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Dimensionamento stufa pellet idro

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  • Dimensionamento stufa pellet idro

    Salve a tutti,
    ho puntato gli occhi sulla stufa a pellet idro La Nordica Extraflame Lucrezia Idro da 23,5 KW (21,5 all'acqua) la quale viene data per riscaldamento di un volume di 673mc.

    La mia casa ha circa 510-520mc totali e la potenza dei radiatori installati è di circa 24 KW (delta T=50).
    La classe energetica è F.

    Secondo voi potrebbe essere indicata come potenza questa stufa?
    Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
    Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
    Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

  • #2
    hai quasi 190 m2 di casa. in classe mica buona: F.

    Io sono in G. Scaldo 150 di casa più il garage (25 m2 dove è piazzata la caldaia, che ora è a 20 gradi pure quello, pur cedendo la caldaia teoricamente solo 1 kw all'ambiente)

    ho una termostufa truccata da caldaia che rende all'acqua 27, 1 kw. non ha mai consumato più di 4.3 kg ora di pellet contro i 7 massimi teorici che può consumare. Con temperature che si discostano di poco dallo zero viaggio 18 ore al giorno.
    da marzo in avanti viaggio due ore al mattino e poi dalle 17 alle 23. (i consumi calano di conseguenza)

    casa tua è più grande della mia ma: è appena più efficente , ma non dici in quale zona climatica abiti e ne se la casa è addossata ad un altro edificio o no. Io sono in zona E.
    consideriamo però che nella stanza dove collochi la idrostufa il termo lo devi tenere ben chiuso.
    a parte il dubbio della zona climatica, dovresti starci, soprattutto con funzionamenti per lunghe ore, nei quali poi la casa si scalda e la caldaia di assesta su consumi sui 2/3 kg ora.

    siccome non parli di acs suppongo tu abbia la classica caldaia a gas. Valuta la lucrezia, con il paracadute del gas in caso di emergenza quali picchi meno 10 o al rientro dalle ferie.

    questo perchè SOVRADIMENSIONARE non è mai corretto. ma tant'è si sovradimensiona nel timore di non farcela in certi rari frangenti col risultato che a parte quei 2 RARI giorni di merla per il resto la caldaia non lavora in regime ottimale (un po' come andare sempre nel traffico con una ferrari). Quindi avendo dei paracadute, appunto il gas, non mi preoccuperei della lucrezia dimensionata a pelo. ciao.

    ps. anche io ho 24 kw, ma non di termo ma di ventilconvettori (e 2 termo nei bagni) e la caldaia anche alle riaccensioni mattuttine non ciuccia mai più di 4.3 kg ora di pellet, contro i 7 che potrebbe consumare.

    diciamo che con case energivore quali la tua e la mia se fai scendere la temperatura ambiente poi per recuperare il calore ci vuole tempo, nonostante la caldaia in quel momento bruci tanto pellet, e questo perchè i MURI SONO FREDDI e quindi danno una sgradevole sensazione. te lo dico io che mi ritrovo con dei ventil che soffiano come forni e i muri gelidi. Ecco perchè vado 18 ore al giorno. per non far scendere la temperatura e non soffrire questo effetto grotta di ghiaccio.

    viaggio sui 20/21 in casa. Metto a 18 o 19 se esco per rialzare a 21 al rientro
    Ultima modifica di claudik; 16-02-2013, 11:32.
    inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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    • #3
      Ciao Claudik,
      grazie per la risposta.
      La tua esperienza mi è molto utile nel capire il mondo della biomassa al quale mi sto approcciando.
      Hai ragione, ho mancato alcuni dati:
      Sono in fascia E (Varese) e la casa è libera sui 4 lati (tipica villetta recente: 4 lati liberi ma da un lato confino con il vicino tramite un portico aperto di 3 metri di larghezza).
      Casa: 145 m2 che per ora scaldo più una taverna da 55m2 dove andrà la stufa a pellet idro che per ora non scaldo (con evidenti problemi di irraggiemento di freddo dalla soletta tra taverna e zona giorno).
      Ho un termocamino ad aria da 11 Kw che mi aiuta nel risparmio di metano.
      Per adesso non sono sicuro di potere anche generare acs a causa di problematiche nell'impianto che devo prima fare risolvere.
      Leggo il tuo problema "muri freddi". Anch'io a volte sento il problema, visto che l'isolamento della muratura c'è, ma è nell'intercapedine con soli 6 cm e ovviamente dove ci sono i pialstri l'isolamento non c'è e invece ci sono notevoli ponti termici. Dove posso sto cercando di intervenire, ma aggiungere il cappotto è improponibile per le mie finanze.
      Anch'io ho notato che mantenere una temperatura con range di oscillazione più contenuti (minimo 18 massimo 20,5) mi garantisce un comfort migliore a fronte di un consumo di metano praticamente identico a settaggi dei cronotermostati con meno ore ma con maggiori oscillazioni.
      Senz'altro manterrò il "paracadute" della caldaia a metano, magari se mi avanzano un po' di soldi valuterò di sostituirla con una a condensazione.

