre è data dalla PERCEZIONE che ha l'individuo della temeratura radiante ovvero le persone "sentono" più comfort avendo l'impianto acceso e NON a temperatura impostata che non con l'impianto spento e a temperatura impostata per il semplice fatto che la temperatura impostata e che legge il termostato è quella DELL'ARIA!
                        Quando parlo di pompa, mi riferisco all'unica pompa (quella della caldaia) se l'impianto è sui 100mq e alla pompa supplementare oltre i 100-150mq.........

                        Premetto che il comfort, nel complesso, è notevole: rispetto all'abitazione precedente (stesso paese - vicino Milano, stesse dimensioni - ca 190 mq, stessa disposizione delle stanze ed esposizione simile) che aveva un impianto "classico" a termosifoni raggiungo costantemente una temperatura ambiente di 3°C superiore con un risparmio sul consumo di gas dell'ordine del 30-40% giornaliero. Va anche detto che l'isolamento di questa nuova abitazione è molto migliore della precedente.

                        La casa è su tre livelli, ad ogni livello c'è un collettore, su ogni tubo che parte da ogni collettore c'è una testina motorizzata. Su ogni piano c'è un termostato ambiente che comanda l'apertura delle testine e l'avvio della caldaia.

                        Immediatamente a monte del collettore del piano terra c'è una centralina di regolazione climatica che monta una pompa: l'idraulico dice che l'ha messa per aiutare la pompa della caldaia (in cucina, piano terra) che altrimenti non ce la farebbe a muovere da sola tutta l'acqua dell'impianto. Questa centralina ha un sensore di temperatura (a contatto) sul tubo di mandata e c'è anche (credo) una valvola miscelatrice motorizzata.

                        Qui nasce la mia prima perplessità: la pompa è in movimento 24 ore su 24, non si spegne mai. Quando i termostati ambiente segnano la temperatura richiesta le testine sui collettori sono tutte chiuse e perciò l'acqua nell'impianto non può circolare. A questo punto il termometro sulla mandata della centralina segna temperature tra i 50 e i 60°C e la pompa fa rumore. Quando l'impianto invece è in funzione (nel senso che la caldaia è accesa perché la temperatura di almeno un termostato è inferiore a quella impostata) la temperatura di mandata torna a 38-42°C. Non ci capisco granché, però mi sarei aspettato che nei momenti di impianto "chiuso" anche la pompa si fermasse, perché così ho la sensazione che giri a vuoto! Tanto più che la centralina dovrebbe avere (non ho documentazione, ho cercato in rete) un non meglio specificato sensore di temperatura ambiente che però non è collegato. Forse il mio ragionamento non è corretto, ma non dovrebbe esserci un collegamento tra i termostati ambiente e la centralina attraverso questo ingresso, magari proprio per controllare la pompa? Sul criptico display della centralina c'è sempre un "Er 4" che a me sa tanto di "Errore 4", ma non c'è uno straccio di documentazione a parte un foglietto per impostare il timer interno!

                        A parte questo, concordo sul fatto che un termostato per stanza sarebbe stata una soluzione molto più efficiente. O, almeno, mettere il termostato nei pressi della stanza più sfavorita... questo sembra chiaro anche a me! Fatto sta che la stanza più lontana dal collettore è sempre più fredda di quella più vicina al collettore (2-3°C) e siccome il termostato è vicino alla stanza più "calda" è difficile regolare la temperatura ad hoc in ogni stanza. Come suggerito da claudiodimas dovrei diminuire la portata nelle stanze calde... Ieri ho fatto un esperimento: ho staccato la testina del circuito della stanza fredda, lasciandola sempre aperta. Di conseguenza ho che la pompa non gira più "a vuoto" e la temperatura sulla mandata dell'impianto non sale più a 50°C; inoltre guadagno un po' in temperatura nella stanza perché circola acqua calda anche quando la caldaia sta scaldando solo gli altri piani. Ma non mi sembra la soluzione corretta! Inoltre mi rimane il dubbio sull'usura della pompa!

                        CITAZIONE
                        è MEGLIO AVERE LA POMPA CHE VA SEMPRE CON L'IMPIANTO SEMPRE ACCESO che non fa spegnere tutto perche arrivati alla temperatura impostata

                        Sono d'accordissimo, ma con l'impianto che ho io in questo momento non mi sembra possibile! Dove sbaglio?

