Scelta inverter ibrido - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Scelta inverter ibrido

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Scelta inverter ibrido

    Salve a tutti,
    non sono certo nuovo del forum, ma è la prima volta che scrivo nella sezione fotovoltaico.
    Sono alla ricerca di un inverter ibrido ma studiando le varie schede tecniche c'è qualcosa che proprio non mi torna.

    Trovo inverter ibridi di due macro categorie:

    1) inverter con range di funzionamento 120-500Vdc: non mi convincono perchè non vorrei prevedere stringhe di pannelli a più di 120V (o al massimo 150V). Non mi piace proprio impostare le stringe con tensioni troppo alte. Questo costringerebbe ad avere troppi pannelli in serie (direi da 5 in su, per esser certi che con basse produzioni non si vada fuori range)
    2) inverter con range di funzionamento fino sotto i 120V (es: range 40-115vdc), che quindi coprono il range complementare della categoria precedente. Questo costringerebbe ad avere pochi pannelli in serie (2 o massimo 3)

    C'è qualcosa che mi sfugge?
    Possibile che non ci siano inverter ibridi che coprano un range di tensioni con il valore centrale dei 120v (es: 60-250 !?).


    Altro quesito sugli inverter ibridi:
    - quando la produzione di fotovoltaico e maggiore del consumo, e la batteria è già carica, come fa l'inverter ad evitare di immettere in rete?
    - vedo che i nuovi modelli di inverter ibridi hanno anche la possibilità di lavorare senza batteria. Come da domanda precedente, quando la produzione di fotovoltaico e maggiore del consumo, come fa l'inverter ad evitare di immettere in rete

    Grazie mille del supporto,
    saluti

  • #2
    Ciao Spago, ben trovato...

    Stai parlando di inverter omologati o no?

    Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio
    Trovo inverter ibridi di due macro categorie:

    1) inverter con range di funzionamento 120-500Vdc: non mi convincono perchè non vorrei prevedere stringhe di pannelli a più di 120V (o al massimo 150V). Non mi piace proprio impostare le stringe con tensioni troppo alte. Questo costringerebbe ad avere troppi pannelli in serie (direi da 5 in su, per esser certi che con basse produzioni non si vada fuori range)
    2) inverter con range di funzionamento fino sotto i 120V (es: range 40-115vdc), che quindi coprono il range complementare della categoria precedente. Questo costringerebbe ad avere pochi pannelli in serie (2 o massimo 3)

    C'è qualcosa che mi sfugge?
    Possibile che non ci siano inverter ibridi che coprano un range di tensioni con il valore centrale dei 120v (es: 60-250 !?).
    Da quel poco che ho capito il motivo principale di avere tensioni di stringa elevate riguarda la possibilità di impiegare cavi più lunghi e di sezione minore a quelle che occorrerebbero invece con tensioni basse e correnti più elevate.

    Altro quesito sugli inverter ibridi:
    - quando la produzione di fotovoltaico e maggiore del consumo, e la batteria è già carica, come fa l'inverter ad evitare di immettere in rete?
    E' un parametro programmabile sull'inverter.

    - vedo che i nuovi modelli di inverter ibridi hanno anche la possibilità di lavorare senza batteria. Come da domanda precedente, quando la produzione di fotovoltaico e maggiore del consumo, come fa l'inverter ad evitare di immettere in rete
    Idem come sopra.


    saluti

    Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

    Commenta


    • #3
      Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio

      1) inverter con range di funzionamento 120-500Vdc: non mi convincono perchè non vorrei prevedere stringhe di pannelli a più di 120V (o al massimo 150V). Non mi piace proprio impostare le stringe con tensioni troppo alte. Questo costringerebbe ad avere troppi pannelli in serie (direi da 5 in su, per esser certi che con basse produzioni non si vada fuori range)
      ....
      .....
      Considera che la tensione di stringa non ha nulla a che vedere con l'irraggiamento del pannell dato che la tensione di stringa non dipende da esso.
      Con un irraggiamento del 1% i pannelli gia arrivano alla massima tensione di stringa.



      Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
      Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

      Commenta


      • #4
        immagina il primo stadio dell'inverter cosa deve maneggiare a 10 Kw con 150 volt di entrata
        Sono solo circa 70 A, con 350 V si riduce a 30A, lo stadio di entrata ringrazia e pure gli altri
        Il mio da 12 anni lavora a 300 volts circa
        Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
        Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
        Utente EA dal 2009

        Commenta


        • #5
          Ciao a tutti,
          intanto un caro saluto a Renato e Fabrizio...siete sempre sul "pezzo" :-)

          Sulla questione del voltaggio di stringa, al solito come in tutte le cose ci sono diverse correnti di pensiero. Tra l'altro non conosco la normativa ma mi è sembrato di capire che è proibito avere tensioni sopra 120v (bho!).

          Nello specifico, ho recuperato 8 pannelli da 220w, 36Voc e 8A a un costo irrisorio. Metterli tutti in serie (288V) sarebbe molto più semplice da gestire con cavi e assorbimenti (come dice rrrmori53) ma c'è appunto la questione del voltaggio. Mi sarebbe anche più semplice selezionare un inverter, proprio perchè per queste tensioni c'è più scelta (...e forse non è proprio un caso).
          Che poi, in effetti, mi pare di capire che questo fatto di stare nei 120V praticamente non lo applica nessuno.


          Altro mio dubbio è la questione della scelta della tipologia di inverter (a me piacerebbe aggiungere le batterie solo in futuro):
          1) INVERTER GRID TIE: ho capito la logica di funzionamento tramite limitatore di potenza e pinza amperometrica. Pure qui c'è chi ne è soddisfatto e chi dice che comunque qualche immissione in rete c'è sempre
          2) INVERTER IBRIDI OFF GRID: qui mi è meno chiaro il funzionamento quando hanno la batteria già piena. D'accordo che hanno delle impostazioni apposite, ma come fanno tecnicamente a non immettere nulla in rete
          3) INVERTER IBRIDI OFF GRID CHE POSSONO LAVORARE ANCHE SENZA BATTERIA: non avendo capito la tipologia precedente non ho capito neanche questa. Sono forse una tipologia che si comporta come un grid tie?...e hanno quindi bisogno di un sensore amperometrico? (o magari già ce l'hanno integrato!?)


          Saluti a tutti,
          spagho

          Commenta


          • #6
            Originariamente inviato da Spagho Visualizza il messaggio
            [...] D'accordo che hanno delle impostazioni apposite, ma come fanno tecnicamente a non immettere nulla in rete [...]
            basta che quell'energia non la producano proprio... Anche sotto il sole cocente l'elettronica di controllo dell'inverter può decidere di limitare del tutto la corrente producendo zero Watt. Non è che l'energia del sole me la ritrovo e devo per forza spararla da qualche parte... Se ho ben capito il tuo dubbio...
            ...

            Commenta


            • #7
              invece io non capisco perché mai uno, dopo aver soddisfatto il fabbisogno energetico istantaneo dell'abitazione e caricato al massimo le batterie, abbia il desiderio di non immettere energia in rete...
              ...

              Commenta


              • #8
                Originariamente inviato da kaladiluna Visualizza il messaggio
                invece io non capisco perché mai uno, dopo aver soddisfatto il fabbisogno energetico istantaneo dell'abitazione e caricato al massimo le batterie, abbia il desiderio di non immettere energia in rete...
                kaladiluna,
                la mia domanda era semplicemente di carattere tecnico. Prima di scegliere una tipologia di prodotto vorrei capire come si comportano.