      Se non sono indiscreto, quanti kg di pellet consumi in media all'anno? Hai il puffer o la tua stufa è attaccata "in diretta" tramite scambiatore?
      Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
      Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
      Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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      • #4
        l'anno scorso ho consumato 6.5 tonnellate di pellet. La stufa è in diretta perchè la casa è molto affamata di energia. Di conseguenza non è costretta ad accendersi e spegnersi tante volte al giorno, cosa DA EVITARE con le biomasse. Al massimo, nelle mezze stagioni, fa due accensioni. una al mattino ed una al pomeriggio tardi, fino a sera.

        le caldaie a pellet sono ampiamente modulanti quindi solo in caso di ECCESSIVO SOVRADIMENSIONAMENTO della caldaia occorrebbe un puffer. Ma nel tuo caso la lucrezia è a pelo, ergo lavorerà da metà potenza in su... e per tante ore al giorno. Ora il puffer può avere qualche vantaggio ma diciamo che al massimo, se uno no si trova, lo aggiunge dopo. Ma nel mio caso e nel tuo, direi che la lucrezia idro sarebbe chiamata a lavorare dal mattino alla sera e puoi provare senza.

        p.s. lascia stare la caldaia a condensazione. il risparmio lo danno quando condensano. e per condensare hanno bisogno di RITORNI dal riscaldamento a basse temperature. Tipicamente il riscaldamento a pavimento che esce a 30 e torna 27. ergo i tuoi caloriferi, a meno che non siano ampiamente sovradimensionati, non hanno un ritorno freddo di conseguenza la caldaia a condensazione condenserebbe ben poco. tieniti la tua!!!! e vai di idrostufa.

        Quella somma magari tieni per un bollitore per acs cordivari magari predisposto per il solare da collegare alla lucrezia.... che qui si che risparmi. con i sodli di una condensazione ci esce bollitore e installazione.
        inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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        • #5
          Ciao Claudik,
          granzia ancora una volta per il resoconto della tua esperienza.

          Ho fatto quattro calcoli "della serva" stimando i consumi di questo anno (è il primo che vivo in questa casa).
          Stima consumi sulla base dei consumi fino ad oggi:

          Metano: 1500mc/anno per riscaldamento + 300 per ACS
          Legna camino ad aria: 40 quintali

          Totale per il riscadamento: 1500x9.5Kwh=14.250 Kwh annui di metano + 4000x4Kwh=16000 Kwh annui di legna

          Diciamo allora che la mia casa "consuma" all'anno 14250+16000=30250 KWh di energia per riscaldamento.

          Considerando che terrò il camino in parallelo per riscaldamento di quando sono in casa, facendo una sovrastima del pellet necessario pensavo di considerare circa 16.000 KWh per il pellet, cioè considerando una resa termica di 5KWh per chilo, vorrebbero dire circa 3000-3200 Chili di pellet. E in più mi scalderò la taverna che ora non mi scaldo visto che posizionerò la stufa idro proprio in taverna.

          Cosa ne pensi?

          Il comfort attuale è però non ottimale secondo i miei gusti. Quando la caldaia è spenta e i caloriferi sono freddi, a parità di temperatura ambientale il comfort percepito è assai diverso: si sente freddo.

          Pensavo dunque di regolare la futura stufa a pellet idro in modo da mantenere la temperatura dei caloriferi più bassa (pensavo 50 o massimo 60°C) ma con la stufa accesa per tutto il giorno. (Non ho idea però di cosa posso consumare e quindi il mio conto della serva potrebbe andare a farsi friggere...)

          Se non ce la faccio con la modulazione della stufa, mi sa che opterò in futuro per il puffer. Intanto predisporrò l'impianto.

          Cosa ne dici?
          Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
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          Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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          • #6
            P.S. ma quante ore tenevi accesa la caldaia a metano?



            hai un consumo energitco quasi pari al mio.
            il tuo conto indicativamente è giusto, hai forse sovrasitmato la resa della legna,

            nel tuo calcolo non hai tenuto conto che tutta l'energia bruciata NON va in casa. Ce ne va solo il 90% (supponendo che la caldaia a metano abbia questo rendimento, e più o meno siamo li)

            ma siccome anche la caldaia/stufa a pellet ha un rendimento intorno ai 90.... il conto torna ugualmente.




            le stufe hanno un minimo di temperatura di funzionamento, di solito intorno ai 60 gradi, per evitare che si formino condense (fumi caldi, pareti della stufa a 50 gradi uguale rischio condensa. Ergo vanno minimo a 60, di norma).

            ma non devi preoccuparti. Il funzionamento per molte ore al giorno lo puoi avere anche con la temperatura minima DI CHE SO, 60 GRADI...

            (la mia ha come minimo 65)

            IO uso IL TERMOSTATO per dire basta riscaldamento in casa, e la mia caldaia viaggia sempre a 65. Ma a differenza che nelle caldaia a gas il termostato NON MI SPEGNE la caldaia, la mette solo al minimo, e in tale frangente continua a pompare il suo minimo nei termo. quando fa freddo questo non è assolutamente un probelma perchè quella potenza MINIMA che la caldaia produce (pur essendo nella mia 1.66 kg di pellet ora) , ESSENDO LA CASA ENERGIVORA, non è SUFFICIENTE a far aumentare la temperatura, ma semmai, la fa calare MENO VELOCEMENTE (rispetto alla caldaia a gas nella quale quando il termostato dice OK si spegne tutto). Questo crea quindi un comportamento più omogeneo delle variazioni di temperatura in casa.