                        Spero di essere stato più chiaro e ringrazio in anticipo chiunque vorrà aiutarmi a capirne un po' di più!

                        Grazie mille!

                        Commenta


                        • #13
                          c'é un evidente errore elettrico,i termostati per stanza sono un optional non essenziale,l'importante é regolare i flussi dei colettori (ogni singola mandata) nel mio a ogni ritorno c'é un termometro di indicazione che facilita l'equalizzazione delle mandate, in modo da ciudere leggermente i circuiti piu' corti e aiutare quelli piu' linghi.

                          Se non ho capito male ad ogni collettore hai una valvola comandata dal suo termostato ambiente(che tipo di valvola,motorizzata o elettrotermica a pistoncino?) c'ené una solo sulla mandata principale o una per mandata circuito a pavimento?

                          Evidentemente la miscelatrice montata é una 3 vie e non una 4 vie,disolito si monta quella a 4 vie che chiudendosi borma due anelli distinti con due pompe distinte,una a monte della valvola micelatrice motorizzata e una a valle,un anello é ad alta temperatura e uno a bassa, aprendosi manmano forma un anello unico miscelando le acque.

                          Da come hai descritto l'impianto c'é un errore,disolito avendo una valvola a 4 vie si tende a far funzionare sempre la pompa del circuito di bassa dopo la miscelatrice in modo da far circolare sempre l'acqua e distribuire uniformemente il calore latente a miscelatrice chiusa,nel tuo caso con valvole di chiusura collettori con i termostati ambiente non funziona e la pompa é d'obbligo che si fermi se no' accade quello che hai descritto,in altri casi si monta al posto della valvola motorizzata semplice una miscelatriece per colettore,in modo da bypassarlo e non chiuderlo.

                          Devi nel tuo caso trovare i fili dei finecorsa delle valvole motorizzate dei colettrori e fare in modo che quendo tutte le valvole dei tré colettori sono chiuse la pompa si fermi e quando anche una sola é aperta la pompa riparta,ti bastano due fili collegati alle 3 valvole mot e che arrivino fino alla pompa, poi con un relè interromi la fase della pompa.

                          Ciao
                          ps. la temperatura di 42° é perfetta visto che é la massima e modulata da centralina climatica.

                          Commenta


                          • #14
                            CITAZIONE
                            Se non ho capito male ad ogni collettore hai una valvola comandata dal suo termostato ambiente(che tipo di valvola,motorizzata o elettrotermica a pistoncino?) c'ené una solo sulla mandata principale o una per mandata circuito a pavimento?

                            Ci sono due valvole motorizzate per ciascun circuito di riscaldamento, cioè una valvola sul tubo di mandata e una su quello di ritorno del circuito di ciascuna stanza. In pratica ogni tubo che entra in ogni collettore ha la sua valvola motorizzata. Poi però, collettore per collettore, tutte le valvole vengono comandate contemporaneamente, tutte insieme, dal termostato ambiente del piano. Fatto così, allora, non bastava forse un'unica valvola all'ingresso del collettore?! :blink:

                            CITAZIONE
                            Evidentemente la miscelatrice montata é una 3 vie e non una 4 vie,disolito si monta quella a 4 vie che chiudendosi borma due anelli distinti con due pompe distinte,una a monte della valvola micelatrice motorizzata e una a valle,un anello é ad alta temperatura e uno a bassa, aprendosi manmano forma un anello unico miscelando le acque.

                            Questo francamente non lo so! La centralina è modello Compamat (non so se posso dire la marca!) descritta come stazione di regolazione climatica e, da quanto ci capisco, ha una flangia con servomotore (quindi presumo una miscelatrice), una pompa e una centralina Motormat per la regolazione della temperatura ambiente.

                            Grazie e ciao.

                            Commenta


                            • #15
                              <img src="> si bastrava una valvola MOTORIZZATA per collettore!!
                              Tu hai testine elettro termiche a pistoncino! e non motorizzate!

                              A questo punto visata la parziale inutilità se hai l'impianto predisposto puoi montare un termostato per stanza e comandarle singolarmente,ma non é essenziale.

