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Lo smog fatto in casa
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un buon motivo per sostituire, agevolati dal CT2.0, tutti i generatori a biomassa vecchi e obsoleti con generatori prestanti, moderni e in regola con le nuove direttive (in Italia sono 3/4 milioni i generatori da rottamare)
ci saranno persone che continueranno con la biomassa ed altre no, importante è sistemare il parco che purtroppo in Italia, per la classica faciloneria di molti (e pure ditte), è vecchio, inquinante, mal controllato e mal gestito.
inoltre è un buon motivo per mettere finalmente in campo controlli seri e sanzioni pesanti per chi non è in regola
altrimenti.... solo bla bla bla
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<Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov
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Si sono disponibili. Ma ti rassicuro dicendo che le nuove tecnologie di rigenerazione in frenata delle moderne automobili stanno diminuendo in maniera significativa l'utilizzo dei freni e la relativa incidenza.
A che tu dott non potresti circolare senza freni..... scaldarti a metano o pdc si.
Tutto il contrario di quanto si stia facendo in campo casalingo con la tecnologia della combustione della biomassa..... [emoji122] polveri sottili da 200 volte in su [emoji106][emoji106][emoji106]
F.
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Originariamente inviato da Fabry7501 Visualizza il messaggioSi sono disponibili. Ma ti rassicuro dicendo che le nuove tecnologie di rigenerazione in frenata delle moderne automobili stanno diminuendo in maniera significativa l'utilizzo dei freni e la relativa incidenza.
vecchi freni inquinano, vecchie caldaie inquinano
nuovi freni inquinano meno, nuove caldaie inquinano meno
capito...
A che tu dott non potresti circolare senza freni..... scaldarti a metano o pdc si.
e dove non arriva il metano?
e dove non posso scaldare in PDC?
tutti al freddo perchè a qualcuno da fastidio il fumo delle costicine ai ferri del vicino?
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Non nuovi freni, nuove auto con motore elettrico e frenata regen permettono di usare molto meno (o niente) i freni e quindi le auto elettriche emettono meno PM ANCHE da ruote e freni. Il tutto testimoniato dalle usure minori degli stessi.
Alle caldiae e biomassa moderne, come ai diesel moderni, bisognerebbe fare test seri, più seri di come sono fatti ora.
Quanto durano i filtri o i catalizzatori?I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli
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Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggioNon nuovi freni, nuove auto con motore elettrico e frenata regen permettono di usare molto meno (o niente) i freni e quindi le auto elettriche emettono meno PM ANCHE da ruote e freni. Il tutto testimoniato dalle usure minori degli stessi.
e per chi deve usare auto diverse dalle elettriche ?
Quanto durano i filtri o i catalizzatori?
nelle caldaie serie le emissioni si controllano ottimizzando in primis la combustione
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Voglio inoltre far presente (soprattutto a chi sostiene che i nuovi diesel inquinano poco), che i valori dei test valgono (quando non taroccati all'origine), per i primi mesi di vita del veicolo. Dopodiché ogni viaggio inquinano sempre di più.
Oltre alla presa per il culo del fap e similari che emettono ancora più particolato fine ( pm2.5 e inferiore).
Quindi, semplicemente, i diesel devono sparire dalla circolazione quanto prima. Bastano GPL, metano e un minimo di benzina o bioetanolo x muovere i mezzi che non potranno affidarsi completamente all'eletrico nei prossimi anni.Essere realisti e fare l'impossibile
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Come esperienza personale, posso affermare che su auto diesel euro 6 dtemp i cicli di rigenerazione sono abbastanza frequenti, a seconda del tipo di guida anche sotto i 200 km, durante tali cicli di circa una quindicina di km i consumi di gasolio sono rilevanti tali da abbassare la media chilometrica, in caso di frequenti interruzioni di rigenerazione si ha anche contaminazione dell.olio motore. Per i mezzi movimento terra dotati di filtro sullo scarico e impianto ad blu la manutenzione è onerosissima, basta una rottura sul motore a mandare ko il filtro con costi di sostituzione proibitivi.