            Ad inizio (ottobre e mezzo novembre) e fine stagione (aprile), invece, quando le temperature sono mooolto più miti, questo minimo di potenza che la stufa produce fa comunque aumentare la temperatura in casa.

            io rimedio facendo delle pause, cioè spegnendo la caldaia. Come ti ho già detto due ore di botta al mattino e poi se ne riparla alla sera, alle 17..... (quando rientri non è poi freddo anche perchè si tratta di stagioni nelle quali, DI GIORNO, si arriva anche a15/18 gradi. ergo la casa SMETTE di disperdere calore come un cesto di vimini disperebbe l'acqua....) cioè non si raffredda troppo (al rientro trovo 18 o 19, esattamente come nei giorni della merla quando lascio dal mattino la caldaia accesa (impostata a 20/20.5 se sono in casa o 18 se me non ci sono).-

            Verifica con il manuale della LUCREZIA, che trovi facilmente on line, COME si collega il termostato e se fa questo lavoro (cioè quando chiama di mettere la stufa al minimo senza spegnere la pompa). Ma vedrai che al 90% è previsto l'uso del termostato in questo modo.

            Ecco, se nelle mezze stagioni ti ritrovi a dover spegnere la stufa PIU' DI DUE VOLTE AL GIORNO... ecco che potresti risolvere col puffer, ma visto la casa, la zona climatica e la classe energitica, MOLTO SIMILE ALLA MIA.... secondo me funzionerà come da me... cioè anche senza puffer, mantenendo un confort accettabile per tutte le ragioni che fin qui ti ho accennato.

            ciao.



            Parti con 4 bancali di pellet e ancora i 40 quintali di legna e sei apposto. e vedi

            se vuoi lasciare nel bosco i 40 quintali di legna convertili con altri 2 bancali di pellet (2 tonnellate)
            inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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            • #7
              Grazie claudik!
              Sei sempre molto chiaro!

              Si, sapevo delle rese al 90% sia di caldaia che di stufa a pelle, quindi le ho tralasciate nel conto perchè tanto non cambiava nulla.
              Per la legna io uso faggio, che ho visto da tabulati che rende circa 4KWh al chilo.

              Il punto che mi preoccupa è proprio la t° minima della stufa a pellet. Non sapevo che di norma vadano ad un minimo di 60°C. Ti dico questo perchè la mia caldaia a metano, per adesso con una mandata di 70-75°C sta accesa per un massimo di 6-7 ore al giorno, con vari cicli di on-off. Questo mi permette di mantenere in casa 18-18.5 °C costanti (notte e giorno) che poi tramite il camino alla sera e nei weekend porto a 20-20.5 (e magari con una "botta" aggiuntiva di metano).
              Guardando i consumi di metano consumo una media di 10-12mq al giorno e 15 Kg di legna in media. Le ore di funzionamento sono come vedi poche, ma la casa è grande e la caldaia è da 35KW circa.
              Pensavo dunque di poter sfruttare una T° mandata molto inferiore (pensavo 50°C) e di sovradimensionare 3 caloriferi della zona giorno in modo da evitare troppi cicli on-off della caldaia.
              Non so se impostando a 60°C vada bene oppure non sia troppo o troppo poco.
              Solo provando riuscirò a capirlo.
              Eventualmente mi riservo di predisporre l'installazione di un puffer.

              ...ma si sa... i soldini scarseggiano spempre e risparmiare 2000 euro per il puffer adesso mi farebbe molto comodo...

              Ti faccio una domanda stupida: secondo te quanti cicli di on-off potrebbe sopportare senza deteriorarsi particolarmente una stufa a pellet idro adeguatamente dotata di valvola anticondensa?

              Aggiunta:
              ho guardato il manuale della Lucrezia, ma non riesco a trovare se può andare in modalità "al minimo" senza spegnersi oppure no...

              Ho trovato che se sul display visualizza "Modula" la stufa funziona al minimo. Magari è impostabile tramite cronotermostato.
              Ultima modifica di Zanna91; 20-02-2013, 19:34. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente.
              Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
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              • #8
                se mi dai il link ci guardo anche io sul manuale della lucrezia.


                caloriferi.
                secondo me non serve, al momento, in prima battuta, surdimensionare i caloriferi per poi abbassare la T di mandata. E' un gioco che potresti riservare a dopo, se per caso comperi il puffer. Puoi spalmare una temperatura accettabile anche per 20 ore, senza puffer.

