Le norme Europee indicano i requisiti "minimi" che un prodotto deve avere per rispondere all'uso per cui viene venduto. Le Nazioni, le Regioni, le Province, i Comuni, non possono creare sistemi che consentono l'utilizzo di prodotti che non rispettano tali requisiti minimi e neppure possono evitare l'installazione di specifici prodotti. Possono invece, in base alle loro necessità ambientali o di altro genere, rendere le specifiche dei prodotto ancora più stringenti. Pertanto se un comune, una provincia, una regione decide che per poter installare un determinato prodotto nel proprio territorio, tale prodotto debba rispettari limiti più stringenti rispetto a quanto previsto dalla norma Europea, questi valori devono essere rispettati. Riguardo alla norma specifica dei generatori a biomassa da inserire nei locali caldaia, UNI EN 303 - 5, essa è l'unica norma Europea facoltativa. Come sapete, le norme nazionali UNI sono facoltative mentre le norme Europee EN sono legge e quindi obbligatorie. Come dicevo la 303 - 5 è l'unica norma Europea facoltativa. Su questo non intendo aggiungere altro. Dico solo che quando i termocamini e le caldaie a pellet andavano certificati con le norme facoltative, quasi tutti i costruttori mostravano certificati a valanga, dal momento che da primo Luglio 2007 è entrata in vigore la norma Europea obbligatoria, sono sparite le certificazioni e ancora oggi visitando fiere del settore, non tutti i prodotti sono muniti delle relative targhe e delle relative certificazioni. Saluto tutti cordialmente. Luigi Savino
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[NORMATIVA]: Emissioni caldaie
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Buongiorno a tutti , vorrei fare chiarezza sul quesito della possibile installazione di caldaie non a norma con la normativa emissioni della regione Piemonte .
Anche se mi occupo della vendita di caldaie a biomassa austriache , diamo corrette informazioni agli utenti .
In regione Piemonte non possono beneficiare della detrazione irpef del 55% quelle caldaie con valori inquinanti superiori a quanto indicato nel piano stralcio , diversamente si può installare qualsiasi caldaia rinunciando al recupero fiscale del 55% .
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Originariamente inviato da LuGa59 Visualizza il messaggioIn regione Piemonte non possono beneficiare della detrazione irpef del 55% quelle caldaie con valori inquinanti superiori a quanto indicato nel piano stralcio , diversamente si può installare qualsiasi caldaia rinunciando al recupero fiscale del 55% .
"""la 303 - 5 è l'unica norma Europea facoltativa"""
Strano che questa sia facoltativa e tutte le altre obbligatorie visto anche cosa specifica l'iter normativo e la relativa successiva pubblicazione per le UNI EN
UNI CEN= Raccomandazioni
UNI ISO= Adozione volontaria
UNI EN= Recepimento "obbligatorio" di norma Europea che diventa
vincolante all'atto della pubblicazione.
°°°?La versione definitivamente concordata tiene conto delle osservazioni raccolte durante l'inchiesta pubblica. ?Nel caso di norme nazionali, il progetto finale viene esaminato dalla Commissione Centrale Tecnica per approvazione, mentre a livello europeo ed internazionale, viene sottoposto al voto degli organismi di normazione nazionali al fine di essere ratificato e pubblicato come norma. ?A livello europeo ogni membro CEN ha l'obbligo di recepire le norme EN (che diventano UNI EN in Italia) eventualmente pubblicandole nella propria lingua, e ritirando quelle nazionali esistenti sul medesimo argomento. Tale obbligo non esiste invece per le norme ISO che possono essere volontariamente adottate (con la sigla UNI ISO in Italia).°°°
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Ma la base rimane pur sempre questa se si vuole accedere ad incentivi o agevolazioni,
da notare l'eccezione: "ovvero i più restrittivi limiti fissati da norme regionali, ove presenti"
°°°Impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse
L’art. 1, comma 2, del DM 11 marzo 2008, prevede che, se l’intervento di riqualificazione energetica di cui all’art 1, comma 344, della Finanziaria 2007, include la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, tali generatori devono contestualmente rispettare le seguenti ulteriori condizioni:
a) avere un rendimento utile nominale minimo conforme alla classe 3 di cui alla norma Europea UNI-EN 303-5;
b) rispettare i limiti di emissione di cui all'allegato IX alla parte quinta del Dlgs 152/2006 (Codice Ambiente) e successive modifiche e integrazioni, ovvero i più restrittivi limiti fissati da norme regionali, ove presenti;
c) utilizzare biomasse combustibili ricadenti fra quelle ammissibili ai sensi dell'allegato X alla parte quinta del medesimo Dlgs 152/2006, e successive modifiche e integrazioni.°°°OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Originariamente inviato da LuGa59 Visualizza il messaggiodiamo corrette informazioni agli utenti .
