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valutazione nuovo FV alla luce fine SSP

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  • valutazione nuovo FV alla luce fine SSP

    Buongiorno ragazzi,
    ho ricominciato a leggervi con passione questa settimana scoprendo, ne parlate solo voi, della fine del SSP. Proprio ora che ero tornato a valutare concretamente la possibilità di installare un FV sul tetto della mia schiera, sfruttando lo sconto in fattura con cessione del 50%.
    Alla luce della fine dello scambio sul posto, vale ancora la pena puntare su FV e che dimensione dell’impianto risulta ideale? Vi do alcuni dati per argomentare le risposte: provincia di Treviso, consumo annuo EE 3300 kwh (28% F1, 35% F2, 37% F3). Siamo in 4, quasi sempre di giorno una persona è presente a casa (moglie o figli), quindi le percentuali di consumo riportate nelle fasce sono adattabili, ora facciamo lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici di notte. Non voglio accumulo, falda sud-est azimut -29° e tilt 15°, mi stanno tranquillamente 12 pannelli senza ombreggiamenti, volendo anche 15.
    Riscaldamento a metano e non ho intenzione di passare a PDC in futuro vuoi perché consumo “solo” 700-750 smc annui comprensivi di ACS e cottura, vuoi per i costi impazziti delle PDC drogati dal 110%. Quando sarà ora, fra un paio di anni, cambierò caldaia, ora stagna, per metterne una a condensazione o al max ibrida. Insomma, non sono ancora pronto per abbandonare il gas ed economicamente non vedo il vantaggio. Ho un condizionatore con 2 split che funziona anche come pdc aria aria che potrei usare di più nelle mezze stagioni come riscaldamento.
    Non voglio impianto inutilmente sovradimensionato, pensavo al max 4.0-4.5 kW (dalle simulazioni con PVgis mi dà producibilità annua dai 4700 kWh (4.0) ai 5700 (4.8). Auto elettrica finchè non ci obbligheranno, non è in previsione.
    Cosa mi consigliate? Meglio aspettare magari l’approssimarsi della scadenza del bonus 50% (dic.2024) sperando che i prezzi tornino normali per sovradimensionare impianto? Meglio una taglia piccola?
    Devo ancora iniziare a farmi fare preventivi.
    Grazie

  • #2
    In un ottica senza SSP la massima convenienza, intesa come ritorno economico sull'investimento, è data dal minor costo possibile per kWp installato. E' esattamenta la stessa logica degli impianti in ritiro dedicato che sarà il regime degli impianti che non faranno in tempo a rientrare nello SSP e quindi poi transitare nel futuro regime di "incentivo all'autoconsumo" di cui non si sa ancora nulla.
    Dato che il costo per kWp installato in generale è minore più l'impianto è grande ne consegue che l'impianto andrebbe sempre dimensionato in base allo spazio disponibile e non in base al fabbisogno della famiglia. Più autoconsumo si riuscirà a fare e più sarà ottimizzato ed immediato il rendimento ma comunque i vecchi discorsi di produzione=consumo su base annua che valevano per lo SSP ora vengono completamente meno. L'impianto più grande produce di più e quindi realizza maggiori guadagni per l'energia immessa ma aumenta anche l'autoconsumo dato che la maggiore produzione riesce a coprire meglio il consumo della casa anche senza un costosissimo accumulo, specie nella stagione invernale. Aggiungi poi che se in futuro il consumo aumentasse sei già a posto senza dover pensare a successivi adeguamenti che non potrai comunque fare avendo già messo il massimo dei pannelli installabili.
    Il mio consiglio quindi è di mettere l'impianto più grande che puoi mettere, al limite rimanendo nel limite dei 6kW nominali per evitare la trifase ma mettendo almeno 7-8 kW di pannelli se hai lo spazio.

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    • #3
      grazie V_V, è proprio quello che voglio capire come bisogna ragionare ora con la fine dello SSP. A dir la verità, sfruttando tutta la falda anche le zone "impallinate" da 2 canne fumarie, teoricamente ci starebbero 22 pannelli. Io mi sono limitato prima a scrivere 12 vuoi perchè non penso a impianti grandi vuoi per il budget a disposizione (la moglie preferisce comprare una stufa a legna per non correre rischio di stare al freddo per Putin). Ora approfondisco cosa vuol dire "in ritiro dedicato".

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      • #4
        Più che altro ancora non è chiaro il prezzo del RID.... Mi spiego meglio, se qualche anno fa pagavano 4/5 centesimi al kWh, ora che il pun tocca i 0.32 quanto spetta??!! Anche io sono del parere che senza SSP conviene abbondare se si ha spazio sul tetto, ed affidarsi al RID ed eventualmente queste comunità energetiche...

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        • #5
          In che senso non è chiaro?

          https://www.gse.it/documenti_site/Do...%2002-2022.pdf

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