                Io oggi ho mantenuto la casa a 18 gradi dalle 8 sino alle 17.45. a pellet. Senza spegnimenti e riaccensioni. Con la stufa che, quando il termostato diceva ALT STAI SUPERANDO 18 si metteva al minimo e quando la t scendeva sotto i 18 partiva modulando la potenza per quel che serve, (anche fino a 5 per recuperare i 65 gradi impostati).

                non ti ho spiegato, infatti, per non allungare il brodo, che la stufa Modula la potenza erogata per mantenere il set point impostato. come già detto nel mio caso 65 gradi.

                quando il termostato chiama, però, lei si blocca al minimo.

                al minimo la potenza che eroga, pur essendo quella di 1.66 kg di pellet, NON BASTA a soddisfare tutta la casa, i cui ventilconvettori smaltiscono di più.

                di conseguenza la temperatura dell'acqua che circola si abbassa.... 64 63 62 61... FINO A CHE a 58 la pompa si ferma, per evitare che si scenda TROPPO! (funzione anticondensa che hanno quasi tutte le caldaie, senz'altro anche la lucrezia, vai tranquillo).

                (poi a pompa ferma la temperatura in caldaia risale. a 61 la pompa riparte. dopo un po' riscende. a 58 si riferma. Di fatto, quindi, col termostato la minima temperatura che puoi avere oscilla tra 58 gradi e 61....)

                per tutto quanto fin qui detto, quindi, al momento ritengo che se quando il termostato ambiente chiama la lucrezia POSSA fare come la mia, cioè mettersi al MINIMO MA NON SPEGNERSI in casa la T non aumenti (date le dimensioni e la classe F della casa credo che la T, quando la lucrezia è al minimo, possa solo che scendere. magari più lentamente che se fosse spenta, ma scendere)

                Di conseguenza il termostato può REGOLARE ampiamente la T in casa senza disturare la lucrezia.

                Anzi penso che potrebbe funzionare anche più ore della caldaia a gas.

                Accensioni on e off più di tre al giorno e meglio non farle. (anche il crono di serie non prevede di impostare più di tre accensioni al dì)

                insomma: vai tranquillo che con così tanti metri quadri e per giunta in classe F.... problemi di surdimensionamento non ne avrai e potrai mantenere costante la T in casa quanto vuoi, così come ORA faccio io: quando non ci sono, termostato a 18 e quando arrivo... ho 18. Se ho ospiti con bambini invece lascio a 19.

                se è "festa"... 21 spianato sempre!....

                e la casa, di conseguenza è a 18 o 19 o a... 21....
                Ultima modifica di claudik; 20-02-2013, 19:18.
                inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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                • #9
                  Buongiorno DAS, prima di darti dei consigli sulla termostufa devi dirci attualmente che tipo di radiatori hai (ghisa, acciaio, alluminio, ventilconvettori) e se durante il giorno la casa è abitata oppure no. Poi ti consiglio di fare una prova per vedere quanto calore disperde la tua casa: dalla mattina quando ti alzi fino alla sera quando non vai a letto, metti il termostato ambiente su una temperatura fissa (esempio 18-19 gradi) e vedi la caldaia attuale quante accensioni fa. Poi da qui si può iniziare a dare consigli. Cmq per esperienza personale con i radiatori a 60# non ci scaldi niente, riesci forse a mantenere la temperatura che hai all'interno della casa.

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                  • #10
                    Grazie Claudik,
                    come sempre sei sempre molto chiaro!
                    (vorrei precisare che sicuramente non farò il "fai da te" ma mi rivolgerò ad un esperto venditore e ad un tecnico. Tutte le mie domande però le faccio per avere tutte le basi tecniche possibili onde non farmi "fregare". Nel forum leggo infatti che molto spesso ci sono sedicenti tecnici che poi fanno più danni che altro).

                    Allora, le schede tecniche le trovi qui:
                    LaNordica-Extraflame | Elenco manuali


                    x Mototopo:
                    Grazie per i suggerimenti. Tengo la casa fissa a 18.5 e ho radiatori in alluminio.
                    Farò la prova, ma per farla devo essere presente in casa e se sono presente tutto il giorno vuol dire che siamo nel weekend e utilizzo anche il camino.
                    Vediamo: provo a far qualche analisi e poi ti so dire. Grazie!
                    Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
                    Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
                    Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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                    • #11
                      dal manuale si vede che i termostati possono comandare accensioni e spegnimenti. posono comandare indirettamente, tramite le prese out 3 e 4, una pompa che alimenta un bollitore bollitore.

                      però il termostato spegne sempre la caldaia.

                      In una casa poco coibentata questo avverrebbe TROPPE volte al giorno.

                      per Il telecomando si parla di regolazione temperatura, ma essendo così piccolo escludo che abbia una sonda di rilevamente temp ambiente. credo invece che semplicemente telecomandi l'impostazione della temperatura dell'acqua nella stufa.


                      considerazioni:

                      puoi regolare la temp dell'acqua da 60 a 80. (più la tieni bassa e meno la stufa cede all'ambiente dove è colocata. Io, avendola ingarge, preferisco infatti allungare i tempi di riscaldamento e viaggiare alla temperatura minima possibile, che nella mia è 65, piuttosto che andare a oltre 70 per meno tempo. eviti anche stratificazioni di aria in casa.

                      in pratica credo che ad inizio e fine stagione si vada di temp minima.

                      in merla si vada anche a80.


                      direi che la temepratura in casa, a questo punto, sia meglio controllarla con il comando di regolazione della POTENZA, che anche nella lucrezia va in step, da 1 a 5.