                              devi fare come dcetto sopra devi trovare i vili dei picro di fine corasa che indicano la valvola aperta e a questo punto con molta pazienza li colleghi tutti di tutte le valvole e di tutti i collettori in prarallelo e porti i due fili fino alla pompa(il tipo di collegamento dipende dal tipo di segnale o contatto che segnala l'avvenuta apertura) ma saranno alla fine sempre e solo due fili che "girano" dappertutto tra pompa e collettori.

                              Le miscelatrici possono essere a 3 o 4 vie (la tré vie ci assomiglia molto ma ha una T idraulica di giunzione sul ritorno)

                              Non é la pompa é la centralina che ti controllano la temperatura ambiente, quelli controllano la temperatura della mandata in base a quella esterna di ritorno di mandata di temperatura pavimento e anche riferimento interno (magari tu ne hai solo due di questi ma poco importa) sono i termostati ambiente che controllano la temeperatuta aprendo e chiudendola miriade di valvoline che hai :lol:
                              Ciao

                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE
                                Tu hai testine elettro termiche a pistoncino! e non motorizzate!

                                Sì buran001, hai ragione! Ho un'infinità di (cito dal sito dell'azienda di Bolzano) "testine a comando elettrotermico con microinterruttore ausilario" che però loro chiamano "Testine motorizzate 230V - 2,5W"... ho fatto confusione, ma non conosco la differenza <img src=">

                                Comunque alla fine mi pare di capire che la soluzione sia quella di fare "comandare" la seconda pompa dalle testine: quando aprono la pompa si accende, quando chiudono la pompa si spegne.

                                Questo però significa alimentare/disalimentare tutta la stazione di regolazione climatica... possibile che non ci sia un modo per far sì che sia la centralina a deciderlo? Resto dell'idea che manchi qualche collegamento/qualche sensore alla centralina... :blink:

                                Commenta


                                • #17
                                  Non devi disalimentare tutta la centralina :blink: basta interrompere solo l'alimentazione della pompa dopo la centarlina,non mi pare complicato.
                                  Ciao

                                  Commenta


                                  • #18
                                    :unsure: Perdona la mia ignoranza buran001, ma io mi ritrovo con questo:

                                    image

                                    cioè un unico componente composto da una flangia in cui arrivano 4 tubi (su due di questi ci sono due termometri) e sulla flangia c'è la pompa e una centralina con display e morsettiera a cui sono collegati l'alimentazione e il sensore di temperatura sulla mandata... è "tutto un pezzo", quindi non saprei dove andare ad intercettare l'alimentazione della sola pompa! Gli unici fili della corrente che arrivano al dispositivo sono quelli di alimentazione dell'intero dispositivo!!!


                                    :P Scusate, ho fatto casino con l'immagine... rifaccio tutto!

                                    --------------------------------------------------------------------------------

                                    Perdona la mia ignoranza buran001, ma io mi ritrovo con questo:

                                    image

                                    cioè un unico componente composto da una flangia in cui arrivano 4 tubi (su due di questi ci sono due termometri) e sulla flangia c'è la pompa e una centralina con display e morsettiera a cui sono collegati l'alimentazione e il sensore di temperatura sulla mandata... è "tutto un pezzo", quindi non saprei dove andare ad intercettare l'alimentazione della sola pompa! Gli unici fili della corrente che arrivano al dispositivo sono quelli di alimentazione dell'intero dispositivo!!!

                                    Commenta


                                    • #19
                                      A ora capisco...una foto spiega meglio di qualsiasi parola!
                                      Ma sulla centralina non c'é un morsetto ponticellato? comunque dalla foto si vede il cavo di alimentazione della pompa ! basta aprire il coperchietto della pompa a lato e "staccarlo" interponendo un semplice relè sulla fase.
                                      Hai letto bene il manuale di tale centralina-sistema,speciamente il manuale di installazione?
                                      Comunque interompendo l'alimentazione princibale non dovresti avere comunque problemi,al massimo dato che vedo un display controlla se perde dei dati di impostazione,hai un link per il manuale?
                                      mi sorge un dubbio,visto che non conosco quel specifico sistema,sei sicuro che il sondino va sulla mandata? e quale,di alta o bassa?(la mia ne ha 1sulla mandata di bassa una sull'ritorno di bassa e una eperna, con la possibilita' di metterne una di riferimento ambiente e una affogata nel pavimento per rilevare la temperatura effettiva!) il mio e della Velta dal 1992! il tuo?