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Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggiocome le fumarole a biomassa , limiti rispettati appena montate
la tecnica corre.... anche nelle caldaie
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scritto da GiuseppeRG
nelle auto serie i catalizzatori hanno i cicli di rigenerazione
non è che ti confondi con i filtri FAP o DFP?più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza
Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!
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vorrei porre una domanda da scettico sulla serietà di chi ha in mano i fili del potere.: nelle nazioni europee più progredite e avanti all'Italia, come hanno regolato il problema inquinamento da biomassa..? non voglio credere che questo sia solo un problema dell'Italia..Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..
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Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggiociao Giuseppe di quali catalizzatori stai parlando ?
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Originariamente inviato da aldo55 Visualizza il messaggionelle nazioni europee più progredite e avanti all'Italia, come hanno regolato il problema inquinamento da biomassa..? non voglio credere che questo sia solo un problema dell'Italia..
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per ideologia s'intende "interesse" o che..?Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..
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scritto da Giuseppe
"catalizzatori" per dire FAP o altri sistemi
comunque i catalizzatori in fase eterogenea vanno in contro alle varie fasi di invecchiamento/decadimento…. tra cui
1- avvelenamento del catalizzatore ( sottoprodotti o presenza di impurità )
2- sinterizzazione ( formazione di agglomerati di catalizzatore per le elevate temperature )
3- intasamento da polveri ( riduzione superficie di contatto )
quindi prima o poi va CAMBIATO
salutipiù studio e più mi accorgo di non sapere una mazza
Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!
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Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio
quindi prima o poi va CAMBIATO
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magari dietro questi cè qualche spintarella "sbadata" da parte dei poteri grossi.. ma meglio non andare oltre..Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..
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Eroyca. la presa per il culo dei dpf e fap è testimonianza che la tecnologia sia plafonata e non permetta miglioramenti. Il metano infatti anche per veicoli industriali è gia una realtà e le case sono impegnate alla transizione. È chiaro. Semplice.
Sulla biomassa? Emissioni di Pm e Co da nuovo per le 4 o 5 stelle ambientali [emoji1787] ... 200 o 300 volte in più rispetto al metano. Cosa diciamo? Questa non è una presa per il culo?
F.
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Chiarisco una cosa... non sono pro-biomassa a prescindere ma mi sembra giusto stimolare l'attenzione sulla visione di insieme.
Ovvero prendere in considerazioni diversi parametri e non solo, in base alla convenienza, solo CO2 o particolato o il singolo inquinante.
La combustione, per sua natura, inquina. Questo inquinamento può essere diminuito, e anche fortemente, su alcuni parametri ma spesso a scapito di altri.
Ma anche ottimizzando al meglio la combustione e MANTENENDOLA nel tempo ottimizzata, cosa che si può garantire maggiormente su pochi grandi impianti, la biomassa garantisce alcuni punti a favore:
- Ciclo della CO2 neutro o quasi (quindi con piccolissimo impatto sull'effetto serra);
- cancerogenicità del particolato emesso, minore di quello da fossili. Questo secondo punto è stato dimostrato da alcuni studi (ora non ce l'ho sottomano ma vi riporto la fonte o trovatela sul web), ove in particolare l'utilizzo di biodiesel o etanolo è risultato, a parità di quantità e grandezza di PM, meno cancerogeno (meno aggressivo) di quello da combustibili fossili.
- rinnovabilità (fino ad una certa soglia...)
Detto questo, ovviamente non si può pensare di non prendere in considerazione la limitazione o un controllo serio dei piccoli generatori a biomassa nelle grandi città o in luoghi e momenti critici... però, nella normalità non si possono neppure demonizzare.
Ovviamente, come in tutte le cose, ci vuole un uso ponderato e ben organizzato... cosa che non avviene ad esempio per le auto che sono pervasive della nostra società con miliardi di piccoli emettitori sparsi OVUNQUE nel territorio e senza alcuna possibilità di reale controllo (non tirate fuori le revisioni che anche dove fatte con coscenza lasciano il tempo che trovano!!).
Il numero di camini e caldaie non è certo assimilabile a quello dei veicoli in circolazione... ma è comunque giusto porre dei limiti anche per questi.Ultima modifica di eroyka; 17-01-2020, 10:13.Essere realisti e fare l'impossibile
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A me sembra facile fare un ragionamento generale, anche in base alle risposte date da Hyde o altri.