                      Ecco magari uscendo di casa puoi metterla a 1. Questo, in pieno inverno, implica che non riesca a produrre abbastanza calore da far salire la t in casa. quindi può funzionare quante ore vuoi evitando che la casa si raffredi troppo.
                      L'inconveniente è che non sai se a 1 sia troppo o poco, non hai una regolazione da termostato.

                      però col tempo imparerai a consocere il sistema e a capire se al mattino, uscendo di casa, sia meglio metterla a 1 piuttosto che a 2: lo capirai in base alla t che trovi al rientro.

                      cioè se al rietro la casa è a 16, il giorno dopo la lasci a 2....


                      poi quando sei in casa la metti al massimo. (e lei andrà al massimo, cioè consumerà il massimo pellet di cui è capace, fino a raggiungere la temperatura di set point dell'acqua da te impostata, che ha un range da 60 a 80).

                      La differenza tra 1 e 5 è che a 5 lei PUO' erogare la massima potenza quindi anche se tutti i caloriferi chiedono caldo lei brucia tutto quello che può e MANTIENE la temperatura dell'acqua che circola.

                      a 1 invece lei eroga solo UNA PARTE della potenza massima, è come bloccata, è come se fosse una stufa PIU' PICCOLA diq uello che è, per cui se i caloriferi chiedono molto... implica che la potenza non basta e la t dell'acqua impostata calerà fino a che la funzione ANTICONDENSA (che ho visto che lucrezia ha) spegne la pompa.

                      ero ai caloriferi arriva acqua calda a intermittenza. ergo la casa non aumenta di temperatura... si mantiene... ( o, se 1 è troppo poco per il freddo che fa... la Temperatura in casa cala a 16 o 15... e allora passi a potenza 2...)

                      ciao
                      Ultima modifica di claudik; 21-02-2013, 18:25.
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                      • #12
                        Ciao Claudik,
                        come sempre grazie per le tue chiarissime risposte!

                        Dunque, nel caso scegliessi la Lucrezia dovrei mantenere i cronotermostati (3: Mansarda, piano terra e taverna) a temperatura alta e regolare la temperatura con la potenza della stufa.
                        Si potrebbe fare comodamente se la stufa fosse installata, per esempio, in soggiorno tramite il telecomando.

                        Purtroppo però dovrò installarla in taverna, cosa che rende scomoda questo tipo di regolazione rendendo quasi indispensabile il puffer.
                        Magari con la regolazione tramite impostazione orari della stufa si può migliorare il tutto. Studierò bene il manuale.

                        Avevo "puntato" la Lucrezia poichè ho visto che a parità di potenza/prestazioni mi è sembrata quella col migliore rapporto qualità/prezzo (indagine su internet). Mi sapresti indicare qualche marca/tipo di stufa che invece può essere regolata da cronotermostato in modo da non spegnerla al raggiungimento della T° impostata dal cronotermostato stesso ma che la manda in modulazione al minimo?
                        Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
                        Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
                        Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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                        • #13
                          hai un mp.

                          è diviso in due parti perchè era troppo lungo.

                          ehm. il termostato la manda al minimo forzato.

                          in modulazione ci va quando può scorazzare liberamente (il termostato le dice LAVORA CHE FA FREDO) e quindi eroga una potenza VARIABILE (modula) in modo che l'acqua rimanga alla T impostata anche se in quel momento, come da me, hai 6 ventil che soffiano come uragani.

                          ciao
                          Ultima modifica di claudik; 22-02-2013, 18:24.
                          inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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                          • #14
                            Ciao Claudik,

                            venerdì ho porvato a chiamare l'assistenza tecnica della Nordica extraflame.
                            Mi hanno dato il numero dell'agente per la mia zona (quello che vende ai rivenditori) dicendomi che aveva anche competenze tecniche.

                            Sono stato molto soddisfatto dalla telefonata. Oltre a essere molto cordiale e disponibile (seppure lui non venda direttamente ai privati), mi ha dato una serie di informazioni molto interessanti.
                            La più interessante, sempre riguardo la Lucrezia, sta nel fatto che seppure presentando 5 livelli impostabili, ogni livello è diviso a sua volta in numerosi sottolivelli di modulazione di potenza per un totale di 16 livelli di moduazione possibile a seconda della richiesta di calore necessaria.
                            Mi ha anche detto che è possibile impostare la stufa in modo che il termostato al raggiungimento della T° impostata mandi la stufa in standby, che significa al minimo senza spegnerla (come dicevi tu).

                            L'unico problema, diceva lui, è che siccome nel mio caso ci sono valvole di zona, quando il tempstato chiude anche la valvola di zona, il cicuito rimane troppo corto e la stufa, anche se in standby al minimo, arriva in sovratemperatrura e potrebbero scattare le sicurezze che la spengono.
                            L'agente mi ha detto quindi che ci sono delle schede elettroniche aggiuntive (opzionali) per la stufa che gestiscono questo problema controllando direttamente le valvole di zona per evitare la sovratemperatura.