                                      Come noto tale sistema é adatto e nato per monozona avresti dovuto averne uno per collettore,tale sistema come già detto mantiene l'acqua sempre in movimento,visto che é utilizzato con piu' collettori separati da termostati ambiente e si puo! bisogna fermare la pompa a valvole chiuse.
                                      L'assurdo é stato utilizzare una miriade di valvoline a comando elettrotermico quando bastava una valvola motorizzataper collettroe sulla mandata prima dei collettori!
                                      Ma cosi se vuoi un termostato per sub zone o uno per stanza basta tirare i fili!
                                      Ciao

                                      Commenta


                                      • #20
                                        che miserie.....!!!!

                                        Quanti soldi sprecati...............


                                        Partiamo dal principio va!

                                        La caldaia è ok , solamente BISOGNA installare la sonda esterna per il semplice fatto che così, invece di andare a punto fisso la caldaia modula in climatica.

                                        Nei collettori NON serve ne la pompa ne la valvola miscelatrice, ok alle testine elettrotermiche magari collegate ad un NORMALISSIMO termostato manuale; questo perche la pompa della caldaia su 190mq ce la può fare benissimo anche se si è su 3 livelli (al limite metterei una pompa supplementare dopo un compensatore a valle della caldaia). Le testine elettrotermiche assicurano il giusto apporto di calore chiudendo le zone servite, mi spiego.

                                        La caldaia tramite la curva climatica genera la temp. di mandata necessaria per riscaldare ad un ipotetica temperatura di 20°C la zona più critica(esposta a nord o con vetrate o i bagni). Le varie zone si riscaldano ipoteticamente più di 20°C essendo la mandata tarata sulla stanza piu fredda, quindi attraverso il termostato di zona le zone arrivate in temperatura si spengono momentaneamente favorendo l'apporto di energia alle altre stanze più sfavorevoli. E' indispensabile quindi che la pompa sia SEMPRE accesa e che venga fatta una taratura climatica fine (3 settimane mimino) al fine di rendere quell'abitazione al massimo del comfort e con il minimo apporto di energia......

                                        Tutto il resto si può buttare dalla finestra.............
                                        Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )

                                        Commenta


                                        • #21
                                          CITAZIONE
                                          A ora capisco...una foto spiega meglio di qualsiasi parola!

                                          <img src=">

                                          CITAZIONE
                                          Ma sulla centralina non c'é un morsetto ponticellato? comunque dalla foto si vede il cavo di alimentazione della pompa ! basta aprire il coperchietto della pompa a lato e "staccarlo" interponendo un semplice relè sulla fase.

                                          Non ricordo di ponticelli, ma stasera ci dò un'occhiata!

                                          CITAZIONE
                                          Hai letto bene il manuale di tale centralina-sistema,speciamente il manuale di installazione?

                                          Tanta della mia ignoranza nasce proprio da questo punto: non ho uno straccio di manuale!!! E quando l'ho chiesto all'idraulico ha fatto lo sguardo delle mucche che guardano passare il treno! Devo riuscire a recuperarne uno: proverò a scrivere al produttore.

                                          CITAZIONE
                                          Comunque interompendo l'alimentazione princibale non dovresti avere comunque problemi,al massimo dato che vedo un display controlla se perde dei dati di impostazione,hai un link per il manuale?

                                          Già adesso funziona in manuale, nel senso che viene escluso il timer che permette di switchare tra due temperature nominali (anche perché non mi sembra sia collegato alcun sensore di temperatura esterna).

                                          CITAZIONE
                                          mi sorge un dubbio,visto che non conosco quel specifico sistema,sei sicuro che il sondino va sulla mandata? e quale,di alta o bassa?(la mia ne ha 1sulla mandata di bassa una sull'ritorno di bassa e una eperna, con la possibilita' di metterne una di riferimento ambiente e una affogata nel pavimento per rilevare la temperatura effettiva!) il mio e della Velta dal 1992! il tuo?

                                          Il mio è un Eurotherm e dovrebbe essere nuovo nuovo! Ti posso dire che il sondino è sulla mandata di alta, se poi debba andare lì o meno... a questo non so rispondere: io l'ho trovato lì!!! Nel coperchio c'è un foglietto (tipo quello delle medicine!) dove c'è la spiegazione sommaria di come impostare le temperature sulla centralina (ma non il perché, visto che dovrebbe esserci un manuale!) e da lì si presume che la centralina è predisposta per altre sonde (temperatura ambiente, effettiva, ecc.). Di certo non sono collegate!