Più il carburante è "sporco", più inevitabilmente, anche nel migliore dei motori o nell amigliore delle caldaie, emetterà inquinanti e particolato.
Quindi è facile, in base alla composizione chimica del carburante E al tipo di combustione che si riesce a fare, che i carburanti più puliti sono i gas "puri", seguiti dai carburanti liquidi, e poi dai solidi.
Forse mr.Hyde potrà confermare in maniera più chimica questa affermazione.
Quindi nell'ordine: idrogeno (se esistesse a buon mercato ) - metano - GPL - benzina - diesel - biomasse - carbone.
Poi più gli impianti sono grossi più è facile controllare le manutenzioni, mentre è difficile che un privato cambi (senza controlli e multe pesantissime) catalizzatori o filtri su caldaie o auto.
Per questo l'elettricità permette di ridurre ulteriormente le emissioni: impianti grossi, ottimizzati, e uso consistente di rinnovabili (ormai al 40%) e metano.
Quindi PdC , la biomassa dovrebbe essere confinata alle centrali termoelettriche o a quei pochi che non hanno alternative, o usano biomassa a kmo in aree montane dove l'inquinamento non è un problemaI miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
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Eroyca. Rispondi almeno tu alla domanda del secolo:
Perché se tolgo il metano del brico e metto biomassa super Stra iper certificata 5 stelle .... posso inquinare con pm e co 200 - 300 volte in più????? Mai avuto una risposta dal forum.
F.
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Originariamente inviato da Fabry7501 Visualizza il messaggioPerché se tolgo il metano del brico e metto biomassa super Stra iper certificata 5 stelle .... posso inquinare con pm e co 200 - 300 volte in più?????AUTO BANNATO
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Ciao,
Perché se tolgo il metano del brico e metto biomassa super Stra iper certificata 5 stelle
Se hai già il metano in casa e vivi in città dubito fortissimamente che qualcuno passi a biomassa.... per me non avrebbe alcun senso.
Diverso è se sei in campagna... se hai magari biomassa a basso costo e km zero potrebbe convenire economicamente.
A livello ambientale ci sono pro e contro.
Diciamo che gli incentivi in questo campo sicuramente devono essere molto oculati. Ma nessuno ti da incentivi (o sbaglio???) per passare da metano a biomassa.Essere realisti e fare l'impossibile
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come sempre si guarda il dito invece di guardare la luna, infatti l'energia elettrica (quella pulita non arriva dal nulla) ed il metano lo acquistiamo a caro prezzo dall'est oppure lo estraiamo a caro prezzo dal mare (leggi terremoti in emilia, marche ed abruzzo), se voi piace questa modalità vi riassumo in breve come viene prodotta quella stupenda energia "verde" di cui vi riempite la bocca, ma a volte prima di toccare la tastiera bisognerebbe accendere il cervello, grazie per la collaborazione: "La produzione non rinnovabile italiana è costituita esclusivamente dalla produzione di energia attraverso la combustione di combustibili fossili in centrali termoelettriche (a meno di produzione di quantità di energia minori attraverso la combustione di biomassa). Tale aliquota costituisce il 70,8% della produzione totale nazionale, il 65,3% dell'energia elettrica richiesta e al 62,8% del fabbisogno nazionale lordo[3].Secondo le statistiche di Terna, la maggior parte delle centrali termoelettriche italiane sono alimentate a gas naturale (67,2% del totale termoelettrico nel 2017) e a carbone (15,6%). Percentuali decisamente minori fanno riferimento a derivati petroliferi (1,9%) e a gas derivati (gas di acciaieria, di altoforno, di cokeria, di raffineria - 1,2% in totale). Sono infine comprese in un generico paniere di "altri combustibili" solidi (circa il 14%) diverse fonti combustibili "minori", sia fossili che rinnovabili (biomassa, rifiuti, coke di petrolio, Orimulsion, bitume e altri)[9]."iscrivetevi al mio gruppo Termocucina, termostufa, camino e caldaia a legna o pellet https://www.facebook.com/groups/549068158997746/
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