                            Mi ha consigliato però di fare valutare l'impianto e le varie predisposizioni che voglio fare (puffer, solare ecc...) da una termotecnica (lui ne consiglia una della mia zona che fa solo impianti e prime accensioni per la nodica, ma non vende stufe, per quelo potrei comprale anche in internet con i relativi risparmi) in modo da evitare le famose "idrobestiate" spesso discusse anche in questo forum.
                            Secondo l'agente,infatti, un impianto ben fatto e certificato in unione alla termostufa adeguata mi permetterebbe di accedere in maniera molto vantaggiosa al nuovo conto termico (del quale sinceramente ho ancora capito poco).

                            Ciao!
                            Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
                            Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
                            Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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                            • #15
                              BENE.

                              considera che nel mio caso, quando il termostato chiama, la stufa si imposta SI al minimo, va bene, ma di default la pompa si spegne, di fatto andando (ovvimente) RAPIDAMENTE a surricaldarsi e quindi a spegnersi.

                              ecco, in altre parole è la pompa che continua ad andare anche quando il termostato ha chiamato che fa la differenza....
                              (ovvimanete se hai tutte le valvole di zona chiusa COMUNQUE la stufa nonsa dove scaricare la pur minima potenza che eroga quindi va in sovretemperatura. Secondo me basta scegliere una zona, magari NON quella notte, ma una zona giorno, la più abitata, e fare in modo che la SUA valvola di zona non chiuda. la stufa scaricherà li.)


                              nel mio caso il grave è che il CAT dell'accensione I G N O R A V A che nel menù segreto a LUI riservato vi fosse il comando denominato TERMOSTAT PUMP impostabile da off (come di default) a ON, come poi l'ho messo io.

                              quindi buona stufa.

                              prova a partire senza puffer. secondo me vivrai bene, vista la lucrezia, capace di assecondare ampiamente ogni esigenza dell'impianto, come molte stufe moderne d'altronde...

                              facci sapere scelte, progressi e quant'altro.
                              ciao.
                              inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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                              • #16
                                Grazie Claudik!
                                Quando avrò notizie (inizierò con la ditta termotecnica) vi farò sapere.

                                X Mototopo:
                                Sto facendo le stime, ma aspetterei anche il parere dei termotecnici. Ti farò comunque sapere. Ciao!
                                Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
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                                • #17
                                  x Mototopo:

                                  Allora: ho fatto delle stime e delle "prioezioni" (termine che in questi giorni va molto di moda eheheh )

                                  Dunque: Ieri non ho tulizzato il termocamino ma ho lasciato che la caldaia facesse tutto. Ieri faceva freddo dalle mie parti (grosse gelate notturne) ma durante le ore diurne c'era un sole che ha portato la temperatura attorno ai 5-6 gradi. Alla sera attorno allo 0 o meno.

                                  La caldaia ha consumato circa 15,5 metri cubi di metano.

                                  Allora ho provato a fare stime in proiezione da ottobre a fine aprile (con un foglio excel) che mi hanno stimato un consumo di metano annuo di circa 3000-3100 mc (ovviamente solo con utilizzo di caldaia a gas e lasciando spento il termocamino).
                                  Questo equivarrebbe ad una richiesta della mia casa di circa 30.000 KWh annui per il ricaldamento (nelle stime ho considerato già anche qualche mc in più per i week-end e le feste).

                                  La prova del nove è data dal consumo rilevato effettivo sia di mc di metano che di legna utilizzata.
                                  La proiezione sui consumi rilevati è di circa 1800 mc annui + 35/38 quintali di legna (faggio)
                                  Tali consumi infatti mi darebbero un dato di circa 30.000/32.000 KWh necessari alla mia casa, dato che quadra con le stime del "solo" utilizzo di gas.

                                  Ora, la lucrezia sviluppa 21.5 KWh all'acqua. Dunque considerando una media di utlizzo di 200 giorni all'anno, vorrebbe dire che ho bisogno (in media) 30.000/200= 150KWh al giorno. In pratica 150KWh/21.5=6.7 ore in media di utilizzo al giorno.

                                  Cosa ne pensi?
                                  Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
                                  Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
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                                  • #18
                                    non sono mototopo ma.. penso che come calcolo ci possa stare.

                                    però nel caso sarebbe meglio più che un funzionamento al MASSIMO per 6.7 ore magari un funzionamento Modulante per 13/14 ore al giorno.

                                    l'equilibrio termico ed il confort ne gioverebbero.

                                    e poi è difficile che la casa assorba 7 ore continue di funzionamento al massimo.
                                    più verosimilme che al massimo ci vada le prime 2 ore e poi moduli.

                                    poi se spegni, data la scarsa coibentazione, la temperatura in casa crolla.

                                    e allora i quei 150 kw/h al giorno magari li spalmi dal mattino alla sera piuttosto che concentrati in 6.7 ore.