                                          CITAZIONE
                                          Come noto tale sistema é adatto e nato per monozona avresti dovuto averne uno per collettore,tale sistema come già detto mantiene l'acqua sempre in movimento,visto che é utilizzato con piu' collettori separati da termostati ambiente e si puo! bisogna fermare la pompa a valvole chiuse.
                                          L'assurdo é stato utilizzare una miriade di valvoline a comando elettrotermico quando bastava una valvola motorizzataper collettroe sulla mandata prima dei collettori!
                                          Ma cosi se vuoi un termostato per sub zone o uno per stanza basta tirare i fili!

                                          Un po' del mio buonsenso diceva esattamente quello che voi esperti mi state confermando: bisogna fermare la pompa a valvole chiuse! Per quanto riguarda lo spropositato numero di valvoline... cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno e lo considero una "predisposizione" per un'eventuale futura installazione di termostati per stanza!

                                          Grazie infinite buran001... se posso ti aggiorno!

                                          Commenta


                                          • #22
                                            dal poco che ho visto sul sito... visto che bisogna registrarsi per accedere... mi pare che la centralina debba funzionare con sonda esterna e sonda sulla mandata (logicamente sulla mandata dopo il gruppo climatico !)
                                            e non prima come tu affermi! Non ha senso prima la centralina deve sentire la temperatura un uscita per regolarala non quella di ingresso che si presuppone sia alta ovviamente,poi che ci sia una caldaia a condensazione o classica a 60° fissi... alla tua centralina non gli deve fregare niente! Deve regolare la T di mandata di bassa in base a quella esterna, ora funziona a punto fisso a 42° (ma come cavolo fà non lo so' visto che il sondino é sulla mandata prima della valvola e pompa! Sei sicuro?)

                                            Commenta


                                            • #23
                                              CITAZIONE
                                              Deve regolare la T di mandata di bassa in base a quella esterna, ora funziona a punto fisso a 42° (ma come cavolo fà non lo so' visto che il sondino é sulla mandata prima della valvola e pompa! Sei sicuro?)

                                              Ovviamente ho sbagliato! Il sensore di temperatura è a valle della centralina, sulla mandata come dici tu e come è ovvio che sia!

                                              CITAZIONE
                                              Ma sulla centralina non c'é un morsetto ponticellato? comunque dalla foto si vede il cavo di alimentazione della pompa ! basta aprire il coperchietto della pompa a lato e "staccarlo" interponendo un semplice relè sulla fase.

                                              Ho verificato: nessun ponticello.

                                              Ciao!

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Ciao a tutti!
                                                Un breve complimento al forum per iniziare: da nuovo utente mi sembra proprio valido!
                                                Veniamo al dunque.
                                                A giorni devo firmare l'ordine dei pavimenti della mia nuova casa. La mia scelta è violentemente orientata su un pavimento di rovere rustico oliato per ragioni estetiche e di attenzione ambientale (visto la filosofia dell'impresa da cui acquisterò).
                                                Lo spessore del pavimento, tra tavole e cartoni vari di posa, è di 24 mm.
                                                Il riscaldamento previsto è a pavimento.
                                                L'ing. termotecnico che ha redatto il progetto dell'impianto (nonostante fosse stato preventivamente avvisato del tipo di pavimento) ha scritto, nel progetto stesso, che l'impianto garantisce la resa adeguata per pavimenti con spessore massimo di 20 mm. (con interasse dei tubi fissato a 10 cm)
                                                Di contro il fornitore del legno sostiene di aver già realizzato pavimenti di quel genere e di non aver riscontrato avversioni da parte dei progettisti.

                                                Di chi mi fido?

                                                P.s. una cosa non mi torna di tutta la diatriba: a mio parere non sussiste il problema dello spessore, poichè ritengo che l'unico svantaggio sia quello di un'entrata a regime solo più tardiva dell'impianto, tempo che la massa maggiore di pavimento accumuli calore e per poi poterlo cedere.

                                                Spero di trovare risposte!
                                                Grazie!