                Sul discorso di preferire o meno di immettere energia in rete si potrebbe dire molto e sto cercando di capire cosa mi conviene fare:
                - sto valutando un preventivo per impianto ongrid, ma mi scoccia che miglioramenti futuri (es aggiunta pannelli e/o batterie) sono implementabili con estrema difficoltà
                - so che si può "facilmente" chiedere abilitazione ad immettere energia in rete ma il limite degli 800w mi scoccia (fermo restando che è un limite assurdo sia paragonato alla normativa di altri paesi sia per il fatto che sarebbe energia regalata - quindi è una limitazione del tutto ridicola a mio avviso)

                Data questa burocrazia (anche se in via di semplificazione è ancora lontana dall'essere facilmente accessibile) l'idea di sviluppare un impianto ad isola la ritengo valida.
                Gli inverter di cui sopra possono poi risultare effettivamente molto validi.

                saluti

                Commenta


                • #9
                  Spagho perdonami ma non si capisce bene cosa vuoi fare!!!

                  sto valutando un preventivo per impianto ongrid, ma mi scoccia che miglioramenti futuri (es aggiunta pannelli e/o batterie) sono implementabili con estrema difficoltà
                  Chi l'ha detto? Nessuno vieta di espandere il campo fotovoltaico fino al limite tecnico sopportato dall'inverter, Puoi ad esempio installare un inverter ibrido da 6 kW e collegarci inizialmente 4kWp di pannelli. Successivamente puoi aggiungerne altri 4 kWp e portare il campo FV a 8 kWp. Quest'ultima configurazione offre vantaggi soprattutto nelle giornate poco soleggiate invernali, fermo restando che l'inverter avrà comunque il limite di Pmax di 6 kW.
                  Stesso discorso per quanto riguarda il pacco batterie. Parti con ad es. 5 kWh e poi espandi anche qui fino al limite max consentito dall'inverter.

                  - so che si può "facilmente" chiedere abilitazione ad immettere energia in rete ma il limite degli 800w mi scoccia (fermo restando che è un limite assurdo sia paragonato alla normativa di altri paesi sia per il fatto che sarebbe energia regalata - quindi è una limitazione del tutto ridicola a mio avviso)
                  Questa non l'ho capita, di che limite parli?? Che io sappia puoi immettere la Pmax per cui il tuo inverter è omologato, oppure se non vuoi immettere in rete come ad esempio nel caso dell'inverter Zucchetti, puoi programmarlo affinché non immetta niente.
                  Dal manuale: "B. Limitazione dell’immissione di potenza attiva in rete Se abilitato, l’inverter può limitare la quantità di potenza attiva immessa in rete al valore desiderato (espresso in percentuale 0/100%.)

                  Secondo me dovresti prendere un buon inverter ibrido e il surplus immetterlo in rete perché hai il vantaggio dell'SSP, almeno finché dura, e poi si passa al RID.
                  Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

                  Commenta


                  • #10
                    Ciao Renato,
                    Sarò più esplicito, ci sono 2 strade:
                    1) si ingaggia una ditta per impianto on-grid con tutta la pratica necessaria. Ampiamenti sono si possibili, ma va rifatta tutta la trafila burocratica e non conviene assolutamente
                    2) si fa un impianto off grid in fai da te e si evita di immettere in rete.

                    ll limite degli 800w che cito si riferisce alla dichiarazione che tutti possono fare in autonomia (senza ingaggiare professionisti) per comunicare che si é installato un sistema Plug in. In tal caso l'impianto non può andare oltre di 800w.

                    Saluti


                    Commenta


                    • #11
                      Ciao Spagho
                      Ho capito!
                      Mi sa però che se decidi per l'opzione n.2 l'inverter dovrà essere fisicamente scollegato dalla rete elettrica nazionale,
                      Intendo dire per essere a norma CEI 0-21, in tal caso dovrai modificare l'impianto domestico per il doppio funzionamento rete pubblica / isola.
                      Mi informerei BENE sulla parte normativa prima di decidere cosa fare.
                      Saluti ​​​​​​​
                      Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

                      Commenta

                      Attendi un attimo...
                      X