                                    poi quando ce l'hai puoi anche vedere se andando 7 ore al massimo piuttosto che 14 in modulazione consuma di meno o uguale....
                                    Ultima modifica di claudik; 27-02-2013, 16:12.
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                                    • #19
                                      e comunque tieni presente che NON IN TUTTI i 200 giorni ti saranno richiesti 150Kw...

                                      adesso che fa freddo si...

                                      ma poi a fine stagione (e per analogia ad inizio satagione), quando fuori si arriva anche a 15 gradi.... i kwH necessari ogni giorno calano bruscamente... (io per esempio posso spegnere per 8/10 di seguito senza patire al rientro a casa, nel pomeriggio tardi.)
                                      inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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                                      • #20
                                        Ciao DAS, forse non ci siamo capiti..
                                        Non ti avevo chiesto il consumo nell'arco dell'intera giornata, ma quante accensioni e spegnimenti faceva il cronotemostato, per verificare in realtà di quanto calore aveva bisogno l'abitazione e di quanto calore cedeva.
                                        Cmq io ti do un consiglio, installa un bel puffer, così la stufa si accenderà solo quando lui avrà bisogno di calore.

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                                        • #21
                                          e se non hai abbastanza soldi predisponi per un bel puffer, fai un anno senza e vedi come va.

                                          poi semmai lo comperi.

                                          Di certo se ti ritroverai con 18 di funzionamento come fa la mia stufa, zero catrame, funzionamento ottimale (va be la mia ha una meravogliosa spatola che raspa il braciere di CONTINUO quindi il rendimento di combustione rimane sempre uguale)....

                                          ti risparmi spazio e soldi.

                                          non che sia contrario al puffer. Anzi. lo comprerei. Ma nel caso di una moderna stufa a pellet è una miglioria.. a cui è possibile rinunciare senza troppe rinunce (n po' come ai sedili in pelle).

                                          se invece parlassimo di prodotto a LEGNA e non a pellet... bè non ci rinuncerei mai....

                                          ciao
                                          inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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                                          • #22
                                            Grazie Mototopo e Claudik.

                                            X Mototopo: ho pensato di dire i KWh o i mc di metano consumati al giorno in media poichè il cronotermostato mi fa il conteggio delle ore in cui rimane in "on" ma ciò non è correlabile all'accensione della caldaia. Può essere in on il cronotemostato ma la caldaia essere invece spenta perchè ha raggiunto la T° impostata dell'acqua o viceversa.
                                            Se vuoi posso dirti il valore di ore segnao dai crono.

                                            x Claudik: Ho dato un'occhio alle thermorossi. Prodotti senz'altro molto, molto interessanti, anche se un po' più cari rispetto alla Nordica Extraflame (media prezzi internet).
                                            Un pregio delle Thermorossi H2O (secondo la mia opinione) oltre al meccanismo di pulizia del bracere è il grande serbatio del pellet (54Kg!!!) che non ho mai visto cos' grande in termostufe (solo le caldaie l'hanno più grande, almeno per quanto ho visto).
                                            Farò comunque fare un preventivo!
                                            A questo punto che ne dici? la H2O 25 o la 34? (non vorrei fosse troppo grossa)

                                            Certamente predisporrò gli attacchi per un futuro puffer, poichè un domani vorrò dotarmi anche di solare termico.
                                            Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
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                                            • #23
                                              per la thermorossi stai Mooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo lto attento alla assistenza in zona, che loro, come casa, non ne vogliono avere che fare con il cliente, offrendoti sempre e solo la mano del CAT...

                                              che se è come il primo che trovai io qui in zona..... Il Signore ti aiuti.

                                              ma no, in fondo è impossibile che esistano altri così SCARSI.

                                              il serbatoio grande è comodo non solo e non tanto per la quantità complessiva contenuta, come il neofita crede ma anche per le DIMENSIONI DELLA IMBOCCATURA: infatti il carico del pellet è l'operazione che l'utente maggiormente sarà chiamato ad effetturare sulla stufa. quindi è importante fare la minore fatica possibile ed impiegare il minor tempo possibile. Ecco che quindi avere una bocca grande consente di appoggiare il sacco sopra, tagliarlo per l'intera larghezza del lato più corto e svuotarlo in un attimo dentro senza tanti complimenti.

                                              ciao
                                              inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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                                              • #24
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                                                come sempre grazie dei suggerimenti.

                                                Non so se sto per dire una crande cavolata, ma visto che devo finire la taverna, dove andrà installata la stufa e la finitura la faccio io con il prezioso (e gratuito ) aiuto di mio suocero, pensavo di predisporre addirittura una tubazione per il dispaccio pneumatico del pellet.
                                                Mi spiego: la taverna è adiacente al box. Nel box volevo mettere (sempre in futuro) un pelletbox o similari. Poi dal pelletbox volevo mettere una pompa pneumatica per pellet e fare partire un bel tubo per arrivare fino alla stufa. Pensavo di fare correre il tubo a livello del soffitto della taverna, che dovrei comunque controsoffittare e potrebbe mascherarmi almeno in parte il tubo. Metri totali di tubo: 16-17 compreso il dislivello massimo di 2,4 metri. Pensavo di fare arrivare il tubo fino a sopra la bocca della stufa e poi con un tubo flessibile di indirizzarlo nella bocca della stufa stessa. Per adesso integrerei solo il tubo nel controsoffitto.