                                                Marco

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  ciao,
                                                  io ho riscaldamento a pavimento e parquet su un piano.
                                                  Quello che è emerso è che:
                                                  -il parchettista (esperto , anzi molto pignolo, è uno che monta da 30 anni), mi ha subito detto che il pavimento non doveva esser flottante, ma incollato, inoltre il tipo era quello non massello , ma listellare (più o meno..) per meglio adeguarsi ai movimenti ed alle dilatazioni termiche
                                                  -l'idraulico (che NON ha progettato l'impianto, ma solo realizzato), che monta una marca tedesca Vies... mi ha confermato quanto detto dal parchettista,
                                                  -il progettista ha solo detto che in caso di parquet, la temperatura di mandata deve essere leggermente superiore, nell'ordine di pochi gradi (2/4).

                                                  Lo spessore che ho montato è 1,5 cm, più il collante
                                                  Riccardo

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Discussione da spostare in risparmio energetico in casa, dove vi sono diversi interventi sull'argomento.
                                                    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      grazie a Riccardo e a dotting!
                                                      ora ripropongo la discussione in risparmio energetico in casa
                                                      davvero un bel forum

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=12626129

                                                        come vedi dalla tabella che avresti potuto trovare facilmente se avessi dato un'occhiata alle discussioni presenti nel forum, devi incrementare il passo di posa se usi il parquet rispetto al lapideo.
                                                        Ricordati che il legno è un materiale vivo, soggetto a dilatazione termica molto ampie.
                                                        Le dilatazioni sono in percentuale, se hai un parquet da 10 mm. di spessore che si dilata del 10%, hai un mm di dilatazione se hai 25 mm. ne hai 2,5 mm.
                                                        Poi ognuno a casa sua è libero di far esplodere il pavimento come più gli aggrada.
                                                        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

                                                          Intanto un caro saluto a tutti, mi sono appena registrato dopo aver visitato un po il forum.
                                                          Premetto che non sono un tecnico ma un utente che cerca di non prendere fregature e quindi chiedo un consiglio a tutti voi che, a quanto pare, siete ultra competenti e disponibili, visto che nella mia zona questo tipo di impianti sembra quasi sconosciuto.
                                                          Vengo al dunque.
                                                          Devo ristrutturare una casa completamente, anche il tetto, e avrei intenzione di attrezzarla con un impianto a pavimento sia per riscaldare che per raffrescare.
                                                          L'immobile è composto da pianoterra 120 mq (di cui 50 tra garage e ripostiglio che non vorrei riscaldare), 1. piano giorno 120 mq e 2. piano notte 120 mq. nel sottotetto abitabile.
                                                          La ristrutturazione prevede l'isolamento a cappotto esterno con polistirene 8cm e il tetto pannelli isotec 120mm, infissi a taglio termico e solaio controterra isolato con guaina impermeabile e spessore di 10 cm di cemento misto a perle di polistirene. Il tutto per rispettare le norme che entreranno in vigore nel 2010. La zona climatica è la D (Vibo Valentia). Mi hanno proposto il sistema Daikin Altherma + pannelli solari.
                                                          Cosa ne pensate?
                                                          Un ringraziamento anticipato a tutti quelli che vorranno darmi una mano .
                                                          Grazie
                                                          Enzo
                                                          Ultima modifica di nikino; 16-07-2008, 08:15.

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            *** Eliminata citazione integrale del messaggio precedente. nll ***

                                                            Prima una precisazione:
                                                            - siccome sei obbligato ad affidare ad un tecnico qualificato la progettazione con relativa pratica legge 10, D.L. 311/06 da depositare in comune prima dell'inizio lavori, chiederai a lui tutte le delucidazioni e dovrà essere lui a consigliarti il miglior impianto per le tue esigenze ed alle tue possibilità.

                                                            Ora veniamo al tuo impianto:
                                                            - quello selezionato è un impianto di livello altissimo. Se te lo puoi permettere vai avanti su questa strada.

                                                            Ciao e ricordati:
                                                            1) affidati ad un professionista serio e competente (anche se ti costa qualcosa di più)
                                                            2) se hai un impainto di riscaldamento esistente puoi accedere alle detrazioni fiscali del 55%, che in questo caso sono tanti soldi (sempre se hai "potere detrattivo"). Occhio ad una nuova circolare dellAdE in merito alle detrazione su impianti a pavimento.
                                                            Ultima modifica di nll; 01-10-2012, 00:19.

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X