In regione Piemonte non possono beneficiare della detrazione irpef del 55% quelle caldaie con valori inquinanti superiori a quanto indicato nel piano stralcio , diversamente si può installare qualsiasi caldaia rinunciando al recupero fiscale del 55% .
Se il piano stralcio vieta l'installazione l'installazione di caldaie che non rispondono a certi requisiti, non è vero che si possono installare lo stesso senza però poter usufruire delle detrazioni fiscali.
Il piano stralcio tra l'altro è uscito con un anno di anticipo rispetto alla finanziaria 2008 che ha introdotto la possibilità di portare in detrazione le caldaie a biomassa.
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quanto recita il D. Lgs. 152/06 è OBBLIGATORIO!!
Originariamente inviato da DR Nord Estallora, a titolo informativo, è possibile post-installare sulle caldaie a biomassa un particolare filtro che consente di rientrare e stare sotto i parametri dettati dalla legge 152
Confesso che non ci sto capendo più nulla: stare sotto la soglia emissiva di quanto stabilito e previsto dal D. Lgs. 152/06 è una disposizione di legge vincolante ed obbligatoria per ogni caldaia oltre i fatidici 35 kW.
Dopo la data di entrata in vigore della legge non si poteva più mettere in esercizio qualsivoglia impianto senza rispettare suddetti limiti, e tutto ciò a prescindere dalla richiesta o meno per l'agevolazione del 55%.
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QUINDI?.......da addetto ai lavori potresti chiarirci questo punto?OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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caldaie fuorilegge?
Originariamente inviato da DR Nord Estdomanda: sopra i 35 kw, tutt'ora le caldaie vendute in italia e in europa, stanno tutte sotto la 152? qualsivoglia impianto come dici tu?
Non son io preposto a controllare o giudicare questo, so solo che se così fosse sarebbero semplicemente FUORILEGGE con tutto ciò che ne potrebbe conseguire!.....e qui lascio all'immaginazione di ognuno prospettare i tanti possibili scenari personali....OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Originariamente inviato da DR Nord Estogni provincia può stabilire quali parametri far rispettare.
Non può essere peggiorativo di una norma di LEGGE, al limite impone norme più severe e restrittive...QUINDI?...OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Ti posso dire che esistono alcuni prodotti che rispdono ai requisiti richiesti, non so se sia possibile indicarne i modelli ed i tipi, comunque ti dico che
ho già accertato la rispondenza dei seguenti:
- Verner Bionatic per pellets, triticale, cereali in genere, nocciolino, ed altri
- Verner Focus a legna
- KWB a pellets e cippato
- Kuenzel a pellets
- Kuenzel a legna
- Pasqualicchio mod. Compact per pellets, nocciolino e misto cereali e pelelts
- Pasqualicchio a legna versione a gasificazione
- Multi Heath a biomassa in genere compreso, pellets, cippato, cereali
- Solo Innova a legna
. ed altre
Tedesco
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L'argomento è molto interessante perché sicuramente la questione investirà progressivamente le varie regioni italiane, visto che le ARPAT impongono ai sindaci di attuare misure restrittive in caso di sforamento.
Lo scorso anno a Lucca e dintorni i Comuni furono costretti a imporre la restrizione dell'uso delle fonti di riscaldamento secondarie a combustibile solido, che tradotto inn italiano voleva dire che se avevi solo la stufa o caldaia per riscaldarti potevi utilizzarla, ma se avevi caminetti anche di ultima generazione o stufette a pellet,\in presenza di un impianto metano/GPL non le potevi accender più.
Mi interessai agli abbattitori elettrostatici contattando le due aziende che avevano partecipato al bando della Regione Trentino Alto Adige, ma le risposte non furono esaustive.
Da utilizzatore posso confermare che le Mescoli Combifire 2 PB/CB 28, PB/CB35 e PB/CB50 sono certificate UNI EN 303-5 2004 in classe 3, ma non possiedo dati sulle emissioni.
Per ora.
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per completezza di informazione riporto anche la classificazione delle bongioanni a legna: la pirovas(in ghisa, fiamma rovesciata) è in classe 3, la thermovas(in ghisa, fiamma tradizionale) è in classe 1, lo stesso discorso vale per le caldaie a legna biasi(pirowood e thermowood),visto che sono le stesse identiche caldaie(cambia il marchio e basta...).ieri mi scordavo, anche l'arca granola manuale è certificata in classe 3.....
ciao
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pure a mio avviso beppe, però per completezza di informazione ho ritenuto giusto riportare i dati di cui sono a conoscenza...
per curiosità beppe, hai voglia di riportare qualche dato anche sulle varie tatano???(se la cosa non ti da fastidio o ti fa tribolare...)ciao
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quanti saranno quelli in regola?
Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio"almeno" in classe 3.
Originariamente inviato da birillo1981 Visualizza il messaggioRicordo che essere in classe 3 non sigifica poter essere .......
a) avere un rendimento utile nominale minimo conforme alla classe 3 di cui alla norma
Europea UNI-EN 303-5;
b) rispettare i limiti di emissione di cui all’allegato IX alla parte quinta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni, ovvero i più restrittivi limiti fissati da norme regionali, ove presenti;
c) utilizzare biomasse combustibili ricadenti fra quelle ammissibili ai sensi dell’allegato X alla parte quinta del medesimo decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 , e successive modifiche e integrazioni.
qui le norme emissive della EN303-5 in classe 3....basta andare a confrontarle con quelle della 152 o le più restrittive, quando presenti, della propria Regione o Provincia!OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Originariamente inviato da turbogen Visualizza il messaggiole caldaie in classe 1 o 2, senza usufruire di nessun tipo di detrazione fiscale, sono ancora liberamente installabili o ci sono dei limiti????OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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anche a mio avviso beppe, e non capirei nemmeno perchè alcune marche di caldaie ancora le producono...magari in alcune regioni, tipo la lombardia, può essere difficile installarle(da quel poco che so hanno regolamenti molto rigidi in fatto di emissioni,fortunatamente non è la mia regione)chissà se bio ne sa qualcosa di più(in generale) la cosa mi interessa molto...ciao
ops, ha risposto mentre scrivevo io.....qualcosa di più certo non si sa???
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La legislazione vigente prevedrebbe l‘obbligo della verifica annuale per gli impianti termici a combustibile solido, come la legna, il cippato o il pellet.....che la stragrande maggioranza lo ignori e/o non la faccia non è una scusante se arrivasse un controllo!
dovrebbe essere nel D.L. 311 ...QUI c'è una sintesi....naturalmente da prendere con le molle in questa repubblica delle banane, che bisogna andarsi a vedere i decreti attuativi ecc..ecc..OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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grazie per il link bio, molto semplice e ben spiegato, in effetti vengono presi in considerazione dei rendimenti che le caldaie a legna tradizionali(a tiraggio naturale)se li sognano la notte, a sto punto non capisco come sia possibile che siano ancora vendute se poi non rientrano nei limiti di legge come emissioni e rendimenti...siamo in italia...ciao
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solo per PIEMONTESI (normativa vigente controllo caldaie)
Per non lasciarlo andare perso tra i meandri del forum questo POST proviene da QUI, e ci sono alcune paginate sull'argomento!!
Questa notte ho avuto gli incubi e quindi è meglio che rettifico per non alimentare false speranze per DOVER o altri Piemontesi che qui dovessero leggere e basarsi per le loro scelte.
Oltretutto anche il nostro MOD CaloRE è fra questi interessati dal momento che possiede una pentola simil-innominato, quindi anche per lui, perchè non creda a quanto suggerito velatamente dall'innominato, come per tutti gli altri un bel DISCLAIMER salva c@lo (il mio) è doveroso, che non vorrei mai un domani mi venissero addebitate colpe "suggeritorie" che naturalmente non mi va di assumermi.
Diciamo che bisognerebbe conoscere quasi interamente i B.U.R. sulla materia ambientale per raccappezzarsi fra normative e regolamenti contrastanti fra di loro di articoli e commi che si son dimenticati di cancellare, che se poi si chiede a "10 addetti ai lavori" si avranno 11 differenti risposte.
So di autocertificazioni che han basato sulla LR del 2007 senza aver tenuto conto del DGR del 2008 che è l'attuazione di quella Legge, quindi non so come finirà quando alcuni di questi avran la fortuna di venir sorteggiati per il controllo a campione obbligatorio del 5%.
Nessuna norma, ripeto nessuna, può essere in contrasto con una Legge dello Stato, che in caso di contestazione è solo questa che fa fede!
Purtroppo il "suddito" è quello che deve sempre pagare anche per colpe omissive di altri, che non può neppure invocare l'ignoranza della Legge, quindi con la propria testa per farsi una propria opinioni ci si vada a leggere cosa dicono a tal proposito sui siti Istituzionali della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo come esempio.
Sito Ufficiale della Regione Piemonte - Territorio e Ambiente - Energia - Bollino verde
Impianti termici - Bollino verde
Tutto chiarissimo?
Ecco, poi dopo tutte queste amenità Istituzionali vedetevi lo specchietto sotto riassuntivo e traetene le conclusioni, io non ho detto nulla!
http://www.energeticambiente.it/atta...a_piemonte.jpgOSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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