                                                Che ne dici? E' una bestiata? Sarebbe solo per una questione di comodità di carico (so che il pellet sfuso costa come quello in sacchi).
                                                Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
                                                Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
                                                Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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                                                • #25
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                                                  l'idea.. si può fare. considera però che i sistemi che vengono venduti hanno dei sensori per capire QUANDO il serbatoio della stufa è pieno, e quindi capaci di fermarsi da soli.

                                                  ma se togli questo automatismo ottieni un sistema che NON può prescidere dalla presenza umana per caricare la stufa. sereve solo per non fare la fatica di riempirla tu, e cioè con un pulsante che, stando DAVANTI alla stufa tu schiacci fino a che non è piena. quando è piena lo molli e lui smette di caricare.

                                                  così è più fattibile.

                                                  anche io ci avevo pensato, fortunatamente, come con il puffer, riservandomi di vedere come sarebbe andata dopo un anno di prova.

                                                  alla fine per spostare 3 sacchi al giorno (max 4 sacchi al giorno ora con temperatura negative oppure addirittura 1 o max 2 sacchi nelle mezze stagioni.... mi son detto che lo sbattimento (e la spesa, che equivale ad un'altra caldaia) non vale la candela.

                                                  ma io parlo perchè tengo ilpellet a 3 metri dalla stufa. Se incominci ad averlo a 20 metri e magari un piano sotto o sopra... allora non metto becco...

                                                  diciamo che se ne può parlare. Ma se parliamo di fai da te hai molti inconvenienti da risolvere, di tipo pratico. A meno che tu non sia in pensione, quindi con tanto tempo libero mi chiedo se ne valga la pena..

                                                  ciao
                                                  Ultima modifica di claudik; 28-02-2013, 19:08.
                                                  inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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                                                  • #26
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                                                    si in realtà la mia idea è quella di predisporre un sistema che "faciliti" solo il carico, non mi interessa un sistema automatico (anche perchè so che solo le caldaia ce l'hanno, e non le stufe ed in taverna la caldaia a vista è un po' antiestetica).

                                                    Il fatto è che per raggiungere la stufa portandosi i sacchi (magari su un carrellino) devo fare 18-20 metri.
                                                    Ora che si è "baldi giovani" (si fa per dire) la cosa non crea problemi, ma in futuro potrebbe tornare molto utile!

                                                    In pensione? Mio suocero è in pensione e siccome è un ottimo "tuttofare" penserà lui a risolvere i piccoli problemini eheheh
                                                    Per caso sai che dimensioni deve avere la conduttura per il pellet per il pompaggio pneumatico? Potrebbe bastare un 40-50mm (interno) per il pompaggio a 16-17 metri? o è troppo poco?
                                                    Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
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                                                    Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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                                                    • #27
                                                      20 metri per essere stanti son pochi e per essere pochi son tanti.

                                                      nel mondo extraflame, per esempio, sono la lunghezza massima. MA compresa di mandata e ritorno. quindi la distanza dell'accumulo non può superare i 10 metri.

                                                      http://www.general-store.it/public/c...STEMACARIC.PDF

                                                      ma un carrellino portapacchi modificato in modo da avere una bella base ampia quanto un sacchetto?
                                                      inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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                                                      • #28
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                                                        E non sapevo neppure ci volesse ache il ritorno per l'aria...

                                                        Certamente all'inizio mi farò un bel carrellino per portare i sacchi, ma visto che dovevo finire il controsoffitto della taverna, pensavo comunque di integrare i tubi.

                                                        Mah... studierò bene la cosa!

                                                        Ciao!
                                                        Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
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                                                        Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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                                                        • #29
                                                          eh... è più difficile a farsi che a dirsi... ciao
                                                          inviato da Asus Zenfone 2 mediante dettatura vocale

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                                                          • #30
                                                            IDRO STUFA A PELLET, consiglio sull'acquisto

                                                            Buongiorno signori, chiedo gentilmente consiglio per acquistare una Idro Stufa a Pellet, io ho una villetta semi-indipendente di 2 appartamenti da 40 mq ciascuno con 2 stanze ogni appartamento, con una sola facciata che appoggia su un'altra proprieta, la zona e' Stresa prov di VB, l'isolamento della di entrambi gli appartamenti e' pessimo direi al minimo, io vorrei staccare completamente le 2 caldaie a gas e mettere 1 sola idro stufa a pellet per tutti e 2 gli appartamenti, io vorrei questa stufa:EXTRAFLAME DUCHESSA IDRO STEEL PE... link specifiche: EXTRAFLAME DUCHESSA IDRO STEEL PE .... perfavore se riuscite a darmi un consiglio vi sarei grato, xche' con il gas e le caldaie vecchie nn riesco piu' a starci dentro con le bollette, vorrei sapere se con una stufa come quella che ho scelto potrei scaldare tranquillamente tutti e 2 gli appartamenti... grazie ancora

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